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Rinko Kawauchi – Aila
Rinko Kawauchi è la più nota fra i giovani fotografi giapponesi contemporanei
Comunicato stampa
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Rinko Kawauchi è la più nota fra i giovani fotografi giapponesi contemporanei. La mostra dal titolo AILA, the eyes the ears, organizzata nel 2005 dalla Fondation Cartier pour l’art contemporain, Paris, è stata la sua prima mostra personale in Europa. AILA, the eyes the ears sarà inaugurata il 9 settembre 2006, alla presenza dell’artista, a Milano, alla Galleria Carla Sozzani, prima esposizione della fotografa in Italia.
Kawauchi ama scoprire i dettagli del quotidiano che sfuggono spesso agli occhi dei passanti frettolosi: un rubinetto che gocciola, la buccia tagliata di un’anguria, un cucchiaio di tapioca…
Visti attraverso lo sguardo raffinato dell’artista, questi particolari, estrapolati da situazioni del tutto ordinarie, acquistano un aspetto completamente nuovo che ne esalta la bellezza, la poesia e l’emozione.
Immagini di natura, le fotografie della serie AILA (dalla parola turca “aile” che significa “famiglia”) rivelano la vita nei suoi aspetti più stupefacenti evidenziando l’infinita diversità del mondo naturale (alveari, uova di pesce, gocce di pioggia, arcobaleni) e insistendo sulla condizione effimera dell’esistenza. Gli animali, le piante, gli esseri umani sono rappresentati in diverse fasi della vita dalla nascita fino alla morte. Come suggerisce il titolo AILA ciò che unisce gli esseri viventi in una sola famiglia è l’esperienza dell’esistere e Kawauchi riesce ad esprimere perfettamente i legami fra gli esseri viventi con immagini che descrivono il rapporto dell’uomo con il regno animale, vegetale e minerale.
La sua opera è ancor più sorprendente quando le sue fotografie, raggruppate in sequenze, creano dei racconti aperti pubblicati sotto forma di libri: associazioni inedite di forme e atmosfere che ci invitano a riflettere sulla infinita varietà dell’universo.
A volte Kawauchi associa le costruzioni dell’uomo, le architetture, a certe strutture naturali: una vetrata viene messa accanto ad una tartaruga di mare che nuota nell’oceano. Superfici traslucide entrambe attraversate da una luce scintillante.
Se AILA è un inno visuale alla vita, alcuni soggetti fotografati in questa serie parlano anche di crudeltà, di dolore e di morte. Sia che evochino la nascita sia che richiamino la morte, le fotografie di Rinko Kawauchi sono tutte di una sconvolgente bellezza, frutto del legame fra un linguaggio estremamente raffinato, che associa colori pastello e giochi di luce, ad un approccio diretto, istantaneo del gesto fotografico. Concentrata sui dettagli più sottili dell’ambiente che ci circonda, l’artista mostra la magia e l’emozione che si nascondono in ciò che è effimero e transitorio.
In cui cui, video-sequenza fotografica del 2005, prodotta dalla Fondation Cartier, Kawauchi continua ad esplorare il tema della famiglia ma, questa volta, ad un livello più intimo. Presentata nella mostra come una proiezione di diapositive, quest’opera propone una serie di fotografie della famiglia dell’artista e dei luoghi importanti della sua storia personale. Le fotografie sono state realizzate negli ultimi dieci anni. Il titolo del progetto evoca il grido dei passeri, questi piccoli uccelli considerati particolarmente socievoli, che amano vivere in comunità: il dolce “cui cui” diviene metafora dei legami familiari. L’atmosfera è delicata e malinconica e le immagini non sfilano in ordine cronologico. E’ una scelta precisa che consente di mescolare i fatti e la memoria, le presenze e i ricordi. Sono immagini agrodolci che evocano il tempo che passa, la vita che scorre via.
Le fotografie della serie the eyes the ears, accompagnate da poesie dell’artista, evocano suoni e immagini delicati ed insoliti come uno specchio caleidoscopico della natura che tutto rende magico. Le fotografie sono liriche, persino musicali per i suoni che evocano: lo sbattere delle ali di una farfalla, l’infrangersi delle onde, l’acqua che cade.
Con questa serie Rinko Kawauchi trova una eco della sua voce interiore nel dolce mormorare del mondo che la circonda.
Biografia
Nata nella provincia di Shiga in Giappone nel 1972, Rinko Kawauchi scopre la fotografia durante gli studi al Seian Junior College of Art and Design di Shiga.
Nel 2001 realizza contemporaneamente tre libri fotografici con Little More Publishing: Utatane, Hanabi e Hanako, accolti con grande successo nel mondo della fotografia internazionale.
Nel 2002 riceve il prestigioso premio Rimura Ihei Award per Utatane e Hanabi. Nel 2003 pubblica “Blu” con Petit Grand Publishing e nel 2004 esce “AILA”. Nello stesso anno Martin Parr la invita al festival di fotografia Les Rencontres internationales de la photographie d’Arles (Francia). La mostra personale “AILA” conta numerose importanti esposizioni in tutto il mondo.
Kawauchi ha inoltre lavorato con il regista giapponese Hirokazu Kore-eda come fotografo del film Nobody Knows, premiato al festival di Cannes 2004 per il miglior attore.
Edizioni
Rinko Kawauchi, Aila, Foil Co., Ltd., second edition 2005
Rinko Kawauchi, Cui Cui, Fondation Cartier pour l’art contemporain, Foil Co. Ltd, 2005
Rinko Kawauchi, the eyes the ears, Foil Co., Ltd., 2005
Rinko Kawauchi, Aila, Little More Publishing, 2004
Rinko Kawauchi, Utatane, Little More Publishing, 2001
Rinko Kawauchi, Hanabi, Little More Publishing, 2001
Rinko Kawauchi, Hanako, Little More Publishing, 2001
Kawauchi ama scoprire i dettagli del quotidiano che sfuggono spesso agli occhi dei passanti frettolosi: un rubinetto che gocciola, la buccia tagliata di un’anguria, un cucchiaio di tapioca…
Visti attraverso lo sguardo raffinato dell’artista, questi particolari, estrapolati da situazioni del tutto ordinarie, acquistano un aspetto completamente nuovo che ne esalta la bellezza, la poesia e l’emozione.
Immagini di natura, le fotografie della serie AILA (dalla parola turca “aile” che significa “famiglia”) rivelano la vita nei suoi aspetti più stupefacenti evidenziando l’infinita diversità del mondo naturale (alveari, uova di pesce, gocce di pioggia, arcobaleni) e insistendo sulla condizione effimera dell’esistenza. Gli animali, le piante, gli esseri umani sono rappresentati in diverse fasi della vita dalla nascita fino alla morte. Come suggerisce il titolo AILA ciò che unisce gli esseri viventi in una sola famiglia è l’esperienza dell’esistere e Kawauchi riesce ad esprimere perfettamente i legami fra gli esseri viventi con immagini che descrivono il rapporto dell’uomo con il regno animale, vegetale e minerale.
La sua opera è ancor più sorprendente quando le sue fotografie, raggruppate in sequenze, creano dei racconti aperti pubblicati sotto forma di libri: associazioni inedite di forme e atmosfere che ci invitano a riflettere sulla infinita varietà dell’universo.
A volte Kawauchi associa le costruzioni dell’uomo, le architetture, a certe strutture naturali: una vetrata viene messa accanto ad una tartaruga di mare che nuota nell’oceano. Superfici traslucide entrambe attraversate da una luce scintillante.
Se AILA è un inno visuale alla vita, alcuni soggetti fotografati in questa serie parlano anche di crudeltà, di dolore e di morte. Sia che evochino la nascita sia che richiamino la morte, le fotografie di Rinko Kawauchi sono tutte di una sconvolgente bellezza, frutto del legame fra un linguaggio estremamente raffinato, che associa colori pastello e giochi di luce, ad un approccio diretto, istantaneo del gesto fotografico. Concentrata sui dettagli più sottili dell’ambiente che ci circonda, l’artista mostra la magia e l’emozione che si nascondono in ciò che è effimero e transitorio.
In cui cui, video-sequenza fotografica del 2005, prodotta dalla Fondation Cartier, Kawauchi continua ad esplorare il tema della famiglia ma, questa volta, ad un livello più intimo. Presentata nella mostra come una proiezione di diapositive, quest’opera propone una serie di fotografie della famiglia dell’artista e dei luoghi importanti della sua storia personale. Le fotografie sono state realizzate negli ultimi dieci anni. Il titolo del progetto evoca il grido dei passeri, questi piccoli uccelli considerati particolarmente socievoli, che amano vivere in comunità: il dolce “cui cui” diviene metafora dei legami familiari. L’atmosfera è delicata e malinconica e le immagini non sfilano in ordine cronologico. E’ una scelta precisa che consente di mescolare i fatti e la memoria, le presenze e i ricordi. Sono immagini agrodolci che evocano il tempo che passa, la vita che scorre via.
Le fotografie della serie the eyes the ears, accompagnate da poesie dell’artista, evocano suoni e immagini delicati ed insoliti come uno specchio caleidoscopico della natura che tutto rende magico. Le fotografie sono liriche, persino musicali per i suoni che evocano: lo sbattere delle ali di una farfalla, l’infrangersi delle onde, l’acqua che cade.
Con questa serie Rinko Kawauchi trova una eco della sua voce interiore nel dolce mormorare del mondo che la circonda.
Biografia
Nata nella provincia di Shiga in Giappone nel 1972, Rinko Kawauchi scopre la fotografia durante gli studi al Seian Junior College of Art and Design di Shiga.
Nel 2001 realizza contemporaneamente tre libri fotografici con Little More Publishing: Utatane, Hanabi e Hanako, accolti con grande successo nel mondo della fotografia internazionale.
Nel 2002 riceve il prestigioso premio Rimura Ihei Award per Utatane e Hanabi. Nel 2003 pubblica “Blu” con Petit Grand Publishing e nel 2004 esce “AILA”. Nello stesso anno Martin Parr la invita al festival di fotografia Les Rencontres internationales de la photographie d’Arles (Francia). La mostra personale “AILA” conta numerose importanti esposizioni in tutto il mondo.
Kawauchi ha inoltre lavorato con il regista giapponese Hirokazu Kore-eda come fotografo del film Nobody Knows, premiato al festival di Cannes 2004 per il miglior attore.
Edizioni
Rinko Kawauchi, Aila, Foil Co., Ltd., second edition 2005
Rinko Kawauchi, Cui Cui, Fondation Cartier pour l’art contemporain, Foil Co. Ltd, 2005
Rinko Kawauchi, the eyes the ears, Foil Co., Ltd., 2005
Rinko Kawauchi, Aila, Little More Publishing, 2004
Rinko Kawauchi, Utatane, Little More Publishing, 2001
Rinko Kawauchi, Hanabi, Little More Publishing, 2001
Rinko Kawauchi, Hanako, Little More Publishing, 2001
09
settembre 2006
Rinko Kawauchi – Aila
Dal 09 settembre al 29 ottobre 2006
fotografia
Location
FONDAZIONE SOZZANI
Milano, Corso Como, 10, (Milano)
Milano, Corso Como, 10, (Milano)
Orario di apertura
Martedì, venerdì, sabato e domenica, ore 10.30 – 19.30
Mercoledì e giovedì, ore 10.30 – 21.00
Lunedì, ore 15.30 – 19.30
Vernissage
9 Settembre 2006, ore 15-20
Autore