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Ricordati di fiorire
Sarà presentata a Roma per la prima volta l’essenza “ricordati di fiorire” prodotto unico che unisce la sofisticata bellezza del flacone interamente decorato dall’artista, ad una fragranza permanente ed unica
Comunicato stampa
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Una mostra che celebrerà il marchio M’AMA.ART in tutta la sua particolare estensione fatta di arte e quotidiano, di arte e vissuto, di arte e bellezza. Alessia Montani che vuole trasformare l’opera d’arte in un elemento che ci accompagni giornalmente e che ci qualifichi sempre ha stretto con Chicco Margaroli, artista di lungo corso, un sodalizio per la creazione di progetti unici. Arriva a Roma il 12 dicembre una mostra interamente dedicata allaricercata produzione per il brand.
Nella Galleria di Via dei Banchi Nuovi quindi una esposizione dedicata all’arte tra profumi, elementi artistici e particolari sculture in vetro. Completerà la mostra un video-art creato in collaborazione con Andrea Carlotto in esclusiva per M’AMA.ART, dove gli attori saranno strabilianti cervi volanti.
Sarà presentata a Roma per la prima volta l’essenza “ricordati di fiorire” prodotto unico che unisce la sofisticata bellezza del flacone interamente decorato dall’artista, ad una fragranza permanente ed unica, che sa di pepe rosa, vetiver, pera e aromi magicamente nascosti che sarà la nostra pelle a rivelare.
“L’ olfatto è il senso che, tra i cinque, più sollecita la memoria: la scelta del profumo equivale a decidere con quali note decidiamo di depositarci nel ricordo altrui”.
E’ un viaggio: vaporizzato sulla pelle, attraversa il respiro per poi depositarsi nella memoria altrui. Il profumo è il ricordo di noi che entra nei polmoni, è il gusto della memoria. Ho tradotto poi questo viaggio in un’esortazione, sprone alla vita, un gesto quotidiano che vorrei legato al pensiero di fiorire ogni giorno, per qualcuno, per qualcosa. Per tutte le donne. E ricordarselo sempre.”
Questa la filosofia attraverso la quale è nato un prodotto unico che oltre alla qualità unisce l’arte, associando al ricordo l’intensità. Ed il visitatore, immerso nel profumo, in un ambiente ricco di ombre e suono,si identificherà con quella che è diventata a tutti gli effetti un’opera d’arte.
Come davvero succede al profumo, che vive due dimensioni, esterna ed interna, così ilramages del decoro, elegante e nero in esterno, rivela al suointerno la traccia in oro di tutta la struttura del disegno, la memoria dei germogli e racemi, della spinta a fiorire, sottolineato dall’esortazione.
Chicco Margaroli inoltre presenterà le sue sculture “libro” in cristallo. L’occhio attraversa pagine trasparenti che rimandano ad un sé interno e ad un desiderio di risposte che solo la cultura (letteratura?) e la presa di coscienza riusciranno forse a soddisfare. Pagine e pagine, per rileggere una realtà che l’artista lascia scrivere alla nostra immaginazione. L’arte immaginata e trasparente scritta dalle emozioni su pagine di cristallo.
L’ultima strabiliante creazione di questa straordinaria artista è la scarpa Kolosseum, disegnata in esclusiva per il brand, per un particolare e significativo omaggio alla città di Roma. Prototipo realizzato in plastica dura 3d.
Chicco Margaroli
Conseguita la maturità classica nel liceo della sua città, Chicco Margaroli (Aosta 1962) frequenta l’Accademia di Belle Arti di Torino, diplomandosi con Nino Aimone nel 1987.
In parallelo con una poliedrica attività nel campo dell’illustrazione (editoriale, pubblicitaria e applicata all’architettura d’interni) e del restauro antiquario di arredi, nel 1990 tiene la sua prima personale alla New Gallery di Aosta.
Dopo alcune esposizioni collettive e l’illustrazione di un racconto di Honoré de Balzac, nel 1998, nell’ambito di un progetto transfrontaliero italo-franco-svizzero, partecipa alla Giornata Europea del Patrimonio Artistico e Culturale con un’installazione a trompe-l’oeuil interattiva e calpestabile di grandi dimensioni rappresentante uno scorcio dell’Aosta romana, realizzata con prospettiva a volo d’uccello adatta ai bambini, poi ripresa nelle edizioni ginevrina e lionese del salone Museum ’99.
Nell’ottobre 1999 inaugura nella chiesa di San Lorenzo ad Aosta la personale Potatura di ritorno, con 24 opere e un’installazione esterna dedicate agli alberi monumentali della Valle d’Aosta.
Nel 2000-2001 presenta le installazioni Gallicinium e Umico discioglimento all’EspaceVallée d’Aoste a Parigi. Nel 2002 nuova personale ad Aosta presentata da Alberto Fiz, Serbatoi dell’anima, in collaborazione con il compositore Christian Thoma, ove si espongono per la prima volta i lavori su materiali organici stabilizzati, al centro anche delle successive personali Habits de Soi (Parigi, EspaceVallée d’Aoste, 2003; poial Salone del Prêt-à-Porter di Parigi, sezione Arte) e T’intimo (Venezia, Artgallery) a cura di Simonetta Gorreri; sempre nella città lagunare nel 2006 realizza le maschere in vescica per la messa in scena per il Teatro Malibran e la Fenice dell’opera Pierino e il lupo di Prokof’ev, ripresa l’anno successivo a Castelfranco Veneto e Padova. Collabora inoltre alle scenografie per le esecuzioni dell’Orchestra Sinfonica della Valle d’Aosta.
A partire dal 2007 inizia a sperimentare nel campo della videoarte con Cut-e (per il reparto Maternità dell’Ospedale Regionale di Aosta) e Heidi verde speranza (presentato al Festival Letteraltura di Verbania); segue Voi siete qui, microracconto sul tema della casa.
Il decennio in corso è segnato dalle presenze in spazi espositivi di rilievo internazionale come, tra gli altri, il MACRO di Roma e il MADRE di Napoli (Trasparenze. L’arte per le energie rinnovabili, 2010), la Città della Scienza di Napoli (Futuro remoto, 2010-2011), la Biennale di Venezia 2013 (Oltre il paesaggio mistico), il MACLA (Museo de Arte Contemporáneo Latinoamericano, con circuitazione a Córdoba, Buenos Aires, Montevideo), l’Ara Pacis, Venti per una a cura di IGAV con circuitazione nelle principali città russe. Nel 2014 il MUSE di Trento (See Science) e il workshop per l’esposizione Perduti nel paesaggio al MART di Rovereto. Quindi Mont Blanc in Val Ferret a cura di Glorianda Cipolla (luglio 2014) e Holy Mistery, in occasione dell’Ostensione della Sacra Sindone 2015, presso il Centro Congressi della Chiesa del Santo Volto di Torino. Negli ultimi anni l’artista ha dato vita al progetto DZOYÉ, concentrandosi sulla “soque”, antica scarpa valdostana. Parte della tradizione contadina fin dal Medioevo, l’artista ha voluto riscoprirne l’uso e valorizzarne l’aspetto, in chiave contemporanea e originale, fino a farne un accessorio d’arte interamente dipinto a mano. In collaborazione con il gruppo M’ama.Art di Roma presenta nel 2013 la collezione di scarpe dipinte e il profumo Ricordati di fiorire al Museo del Mare di Portocervo e al Salone del Mobile di Milano. Collabora per progetti commerciali legati alle innovazioni tecnologiche, alla prototipazione e modellazione in 3D di scarpe-scultura e oggettistica con Cristina d’Arienzo e Daniel Aureli di FabLab VDA di Aosta.
Andrea Carlotto
Nasce ad Aosta (Italia) nel 1976.
New Media designer, Audiovisual designer, Percussionista, Musicoterapista, Insegnante, Fondatore del Laboratorio di arte digitale SILENT MEDIA LAB, Pilota ed Operatore A.P.R. (aeromobili a pilotaggio remoto – droni) da oltre 15 anni si occupa professionalmente di suono ed immagine ed in particolare della relazione sinestesica tra esse in dimensione artistica, relazionale, commerciale, spettacolare, comunicativa e tecnica.
Si interessa alla musica ed all’arte (disegno, letteratura ed audiovisivo) negli anni della sua adolescenza per poi iniziare lo studio delle percussioni etniche con il M° Matteo Cigna, innamorandosi e specializzandosi nella musica africana di tradizione Mandinga (Africa nord occidentale) e studiandone la storia, l’estetica e le multiformi tradizioni ed approcci esistenti con grandi maestri africani e non (Adama Dramé , Marè Sanogo , AmadouKienou , BabaSissoko , IbrahimaTraoré , DoussouTourré, Lamine Sow , SenyTouré ,
Vincent Harisdo, AhoLucNicaise ,RemyAguidoussou , Piergianni Gillio , GertKilian , SeydouDao, Marco Fadda, GilsonSilveira...)
Ha suonato con l’ensemble di percussioni e danza MamimaSwan dal 2000, approfondendo lo studio dell’approccio tradizionale contaminato con le pulsioni della musica e della danza contemporanea.
Si diploma in Musicoterapia nel 2004 iniziando l’attività professionale nel settore presso vari enti pubblici e privati e specializzandosi in ambito preventivo e sull’infanzia. Parallelamente defnisce un proprio metodo di approccio alla didattica ed all’avvicinamento alla musica ed al movimento, integrando alcuni idee e metodi evinti dallo studio e dalla pratica di varie discipline (musica, audiovisivo, musicoterapia), e dalle varie esperienze musicali e culturali con le quali entra in contatto.
Prosegue gli studi parallelamente all'attività professionale laureandosi in Musica Elettronica e Tecnologie del Suono con votazione 110 e lode presso il Conservatorio “G. Verdi “di Como.
E’ socio fondatore eDirettore Artistico dell’associazione culturale“nD.nA.nC.” di Aosta, nata nell’anno 2003, e occupandosi in questo ambito dell’ideazione, progettazione e messa in opera di concerti, stages, concorsi, mostre, promuovendo attivamente servizi e momenti culturali e sociali. Con la stessa Associazione dall’anno 2003 al 2006 costituisce, costruisce e gestisce il Circolo Culturale “Opera I” di Aosta.
Unitamente al lavoro come percussionista, musicista, musicoterapista ed insegnante, sviluppa l'attività di produttore audiovisivo in tempo reale e di New Media Designer, producendo lavori di audiovisivo in tempo reale, installazioni interattive, progetti comunicativi, 3d mapping audiovisivo, lavorando con la luce, la proiezione , l'audio, la musica, il laser e le tecnologie digitali nella creazione e sviluppo di progetti originali e di grande impatto scenico e comunicativo con clienti privati e pubblica amministrazione. Pilota ed operatore A.P.R. (aeromobili a plotaggio remoto -Droni) implementa questo nuovo settore tecnologico nella propria attività.
E' socio e membro del consiglio direttivo di A.P.A. VdA (Associazione Professionisti dell'audiovisivo della Valle d'Aosta), socio F.I.A.P.R. (Federazione Italiana Aeromobili a Pilotaggio Remoto) e socio Fondatore di FABLAB VdA l' Associazione Valdostana che si occupa di promozione delle tecnologie digitali, di innovazione, tecnologica e di artigianato digitale.
Nel 2010 progetta e sviluppa il progetto solista Lòtzio, con il quale si propone di lavorare ad un dialogo tra diferenti forme d’arte, utilizzando tecniche e stili della musica elettroacustica, dell’audiovisivo, fotografa, grafca ed illustrazione, web,... investigando le possibilità di un concetto che ama defnire “Ascolto esteso” (emotivo, percettivo, cognitivo, istintivo, fsico, sociale, culturale ...)
Dal 2012 collabora con il progetto “IRID – Visual Concert” di Silvia Cignoli ed Andrea Tremolada.
Nel settembre 2013 inaugura SILENT MEDIA LAB una start up innovativa, un laboratorio di “arte e artigianato digitale e tecnologico”, contenitore di tutte le molteplici esperienze e professionalità maturate negli anni, e che si occupa di fotografa e cinematografa aerea utilizzando tecnologie avanzate per il volo remoto e per la ripresa (A.P.R. Aeromobili a pilotaggio remoto – droni, Stabilizzatori di immagine di ultima generazione), sviluppando personalmente i propri mezzi aerei e sostenendo e sviluppando con vari progetti di ricerca continui e costanti le molteplici possibilità che queste macchine permettono: Fotogrammetria e rilievo, ispezioni professionali, monitoraggio, ecc. .
Il laboratorio è inoltre un punto di riferimento in materia di New Media Design, Programmazione multimediale, produzione audiovisiva tradizionale e sperimentale, creazione di sistemi audiovisivi interattivi, mapping audiovisivo, musica, musica per flm, teatro e performance, audio , formazione, gestione multimediale di eventi e spettacoli.
www.silentmedialab.com info@silentmedialab.com
M’AMA.ART e Alessia Montani
Parlare di arte è come parlare d’amore. Ha l’arte qualcosa di coinvolgente, assoluto, inespresso, tempestoso, sereno, pacificante. Si l’arte ha in se tutto questo e molto altro e l’artista vero è quello che vive del suo mondo interno quotidianamente. Chi si alza al mattino e crea, chi non può fare altro che pestare sui colori, sulla carta, sulla tela con la furia della passione, la furia dell’amore, appunto.
Un grande della nostra letteratura – Gabriele d’Annunzio – diceva: fai della tua vita un’opera d’arte. Alessia Montani ha ribaltato questo concetto dicendo: fai dell’opera d’arte la tua vita.
Intendendo con questo: vivi la tua quotidianità con arte. E nasce così M’AMA.ART e progetti che vedono artisti– affermati o in crescita – dedicare la loro sapienza ad oggetti di uso comune che possono vivere all’interno delle nostre case e farci battere il cuore rendendo la normalità con stile.
Lo sforzo per tendere a questo è notevole e Alessia Montani lo sta mettendo in atto e come molti dei visionari che l’hanno preceduta (rendendo così il mondo un posto migliore) a prezzo di grande impegno.
Qualcuno pensa che la moda sia un’arte minore, separata dall’arte vera e propria. Ma chi vive di arte e con gli artisti, sa che la moda ha rappresentato e rappresenta da sempre la vita e una delle espressioni del se’ che hanno reso il quotidiano con senso artistico. E allora M’AMA.ART scivola inevitabilmente verso la moda. E crea con artisti qualcosa di unico che ancora una volta renderà – per dirla col poeta – immaginifica la nostra realtà. Grandi stole, tessuti meravigliosi e nel progetto ci sono tante e novità che faranno “moda” e “arte”. Per rendere la vanità qualcosa che non è e non sarà denigratorio, ma ancora una volta un modo per vivere sempre nella bellezza. Nasce così il connubio tra artisti e stilisti.
E saranno oggetti ma anche profumi e curiosità, così come disegni quadri e sculture la vasta produzione M’AMA.ART, per rendere l’opera d’arte parte della nostra vita.
M’AMA.ART Via dei Banchi Nuovi 21a, da tenere a mente per essere aggiornati e cool. Insomma di moda.
Nella Galleria di Via dei Banchi Nuovi quindi una esposizione dedicata all’arte tra profumi, elementi artistici e particolari sculture in vetro. Completerà la mostra un video-art creato in collaborazione con Andrea Carlotto in esclusiva per M’AMA.ART, dove gli attori saranno strabilianti cervi volanti.
Sarà presentata a Roma per la prima volta l’essenza “ricordati di fiorire” prodotto unico che unisce la sofisticata bellezza del flacone interamente decorato dall’artista, ad una fragranza permanente ed unica, che sa di pepe rosa, vetiver, pera e aromi magicamente nascosti che sarà la nostra pelle a rivelare.
“L’ olfatto è il senso che, tra i cinque, più sollecita la memoria: la scelta del profumo equivale a decidere con quali note decidiamo di depositarci nel ricordo altrui”.
E’ un viaggio: vaporizzato sulla pelle, attraversa il respiro per poi depositarsi nella memoria altrui. Il profumo è il ricordo di noi che entra nei polmoni, è il gusto della memoria. Ho tradotto poi questo viaggio in un’esortazione, sprone alla vita, un gesto quotidiano che vorrei legato al pensiero di fiorire ogni giorno, per qualcuno, per qualcosa. Per tutte le donne. E ricordarselo sempre.”
Questa la filosofia attraverso la quale è nato un prodotto unico che oltre alla qualità unisce l’arte, associando al ricordo l’intensità. Ed il visitatore, immerso nel profumo, in un ambiente ricco di ombre e suono,si identificherà con quella che è diventata a tutti gli effetti un’opera d’arte.
Come davvero succede al profumo, che vive due dimensioni, esterna ed interna, così ilramages del decoro, elegante e nero in esterno, rivela al suointerno la traccia in oro di tutta la struttura del disegno, la memoria dei germogli e racemi, della spinta a fiorire, sottolineato dall’esortazione.
Chicco Margaroli inoltre presenterà le sue sculture “libro” in cristallo. L’occhio attraversa pagine trasparenti che rimandano ad un sé interno e ad un desiderio di risposte che solo la cultura (letteratura?) e la presa di coscienza riusciranno forse a soddisfare. Pagine e pagine, per rileggere una realtà che l’artista lascia scrivere alla nostra immaginazione. L’arte immaginata e trasparente scritta dalle emozioni su pagine di cristallo.
L’ultima strabiliante creazione di questa straordinaria artista è la scarpa Kolosseum, disegnata in esclusiva per il brand, per un particolare e significativo omaggio alla città di Roma. Prototipo realizzato in plastica dura 3d.
Chicco Margaroli
Conseguita la maturità classica nel liceo della sua città, Chicco Margaroli (Aosta 1962) frequenta l’Accademia di Belle Arti di Torino, diplomandosi con Nino Aimone nel 1987.
In parallelo con una poliedrica attività nel campo dell’illustrazione (editoriale, pubblicitaria e applicata all’architettura d’interni) e del restauro antiquario di arredi, nel 1990 tiene la sua prima personale alla New Gallery di Aosta.
Dopo alcune esposizioni collettive e l’illustrazione di un racconto di Honoré de Balzac, nel 1998, nell’ambito di un progetto transfrontaliero italo-franco-svizzero, partecipa alla Giornata Europea del Patrimonio Artistico e Culturale con un’installazione a trompe-l’oeuil interattiva e calpestabile di grandi dimensioni rappresentante uno scorcio dell’Aosta romana, realizzata con prospettiva a volo d’uccello adatta ai bambini, poi ripresa nelle edizioni ginevrina e lionese del salone Museum ’99.
Nell’ottobre 1999 inaugura nella chiesa di San Lorenzo ad Aosta la personale Potatura di ritorno, con 24 opere e un’installazione esterna dedicate agli alberi monumentali della Valle d’Aosta.
Nel 2000-2001 presenta le installazioni Gallicinium e Umico discioglimento all’EspaceVallée d’Aoste a Parigi. Nel 2002 nuova personale ad Aosta presentata da Alberto Fiz, Serbatoi dell’anima, in collaborazione con il compositore Christian Thoma, ove si espongono per la prima volta i lavori su materiali organici stabilizzati, al centro anche delle successive personali Habits de Soi (Parigi, EspaceVallée d’Aoste, 2003; poial Salone del Prêt-à-Porter di Parigi, sezione Arte) e T’intimo (Venezia, Artgallery) a cura di Simonetta Gorreri; sempre nella città lagunare nel 2006 realizza le maschere in vescica per la messa in scena per il Teatro Malibran e la Fenice dell’opera Pierino e il lupo di Prokof’ev, ripresa l’anno successivo a Castelfranco Veneto e Padova. Collabora inoltre alle scenografie per le esecuzioni dell’Orchestra Sinfonica della Valle d’Aosta.
A partire dal 2007 inizia a sperimentare nel campo della videoarte con Cut-e (per il reparto Maternità dell’Ospedale Regionale di Aosta) e Heidi verde speranza (presentato al Festival Letteraltura di Verbania); segue Voi siete qui, microracconto sul tema della casa.
Il decennio in corso è segnato dalle presenze in spazi espositivi di rilievo internazionale come, tra gli altri, il MACRO di Roma e il MADRE di Napoli (Trasparenze. L’arte per le energie rinnovabili, 2010), la Città della Scienza di Napoli (Futuro remoto, 2010-2011), la Biennale di Venezia 2013 (Oltre il paesaggio mistico), il MACLA (Museo de Arte Contemporáneo Latinoamericano, con circuitazione a Córdoba, Buenos Aires, Montevideo), l’Ara Pacis, Venti per una a cura di IGAV con circuitazione nelle principali città russe. Nel 2014 il MUSE di Trento (See Science) e il workshop per l’esposizione Perduti nel paesaggio al MART di Rovereto. Quindi Mont Blanc in Val Ferret a cura di Glorianda Cipolla (luglio 2014) e Holy Mistery, in occasione dell’Ostensione della Sacra Sindone 2015, presso il Centro Congressi della Chiesa del Santo Volto di Torino. Negli ultimi anni l’artista ha dato vita al progetto DZOYÉ, concentrandosi sulla “soque”, antica scarpa valdostana. Parte della tradizione contadina fin dal Medioevo, l’artista ha voluto riscoprirne l’uso e valorizzarne l’aspetto, in chiave contemporanea e originale, fino a farne un accessorio d’arte interamente dipinto a mano. In collaborazione con il gruppo M’ama.Art di Roma presenta nel 2013 la collezione di scarpe dipinte e il profumo Ricordati di fiorire al Museo del Mare di Portocervo e al Salone del Mobile di Milano. Collabora per progetti commerciali legati alle innovazioni tecnologiche, alla prototipazione e modellazione in 3D di scarpe-scultura e oggettistica con Cristina d’Arienzo e Daniel Aureli di FabLab VDA di Aosta.
Andrea Carlotto
Nasce ad Aosta (Italia) nel 1976.
New Media designer, Audiovisual designer, Percussionista, Musicoterapista, Insegnante, Fondatore del Laboratorio di arte digitale SILENT MEDIA LAB, Pilota ed Operatore A.P.R. (aeromobili a pilotaggio remoto – droni) da oltre 15 anni si occupa professionalmente di suono ed immagine ed in particolare della relazione sinestesica tra esse in dimensione artistica, relazionale, commerciale, spettacolare, comunicativa e tecnica.
Si interessa alla musica ed all’arte (disegno, letteratura ed audiovisivo) negli anni della sua adolescenza per poi iniziare lo studio delle percussioni etniche con il M° Matteo Cigna, innamorandosi e specializzandosi nella musica africana di tradizione Mandinga (Africa nord occidentale) e studiandone la storia, l’estetica e le multiformi tradizioni ed approcci esistenti con grandi maestri africani e non (Adama Dramé , Marè Sanogo , AmadouKienou , BabaSissoko , IbrahimaTraoré , DoussouTourré, Lamine Sow , SenyTouré ,
Vincent Harisdo, AhoLucNicaise ,RemyAguidoussou , Piergianni Gillio , GertKilian , SeydouDao, Marco Fadda, GilsonSilveira...)
Ha suonato con l’ensemble di percussioni e danza MamimaSwan dal 2000, approfondendo lo studio dell’approccio tradizionale contaminato con le pulsioni della musica e della danza contemporanea.
Si diploma in Musicoterapia nel 2004 iniziando l’attività professionale nel settore presso vari enti pubblici e privati e specializzandosi in ambito preventivo e sull’infanzia. Parallelamente defnisce un proprio metodo di approccio alla didattica ed all’avvicinamento alla musica ed al movimento, integrando alcuni idee e metodi evinti dallo studio e dalla pratica di varie discipline (musica, audiovisivo, musicoterapia), e dalle varie esperienze musicali e culturali con le quali entra in contatto.
Prosegue gli studi parallelamente all'attività professionale laureandosi in Musica Elettronica e Tecnologie del Suono con votazione 110 e lode presso il Conservatorio “G. Verdi “di Como.
E’ socio fondatore eDirettore Artistico dell’associazione culturale“nD.nA.nC.” di Aosta, nata nell’anno 2003, e occupandosi in questo ambito dell’ideazione, progettazione e messa in opera di concerti, stages, concorsi, mostre, promuovendo attivamente servizi e momenti culturali e sociali. Con la stessa Associazione dall’anno 2003 al 2006 costituisce, costruisce e gestisce il Circolo Culturale “Opera I” di Aosta.
Unitamente al lavoro come percussionista, musicista, musicoterapista ed insegnante, sviluppa l'attività di produttore audiovisivo in tempo reale e di New Media Designer, producendo lavori di audiovisivo in tempo reale, installazioni interattive, progetti comunicativi, 3d mapping audiovisivo, lavorando con la luce, la proiezione , l'audio, la musica, il laser e le tecnologie digitali nella creazione e sviluppo di progetti originali e di grande impatto scenico e comunicativo con clienti privati e pubblica amministrazione. Pilota ed operatore A.P.R. (aeromobili a plotaggio remoto -Droni) implementa questo nuovo settore tecnologico nella propria attività.
E' socio e membro del consiglio direttivo di A.P.A. VdA (Associazione Professionisti dell'audiovisivo della Valle d'Aosta), socio F.I.A.P.R. (Federazione Italiana Aeromobili a Pilotaggio Remoto) e socio Fondatore di FABLAB VdA l' Associazione Valdostana che si occupa di promozione delle tecnologie digitali, di innovazione, tecnologica e di artigianato digitale.
Nel 2010 progetta e sviluppa il progetto solista Lòtzio, con il quale si propone di lavorare ad un dialogo tra diferenti forme d’arte, utilizzando tecniche e stili della musica elettroacustica, dell’audiovisivo, fotografa, grafca ed illustrazione, web,... investigando le possibilità di un concetto che ama defnire “Ascolto esteso” (emotivo, percettivo, cognitivo, istintivo, fsico, sociale, culturale ...)
Dal 2012 collabora con il progetto “IRID – Visual Concert” di Silvia Cignoli ed Andrea Tremolada.
Nel settembre 2013 inaugura SILENT MEDIA LAB una start up innovativa, un laboratorio di “arte e artigianato digitale e tecnologico”, contenitore di tutte le molteplici esperienze e professionalità maturate negli anni, e che si occupa di fotografa e cinematografa aerea utilizzando tecnologie avanzate per il volo remoto e per la ripresa (A.P.R. Aeromobili a pilotaggio remoto – droni, Stabilizzatori di immagine di ultima generazione), sviluppando personalmente i propri mezzi aerei e sostenendo e sviluppando con vari progetti di ricerca continui e costanti le molteplici possibilità che queste macchine permettono: Fotogrammetria e rilievo, ispezioni professionali, monitoraggio, ecc. .
Il laboratorio è inoltre un punto di riferimento in materia di New Media Design, Programmazione multimediale, produzione audiovisiva tradizionale e sperimentale, creazione di sistemi audiovisivi interattivi, mapping audiovisivo, musica, musica per flm, teatro e performance, audio , formazione, gestione multimediale di eventi e spettacoli.
www.silentmedialab.com info@silentmedialab.com
M’AMA.ART e Alessia Montani
Parlare di arte è come parlare d’amore. Ha l’arte qualcosa di coinvolgente, assoluto, inespresso, tempestoso, sereno, pacificante. Si l’arte ha in se tutto questo e molto altro e l’artista vero è quello che vive del suo mondo interno quotidianamente. Chi si alza al mattino e crea, chi non può fare altro che pestare sui colori, sulla carta, sulla tela con la furia della passione, la furia dell’amore, appunto.
Un grande della nostra letteratura – Gabriele d’Annunzio – diceva: fai della tua vita un’opera d’arte. Alessia Montani ha ribaltato questo concetto dicendo: fai dell’opera d’arte la tua vita.
Intendendo con questo: vivi la tua quotidianità con arte. E nasce così M’AMA.ART e progetti che vedono artisti– affermati o in crescita – dedicare la loro sapienza ad oggetti di uso comune che possono vivere all’interno delle nostre case e farci battere il cuore rendendo la normalità con stile.
Lo sforzo per tendere a questo è notevole e Alessia Montani lo sta mettendo in atto e come molti dei visionari che l’hanno preceduta (rendendo così il mondo un posto migliore) a prezzo di grande impegno.
Qualcuno pensa che la moda sia un’arte minore, separata dall’arte vera e propria. Ma chi vive di arte e con gli artisti, sa che la moda ha rappresentato e rappresenta da sempre la vita e una delle espressioni del se’ che hanno reso il quotidiano con senso artistico. E allora M’AMA.ART scivola inevitabilmente verso la moda. E crea con artisti qualcosa di unico che ancora una volta renderà – per dirla col poeta – immaginifica la nostra realtà. Grandi stole, tessuti meravigliosi e nel progetto ci sono tante e novità che faranno “moda” e “arte”. Per rendere la vanità qualcosa che non è e non sarà denigratorio, ma ancora una volta un modo per vivere sempre nella bellezza. Nasce così il connubio tra artisti e stilisti.
E saranno oggetti ma anche profumi e curiosità, così come disegni quadri e sculture la vasta produzione M’AMA.ART, per rendere l’opera d’arte parte della nostra vita.
M’AMA.ART Via dei Banchi Nuovi 21a, da tenere a mente per essere aggiornati e cool. Insomma di moda.
12
dicembre 2015
Ricordati di fiorire
Dal 12 dicembre 2015 al 23 gennaio 2016
arte moderna e contemporanea
Location
M.AMA.ART
Roma, Via Dei Banchi Nuovi, 21, (Roma)
Roma, Via Dei Banchi Nuovi, 21, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 11-21
Vernissage
12 Dicembre 2015, ore 11.00
Autore