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Ricordati di me
Una mostra che esalta un legame artistico tra gli artisti non sempre immediatamente riconoscibile: la loro straordinaria dolcezza
Comunicato stampa
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Sarà inaugurata sabato 1 dicembre, e proseguirà fino al 19 gennaio 2008, presso lo spazio Off Gallery di Albissola Marina “Ricordati di me”, la mostra che riunisce in un’unica esposizione alcuni tra i più importanti esponenti delle correnti artistiche del ‘900.
Marc Chagall, Felice Casorati, Umberto Lilloni, Giorgio De Chirico, Mimmo Rotella e Joe Tilson: sono loro i nomi che dobbiamo ricordare oggi, per aver dato vita a sperimentazioni continue che si sono poi tradotte nelle maggiori correnti artistiche del secolo scorso.
Una mostra che esalta un legame artistico tra gli artisti non sempre immediatamente riconoscibile: la loro straordinaria dolcezza. Spesso, infatti, gli artisti si sono cimentati in tecniche molto diverse tra loro - dalla pittura alla scultura, alla stampa – oppure hanno vissuto e lavorato in luoghi e periodi lontani. Ma è la dolcezza che hanno messo nelle loro opere a creare questa “piccola collezione invernale”, come è stata definita la mostra.
Ma al di là delle emozioni, c’è la storia. Non dobbiamo dimenticare che questi artisti attraversano interamente la storia del XX secolo e, visti uno accanto all’altro, ci raccontano il secolo scorso con tutta l’intensità dell’arte.
“Ricordati di me è una piccola ma deliziosa collezione di opere caratterizzate da una dolcezza di fondo, che emerge sempre” spiega Silvia Calcagno, organizzatrice della mostra e curatrice dello spazio Off Gallery. “Una dimensione emotiva che emerge anche da opere di grande impatto come le creazioni di Fernandez Arman o Mimmo Rotella. In esse si può sempre rintracciare un dettaglio dolce, ricco di emozione”. La scelta delle opere è avvenuta in base ad un gusto personale. “Sono appassionata di Marc Chagall” continua a Silvia Calcagno “e la possibilità di portarlo alla Off Gallery mi ha stimolato a creare un evento dedicato a lui e ad altri sei artisti. Tutto parte da Chagall, dunque, poi abbiamo inserito Rotella e di conseguenza Arman e Tilson, vicini come periodo storico a Rotella. Lilloni è l’unico paesaggista, ma ho potuto vedere come il suo utilizzo del colore si integrasse perfettamente con le altre opere”.
Ricordati di me è una collettiva di pezzi unici, molto rari, a volte al di fuori dalle produzioni tradizionali degli artisti, quelle più esposte sul mercato e più spesso oggetto di attenzione da parte del pubblico.
La mostra comprende la pop art in chiave anglosassone di Joe Tilson. Due opere di Arman, con le sue accumulazioni su tela ricche di colore e impatto. Marc Chagall è presente con quattro opere a numerazione molto bassa (un’edizione limitata per chi conosce Chagall): tutte le opere sono dedicate a Dafne e Cloe, dove i due protagonisti, in una suggestiva notte di luna, sembrano raccontarci di altri mondi. A seguire Giorgio De Chirico, presente con la litografia a sette colori del 1971 “Pegaso e Lampo”, opera poco nota e molto particolare, dove il sogno è nuovamente protagonista. La dolcezza torna in “Paesaggio”, l’olio su tela di Umberto Lilloni, paesaggista esponente del chiarismo, protagonista la ricerca della purezza del colore. Felice Casorati è presente con “nudo sdraiato sulla coperta”, xilografia di una figura femminile posata e solenne, sicuramente dolce ma a tratti estremamente tagliente. Infine, dopo la fortunata mostra estiva, Off Gallery ospita ancora una volta Mimmo Rotella, che con le sue immagini e i suoi rotocalchi diventati opere è l’esponente riconosciuto della pop art italiana.
***
Opere esposte e note biografiche sugli artisti
Felice Casorati
Novara, 4 dicembre 1883 - Torino, 1 marzo 1963
La purezza cristallina e il tono enigmatico delle composizioni casoratiane contribuirono a delineare il "realismo magico", condiviso in origine dal gruppo di "Novecento". Pur partecipando alle mostre del "Novecento" del 1926 e del 1929, Casorati si mantenne tuttavia autonomo rispetto al movimento di Margherita Sarfatti. Nel corso degli anni venti assunse un ruolo guida nella vita culturale italiana. Nel 1923 aprì nello studio di via Mazzini a Torino, una scuola per giovani artisti; tra gli allievi ebbe Francesco Menzio, Carlo Levi, Gigi Chessa e Jessie Boswell, che in seguito fecero parte del gruppo dei "Sei pittori di Torino".
“Nudo sdraiato su coperta”, xilografia su linoleum 5/60 esemplari.
Figura posata e solenne dominata da un segno dolce e sinuoso ma forte a tratti tagliente.
La monocromia dei volumi di questa splendida silhuoette ci riporta alla predilezione per tinte color carnato e inserti di colore puro tipici di questo alto rappresentante del realismo magico.
“Via lattea e barche”, acquaforte e acquatinta 5/50 esemplari
Il magico di un notturno si realizza attraverso l’evanescenza della monocromia che ci proietta in un’atmosfera di astrazione,pur mantenendo un certo realismo.
Le figure immerse nella penombra sembrano avvolte da un dialogo sussurrato.
Umberto Lilloni
Milano, 1 marzo 1898 - Milano, 1980
Attorno agli anni ’20 avverte il problema del superamento della pittura postimpressionista e, per una breve stagione, si avvicina alle idee e alle ricerche del "Novecento" accogliendo con originale atteggiamento poetico le lezioni degli antichi. S'avvede ben presto che la tendenza novecentesca è viziata da interessi extratattici ed è, in fondo, incongrua al suo temperamento. Riprende comunque lo studio del suo dilettissimo Gola, della grande tradizione pittorica lombarda. Ed ecco finalmente, intorno al 1930, le prime esperienze di quella "pittura a fondo chiaro" che diventerà la via regia dell'arte sua. Nel 1927 gli viene conferito il premio Principe Umberto.
“Paesaggio”, olio su tela
Opera ritmata dalle tonalità del verde sino al raggiungimento di una luce dominante.
La proposta di una prospettiva”aerea”, rivisitata con la sensibilità di un chiarista porta lo spettatore ad immergersi in atmosfere di puro colore .
La pittura a fondo chiaro evidente in quest’opera è stata la via regia del linguaggio espressivo postimpressionista di Lilloni.
Giorgio De Chirico
Volos, 10 luglio 1888 – Roma, 20 novembre 1978
Dopo gli studi di disegno e pittura al Politecnico di Atene con il professor Giorgio Jacobydis e dopo la morte del padre, l'ingegnere delle ferrovie della Tessaglia Evaristo de Chirico, Giorgio nel 1906 si trasferì con la madre Gemma Cervetto ed il fratello Alberto in Italia. Nel 1907 si iscrisse all'Accademia di belle arti di Monaco di Baviera dove il suo maestro aveva a lungo insegnato ed approfondì la conoscenza delle opere di artisti come Arnold Böcklin e Max Klinger e dei filosofi Arthur Schopenhauer, Friedrich Nietzsche e Otto Weininger. La migliore produzione pittorica di de Chirico è avvenuta tra il 1909 e il 1919, nel periodo della invenzione della pittura metafisica: i quadri di questo periodo sono memorabili per le pose e per gli atteggiamenti evocati dalle nitide immagini.
“Pegaso e Lampo”
litografia a sette colori-1971
Pegaso e Lampo vivono in un’atmosfera sospesa tra sogno e mito in epoche lontane rivisitate con nostalgia.
Opera particolarissima,quasi insolita, meno”rigorosa” rispetto alle classiche composizioni metafisiche dell’artista.
Un rifugio nei miti antichi oppure in una realtà priva di sfumature…questo si legge nel dolce “dialogo”tra Pegaso e Lampo.
Marc Chagall
Vitebsk, 7 luglio 1887 – Saint-Paul de Vence, 28 marzo 1985
Iniziò a studiare pittura nel 1906 con il maestro Yehuda (Yudl) Pen, ma l'anno successivo si trasferì a San Pietroburgo. Qui frequentò le Belle Arti, con il maestro Nikolai Roerich, e conobbe artisti di ogni scuola e stile.
Le opere di Chagall si inseriscono in diverse categorie dell'arte contemporanea: prese parte ai movimenti parigini che precedettero la prima guerra mondiale e venne coinvolto nelle avanguardie. Tuttavia, rimase sempre ai margini di questi movimenti, compresi il cubismo e il fauvismo. Fu molto vicino alla Scuola di Parigi e ai suoi esponenti, come Amedeo Modigliani.
Quattro opere
Fra le quattro opere presenti in mostra,questa è dedicata a Dafne e Cloe.
I due protagonisti che sembrano nascere da un sogno infinito ci suggestionano raccontandoci di altri mondi,altri dialoghi in una suggestiva notte di luna.
Ci travolge la purezza della figura femminile quasi indifferente allo sguardo incantato di un “moderno cavaliere” seduto.
Fernandez Arman
Nizza, 17 novembre, 1928 – 22 ottobre, 2005, New York
Studiò all'École des Arts Décoratifs a Nizza, dove incontrò Yves Klein, e poi all'École du Louvre. Fu un membro del gruppo Nouveau Réalisme.
Artista molto celebre e quotato, era solito inserire nelle sue tele strumenti musicali infranti. Molto importante il periodo delle accumulazioni che potevano essere accumulazioni di scarpe, monete, orologi, pennelli, tubetti di colore ecc.. Da ricordare anche le sue opere scultoree in genere bronzee che rappresentavano gli stessi soggetti delle tele.
“Accumulazione”
Due opere nelle quali viene espressa la poetica essenziale del lavoro di Arman.
Sulle orme di Duchamp la realtà del quotidiano viene oggettivata e acquista un significato universale.
Una cascata di chiodi e rondelle sembra fluire in uno spazio meta-fisico.
Quadri-scultura che vivono attraverso il capovolgimento dell’oggetto fattosi “soggetto artistico” passando dal piano del realismo quotidiano al piano sublime.
Mimmo Rotella
Catanzaro, 7 ottobre 1918 – Milano, 8 gennaio 2006
La Pop Art e l'Espressionismo astratto americani, assieme all'Informale ed alle ricerche spaziali e materiche che in quegli anni Fontana e Burri stanno svolgendo in Italia, giocano un ruolo di rilievo nell'orientamento di Rotella.
Agli inizi degli anni settanta produce alcune opere, intervenendo sulle pagine pubblicitarie delle riviste con l'impiego di solventi e riducendole o allo stadio di impronta (frottage) o cancellandole (effaçage). Nel 1972, pubblica la sua autobiografia dal titolo Autorotella.
Nel 1975 incide il primo disco di poesie fonetiche e nel 1976 prende parte al "Recital Internazionale di Poesia Sonora - Poesia Azione". Altra sperimentazione, in quegli anni, è quella di accartocciare i manifesti e chiuderli in cubi di plexiglas. Definitivamente lasciata Parigi per stabilirsi a Milano (1980), negli anni ottanta elabora le "blanks" o coperture d'affiches: manifesti pubblicitari azzerati, ricoperti da fogli bianchi, come avviene per la pubblicità scaduta.
“Confusione”, decollage con sovrapittura (30 x 30 cm). Pezzo quasi monocromatico, decollage su toni chiari con una sovrapittura astratta.
Joe Tilson
Joe Tilson è nato a Londra nel 1928.
Dal 1949 al 1952 frequenta la Martin’s School of Art, e dal 1952 al 1955 il Royal College of Art. Nel 1955, dopo aver vinto il Premio Roma, lavora e vive a Roma, dove conosce Joslyn Norton, insieme vivono in Sicilia e a Venezia dove si sposano nel 1956. Dal 1958 al 1963 Tilson insegna alla St. Martin’s School of Art a Londra e quindi, come professore universitario alla Slide School, all’ università di Durham a Newcastle- Upon-Tyne, alla School of Visual Art di New York e alla Staatliche Hochschule fur Bildende Kuste di Amburgo.
Composizione serigrafia (35 x 48,5 cm), anni ’70, pubblicata sul catalogo della Nuova Foglio di Pollenza (Macerata).
Marc Chagall, Felice Casorati, Umberto Lilloni, Giorgio De Chirico, Mimmo Rotella e Joe Tilson: sono loro i nomi che dobbiamo ricordare oggi, per aver dato vita a sperimentazioni continue che si sono poi tradotte nelle maggiori correnti artistiche del secolo scorso.
Una mostra che esalta un legame artistico tra gli artisti non sempre immediatamente riconoscibile: la loro straordinaria dolcezza. Spesso, infatti, gli artisti si sono cimentati in tecniche molto diverse tra loro - dalla pittura alla scultura, alla stampa – oppure hanno vissuto e lavorato in luoghi e periodi lontani. Ma è la dolcezza che hanno messo nelle loro opere a creare questa “piccola collezione invernale”, come è stata definita la mostra.
Ma al di là delle emozioni, c’è la storia. Non dobbiamo dimenticare che questi artisti attraversano interamente la storia del XX secolo e, visti uno accanto all’altro, ci raccontano il secolo scorso con tutta l’intensità dell’arte.
“Ricordati di me è una piccola ma deliziosa collezione di opere caratterizzate da una dolcezza di fondo, che emerge sempre” spiega Silvia Calcagno, organizzatrice della mostra e curatrice dello spazio Off Gallery. “Una dimensione emotiva che emerge anche da opere di grande impatto come le creazioni di Fernandez Arman o Mimmo Rotella. In esse si può sempre rintracciare un dettaglio dolce, ricco di emozione”. La scelta delle opere è avvenuta in base ad un gusto personale. “Sono appassionata di Marc Chagall” continua a Silvia Calcagno “e la possibilità di portarlo alla Off Gallery mi ha stimolato a creare un evento dedicato a lui e ad altri sei artisti. Tutto parte da Chagall, dunque, poi abbiamo inserito Rotella e di conseguenza Arman e Tilson, vicini come periodo storico a Rotella. Lilloni è l’unico paesaggista, ma ho potuto vedere come il suo utilizzo del colore si integrasse perfettamente con le altre opere”.
Ricordati di me è una collettiva di pezzi unici, molto rari, a volte al di fuori dalle produzioni tradizionali degli artisti, quelle più esposte sul mercato e più spesso oggetto di attenzione da parte del pubblico.
La mostra comprende la pop art in chiave anglosassone di Joe Tilson. Due opere di Arman, con le sue accumulazioni su tela ricche di colore e impatto. Marc Chagall è presente con quattro opere a numerazione molto bassa (un’edizione limitata per chi conosce Chagall): tutte le opere sono dedicate a Dafne e Cloe, dove i due protagonisti, in una suggestiva notte di luna, sembrano raccontarci di altri mondi. A seguire Giorgio De Chirico, presente con la litografia a sette colori del 1971 “Pegaso e Lampo”, opera poco nota e molto particolare, dove il sogno è nuovamente protagonista. La dolcezza torna in “Paesaggio”, l’olio su tela di Umberto Lilloni, paesaggista esponente del chiarismo, protagonista la ricerca della purezza del colore. Felice Casorati è presente con “nudo sdraiato sulla coperta”, xilografia di una figura femminile posata e solenne, sicuramente dolce ma a tratti estremamente tagliente. Infine, dopo la fortunata mostra estiva, Off Gallery ospita ancora una volta Mimmo Rotella, che con le sue immagini e i suoi rotocalchi diventati opere è l’esponente riconosciuto della pop art italiana.
***
Opere esposte e note biografiche sugli artisti
Felice Casorati
Novara, 4 dicembre 1883 - Torino, 1 marzo 1963
La purezza cristallina e il tono enigmatico delle composizioni casoratiane contribuirono a delineare il "realismo magico", condiviso in origine dal gruppo di "Novecento". Pur partecipando alle mostre del "Novecento" del 1926 e del 1929, Casorati si mantenne tuttavia autonomo rispetto al movimento di Margherita Sarfatti. Nel corso degli anni venti assunse un ruolo guida nella vita culturale italiana. Nel 1923 aprì nello studio di via Mazzini a Torino, una scuola per giovani artisti; tra gli allievi ebbe Francesco Menzio, Carlo Levi, Gigi Chessa e Jessie Boswell, che in seguito fecero parte del gruppo dei "Sei pittori di Torino".
“Nudo sdraiato su coperta”, xilografia su linoleum 5/60 esemplari.
Figura posata e solenne dominata da un segno dolce e sinuoso ma forte a tratti tagliente.
La monocromia dei volumi di questa splendida silhuoette ci riporta alla predilezione per tinte color carnato e inserti di colore puro tipici di questo alto rappresentante del realismo magico.
“Via lattea e barche”, acquaforte e acquatinta 5/50 esemplari
Il magico di un notturno si realizza attraverso l’evanescenza della monocromia che ci proietta in un’atmosfera di astrazione,pur mantenendo un certo realismo.
Le figure immerse nella penombra sembrano avvolte da un dialogo sussurrato.
Umberto Lilloni
Milano, 1 marzo 1898 - Milano, 1980
Attorno agli anni ’20 avverte il problema del superamento della pittura postimpressionista e, per una breve stagione, si avvicina alle idee e alle ricerche del "Novecento" accogliendo con originale atteggiamento poetico le lezioni degli antichi. S'avvede ben presto che la tendenza novecentesca è viziata da interessi extratattici ed è, in fondo, incongrua al suo temperamento. Riprende comunque lo studio del suo dilettissimo Gola, della grande tradizione pittorica lombarda. Ed ecco finalmente, intorno al 1930, le prime esperienze di quella "pittura a fondo chiaro" che diventerà la via regia dell'arte sua. Nel 1927 gli viene conferito il premio Principe Umberto.
“Paesaggio”, olio su tela
Opera ritmata dalle tonalità del verde sino al raggiungimento di una luce dominante.
La proposta di una prospettiva”aerea”, rivisitata con la sensibilità di un chiarista porta lo spettatore ad immergersi in atmosfere di puro colore .
La pittura a fondo chiaro evidente in quest’opera è stata la via regia del linguaggio espressivo postimpressionista di Lilloni.
Giorgio De Chirico
Volos, 10 luglio 1888 – Roma, 20 novembre 1978
Dopo gli studi di disegno e pittura al Politecnico di Atene con il professor Giorgio Jacobydis e dopo la morte del padre, l'ingegnere delle ferrovie della Tessaglia Evaristo de Chirico, Giorgio nel 1906 si trasferì con la madre Gemma Cervetto ed il fratello Alberto in Italia. Nel 1907 si iscrisse all'Accademia di belle arti di Monaco di Baviera dove il suo maestro aveva a lungo insegnato ed approfondì la conoscenza delle opere di artisti come Arnold Böcklin e Max Klinger e dei filosofi Arthur Schopenhauer, Friedrich Nietzsche e Otto Weininger. La migliore produzione pittorica di de Chirico è avvenuta tra il 1909 e il 1919, nel periodo della invenzione della pittura metafisica: i quadri di questo periodo sono memorabili per le pose e per gli atteggiamenti evocati dalle nitide immagini.
“Pegaso e Lampo”
litografia a sette colori-1971
Pegaso e Lampo vivono in un’atmosfera sospesa tra sogno e mito in epoche lontane rivisitate con nostalgia.
Opera particolarissima,quasi insolita, meno”rigorosa” rispetto alle classiche composizioni metafisiche dell’artista.
Un rifugio nei miti antichi oppure in una realtà priva di sfumature…questo si legge nel dolce “dialogo”tra Pegaso e Lampo.
Marc Chagall
Vitebsk, 7 luglio 1887 – Saint-Paul de Vence, 28 marzo 1985
Iniziò a studiare pittura nel 1906 con il maestro Yehuda (Yudl) Pen, ma l'anno successivo si trasferì a San Pietroburgo. Qui frequentò le Belle Arti, con il maestro Nikolai Roerich, e conobbe artisti di ogni scuola e stile.
Le opere di Chagall si inseriscono in diverse categorie dell'arte contemporanea: prese parte ai movimenti parigini che precedettero la prima guerra mondiale e venne coinvolto nelle avanguardie. Tuttavia, rimase sempre ai margini di questi movimenti, compresi il cubismo e il fauvismo. Fu molto vicino alla Scuola di Parigi e ai suoi esponenti, come Amedeo Modigliani.
Quattro opere
Fra le quattro opere presenti in mostra,questa è dedicata a Dafne e Cloe.
I due protagonisti che sembrano nascere da un sogno infinito ci suggestionano raccontandoci di altri mondi,altri dialoghi in una suggestiva notte di luna.
Ci travolge la purezza della figura femminile quasi indifferente allo sguardo incantato di un “moderno cavaliere” seduto.
Fernandez Arman
Nizza, 17 novembre, 1928 – 22 ottobre, 2005, New York
Studiò all'École des Arts Décoratifs a Nizza, dove incontrò Yves Klein, e poi all'École du Louvre. Fu un membro del gruppo Nouveau Réalisme.
Artista molto celebre e quotato, era solito inserire nelle sue tele strumenti musicali infranti. Molto importante il periodo delle accumulazioni che potevano essere accumulazioni di scarpe, monete, orologi, pennelli, tubetti di colore ecc.. Da ricordare anche le sue opere scultoree in genere bronzee che rappresentavano gli stessi soggetti delle tele.
“Accumulazione”
Due opere nelle quali viene espressa la poetica essenziale del lavoro di Arman.
Sulle orme di Duchamp la realtà del quotidiano viene oggettivata e acquista un significato universale.
Una cascata di chiodi e rondelle sembra fluire in uno spazio meta-fisico.
Quadri-scultura che vivono attraverso il capovolgimento dell’oggetto fattosi “soggetto artistico” passando dal piano del realismo quotidiano al piano sublime.
Mimmo Rotella
Catanzaro, 7 ottobre 1918 – Milano, 8 gennaio 2006
La Pop Art e l'Espressionismo astratto americani, assieme all'Informale ed alle ricerche spaziali e materiche che in quegli anni Fontana e Burri stanno svolgendo in Italia, giocano un ruolo di rilievo nell'orientamento di Rotella.
Agli inizi degli anni settanta produce alcune opere, intervenendo sulle pagine pubblicitarie delle riviste con l'impiego di solventi e riducendole o allo stadio di impronta (frottage) o cancellandole (effaçage). Nel 1972, pubblica la sua autobiografia dal titolo Autorotella.
Nel 1975 incide il primo disco di poesie fonetiche e nel 1976 prende parte al "Recital Internazionale di Poesia Sonora - Poesia Azione". Altra sperimentazione, in quegli anni, è quella di accartocciare i manifesti e chiuderli in cubi di plexiglas. Definitivamente lasciata Parigi per stabilirsi a Milano (1980), negli anni ottanta elabora le "blanks" o coperture d'affiches: manifesti pubblicitari azzerati, ricoperti da fogli bianchi, come avviene per la pubblicità scaduta.
“Confusione”, decollage con sovrapittura (30 x 30 cm). Pezzo quasi monocromatico, decollage su toni chiari con una sovrapittura astratta.
Joe Tilson
Joe Tilson è nato a Londra nel 1928.
Dal 1949 al 1952 frequenta la Martin’s School of Art, e dal 1952 al 1955 il Royal College of Art. Nel 1955, dopo aver vinto il Premio Roma, lavora e vive a Roma, dove conosce Joslyn Norton, insieme vivono in Sicilia e a Venezia dove si sposano nel 1956. Dal 1958 al 1963 Tilson insegna alla St. Martin’s School of Art a Londra e quindi, come professore universitario alla Slide School, all’ università di Durham a Newcastle- Upon-Tyne, alla School of Visual Art di New York e alla Staatliche Hochschule fur Bildende Kuste di Amburgo.
Composizione serigrafia (35 x 48,5 cm), anni ’70, pubblicata sul catalogo della Nuova Foglio di Pollenza (Macerata).
12
gennaio 2007
Ricordati di me
Dal 12 gennaio 2007 al 19 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
OFFICINE ARTISTICHE – OFF GALLERY
Albissola Marina, Via Matteo Repetto, 6, (Savona)
Albissola Marina, Via Matteo Repetto, 6, (Savona)
Orario di apertura
tutti i giorni, escluso il lunedì, mattina dalle ore 10,00 alle ore 12,00, pomeriggio dalle ore 16,00 alle ore 19,00; nel fine settimana apertura serale dopo le ore 21 fino alle ore 23; apertura anche su appuntamento telefonando al 349 77 87 660
Vernissage
12 Gennaio 2007, ore 18.30
Sito web
www.silviacalcagno.it/offgallery
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