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Riconfigurazioni. Tre indagini filmiche sul silvano
La mostra è stata organizzata nell’ambito del Prin “Sylva – Ripensare la ‘selva’” con l’unità di ricerca coordinata da Sara Marini. Saranno esposte tre opere film e video delle artiste e artisti Noémie Goudal, Sasha Litvintseva / Beny Wagner e Bárbara Sánchez Barroso.
Comunicato stampa
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Nell’ambito del Prin “Sylva – Ripensare la ‘selva’. Verso una nuova alleanza tra biologico e artefatto, natura e società, selvatichezza e umanità”, a cui prende parte l’Università Iuav di Venezia con l’unità di ricerca coordinata da Sara Marini, viene presentata l’opera di quattro artiste e artisti attivi nel campo dell’immagine in movimento e nella ricerca. La mostra, intitolata Riconfigurazioni. Tre indagini filmiche sul silvano, vede esposte opere film e video che indagano la foresta non tanto nella possibilità di descrizione audiovisiva delle sue componenti, bensì nei processi di costruzione di alcune rappresentazioni che la interessano e che sono in grado di aprire riflessioni sui rapporti che il regime del visibile ha con i limiti della conoscenza, la violenza coloniale e il tempo geologico.
Noémie Goudal (1984) si è laureata nel 2010 presso il Royal College of Art e lavora tra Parigi e Londra. Sviluppa una pratica che mette in campo la costruzione di ambiziose messe in scena illusionistiche all’interno del paesaggio, documentandole attraverso film, fotografia e performance. I suoi interventi sono supportati da una rigorosa ricerca che prende in esame le intersezioni fra ecologia e antropologia, mettendo in discussione le limitazioni delle concezioni teoretiche sul mondo naturale.
Le recenti mostre monografiche di Goudal sono state ospitate presso Les Rencontres d’Arles, La Vitrine FRAC île de France (Parigi), Centre d’Art Le Grand Café (Saint-Nazaire), Musée Delacroix – Louvre (Parigi), Musée des Beaux Arts du Le Locle, The Finnish Museum of Photography (Helsinki), The Hayward Gallery (Londra), LE BAL (Parigi), The Photographer’s Gallery (Londra), e The New Art Gallery Walsall. Nel 2022 ha presentato la performance interdisciplinare ANIMA alla Collection Lambert nell’ambito Festival d’Avignon, scritta in collaborazione con il regista teatrale Maëlle Poésy.
Sasha Litvintseva (1989) e Beny Wagner (1985) sono artisti, film-maker, ricercatori e autori. Dal 2018 hanno collaborato nella realizzazione di film e video, installazioni, testi e conferenze. Concentrandosi sull’immagine in movimento in quanto mezzo per la produzione attiva di nuovi mondi, la loro pratica è stata guidata da interrogativi sulle soglie tra il corpo e l’ambiente circostante, fra i regimi del sapere e del potere, nonché tra i modi di organizzazione e percezione del mondo naturale.
Le loro opere sono state presentate in numerose occasioni internazionali, tra cui Berlinale, International Film Festival Rotterdam, CPH:DOX (Copenhagen), Courtisane Festival (Ghent), Indie Lisboa, Guanajuato International Film Festival, Contemporary Art Centre (Vilnius), Los Angeles Filmforum, Museum of the Moving Image (New York), Transmediale (Berlino), Sonic Acts Biennial (Amsterdam), Berlin Atonal, Impakt Festival, Moscow Young Art, Wroclaw Media Art Biennale, Baltic Triennial (Vilnius) e mostrate nel Criterion Channel.
Bárbara Sánchez Barroso (1987) è un’artista e ricercatrice che lavora principalmente con l’immagine in movimento e la video-installazione. La sua ricerca si concentra sull’empatia e la coesistenza fra le specie, problematizzando le relazioni fra natura-cultura e agentività, ricercando forme di connessione ed esplorazione con l’alterità. Nella sua pratica adotta strategie miste che spaziano tra il documentario etnografico, il film-saggio e la finzione, sempre rendendone visibili le strutture e giocando con le stesse.
Le sue opere sono state esposte in mostre monografiche e collettive presso Inter Arts Center (Malmö), Fundació Joan Miró (Barcellona), La Capella (Barcellona), MoCA (Taipei), Museo d’Arte Contemporanea (Lissone), MHKA (Antwerp), Naturgy Foundation (A Coruña), Center d’Art La Panera (Lleida), Centro de Arte Contemporáneo (Quito), Sala Amadís (Madrid), B’Chira Art Center (Tunisi), Sala d’Art Jove (Barcellona) e MUST (Lecce), tra altre. I suoi video fanno parte delle collezioni della Han Nefkens Foundation e della Naturgy Foundation.
Noémie Goudal (1984) si è laureata nel 2010 presso il Royal College of Art e lavora tra Parigi e Londra. Sviluppa una pratica che mette in campo la costruzione di ambiziose messe in scena illusionistiche all’interno del paesaggio, documentandole attraverso film, fotografia e performance. I suoi interventi sono supportati da una rigorosa ricerca che prende in esame le intersezioni fra ecologia e antropologia, mettendo in discussione le limitazioni delle concezioni teoretiche sul mondo naturale.
Le recenti mostre monografiche di Goudal sono state ospitate presso Les Rencontres d’Arles, La Vitrine FRAC île de France (Parigi), Centre d’Art Le Grand Café (Saint-Nazaire), Musée Delacroix – Louvre (Parigi), Musée des Beaux Arts du Le Locle, The Finnish Museum of Photography (Helsinki), The Hayward Gallery (Londra), LE BAL (Parigi), The Photographer’s Gallery (Londra), e The New Art Gallery Walsall. Nel 2022 ha presentato la performance interdisciplinare ANIMA alla Collection Lambert nell’ambito Festival d’Avignon, scritta in collaborazione con il regista teatrale Maëlle Poésy.
Sasha Litvintseva (1989) e Beny Wagner (1985) sono artisti, film-maker, ricercatori e autori. Dal 2018 hanno collaborato nella realizzazione di film e video, installazioni, testi e conferenze. Concentrandosi sull’immagine in movimento in quanto mezzo per la produzione attiva di nuovi mondi, la loro pratica è stata guidata da interrogativi sulle soglie tra il corpo e l’ambiente circostante, fra i regimi del sapere e del potere, nonché tra i modi di organizzazione e percezione del mondo naturale.
Le loro opere sono state presentate in numerose occasioni internazionali, tra cui Berlinale, International Film Festival Rotterdam, CPH:DOX (Copenhagen), Courtisane Festival (Ghent), Indie Lisboa, Guanajuato International Film Festival, Contemporary Art Centre (Vilnius), Los Angeles Filmforum, Museum of the Moving Image (New York), Transmediale (Berlino), Sonic Acts Biennial (Amsterdam), Berlin Atonal, Impakt Festival, Moscow Young Art, Wroclaw Media Art Biennale, Baltic Triennial (Vilnius) e mostrate nel Criterion Channel.
Bárbara Sánchez Barroso (1987) è un’artista e ricercatrice che lavora principalmente con l’immagine in movimento e la video-installazione. La sua ricerca si concentra sull’empatia e la coesistenza fra le specie, problematizzando le relazioni fra natura-cultura e agentività, ricercando forme di connessione ed esplorazione con l’alterità. Nella sua pratica adotta strategie miste che spaziano tra il documentario etnografico, il film-saggio e la finzione, sempre rendendone visibili le strutture e giocando con le stesse.
Le sue opere sono state esposte in mostre monografiche e collettive presso Inter Arts Center (Malmö), Fundació Joan Miró (Barcellona), La Capella (Barcellona), MoCA (Taipei), Museo d’Arte Contemporanea (Lissone), MHKA (Antwerp), Naturgy Foundation (A Coruña), Center d’Art La Panera (Lleida), Centro de Arte Contemporáneo (Quito), Sala Amadís (Madrid), B’Chira Art Center (Tunisi), Sala d’Art Jove (Barcellona) e MUST (Lecce), tra altre. I suoi video fanno parte delle collezioni della Han Nefkens Foundation e della Naturgy Foundation.
23
novembre 2022
Riconfigurazioni. Tre indagini filmiche sul silvano
Dal 23 al 25 novembre 2022
arte contemporanea
Location
CA’ TRON – IUAV
Venezia, Santa Croce, 1957, (Venezia)
Venezia, Santa Croce, 1957, (Venezia)
Orario di apertura
11-18.30
Vernissage
23 Novembre 2022, 17
Sito web
Ufficio stampa
Università Iuav di Venezia
Autore
Curatore
Allestimento
Media partner
Produzione organizzazione