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Ritratti e autoritratti d’autore
L’esposizione collettiva vuole omaggiare il genere artistico del ritratto e dell’autoritratto. La ritrattistica si presenta come un’iconografia dalle radici antichissime, che si evolve nel corso dei secoli attraverso nuovi linguaggi espressivi e tecniche esecutive via via sempre più moderne.
Comunicato stampa
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L’Associazione Immaginecolore.com è felice di presentare la Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea "Ritratti e autoritratti d'autore", curata da Sabrina Falzone nell'incantevole cornice dello storico Palazzo Spinola di San Luca ex Ratto-Picasso (attuale Ars Habitat), situato nel cuore della Genova antica.
L'esposizione collettiva vuole omaggiare il genere artistico del ritratto e dell’autoritratto.
La ritrattistica si presenta come un’iconografia dalle radici antichissime, che si evolve nel corso dei secoli attraverso nuovi linguaggi espressivi e tecniche esecutive via via sempre più moderne, si veda a tal fine il lavoro artistico di Federica Montaldo, “Il bivio”, in cui la sottrazione dello sguardo umano e l’intreccio delle mani sul volto celano il dilemma esistenziale dell’essere umano.
Le innovazioni della ritrattistica contemporanea emergono con particolare audacia nei lavori di Lorella Libralesso, Mariangela Verriello e Fabio Spataro, che rompono con la tradizione, canalizzando un nuovo modus operandi nella rappresentazione di sé o dell’altro: ecco l’ombra materna di Verriello palesarsi nel profilo rassicurante di una donna, introducendo parametri astratti e colori gaudenti su uno sfondo latteo che comunica silenziosamente con “L’incubo” di Spataro e proietta le tensioni emotive dell’inconscio sul supporto. Metafora di vanitas, “Ricordi” di Libralesso rammenta, invece, la fugacità dell’esistenza umana, valorizzando ogni istante della vita, in stretta correlazione con la scultura di Kikka Mirandi, che sintetizza abilmente passato, presente e futuro in un processo di tipo piramidale.
Oltre al profilo della Verriello, altri profili umani si susseguono nel percorso espositivo, come gli autoritratti arcani di Niobe, che riesce a creare delle atmosfere mistiche, come l’encausto su tela di Germana Tambara, solare e promettente nel suo piglio cromatico, senza dimenticare i ritratti sfumati di Irene D’Antò, dal taglio descrittivo e luministico.
L’emozione di un volto si mostra in tutta la sua intensità espressiva nei ritratti di Cesare Urbani e Art Stafa, straordinariamente toccanti, mentre un accento più ironico si ravvisa nella produzione artistica di Cinzia Pigini, che gioca disinvoltamente con i contrasti cromatici, creando nuovi effetti decorativi.
La scansione del costrutto diviene predominante nella ricerca pittorica di Max Parazzini e Paul De Haan, che affidano al colore un forte impatto percettivo, stemperato dai toni giocosi delle briose illustrazioni di Chiara Argento.
Sono presenti in mostra anche ritratti di importanti artisti contemporanei, quali Totò e Clint Eastwood, eseguiti da Filippo Mattarozzi, che esibiscono sui loro visi i segni del tempo sulla scia di una gloria imperitura, oltre a quelli più austeri e accademici di Stefania De Vincentis, dotati di una leggerezza insolita.
La pittura francese dell’Ottocento è rivisitata con grande adesione al modello da Francesca Donadio e con ricercata novità stilistica da Manuela Furlan, che coglie nel contrasto luce-ombra le multiformi gradazioni dello stato d’animo umano.
Sono, invece, rappresentazioni mitologiche, liberamente tratte dalla statuaria antica, quelle di Sabrina Baldi.
All’interno dell’esposizione, l’arte fotografica d’autore è portata avanti dagli scatti semplici e spontanei di Victor Deleo e da quelli smaglianti di RedButterfly, che trovano nella sobrietà dell’attimo fuggente una significativa fonte d’ispirazione. Mentre da misteriose atmosfere caliginose affiorano i volti soavi e angelici carpiti dal fotografo Simone Algeri.
Sabrina Falzone
www.sabrinafalzone.info
L'esposizione collettiva vuole omaggiare il genere artistico del ritratto e dell’autoritratto.
La ritrattistica si presenta come un’iconografia dalle radici antichissime, che si evolve nel corso dei secoli attraverso nuovi linguaggi espressivi e tecniche esecutive via via sempre più moderne, si veda a tal fine il lavoro artistico di Federica Montaldo, “Il bivio”, in cui la sottrazione dello sguardo umano e l’intreccio delle mani sul volto celano il dilemma esistenziale dell’essere umano.
Le innovazioni della ritrattistica contemporanea emergono con particolare audacia nei lavori di Lorella Libralesso, Mariangela Verriello e Fabio Spataro, che rompono con la tradizione, canalizzando un nuovo modus operandi nella rappresentazione di sé o dell’altro: ecco l’ombra materna di Verriello palesarsi nel profilo rassicurante di una donna, introducendo parametri astratti e colori gaudenti su uno sfondo latteo che comunica silenziosamente con “L’incubo” di Spataro e proietta le tensioni emotive dell’inconscio sul supporto. Metafora di vanitas, “Ricordi” di Libralesso rammenta, invece, la fugacità dell’esistenza umana, valorizzando ogni istante della vita, in stretta correlazione con la scultura di Kikka Mirandi, che sintetizza abilmente passato, presente e futuro in un processo di tipo piramidale.
Oltre al profilo della Verriello, altri profili umani si susseguono nel percorso espositivo, come gli autoritratti arcani di Niobe, che riesce a creare delle atmosfere mistiche, come l’encausto su tela di Germana Tambara, solare e promettente nel suo piglio cromatico, senza dimenticare i ritratti sfumati di Irene D’Antò, dal taglio descrittivo e luministico.
L’emozione di un volto si mostra in tutta la sua intensità espressiva nei ritratti di Cesare Urbani e Art Stafa, straordinariamente toccanti, mentre un accento più ironico si ravvisa nella produzione artistica di Cinzia Pigini, che gioca disinvoltamente con i contrasti cromatici, creando nuovi effetti decorativi.
La scansione del costrutto diviene predominante nella ricerca pittorica di Max Parazzini e Paul De Haan, che affidano al colore un forte impatto percettivo, stemperato dai toni giocosi delle briose illustrazioni di Chiara Argento.
Sono presenti in mostra anche ritratti di importanti artisti contemporanei, quali Totò e Clint Eastwood, eseguiti da Filippo Mattarozzi, che esibiscono sui loro visi i segni del tempo sulla scia di una gloria imperitura, oltre a quelli più austeri e accademici di Stefania De Vincentis, dotati di una leggerezza insolita.
La pittura francese dell’Ottocento è rivisitata con grande adesione al modello da Francesca Donadio e con ricercata novità stilistica da Manuela Furlan, che coglie nel contrasto luce-ombra le multiformi gradazioni dello stato d’animo umano.
Sono, invece, rappresentazioni mitologiche, liberamente tratte dalla statuaria antica, quelle di Sabrina Baldi.
All’interno dell’esposizione, l’arte fotografica d’autore è portata avanti dagli scatti semplici e spontanei di Victor Deleo e da quelli smaglianti di RedButterfly, che trovano nella sobrietà dell’attimo fuggente una significativa fonte d’ispirazione. Mentre da misteriose atmosfere caliginose affiorano i volti soavi e angelici carpiti dal fotografo Simone Algeri.
Sabrina Falzone
www.sabrinafalzone.info
14
giugno 2008
Ritratti e autoritratti d’autore
Dal 14 al 30 giugno 2008
arte contemporanea
Location
ARS HABITAT – PALAZZO RATTO-PICASSO
Genova, Via San Luca, 14/4, (Genova)
Genova, Via San Luca, 14/4, (Genova)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 19.00, escluso festivi
Vernissage
14 Giugno 2008, 18.00
Autore
Curatore