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Rita A. Dollmann – Lo spazio e l’artista
è il legame profondo, e la reciprocità esistenziale ed espressiva fra l’artista e il suo spazio di lavoro, che ritorna all’attenzione nella ricerca fotografica di Rita A. Dollmann che, dopo quello d’esordio a Querceto (PI) nell’estate 2012, ritorna sulla scena espositiva con un nuovo allestimento della mostra “Lo spazio e l’artista”, nella sala espositiva del Caffè Enoteca Betti a Ponteginori (Montecatini VC – PI).
Comunicato stampa
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E’ il legame profondo, e la reciprocità esistenziale ed espressiva fra l’artista e il suo spazio di lavoro, che ritorna all’attenzione nella ricerca fotografica di Rita A. Dollmann che, dopo quello d’esordio a Querceto (PI) nell’estate 2012, ritorna sulla scena espositiva con un nuovo allestimento della mostra “Lo spazio e l’artista”, nella sala espositiva del Caffè Enoteca Betti a Ponteginori (Montecatini VC – PI).
La personale, promossa da Accademia Libera Natura e Cultura (Ass. Marco Polo) sarà inaugurata sabato 26 gennaio 2013, alle ore 18, e presenta un campione delle gigantografie su forex - venti pezzi di 1,20x80 cm nella mostra originaria – dove fra poetiche pittoriche, dirompenti forme plastiche, fotografia e arte povera, i colori shock e le progressive “saturazioni” e “de-saturazioni” d’autore, non svelano, ma alludono, alla materia complessa dove essere e immaginare sono entrambi tangibili, e il “suono silente” di uno spazio rammenta e perpetua l’essenza stessa, di chi lo attraversa e di chi lo ha attraversato.
Si “entra” così negli spazi privati di importanti autori del territorio presenti nell’ampio quadrilatero che si apre fra Volterra e la costa livornese, e fra Grosseto e Carrara: Aione Arte (Emanuele Cazzaniga e Paolo Portanti), Sergio Borghesi, Maria Burger, Claire Fontana e Adriano Ciarla, Renato Frosali, Ennio Furiesi, Corrado Gai, Karin Hagen, Sylvia Heinemann, Giuliano Mannucci, Alessio Marolda, Alessandro Marzetti, Gaspare O. Melcher, Enrico Pantani, Giacomo Saviozzi, Marcello Scarselli, Luca Serasini, Tomislav Spikic, Mauro Staccioli, Ilaria Tognarini, Stefano Tonelli e, recentemente scomparso, il maestro pittore Furio Cavallini.
Un reportage inedito per la fotografa italo-tedesca, costruito in oltre un anno di lavoro, a cominciare dal gennaio 2011, e che prende ispirazione dall’incontro con il maestro volterrano Ennio Furiesi, costretto ad abbandonare lo studio presso il Chiarugi, padiglione dell’ex ospedale psichiatrico di Volterra, scenario di suggestioni e contenuti fondamentali di ricerca. Rita Dollmann intuisce il rapporto inscindibile, oltre l’aspetto immediato di utilità, con il luogo di azione creativa e ideazione. Quella liaison contaminata da un sotteso mistero, non solo documentata, ma per certi aspetti accennata e aperta all’interpretazione attiva.
Un libero e personalissimo capitolo nel libro universale dell’arte che s’intreccia con le ragioni della vita.
La personale, promossa da Accademia Libera Natura e Cultura (Ass. Marco Polo) sarà inaugurata sabato 26 gennaio 2013, alle ore 18, e presenta un campione delle gigantografie su forex - venti pezzi di 1,20x80 cm nella mostra originaria – dove fra poetiche pittoriche, dirompenti forme plastiche, fotografia e arte povera, i colori shock e le progressive “saturazioni” e “de-saturazioni” d’autore, non svelano, ma alludono, alla materia complessa dove essere e immaginare sono entrambi tangibili, e il “suono silente” di uno spazio rammenta e perpetua l’essenza stessa, di chi lo attraversa e di chi lo ha attraversato.
Si “entra” così negli spazi privati di importanti autori del territorio presenti nell’ampio quadrilatero che si apre fra Volterra e la costa livornese, e fra Grosseto e Carrara: Aione Arte (Emanuele Cazzaniga e Paolo Portanti), Sergio Borghesi, Maria Burger, Claire Fontana e Adriano Ciarla, Renato Frosali, Ennio Furiesi, Corrado Gai, Karin Hagen, Sylvia Heinemann, Giuliano Mannucci, Alessio Marolda, Alessandro Marzetti, Gaspare O. Melcher, Enrico Pantani, Giacomo Saviozzi, Marcello Scarselli, Luca Serasini, Tomislav Spikic, Mauro Staccioli, Ilaria Tognarini, Stefano Tonelli e, recentemente scomparso, il maestro pittore Furio Cavallini.
Un reportage inedito per la fotografa italo-tedesca, costruito in oltre un anno di lavoro, a cominciare dal gennaio 2011, e che prende ispirazione dall’incontro con il maestro volterrano Ennio Furiesi, costretto ad abbandonare lo studio presso il Chiarugi, padiglione dell’ex ospedale psichiatrico di Volterra, scenario di suggestioni e contenuti fondamentali di ricerca. Rita Dollmann intuisce il rapporto inscindibile, oltre l’aspetto immediato di utilità, con il luogo di azione creativa e ideazione. Quella liaison contaminata da un sotteso mistero, non solo documentata, ma per certi aspetti accennata e aperta all’interpretazione attiva.
Un libero e personalissimo capitolo nel libro universale dell’arte che s’intreccia con le ragioni della vita.
26
gennaio 2013
Rita A. Dollmann – Lo spazio e l’artista
Dal 26 gennaio al 10 marzo 2013
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CAFFE’ GALLERIA BETTI
Montecatini Val Di Cecina, Strada Statale , 68, (Pisa)
Montecatini Val Di Cecina, Strada Statale , 68, (Pisa)
Orario di apertura
, tutti i giorni nell’orario 7-20 (domenica pomeriggio chiuso).
Vernissage
26 Gennaio 2013, ore 18
Autore