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Ritratti maschili
Mostra collettiva di opere d’arte moderna e contemporanea, sia originali sia multipli, dedicati alla rappresentazione del personaggio maschile.
Comunicato stampa
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Lo Spazio Intelvi 11 è una location ricavata all'interno di un edificio risalente all'800 nel borgo di Muronico, a meno di un chilometro da Argegno, sulla sponda occidentale del lago di Como.
La mostra offre un campionario di ritratti maschili da parte di artisti che si sono affermati dalla seconda metà del novecento ad oggi.
Dall’uomo di chiesa di Caffè al personaggio antimilitarista di Baj, umori ideologici e umani di fine novecento sono rappresentati in una carrellata eterogenea che vuole compendiare le varie sfaccettature dell’uomo moderno.
L'uomo di Enrico Baj è un'icona anti-militarista. Un "piccolo generale" che riassume tutte le piccolezze della retorica e della arroganza non solo militarista ma anche e soprattutto maschilista. Lo svelamento di una grandezza solo apparente, dietro la quale, si cela poco più che un fantoccio senza anima né personalità.
Il soggetto di Nino Caffè, dietro l'abito talare, non appare poi così ligio a sacri dogmi e alle ritualità dell'istituzione. C'è sempre un diavoletto giocoso con cui fare i conti, come quello che fugge via dalla veste dopo una frettolosa benedizione del Cardinale.
Robert Carrol cala l'uomo contemporaneo lungo una strada di una periferia metropolitana. C'è un senso di desolazione e di silenzio stemperato da un gioco di sfumature cromatiche che conferisce alla situazione un senso di raccoglimento meditativo.
Una figura d'altri tempi, ma senza ironia alcuna invece l'uomo di Giovan Francesco Gonzaga: il picador di una corrida. Una figura virile. in senso ampio. che trae vigore dalla sfida con il toro nell'arena, e che pure viene nobilitata dal rapporto con l'altro animale, il cavallo, che il picador stesso guida.
Gli uomini di Saverio Terruso sono una coppia di personaggi dei "Promessi sposi" del Manzoni. Due "bravi" intenti a discutere tra loro di chissà quali losche trame. Un ritorno ad un passato ricco di suggestioni letterarie che ci fa un po' rimpiangere il fascino, seppure malefico, ma di uno spessore d'altri tempi.
In "Omaggio a Melissa" Treccani dà vita ad un personaggio calato in una atmosfera bucolica. Un uomo che nella sua semplice serenità non sembra aver nulla di virile; una sorta di alter ego di una delle tanti fanciulle sognanti ritratte dal maestro sulla scorta di un'illusione che impone la propria verità su una labile realtà.
Tra le opere contemporanee da segnalare le tele in acrilico di Paolo Avanzi, sia nel suo stile “classico” di scomposizione e frammentazione speculare sia nel nuovo stile Post Pop Art.
Sono esposte anche un Elvis Presley di Giampietro Arzuffi e Alessandro Martini, e uno dei guerrieri fanta-primordiali di Ernesto Colombo.
Completano l’esposizione una serie di ritratti in miniatura di Renato Guttuso, Giulio Turcato, Flavio Costantini, Pietro Consagra e André Masson.
Franca Doriguzzi
La mostra offre un campionario di ritratti maschili da parte di artisti che si sono affermati dalla seconda metà del novecento ad oggi.
Dall’uomo di chiesa di Caffè al personaggio antimilitarista di Baj, umori ideologici e umani di fine novecento sono rappresentati in una carrellata eterogenea che vuole compendiare le varie sfaccettature dell’uomo moderno.
L'uomo di Enrico Baj è un'icona anti-militarista. Un "piccolo generale" che riassume tutte le piccolezze della retorica e della arroganza non solo militarista ma anche e soprattutto maschilista. Lo svelamento di una grandezza solo apparente, dietro la quale, si cela poco più che un fantoccio senza anima né personalità.
Il soggetto di Nino Caffè, dietro l'abito talare, non appare poi così ligio a sacri dogmi e alle ritualità dell'istituzione. C'è sempre un diavoletto giocoso con cui fare i conti, come quello che fugge via dalla veste dopo una frettolosa benedizione del Cardinale.
Robert Carrol cala l'uomo contemporaneo lungo una strada di una periferia metropolitana. C'è un senso di desolazione e di silenzio stemperato da un gioco di sfumature cromatiche che conferisce alla situazione un senso di raccoglimento meditativo.
Una figura d'altri tempi, ma senza ironia alcuna invece l'uomo di Giovan Francesco Gonzaga: il picador di una corrida. Una figura virile. in senso ampio. che trae vigore dalla sfida con il toro nell'arena, e che pure viene nobilitata dal rapporto con l'altro animale, il cavallo, che il picador stesso guida.
Gli uomini di Saverio Terruso sono una coppia di personaggi dei "Promessi sposi" del Manzoni. Due "bravi" intenti a discutere tra loro di chissà quali losche trame. Un ritorno ad un passato ricco di suggestioni letterarie che ci fa un po' rimpiangere il fascino, seppure malefico, ma di uno spessore d'altri tempi.
In "Omaggio a Melissa" Treccani dà vita ad un personaggio calato in una atmosfera bucolica. Un uomo che nella sua semplice serenità non sembra aver nulla di virile; una sorta di alter ego di una delle tanti fanciulle sognanti ritratte dal maestro sulla scorta di un'illusione che impone la propria verità su una labile realtà.
Tra le opere contemporanee da segnalare le tele in acrilico di Paolo Avanzi, sia nel suo stile “classico” di scomposizione e frammentazione speculare sia nel nuovo stile Post Pop Art.
Sono esposte anche un Elvis Presley di Giampietro Arzuffi e Alessandro Martini, e uno dei guerrieri fanta-primordiali di Ernesto Colombo.
Completano l’esposizione una serie di ritratti in miniatura di Renato Guttuso, Giulio Turcato, Flavio Costantini, Pietro Consagra e André Masson.
Franca Doriguzzi
08
febbraio 2014
Ritratti maschili
Dall'otto al 22 febbraio 2014
arte moderna e contemporanea
Location
SPAZIO INTELVI 11
Dizzasco, Via Valle Intelvi, 11, (Como)
Dizzasco, Via Valle Intelvi, 11, (Como)
Orario di apertura
16.00 - 19.00 sabato e su appuntamento
Vernissage
8 Febbraio 2014, 17.00
Autore
Curatore