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Ritorno alla Magna Grecia – Reperti della Collezione La Gaipa
Nella splendida cornice di Palazzo Duchi di Santo Stefano la mostra “Ritorno alla Magna Grecia”, realizzata da Collezione La Gaipa, rappresenta la tappa fondamentale di un progetto di recupero e di valorizzazione di reperti archeologici originari della Magna Grecia che nei secoli scorsi sono andati dispersi nel mondo.
Comunicato stampa
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A Taormina, città che ospita quest'anno il G7, i “tesori italiani" tornano a casa.
Nella splendida cornice di Palazzo Duchi di Santo Stefano la mostra “Ritorno alla Magna Grecia”, realizzata da Collezione La Gaipa, rappresenta la tappa fondamentale di un progetto di recupero e di valorizzazione di reperti archeologici originari della Magna Grecia che nei secoli scorsi sono andati dispersi nel mondo.
Un progetto che ha come obiettivo quello di riacquistare presso case d’asta, antiquari e collezionisti privati questi reperti per consentirne il ritorno nel territorio di origine, lo studio e la pubblica fruizione.
Fino all'entrata in vigore della Legge n. 1089 del 1939 dal titolo “Tutela delle cose d'interesse artistico o storico”, la salvaguardia dei beni archeologici italiani era demandata ad una normativa assolutamente permissiva che di fatto consentiva a chiunque di fare commercio indiscriminato di oggetti di interesse storico ed archeologico talvolta anche di notevole valore.
A supplire, nella maggior parte dei casi, non vi era neppure la necessaria sensibilità culturale.
I resti della nostra eredità culturale furono mercificati e predati.
Il risultato è stata l’esportazione un grandissimo numero di oggetti che in grande parte sono stati custoditi per secoli nel chiuso di collezioni private e così sottratte all'approfondimento scientifico ed alla conoscenza del pubblico.
Durante la mostra verranno esposti una variegata rassegna vascolare che spazia dagli oggetti di uso comune sino a pezzi rarissimi come, ad esempio, un lekytos (vaso dal corpo lungo), andato perduto per secoli, del pittore di Haimon (uno dei 117 esemplari esistenti al mondo, custoditi nei più prestigiosi musei). Ed ancora, coppette rituali, statue votive, bronzetti e svariati oggetti di uso quotidiano.
“Per capire lo spirito della Collezione, è emblematico il caso del lekytos del pittore di Haimon – spiega Fabrizio La Gaipa, collezionista di arte antica. "Di questi reperti se ne conoscevano solo centosedici e questo, come pure altri, a causa delle dispersioni, era andato perduto. Recuperare questi oggetti significa recuperare la nostra memoria e la nostra eredità culturale e materiale”.
L’allestimento, nella Sala Estate del Palazzo Duchi di Santo Stefano che, dopo il Teatro Antico, è l’edificio storico più bello di Taormina, è curato dall'architetto Alfonso Cimino.
Il programma della mostra prevede una grande quantità di momenti di approfondimento che vedranno coinvolte importantissime realtà culturali e scientifiche.
La collezione La Gaipa nasce da un'idea di Fabrizio La Gaipa, imprenditore turistico e grande appassionato di arte antica, che già in passato aveva dato vita ad iniziative culturali innovative e legate all'archeologia come l’apertura ad Agrigento dell’Hotel Costazzurra Museum & Spa, primo archeo-hotel del mondo, eventi culinari legati alla cucina dell’antichità e persino la riscoperta di trattamenti e rituali estetici dell’antichità quali il massaggio con lo strigile.
A curarne l’aspetto scientifico è un team di giovani archeologi guidati dal dottor Salvatore Varisano.
I fondi raccolti si affiancheranno ad un progetto di crowdfunding lanciato su internet e serviranno a finanziare altre acquisizioni e progetti di studio e fruizione.
Nella splendida cornice di Palazzo Duchi di Santo Stefano la mostra “Ritorno alla Magna Grecia”, realizzata da Collezione La Gaipa, rappresenta la tappa fondamentale di un progetto di recupero e di valorizzazione di reperti archeologici originari della Magna Grecia che nei secoli scorsi sono andati dispersi nel mondo.
Un progetto che ha come obiettivo quello di riacquistare presso case d’asta, antiquari e collezionisti privati questi reperti per consentirne il ritorno nel territorio di origine, lo studio e la pubblica fruizione.
Fino all'entrata in vigore della Legge n. 1089 del 1939 dal titolo “Tutela delle cose d'interesse artistico o storico”, la salvaguardia dei beni archeologici italiani era demandata ad una normativa assolutamente permissiva che di fatto consentiva a chiunque di fare commercio indiscriminato di oggetti di interesse storico ed archeologico talvolta anche di notevole valore.
A supplire, nella maggior parte dei casi, non vi era neppure la necessaria sensibilità culturale.
I resti della nostra eredità culturale furono mercificati e predati.
Il risultato è stata l’esportazione un grandissimo numero di oggetti che in grande parte sono stati custoditi per secoli nel chiuso di collezioni private e così sottratte all'approfondimento scientifico ed alla conoscenza del pubblico.
Durante la mostra verranno esposti una variegata rassegna vascolare che spazia dagli oggetti di uso comune sino a pezzi rarissimi come, ad esempio, un lekytos (vaso dal corpo lungo), andato perduto per secoli, del pittore di Haimon (uno dei 117 esemplari esistenti al mondo, custoditi nei più prestigiosi musei). Ed ancora, coppette rituali, statue votive, bronzetti e svariati oggetti di uso quotidiano.
“Per capire lo spirito della Collezione, è emblematico il caso del lekytos del pittore di Haimon – spiega Fabrizio La Gaipa, collezionista di arte antica. "Di questi reperti se ne conoscevano solo centosedici e questo, come pure altri, a causa delle dispersioni, era andato perduto. Recuperare questi oggetti significa recuperare la nostra memoria e la nostra eredità culturale e materiale”.
L’allestimento, nella Sala Estate del Palazzo Duchi di Santo Stefano che, dopo il Teatro Antico, è l’edificio storico più bello di Taormina, è curato dall'architetto Alfonso Cimino.
Il programma della mostra prevede una grande quantità di momenti di approfondimento che vedranno coinvolte importantissime realtà culturali e scientifiche.
La collezione La Gaipa nasce da un'idea di Fabrizio La Gaipa, imprenditore turistico e grande appassionato di arte antica, che già in passato aveva dato vita ad iniziative culturali innovative e legate all'archeologia come l’apertura ad Agrigento dell’Hotel Costazzurra Museum & Spa, primo archeo-hotel del mondo, eventi culinari legati alla cucina dell’antichità e persino la riscoperta di trattamenti e rituali estetici dell’antichità quali il massaggio con lo strigile.
A curarne l’aspetto scientifico è un team di giovani archeologi guidati dal dottor Salvatore Varisano.
I fondi raccolti si affiancheranno ad un progetto di crowdfunding lanciato su internet e serviranno a finanziare altre acquisizioni e progetti di studio e fruizione.
04
agosto 2017
Ritorno alla Magna Grecia – Reperti della Collezione La Gaipa
Dal 04 agosto al 17 settembre 2017
archeologia
Location
MUSEO MAZZULLO – PALAZZO DUCHI DI SANTO STEFANO
Taormina, Vico De Spuches, 1, (Messina)
Taormina, Vico De Spuches, 1, (Messina)
Orario di apertura
Ogni giorno dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 16:30 alle 22:30
Sito web
www.collezionelagaipa.it