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Rita Lintz – “Call me Ishmael”: “Ishmael”
In mostra scatti rubati e prospettive insolite invitano lo spettatore in un viaggio nel tempo e nello spazio – tra cinema, arte, letteratura ed esperienze private – muovendosi in una rete che collega la Toscana a New York, il cui trait d’union è la lavorazione del filet a modano, eseguita a Pistoia dal 1897 fino alla Seconda Guerra Mondiale, e osservata e fotografata dall’artista sulle colline pistoiesi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Call me Ishmael”: “Ishmael” è il titolo della mostra fotografica che si inaugura sabato 18
giugno alle ore 18, presso la sede espositiva di Palazzo Sozzifanti a Pistoia (19 giugno – 31
luglio 2016).
Promossa e realizzata da Fondazione Caript, la mostra raccoglie una selezione di circa
ottanta fotografie di grande formato realizzate da Rita Lintz, artista e performer
newyorkese che conduce la sua particolare ricerca artistica attraverso diversi linguaggi
espressivi, dalla fotografia, alle installazioni, alle performance.
In mostra scatti rubati e prospettive insolite invitano lo spettatore in un viaggio nel tempo e
nello spazio – tra cinema, arte, letteratura ed esperienze private – muovendosi in una rete
che collega la Toscana a New York, il cui trait d’union è la lavorazione del filet a modano,
eseguita a Pistoia dal 1897 fino alla Seconda Guerra Mondiale, e osservata e fotografata
dall’artista sulle colline pistoiesi.
“La mostra trae ispirazione dalla visione di una porta d’ingresso a vetri di una casa a
Lucciano, che ha una tenda in filet – racconta Rita Lintz – Il punto di vista delle fotografie,
che sono state scattate a New York e a Lucciano, è quello di chi sta sulla porta e guarda tra i
quadretti vuoti del filet, come se fosse stata eliminata ogni distanza tra le due realtà”.
“Chiamatemi Ismaele è l’indimenticabile incipit del capolavoro di Melville, che diventa titolo
e chiave di lettura di questa mostra così particolare e intrigante – scrive Luca Iozzelli,
presidente della Fondazione Caript – Tra le citazioni scovate dal Sotto-vice- bibliotecario che l’autore premetteva al romanzo c’era anche questa: “La balena è un mammifero senza i
piedi posteriori”. Il percorso costruito da Rita Lintz e Riccardo Fattori, almeno in parte,
assomiglia a questa definizione: fotografie e citazioni letterarie si intrecciano assieme senza
incontrarsi. Così la mostra diventa un viaggio di percezioni tra loro distanti, geograficamente
e culturalmente, che trova un finale sorprendente e capace di ricondurre all’unità”.
La mostra, in un certo senso, è anche specchio della realtà contemporanea, del villaggio
globale in cui siamo immersi, dove ai panorami delle colline toscane, popolati da anziani,
conigli e galline, corrisponde un altrove di umanità affollata e di giardini abitati solo da
colorati animali di legno.
Alla mostra, inoltre, si accompagna un catalogo a cura del designer Riccardo Fattori, che
scrive: “Questo libro è il frutto di un fitto scambio di opinioni, chiacchierate ai tavoli di
ristoranti cinesi, lunghe telefonate tra New York e Bacchereto, dove abito. “Call Me
Ishmael”: “Ishmael” interpreta la visione dell’artista come un viaggio circolare, come se
sfogliassimo su uno smartphone una gallery di immagini, in un percorso a ritroso fatto di
tutto quello che abbiamo voluto fissare nella memoria e in cui ritroviamo anche cose di cui
avevamo perso le tracce”.
“Call me Ishmael”: “Ishmael”
Progetto e fotografie di Rita Lintz
Book design di Riccardo Fattori
Sede: Pistoia, Palazzo Sozzifanti, vicolo dei Pedoni 1
Inaugurazione: sabato 18 giugno 2016 ore 18
Periodo: 19 giugno – 31 luglio 2016
Orari: martedì – venerdì 15-19; sabato e domenica 10-18
Ingresso libero
Catalogo: Quinta Classe, 80 pp.
Info e prenotazioni: +39 0573 974266 (orario apertura mostra), eventi@fondazionecrpt.it
giugno alle ore 18, presso la sede espositiva di Palazzo Sozzifanti a Pistoia (19 giugno – 31
luglio 2016).
Promossa e realizzata da Fondazione Caript, la mostra raccoglie una selezione di circa
ottanta fotografie di grande formato realizzate da Rita Lintz, artista e performer
newyorkese che conduce la sua particolare ricerca artistica attraverso diversi linguaggi
espressivi, dalla fotografia, alle installazioni, alle performance.
In mostra scatti rubati e prospettive insolite invitano lo spettatore in un viaggio nel tempo e
nello spazio – tra cinema, arte, letteratura ed esperienze private – muovendosi in una rete
che collega la Toscana a New York, il cui trait d’union è la lavorazione del filet a modano,
eseguita a Pistoia dal 1897 fino alla Seconda Guerra Mondiale, e osservata e fotografata
dall’artista sulle colline pistoiesi.
“La mostra trae ispirazione dalla visione di una porta d’ingresso a vetri di una casa a
Lucciano, che ha una tenda in filet – racconta Rita Lintz – Il punto di vista delle fotografie,
che sono state scattate a New York e a Lucciano, è quello di chi sta sulla porta e guarda tra i
quadretti vuoti del filet, come se fosse stata eliminata ogni distanza tra le due realtà”.
“Chiamatemi Ismaele è l’indimenticabile incipit del capolavoro di Melville, che diventa titolo
e chiave di lettura di questa mostra così particolare e intrigante – scrive Luca Iozzelli,
presidente della Fondazione Caript – Tra le citazioni scovate dal Sotto-vice- bibliotecario che l’autore premetteva al romanzo c’era anche questa: “La balena è un mammifero senza i
piedi posteriori”. Il percorso costruito da Rita Lintz e Riccardo Fattori, almeno in parte,
assomiglia a questa definizione: fotografie e citazioni letterarie si intrecciano assieme senza
incontrarsi. Così la mostra diventa un viaggio di percezioni tra loro distanti, geograficamente
e culturalmente, che trova un finale sorprendente e capace di ricondurre all’unità”.
La mostra, in un certo senso, è anche specchio della realtà contemporanea, del villaggio
globale in cui siamo immersi, dove ai panorami delle colline toscane, popolati da anziani,
conigli e galline, corrisponde un altrove di umanità affollata e di giardini abitati solo da
colorati animali di legno.
Alla mostra, inoltre, si accompagna un catalogo a cura del designer Riccardo Fattori, che
scrive: “Questo libro è il frutto di un fitto scambio di opinioni, chiacchierate ai tavoli di
ristoranti cinesi, lunghe telefonate tra New York e Bacchereto, dove abito. “Call Me
Ishmael”: “Ishmael” interpreta la visione dell’artista come un viaggio circolare, come se
sfogliassimo su uno smartphone una gallery di immagini, in un percorso a ritroso fatto di
tutto quello che abbiamo voluto fissare nella memoria e in cui ritroviamo anche cose di cui
avevamo perso le tracce”.
“Call me Ishmael”: “Ishmael”
Progetto e fotografie di Rita Lintz
Book design di Riccardo Fattori
Sede: Pistoia, Palazzo Sozzifanti, vicolo dei Pedoni 1
Inaugurazione: sabato 18 giugno 2016 ore 18
Periodo: 19 giugno – 31 luglio 2016
Orari: martedì – venerdì 15-19; sabato e domenica 10-18
Ingresso libero
Catalogo: Quinta Classe, 80 pp.
Info e prenotazioni: +39 0573 974266 (orario apertura mostra), eventi@fondazionecrpt.it
18
giugno 2016
Rita Lintz – “Call me Ishmael”: “Ishmael”
Dal 18 giugno al 31 luglio 2016
fotografia
Location
PALAZZO BUONTALENTI o SOZZIFANTI
Pistoia, Vicolo Dei Pedoni, 1, (Pistoia)
Pistoia, Vicolo Dei Pedoni, 1, (Pistoia)
Orario di apertura
martedì – venerdì 15-19; sabato e domenica 10-18
Vernissage
18 Giugno 2016, ore 18
Autore