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Riprendiamocilanotte
nove artiste occupano ciascuna per tre sere l’abside del Visionario
Comunicato stampa
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Venerdì 13 gennaio alle 19.00 presso il Visionario di via Asquini, 33 ad Udine, si inaugurerà la mostra d’arte visiva “Riprendiamocilanotte” promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia col patrocinio del Comune di Udine ed organizzata da neo associazione culturale in collaborazione con il Cec e ed il Visionario.
A cura di Paolo Toffolutti, l’iniziativa avvicina artiste residenti in regione ma provenienti da percorsi di vita e ricerca differenti, accomunate dalla riflessione sul tema della notte vista come tempo e luogo del pensiero ove avvengono, nel passato come nel contemporaneo, processi di rielaborazione e cambiamento. Il tema della notte ripreso dal titolo si appropria di uno slogan lanciato nel '76 da ventiseimila donne scese in piazza a Roma per rivendicare il diritto ad esistere di una precisa sensibilità femminile che non fosse immagine riflessa di quella maschile.
Nove appuntamenti in forma di occupazione simbolica dello spazio absidale del Visionario della durata di tre notti ciascuno (ore 19-23) per altrettante artiste.
La formula espositiva, prima ancora delle opere, propone una singolare modalità di presentazione ed una volontà di coinvolgimento del pubblico nel loro contesto.
Aprirà la rassegna Virginia Di Lazzaro, nata a Udine, con due opere, una video-performance ed un sito interattivo, entrambe incentrate sulla percezione del corpo. Nella performance il corpo viene trasposto dalla dimensione fisica (sulla strada) a quella dell’immagine (nella sala); nel sito è ancora il corpo ad essere rivisitato attraverso una raccolta di dati e immagini inseriti in rete, con precisa attenzione agli slittamenti di significato che si producono nella visione di un notturno materiale/immateriale.
Lunedì 16 Teresa Ragonesi, nata a Viterbo, con il linguaggio della scultura e del ready-made, modifica leggermente degli oggetti d’uso per farne affiorare pensieri rimossi, frutto di traumi contemporanei che proiettano ombre minacciose sulla presunta quiete domestica.
Giovedì 19 Liana Frappa, nata a Maracaibo in Venezuela, è presente con un video interattivo che si prende gioco dello sguardo maschilista e del suo potere di penetrazione nella pittura modernista, ironizzando sul predicato picassiano della “mirada fuerte”.
Domenica 22 Elisabetta Novello, nata aVicenza, realizzerà in situ, come un ragno, un’opera performativa di pittura-ambiente, tessendo una singolare ragnatela che tematizza il concetto di tempo ed attesa nella pittura.
Mercoledì 25 Stephanie Poli, nata Martigny in Svizzera, all’opposto, concepirà un environmental-space preparato con oggetti d'arredo inossidabili, dove il tempo viene completamente azzerato e ci si interroga sulla violenza, sulla prigionia e sulla follia dell'esperienza esistenziale umana.
Sabato 28 Monica Faccio, nata a Gorizia, tematizza il rapporto tra i sessi, parodiando il frizionamento - nel quale il visitatore è coinvolto - tra il maschile ed il femminile, origine della creazione, in questo caso artistica, ma anche luogo di piacere e di immaginario erotico.
Martedì 31 Evita Pizzale, nata a Pordenone, esplora la dimensione pubblico-privata dell’esperienza affettiva, modellando la sfera delle emozioni: gli oggetti d’uso ed il loro contesto diventano veicolo di ricordi, affetti, nostalgie manipolabili.
Venerdì 3 febbraio Eva Geatti, nata a S. Daniele del Friuli, propone delle esperienze interpretative partendo da frammenti di oggetti o eventi quotidiani, distillando dai dati materiali dei tracciati narrativi che trascendono il loro significato ordinario per divenire sottile critica sociale.
Lunedi 6 febbraio Caterina Nolfo, nata a Gorizia, attraverso l’opera video: “Le Notte” rincorre un sentimento dionisiaco - preso tra musica e luce - che investe l’autrice i luoghi le persone sorpresi nelle immagini in notturni atteggiamenti di euforia e magico distacco.
Le artiste appartengono ad un ambito di ricerca indipendente, espressione spuria di una vitalità emergente del territorio in direzione di una volontà di cambiamento e di innovazione culturali.
Donna come occasione d’incontro e confronto, all'insegna della sperimentazione di pratiche di relazione pubblico-opera-artista.
A cura di Paolo Toffolutti, l’iniziativa avvicina artiste residenti in regione ma provenienti da percorsi di vita e ricerca differenti, accomunate dalla riflessione sul tema della notte vista come tempo e luogo del pensiero ove avvengono, nel passato come nel contemporaneo, processi di rielaborazione e cambiamento. Il tema della notte ripreso dal titolo si appropria di uno slogan lanciato nel '76 da ventiseimila donne scese in piazza a Roma per rivendicare il diritto ad esistere di una precisa sensibilità femminile che non fosse immagine riflessa di quella maschile.
Nove appuntamenti in forma di occupazione simbolica dello spazio absidale del Visionario della durata di tre notti ciascuno (ore 19-23) per altrettante artiste.
La formula espositiva, prima ancora delle opere, propone una singolare modalità di presentazione ed una volontà di coinvolgimento del pubblico nel loro contesto.
Aprirà la rassegna Virginia Di Lazzaro, nata a Udine, con due opere, una video-performance ed un sito interattivo, entrambe incentrate sulla percezione del corpo. Nella performance il corpo viene trasposto dalla dimensione fisica (sulla strada) a quella dell’immagine (nella sala); nel sito è ancora il corpo ad essere rivisitato attraverso una raccolta di dati e immagini inseriti in rete, con precisa attenzione agli slittamenti di significato che si producono nella visione di un notturno materiale/immateriale.
Lunedì 16 Teresa Ragonesi, nata a Viterbo, con il linguaggio della scultura e del ready-made, modifica leggermente degli oggetti d’uso per farne affiorare pensieri rimossi, frutto di traumi contemporanei che proiettano ombre minacciose sulla presunta quiete domestica.
Giovedì 19 Liana Frappa, nata a Maracaibo in Venezuela, è presente con un video interattivo che si prende gioco dello sguardo maschilista e del suo potere di penetrazione nella pittura modernista, ironizzando sul predicato picassiano della “mirada fuerte”.
Domenica 22 Elisabetta Novello, nata aVicenza, realizzerà in situ, come un ragno, un’opera performativa di pittura-ambiente, tessendo una singolare ragnatela che tematizza il concetto di tempo ed attesa nella pittura.
Mercoledì 25 Stephanie Poli, nata Martigny in Svizzera, all’opposto, concepirà un environmental-space preparato con oggetti d'arredo inossidabili, dove il tempo viene completamente azzerato e ci si interroga sulla violenza, sulla prigionia e sulla follia dell'esperienza esistenziale umana.
Sabato 28 Monica Faccio, nata a Gorizia, tematizza il rapporto tra i sessi, parodiando il frizionamento - nel quale il visitatore è coinvolto - tra il maschile ed il femminile, origine della creazione, in questo caso artistica, ma anche luogo di piacere e di immaginario erotico.
Martedì 31 Evita Pizzale, nata a Pordenone, esplora la dimensione pubblico-privata dell’esperienza affettiva, modellando la sfera delle emozioni: gli oggetti d’uso ed il loro contesto diventano veicolo di ricordi, affetti, nostalgie manipolabili.
Venerdì 3 febbraio Eva Geatti, nata a S. Daniele del Friuli, propone delle esperienze interpretative partendo da frammenti di oggetti o eventi quotidiani, distillando dai dati materiali dei tracciati narrativi che trascendono il loro significato ordinario per divenire sottile critica sociale.
Lunedi 6 febbraio Caterina Nolfo, nata a Gorizia, attraverso l’opera video: “Le Notte” rincorre un sentimento dionisiaco - preso tra musica e luce - che investe l’autrice i luoghi le persone sorpresi nelle immagini in notturni atteggiamenti di euforia e magico distacco.
Le artiste appartengono ad un ambito di ricerca indipendente, espressione spuria di una vitalità emergente del territorio in direzione di una volontà di cambiamento e di innovazione culturali.
Donna come occasione d’incontro e confronto, all'insegna della sperimentazione di pratiche di relazione pubblico-opera-artista.
13
gennaio 2006
Riprendiamocilanotte
Dal 13 gennaio all'otto febbraio 2006
arte contemporanea
Location
VISIONARIO
Udine, Via Fabio Asquini, 33, (Udine)
Udine, Via Fabio Asquini, 33, (Udine)
Vernissage
13 Gennaio 2006, ore 19
Autore
Curatore