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Rischiare lo sviluppo
conversazione con Severino Salvemini e Cesare Ferrero
moderata da Virginio Briatore
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 15 luglio 2010 presso la sede di Lombardini22 a Milano avrà luogo la prima delle tre conversazioni previste all’interno di un percorso di analisi e riflessioni che quest’anno la società milanese di architettura ha dedicato al tema della “paura”.
Iniziato nell’aprile di quest’anno con la mostra Fantasmi Urbani dell’artista Roberto Cambi - in corso fino al 31 ottobre presso gli spazi di Via Lombardini 22 – il progetto di approfondimento di questo tema si è sviluppato in un ciclo di incontri con esponenti della cultura, dell’informazione e della progettazione, con l’obiettivo di proporre una visione nuova, consapevole e costruttiva delle idee e delle energie che attraversano e animano la città contemporanea.
Gli appuntamenti prendono avvio con il tema “Rischiare lo sviluppo”, al quale sono stati invitati a partecipare Severino Salvemini (Professore Ordinario di Organizzazione aziendale all’Università Bocconi di Milano) e Cesare Ferrero (Amministratore Delegato di INPARTNER Investitori & Partner Immobiliari SpA). Coordinate da Virginio Briatore (Filosofo del Design e studioso dei linguaggi contemporanei), le conversazioni proveranno a mettere in contatto il mondo delle idee e quello del fare, per arrivare a prefigurare nuovi scenari urbani, fertili di idee e nuovi stili di vita. Gli incontri, che poi riprenderanno nell’autunno si rivolgono a professionisti, aziende e istituzioni.
Fantasmi Urbani, a cura di Lombardini22 - società di architettura e ingegneria con un organico di sessanta persone, dedicata ai mercati del terziario, del retail e dell’ospitalità e già promotrice di altri appuntamenti culturali, è un progetto site specific dell’artista Roberto Cambi. La grande installazione, posta nella corte di via Lombardini 22, è composta da centocinquanta fantasmi in ceramica di quattro dimensioni diverse con caratteristiche espressive e morfologiche differenti. Ognuno di loro è un pezzo unico, realizzato artigianalmente dall’artista ed è munito di luce interna (a basso consumo) affinché possano essere visibili durante le ore notturne. “L’idea del fantasma appartiene all’immaginario collettivo da sempre, così come la paura di tutto ciò che concerne il mistero” – dice Roberto Cambi – “l’immateriale esercita un grande fascino e sollecitare l’immaginazione e provocare emozioni è l’obiettivo di questa operazione. Il fantasma rappresenta simbolicamente le paure dell’uomo, l’inesplorato, il soprannaturale, l’incertezza che oggi più che mai è presente nella nostra società”.
Iniziato nell’aprile di quest’anno con la mostra Fantasmi Urbani dell’artista Roberto Cambi - in corso fino al 31 ottobre presso gli spazi di Via Lombardini 22 – il progetto di approfondimento di questo tema si è sviluppato in un ciclo di incontri con esponenti della cultura, dell’informazione e della progettazione, con l’obiettivo di proporre una visione nuova, consapevole e costruttiva delle idee e delle energie che attraversano e animano la città contemporanea.
Gli appuntamenti prendono avvio con il tema “Rischiare lo sviluppo”, al quale sono stati invitati a partecipare Severino Salvemini (Professore Ordinario di Organizzazione aziendale all’Università Bocconi di Milano) e Cesare Ferrero (Amministratore Delegato di INPARTNER Investitori & Partner Immobiliari SpA). Coordinate da Virginio Briatore (Filosofo del Design e studioso dei linguaggi contemporanei), le conversazioni proveranno a mettere in contatto il mondo delle idee e quello del fare, per arrivare a prefigurare nuovi scenari urbani, fertili di idee e nuovi stili di vita. Gli incontri, che poi riprenderanno nell’autunno si rivolgono a professionisti, aziende e istituzioni.
Fantasmi Urbani, a cura di Lombardini22 - società di architettura e ingegneria con un organico di sessanta persone, dedicata ai mercati del terziario, del retail e dell’ospitalità e già promotrice di altri appuntamenti culturali, è un progetto site specific dell’artista Roberto Cambi. La grande installazione, posta nella corte di via Lombardini 22, è composta da centocinquanta fantasmi in ceramica di quattro dimensioni diverse con caratteristiche espressive e morfologiche differenti. Ognuno di loro è un pezzo unico, realizzato artigianalmente dall’artista ed è munito di luce interna (a basso consumo) affinché possano essere visibili durante le ore notturne. “L’idea del fantasma appartiene all’immaginario collettivo da sempre, così come la paura di tutto ciò che concerne il mistero” – dice Roberto Cambi – “l’immateriale esercita un grande fascino e sollecitare l’immaginazione e provocare emozioni è l’obiettivo di questa operazione. Il fantasma rappresenta simbolicamente le paure dell’uomo, l’inesplorato, il soprannaturale, l’incertezza che oggi più che mai è presente nella nostra società”.
15
luglio 2010
Rischiare lo sviluppo
15 luglio 2010
incontro - conferenza
Location
LOMBARDINI 22
Milano, Via Elia Lombardini, 22, (Milano)
Milano, Via Elia Lombardini, 22, (Milano)
Biglietti
su prenotazione, fino a esaurimento posti
Vernissage
15 Luglio 2010, ore 18
Sito web
www.fantasmiurbani.it
Ufficio stampa
ILARIA GIANOLI
Autore
Curatore