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Rita Ackermann – Movimenti come Monumenti
La Triennale di Milano dedica una mostra all’artista Rita Ackermann che espone alcuni dei suoi lavori più affascinanti relativi alla serie dei chalk paintings
Comunicato stampa
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L’artista Rita Ackermann, naturalizzata a New York, elabora costantemente e instancabilmente il suo vocabolario artistico.
Ha iniziato recentemente a fondere astrazione e figurazione creando dipinti che oscillano fluidamente tra presenza e scomparsa. Tale strategia denota un nuovo sviluppo nel susseguirsi di cambiamenti radicali che la Ackermann ha introdotto nelle sue opere negli ultimi anni.
Per la Triennale di Milano espone alcuni dei suoi lavori più affascinanti relativi alla serie di “dipinti a gesso”, nella mostra più completa ad oggi, contenente diverse installazioni articolate in più parti come Aesthetic of Disappearance (2014) e Meditation on Violence (2014). La mostra è curata da Gianni Jetzer, curatore indipendente di New York, e Curator-at-Large presso l’Hirshhorn Museum di Washington DC. Nei dipinti a gesso che la Ackermann ha sviluppato dal 2013 il processo di accumulazione è contrapposto da una auto-eliminazione destabilizzante. Né assente né presente, la figura dipinta risiede in uno stato instabile. Piuttosto che abbandonare la figurazione per l’astrazione, l’artista invece punta a un’ambigua zona interstiziale, sfuocando letteralmente le linee che dividono l’una dall’altra. I dipinti, di dimensioni monumentali, sono basati tanto su un bouquet di arabeschi quanto sulla presenza di figure fantasma. La loro singolare composizione si espande oltre la cornice, in molti altri dipinti della stessa serie. Appesi a gruppi, i dipinti formano un ambiente simile a una cappella e diventano finestre su un mondo astratto, che contiene in modo sottile paesaggi abitati da figure umane.
Ha iniziato recentemente a fondere astrazione e figurazione creando dipinti che oscillano fluidamente tra presenza e scomparsa. Tale strategia denota un nuovo sviluppo nel susseguirsi di cambiamenti radicali che la Ackermann ha introdotto nelle sue opere negli ultimi anni.
Per la Triennale di Milano espone alcuni dei suoi lavori più affascinanti relativi alla serie di “dipinti a gesso”, nella mostra più completa ad oggi, contenente diverse installazioni articolate in più parti come Aesthetic of Disappearance (2014) e Meditation on Violence (2014). La mostra è curata da Gianni Jetzer, curatore indipendente di New York, e Curator-at-Large presso l’Hirshhorn Museum di Washington DC. Nei dipinti a gesso che la Ackermann ha sviluppato dal 2013 il processo di accumulazione è contrapposto da una auto-eliminazione destabilizzante. Né assente né presente, la figura dipinta risiede in uno stato instabile. Piuttosto che abbandonare la figurazione per l’astrazione, l’artista invece punta a un’ambigua zona interstiziale, sfuocando letteralmente le linee che dividono l’una dall’altra. I dipinti, di dimensioni monumentali, sono basati tanto su un bouquet di arabeschi quanto sulla presenza di figure fantasma. La loro singolare composizione si espande oltre la cornice, in molti altri dipinti della stessa serie. Appesi a gruppi, i dipinti formano un ambiente simile a una cappella e diventano finestre su un mondo astratto, che contiene in modo sottile paesaggi abitati da figure umane.
21
giugno 2018
Rita Ackermann – Movimenti come Monumenti
Dal 21 giugno al 09 settembre 2018
arte contemporanea
Location
TRIENNALE – PALAZZO DELL’ARTE
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Biglietti
Intero 5 Euro
Ridotto 4 / 3 Euro
Biglietto unico per tutte le mostre 12 Euro
Orario di apertura
Martedì - Domenica
10.30 - 20.30
Vernissage
21 Giugno 2018, ore 19
Autore
Curatore