Un affascinante e creativo viaggio in solitario attraverso un universo di suoni e di ritmi.

Grazie all’utilizzo della tecnologia digitale del live looping, Walkers suonerà infatti da solo, in ogni brano, un intero set di strumenti, dando luogo alla versione del ventunesimo secolo di quella che era un tempo la “one-man-band”.

Le sue improvvisazioni possono prendere il via dai materiali più inusuali (bicchieri di vetro blu, corde, piatti d’ottone e giocattoli di plastica) e si alternano spesso a brani basati su ritmi tradizionali medio-orientali eseguiti con strumenti altrettanto tradizionali ( bau vietnamiti, gatham di vetro di tradizione carnatica, flauti dei nativi americani)

Il tutto assecondato dalle più moderne tecniche di produzione e di processamento digitali: filtri, vocoders, ritardi e modulazioni che contribuiscono ad aggiungere un fascino fuori dal tempo alla performance.

Logo presenta, in occasione del concerto di Rick Walkers, un percorso video fotografico che ha come protagonista la nostra realtà ritagliata, incollata, frammentata e ricomposta con l’occhio indiscreto di chi sta dietro l’obbiettivo.
Frammenti sospesi che segnano lo smarrimento, la paura, la violenza, il grottesco, la sospensione di sensi in cui viviamo.