Il progetto della mostra vuole porre una riflessione sulla nostra personale geografia, che corrisponde al nostro volto e corpo: la mappa che ci accompagna nel tempo e ne fa scorgere il suo passaggio, aldilà delle maschere che siamo soliti portare nella nostra vita sociale e nella comunicazione con gli altri. Il centro della mostra, grazie all' operato degli artisti, si propone di far emergere attraverso il ritratto la nostra vera essenza. Il volto ed il corpo, allora diventano in quest' ottica, la mappa di questa vita terrena impressa sulla nostra pelle, come se il tempo fosse l' unica questione da prendere in considerazione, nel passaggio di tracce che lascia e dona il nostro volto diverrà la nostra maschera dove poterci celare e dove portare la nostra commedia e tragedia nel teatro della vita. Tutta la geografia terrena, ossia quella che viviamo, è impressa su ogni singolo punto del nostro corpo dal tempo: tale tempo non diventa in questo discorso un orologio puntale sull' inizio e sulla fine, ma vuole essere un diario di bordo di ognuno di noi che esplica la nostra esistenza materiale. Quello che celebriamo per natura nel nostro corpo e volto, è l' espressione piu alta della nostra anima che si codifica in forma. Abbiamo degli strumenti concessi per natura che creano la nostra mappa e che creano le nostre unicità le nostre differenze quanto comunioni. Siamo ogni istante di quello che abbiamo vissuto, si dispone in maniera tangibile sul nostro essere e nei nostri occhi, non sfugge quando guardiamo lo specchio e si limita a dire il nostro viaggio. Ecco che la maschera e la persona non possono che passare attraverso l’immagine del volto, ciò che rivela e nasconde al tempo stesso.
Quando l’autoritratto non è uno stupido gioco di vanità, ma un percorso serio di esplorazione, autoindagine e autoconsapevolezza, esso diventa uno strumento di cura per l’anima. Questa mostra vuol mettere in luce attraverso l' operato degli artisti l' indagine sul nostro volto come mappa genetica e mappatura dell anima, assolvendo alla questione di indagine del sè e attrverso il fruitore l' essere indagati.
"Il volto umano non mente mai: è l’unica cartina che segna tutti i territori in cui abbiamo vissuto"