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Rinascimento: il trittico di Antonello da Messina ricomposto
Il direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali e Tommaso Mozzati, curatori dell’esposizione, richiamano nella casa museo di via Gesù quattro grandi artisti: Antonello da Messina, Piero della Francesca, Vincenzo Foppa, Perugino; in un percorso che attraversa l’Italia e la celebra in maniera straordinaria in occasione di Expo
Comunicato stampa
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Una “figura” del primo Rinascimento italiano, allo stesso tempo essenziale ed eccellente:
questo sarà Rinascimento: il trittico di Antonello da Messina ricomposto. L’iniziativa rientra nella
programmazione culturale voluta dal presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e affidata
all’ambasciatore delle Belle Arti per Expo 2015 Vittorio Sgarbi, supportati da Gi Group. Alla mostra, che inaugura
al Museo Bagatti Valsecchi il 25 giugno, converge un nucleo sceltissimo di capolavori. Antonio Natali e Tommaso
Mozzati, curatori dell’esposizione, richiamano nella casa museo di via Gesù quattro grandi artisti – Antonello da
Messina, Piero della Francesca, Vincenzo Foppa, Perugino - in un percorso che attraversa l’Italia e la celebra in
maniera straordinaria in occasione di Expo.
Punto di partenza è l’operazione virtuosa concordata tra la Regione Lombardia e la Galleria degli Uffizi che,
tramite la concessione del San Benedetto di proprietà regionale ricomporrà presso la galleria fiorentina
l’importante trittico di Antonello da Messina esposto per l’occasione al Museo Bagatti Valsecchi. Gli si affianca in
mostra la preziosa Madonna col Bambino e un angelo di Vincenzo Foppa, proveniente dagli Uffizi opera che a
mostra conclusa rimarrà esibita per i prossimi quindici anni a Milano, presso la Pinacoteca del Castello.
Il percorso si inaugura con Piero della Francesca, pittore d’indiscussa eco nazionale e premessa indispensabile ai
percorsi figurativi di Antonello da Messina e Vincenzo Foppa; esemplificano la coppia di tavolette raffiguranti
l’Annunciata e l’Angelo annunciante provenienti dal Polittico della Misericordia del Museo Civico di Sansepolcro.
Un prestito importante capace di rappresentare sinteticamente i raggiungimenti formali della maniera dell’artista:
la grande rivoluzione pierfrancescana – nel senso della definizione spaziale e volumetrica, ottenuta col ricorso a
un luminismo sapiente oltre che a un altrettanto perspicace impaginato geometrico – introdurrà dunque alle
tavole di Antonello e Foppa, in cui questi stessi principî sono applicati con consapevole virtuosismo.
Chiude il serrato percorso espositivo una testimonianza dal catalogo del Perugino sugli anni Novanta del XV
secolo, il Cristo in Pietà della Galleria Nazionale dell’Umbria, cimasa della Pala dei Decemviri. L’opera ribadisce
l’autorevolezza dell’artista, in grado di travalicare i confini umbri e toscani della propria operosità, divenendo un
simbolo assoluto della stagione compiuta del nostro Quattrocento.
“Si è scelto di convocare al Museo Bagatti Valsecchi una selezione esemplare di tavole che consentissero, a fianco
del trittico di Antonello da Messina e della Madonna col Bambino di Vincenzo Foppa, di offrire un'immagine eletta
del nostro Rinascimento. Le opere esposte coprono l'arco intero del secondo Quattrocento, con l'occhio rivolto a
tutta la geografia della penisola, dal Sud al Nord passando per il Centro. Una mostra che si inserisce dunque
perfettamente nelle intenzioni dell'Expo2015, presentando in immagini le ragioni dell'eccellenza di una fra le
stagioni più luminose della pittura italiana” così sintetizzano Antonio Natali e Tommaso Mozzati, curatori della
“Il Museo Bagatti Valsecchi è lieto di rinsaldare ancora una volta il sodalizio che lo lega a Regione Lombardia,
creando un’occasione di approfondimento e riflessione culturale per la città di Milano” così commenta Pier
Fausto Bagatti Valsecchi, presidente della Fondazione omonima. “Accogliere all’interno della casa museo una
simile scelta di capolavori quattrocenteschi è un’occasione straordinaria per la nostra istituzione, ed è ancor più
preziosa perché le opere esposte dialogano in modo serrato con il capolavoro della raccolta Bagatti Valsecchi, la
bellissima Santa Giustina di Giovanni Bellini che per cultura ed epoca completa e si affratella ai dipinti in mostra”.
Grazie al contributo progettuale dello studio Lissoni Associati, per l’occasione verrà allestita una nuova sala al
piano nobile del Palazzo; lo spazio, versatile e multifunzionale, avrà valenza espositiva o, all’occorrenza, di sala
riunioni. L’esposizione si avvale inoltre del supporto illuminotecnico di FLOS e Metis Lighting.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Skira, a cura di Antonio Natali e Tommaso Mozzati, con
testi di Andrea Baldinotti, Carlo Cairati, Daniela Parenti, Francesco Piagnani e Vittorio Sgarbi.
questo sarà Rinascimento: il trittico di Antonello da Messina ricomposto. L’iniziativa rientra nella
programmazione culturale voluta dal presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e affidata
all’ambasciatore delle Belle Arti per Expo 2015 Vittorio Sgarbi, supportati da Gi Group. Alla mostra, che inaugura
al Museo Bagatti Valsecchi il 25 giugno, converge un nucleo sceltissimo di capolavori. Antonio Natali e Tommaso
Mozzati, curatori dell’esposizione, richiamano nella casa museo di via Gesù quattro grandi artisti – Antonello da
Messina, Piero della Francesca, Vincenzo Foppa, Perugino - in un percorso che attraversa l’Italia e la celebra in
maniera straordinaria in occasione di Expo.
Punto di partenza è l’operazione virtuosa concordata tra la Regione Lombardia e la Galleria degli Uffizi che,
tramite la concessione del San Benedetto di proprietà regionale ricomporrà presso la galleria fiorentina
l’importante trittico di Antonello da Messina esposto per l’occasione al Museo Bagatti Valsecchi. Gli si affianca in
mostra la preziosa Madonna col Bambino e un angelo di Vincenzo Foppa, proveniente dagli Uffizi opera che a
mostra conclusa rimarrà esibita per i prossimi quindici anni a Milano, presso la Pinacoteca del Castello.
Il percorso si inaugura con Piero della Francesca, pittore d’indiscussa eco nazionale e premessa indispensabile ai
percorsi figurativi di Antonello da Messina e Vincenzo Foppa; esemplificano la coppia di tavolette raffiguranti
l’Annunciata e l’Angelo annunciante provenienti dal Polittico della Misericordia del Museo Civico di Sansepolcro.
Un prestito importante capace di rappresentare sinteticamente i raggiungimenti formali della maniera dell’artista:
la grande rivoluzione pierfrancescana – nel senso della definizione spaziale e volumetrica, ottenuta col ricorso a
un luminismo sapiente oltre che a un altrettanto perspicace impaginato geometrico – introdurrà dunque alle
tavole di Antonello e Foppa, in cui questi stessi principî sono applicati con consapevole virtuosismo.
Chiude il serrato percorso espositivo una testimonianza dal catalogo del Perugino sugli anni Novanta del XV
secolo, il Cristo in Pietà della Galleria Nazionale dell’Umbria, cimasa della Pala dei Decemviri. L’opera ribadisce
l’autorevolezza dell’artista, in grado di travalicare i confini umbri e toscani della propria operosità, divenendo un
simbolo assoluto della stagione compiuta del nostro Quattrocento.
“Si è scelto di convocare al Museo Bagatti Valsecchi una selezione esemplare di tavole che consentissero, a fianco
del trittico di Antonello da Messina e della Madonna col Bambino di Vincenzo Foppa, di offrire un'immagine eletta
del nostro Rinascimento. Le opere esposte coprono l'arco intero del secondo Quattrocento, con l'occhio rivolto a
tutta la geografia della penisola, dal Sud al Nord passando per il Centro. Una mostra che si inserisce dunque
perfettamente nelle intenzioni dell'Expo2015, presentando in immagini le ragioni dell'eccellenza di una fra le
stagioni più luminose della pittura italiana” così sintetizzano Antonio Natali e Tommaso Mozzati, curatori della
“Il Museo Bagatti Valsecchi è lieto di rinsaldare ancora una volta il sodalizio che lo lega a Regione Lombardia,
creando un’occasione di approfondimento e riflessione culturale per la città di Milano” così commenta Pier
Fausto Bagatti Valsecchi, presidente della Fondazione omonima. “Accogliere all’interno della casa museo una
simile scelta di capolavori quattrocenteschi è un’occasione straordinaria per la nostra istituzione, ed è ancor più
preziosa perché le opere esposte dialogano in modo serrato con il capolavoro della raccolta Bagatti Valsecchi, la
bellissima Santa Giustina di Giovanni Bellini che per cultura ed epoca completa e si affratella ai dipinti in mostra”.
Grazie al contributo progettuale dello studio Lissoni Associati, per l’occasione verrà allestita una nuova sala al
piano nobile del Palazzo; lo spazio, versatile e multifunzionale, avrà valenza espositiva o, all’occorrenza, di sala
riunioni. L’esposizione si avvale inoltre del supporto illuminotecnico di FLOS e Metis Lighting.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Skira, a cura di Antonio Natali e Tommaso Mozzati, con
testi di Andrea Baldinotti, Carlo Cairati, Daniela Parenti, Francesco Piagnani e Vittorio Sgarbi.
24
giugno 2015
Rinascimento: il trittico di Antonello da Messina ricomposto
Dal 24 giugno al 18 ottobre 2015
arte antica
Location
MUSEO BAGATTI VALSECCHI
Milano, Via Gesù, 5, (Milano)
Milano, Via Gesù, 5, (Milano)
Biglietti
biglietto intero € 9,00 biglietto ridotto € 6,00
Orario di apertura
Lunedì chiuso. Martedì – domenica 13:00 - 18.00 Giovedì 13:00 – 21.00 Ultimo accesso 30 minuti prima della chiusura. Giorni di chiusura: tutti i lunedì, 15 agosto, 1 novembre
Editore
SKIRA
Autore
Curatore