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Richard Woods – Printing and Cutting and Other Stories
Il suo lavoro non è facilmente classificabile in uno dei tradizionali generi artistici: è in parte, e insieme, pittura, scultura, installazione. La relazione di interdipendenza che lega l’intera produzione è data dalla forte matrice concettuale e da una continua e costante ricerca di nuovi modi per “adornare” tutti gli spazi che usiamo quotidianamente
Comunicato stampa
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Il suo lavoro non è facilmente classificabile in uno dei tradizionali generi artistici: è in parte, e insieme, pittura, scultura, installazione. La relazione di interdipendenza che lega l'intera produzione è data dalla forte matrice concettuale e da una continua e costante ricerca di nuovi modi per “adornare” tutti gli spazi che usiamo quotidianamente.
Riproponendo in chiave “contemporanea” i principi del movimento Art and Crafts, fondato nell'Inghilterra nel XIX secolo da William Morris - il cui scopo principale era quello di promuovere un avvicinamento tra arte e industria -, Richard Woods, che vive e lavora a Londra, cerca di dare un contributo determinante allo sviluppo delle “arti minori e di quelle decorative” realizzando, con i suoi manufatti artistici, prodotti di elevata qualità che valorizzano l'esperienza artigianale.
Per questa mostra romana, Woods ha realizzato una apposita installazione che ha lo scopo di modificare la percezione stessa dell’ambiente in cui è allestita, rivestendo con vaste superfici in legno dipinto a smalto sia il pavimento che le pareti della galleria.
“Enormi immagini di strutture intrecciate, dipinte in bianco e nero, si estendono sui muri e sul pavimento della galleria.
Il motivo floreale è il tema centrale della mostra ed è quindi il leit-motive che ritroviamo sia nei quadri che nelle sculture.
I quadri sono stati eseguiti con diverse tecniche, i lavori più recenti sono realizzati ad intaglio per poi essere dipinti più volte in modo da rendere la superficie pesantemente viscerale, intensa e profonda. La gestualità, in questi lavori, presenta una contraddizione. L'illusoria aggressività delle superfici si scontra con l'apparente romanticismo delle immagini rappresentate in molti lavori.
Anche nelle sculture il tema "romantico" viene contraddetto e in qualche modo si scontra con la forma modernista e utilitaristica che le stesse sculture assumono”.
Woods preferisce lavorare a progetti su grande scala affinché lo spettatore possa relazionarsi ad essi non solo con “gli occhi ma con l’intero corpo”, vivendoli e usandoli in tutta la loro interezza.
Molto importante, per l'artista, è il lato trasgressivo che caratterizza l'opera. Parte dello spirito “giocoso e dissacrante” dei pavimenti di Woods deriva dal brivido che sperimentiamo camminando “illecitamente” su un’opera d’arte. Abituati da sempre a considerare la produzione artistica come oggetto di valore, estremamente fragile e prezioso al punto di proteggerlo contro ogni eventuale danno, con Woods questo atteggiamento viene completamente ribaltato. Calpestando i pavimenti, usando le sue sculture, vivendo integralmente le sue superfici, è facile percepire quel senso di violazione che contribuisce senz’altro al fascino e al godimento estetico che le sue opere vogliono sollecitare.
Riproponendo in chiave “contemporanea” i principi del movimento Art and Crafts, fondato nell'Inghilterra nel XIX secolo da William Morris - il cui scopo principale era quello di promuovere un avvicinamento tra arte e industria -, Richard Woods, che vive e lavora a Londra, cerca di dare un contributo determinante allo sviluppo delle “arti minori e di quelle decorative” realizzando, con i suoi manufatti artistici, prodotti di elevata qualità che valorizzano l'esperienza artigianale.
Per questa mostra romana, Woods ha realizzato una apposita installazione che ha lo scopo di modificare la percezione stessa dell’ambiente in cui è allestita, rivestendo con vaste superfici in legno dipinto a smalto sia il pavimento che le pareti della galleria.
“Enormi immagini di strutture intrecciate, dipinte in bianco e nero, si estendono sui muri e sul pavimento della galleria.
Il motivo floreale è il tema centrale della mostra ed è quindi il leit-motive che ritroviamo sia nei quadri che nelle sculture.
I quadri sono stati eseguiti con diverse tecniche, i lavori più recenti sono realizzati ad intaglio per poi essere dipinti più volte in modo da rendere la superficie pesantemente viscerale, intensa e profonda. La gestualità, in questi lavori, presenta una contraddizione. L'illusoria aggressività delle superfici si scontra con l'apparente romanticismo delle immagini rappresentate in molti lavori.
Anche nelle sculture il tema "romantico" viene contraddetto e in qualche modo si scontra con la forma modernista e utilitaristica che le stesse sculture assumono”.
Woods preferisce lavorare a progetti su grande scala affinché lo spettatore possa relazionarsi ad essi non solo con “gli occhi ma con l’intero corpo”, vivendoli e usandoli in tutta la loro interezza.
Molto importante, per l'artista, è il lato trasgressivo che caratterizza l'opera. Parte dello spirito “giocoso e dissacrante” dei pavimenti di Woods deriva dal brivido che sperimentiamo camminando “illecitamente” su un’opera d’arte. Abituati da sempre a considerare la produzione artistica come oggetto di valore, estremamente fragile e prezioso al punto di proteggerlo contro ogni eventuale danno, con Woods questo atteggiamento viene completamente ribaltato. Calpestando i pavimenti, usando le sue sculture, vivendo integralmente le sue superfici, è facile percepire quel senso di violazione che contribuisce senz’altro al fascino e al godimento estetico che le sue opere vogliono sollecitare.
30
novembre 2006
Richard Woods – Printing and Cutting and Other Stories
Dal 30 novembre 2006 al 10 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
STUDIO SALES DI NORBERTO RUGGERI
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle ore 15,30 alle 19,30
Vernissage
30 Novembre 2006, ore 19
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