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Rino Carrara -Ultimamente
La personale e ossessiva ricerca minimale di Carrara con i fili di cotone direttamente sulla tela si è da sempre contraddistinta per un forte rigore formale e coerenza concettuale, incurante delle mode che si sono avvicendate nel secondo novecento ha proseguito la ricerca in appartata solitudine.
Comunicato stampa
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A 3 anni dall’ultima personale presso alla Elleni e dalla presentazione del volume monografico Rino Carrara Labirinti, l’artista presenta nei rinnovati spazi della galleria alcuni lavori di grande formato su tela frutto della sue ultime ricerche volte ad indagare il rapporto tra opera d’arte e spazio espositivo, “spazio reale” e “spazio percepito”.
Verranno inoltre esposti 10 lavori storici su carta, provenienti dall’archivio dell’artista, concepiti non come modellini per i lavori più grandi, ma vere e proprie esperienze di manipolazione diretta della materia di grande raffinatezza.
La personale e ossessiva ricerca minimale di Carrara con i fili di cotone direttamente sulla tela si è da sempre contraddistinta per un forte rigore formale e coerenza concettuale, incurante delle mode che si sono avvicendate nel secondo novecento ha proseguito la ricerca in appartata solitudine.
I suoi lavori appaiono pertanto sospesi nel tempo difficilmente etichettabili nel panorama artistico contemporaneo, comunque in sintonia con certe correnti di pensiero contemporanee che rifiutano gli sterili concettualismi di maniera nell’arte e vogliono riportare la tecnica, anzi il “bel fare” come sostiene Carrara, al centro della ricerca artistica.
(foto Uliano Lucas)
Nato a Bergamo nel 1921.
Ha partecipato intensamente alla vita artistica milanese degli anni ’50, ’60 e ’70, legato in stretti vincoli di amicizia con Birolli, Fontana, Dadamaino, Castellani, Dangelo, Manzoni e ambiente gravitante intorno al Bar Giamaica.
Gli anni cinquanta sono caratterizzati da numerose mostre personali e collettive.
Nel 1959 organizza la prima mostra di Lucio Fontana a Bergamo presso la Galleria La Torre nella quale Carrara esporrà con l’amico e maestro.
Negli anni sessanta Carrara vive una crisi personale che lo vede mettere in discussione quanto fatto in precedenza, l’informale divenuto sterile maniera in tutta Europa e il diffondersi di arte tecnicamente riproducibile (mec-art e fotografia) lo convincono a ricercare nuove strade, abbandona i tradizionali strumenti del dipingere e identifica nel recupero della manualità artigianale un nuovo linguaggio, inizia così la storia dei fili, intessuti e trapunti su tele dalle grandi campiture monocrome.
Dalla fine degli anni sessanta in avanti esporrà con regolarità in varie città: Milano, Roma, Parigi, Bologna, Genova e Bergamo nella quale l’artista si è trasferito dal 1975.
Dagli anni ottanta è presenta a tutte le principali fiere d’arte con stand personali: Arte Fiera a Bologna, Fiera Internazionale di Basilea, Artissima a Torino, MiART Milano.
Nel 1998 ha tenuto presso la Galleria d’Arte moderna e contemporanea di Bergamo-GAMeC un’ antologica "L’attività artistica 1956/1997" ordinata da Vittorio Fagone, con l’intervento di Gillo Dorfles.
Hanno scritto di lui: L. Budigna, M.Valsecchi, E. Tadini, F. Russoli, M. Lorandi, G. Mascherpa, E. Fuentes Goyanes, G. Di Genova, G. Dorfles, V. Fagone, M. Cresci, M.C. Rodeschini, S. Nava, E. Grazioli, F. Noris, E. De Pascale.
Verranno inoltre esposti 10 lavori storici su carta, provenienti dall’archivio dell’artista, concepiti non come modellini per i lavori più grandi, ma vere e proprie esperienze di manipolazione diretta della materia di grande raffinatezza.
La personale e ossessiva ricerca minimale di Carrara con i fili di cotone direttamente sulla tela si è da sempre contraddistinta per un forte rigore formale e coerenza concettuale, incurante delle mode che si sono avvicendate nel secondo novecento ha proseguito la ricerca in appartata solitudine.
I suoi lavori appaiono pertanto sospesi nel tempo difficilmente etichettabili nel panorama artistico contemporaneo, comunque in sintonia con certe correnti di pensiero contemporanee che rifiutano gli sterili concettualismi di maniera nell’arte e vogliono riportare la tecnica, anzi il “bel fare” come sostiene Carrara, al centro della ricerca artistica.
(foto Uliano Lucas)
Nato a Bergamo nel 1921.
Ha partecipato intensamente alla vita artistica milanese degli anni ’50, ’60 e ’70, legato in stretti vincoli di amicizia con Birolli, Fontana, Dadamaino, Castellani, Dangelo, Manzoni e ambiente gravitante intorno al Bar Giamaica.
Gli anni cinquanta sono caratterizzati da numerose mostre personali e collettive.
Nel 1959 organizza la prima mostra di Lucio Fontana a Bergamo presso la Galleria La Torre nella quale Carrara esporrà con l’amico e maestro.
Negli anni sessanta Carrara vive una crisi personale che lo vede mettere in discussione quanto fatto in precedenza, l’informale divenuto sterile maniera in tutta Europa e il diffondersi di arte tecnicamente riproducibile (mec-art e fotografia) lo convincono a ricercare nuove strade, abbandona i tradizionali strumenti del dipingere e identifica nel recupero della manualità artigianale un nuovo linguaggio, inizia così la storia dei fili, intessuti e trapunti su tele dalle grandi campiture monocrome.
Dalla fine degli anni sessanta in avanti esporrà con regolarità in varie città: Milano, Roma, Parigi, Bologna, Genova e Bergamo nella quale l’artista si è trasferito dal 1975.
Dagli anni ottanta è presenta a tutte le principali fiere d’arte con stand personali: Arte Fiera a Bologna, Fiera Internazionale di Basilea, Artissima a Torino, MiART Milano.
Nel 1998 ha tenuto presso la Galleria d’Arte moderna e contemporanea di Bergamo-GAMeC un’ antologica "L’attività artistica 1956/1997" ordinata da Vittorio Fagone, con l’intervento di Gillo Dorfles.
Hanno scritto di lui: L. Budigna, M.Valsecchi, E. Tadini, F. Russoli, M. Lorandi, G. Mascherpa, E. Fuentes Goyanes, G. Di Genova, G. Dorfles, V. Fagone, M. Cresci, M.C. Rodeschini, S. Nava, E. Grazioli, F. Noris, E. De Pascale.
24
gennaio 2009
Rino Carrara -Ultimamente
Dal 24 gennaio all'otto marzo 2009
arte contemporanea
Location
ELLENI GALLERIA D’ARTE
Bergamo, Via Broseta, 41, (Bergamo)
Bergamo, Via Broseta, 41, (Bergamo)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 15-20
Vernissage
24 Gennaio 2009, ore 18.30
Autore
Curatore