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Ritrovare il museo. Murano 1797-1859 dalle collezioni del Museo del Vetro
“Ritrovare il museo” : una serie di mostre dedicate alla riscoperta e alla valorizzazione di nuclei delle collezioni, normalmente non esposti al pubblico ma di particolare importanza e significato. Il primo appuntamento , dal 6 dicembre 2008, riguarda gli straordinari e poco noti vetri del primo Ottocento, la cui completa catalogazione è stata possibile grazie al Comitato italiano dell’Association Internationale pour L’Histoire du Verre, con il contributo della Regione Veneto.
Comunicato stampa
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RITROVARE IL MUSEO
Murano 1797-1859
dalle collezioni del Museo del Vetro
Murano, Museo del Vetro, dal 6 dicembre 2008
“Ritrovare il museo” : una serie di mostre dedicate alla riscoperta e alla valorizzazione di nuclei delle collezioni, normalmente non esposti al pubblico ma di particolare importanza e significato.
Il primo appuntamento , dal 6 dicembre 2008, riguarda gli straordinari e poco noti vetri del primo Ottocento, la cui completa catalogazione è stata possibile grazie al Comitato italiano dell’Association Internationale pour L’Histoire du Verre, con il contributo della Regione Veneto. Della produzione di questo periodo il Museo possiede la raccolta più importante al mondo.
Curatori del progetto sono Aldo Bova e Silvio Fuso; 135 le opere esposte, che documentano un momento delicatissimo nella storia del vetro muranese, dopo la caduta della Repubblica, in cui pochi maestri di particolare talento e coraggio, reagendo a una profonda crisi sia economica che artistica, cercano di conciliare il bisogno di innovazione e di cambiamento con un recupero delle tecniche e dei segreti del passato, e aprono la strada alla straordinaria rinascita della seconda metà del secolo. La mostra si svolge con il sostegno dell’Associazione VetroVetro , negli spazi del Museo recentemente rinnovati e riallestiti.
Protagonisti di questo periodo - il più oscuro che la storia del vetro muranese ricordi, durante le dominazioni straniere dopo la fine della Repubblica di San Marco (1797), - sono maestri e imprenditori che singolarmente, senza un coordinamento o una qualsiasi occasione di condivisione, cercano di reagire allo scoraggiamento e alla crisi, attuando diverse strategie. Da un lato continuano, malgrado le difficoltà nei commerci (dazi pesanti per le merci in uscita e per le materie prime in entrata), la tradizione gloriosa del vetro settecentesco (lampadari, specchi, servizi da tavola); dall’altro lavorano su ordinazione per gli antiquari che spacciano in tutto il mondo come antiche le riproduzioni eseguite in questi anni; da un altro ancora riescono a recuperare i segreti di alcuni tipi di vetri preziosi ma difficili e perciò caduti in disuso, come calcedonio, avventurina, filigrana; infine si sforzano di innovare, sia inventando qualcosa di nuovo nel campo delle perle, delle murrine, dei mosaici e delle filigrane sia modernizzando le forme degli oggetti per adeguarle al gusto biedermeier e neoclassico. E proprio in questa ricerca dell’innovazione gli esiti del loro lavoro raggiungono spesso livelli qualitativi mai più eguagliati: i calcedoni di Radi, le raffinate filigrane di Bigaglia e Graziati dalle soluzioni tecniche e formali del tutto inedite sono capolavori assoluti su cui la mostra si sofferma con particolare attenzione. Ma non sarà grazie ad essi che questi artisti imprenditori otterranno un riconoscimento e il successo economico (Graziati ad esempio fallisce, Jacopo Franchini impazzisce, Bigaglia si arricchisce con le perle e non con le filigrane, Radi ha successo con i mosaici e non con il calcedonio….). La complessa vicenda storica si intreccia con la loro vita e la loro produzione e anche di questo la mostra offre documenti straordinari, come la piastra con il ritratto monocromo di Napoleone I, realizzata in occasione della visita dell’imperatore a Murano il 3 dicembre 1808, esattamente 200 anni fa. Virtuosistiche anche le opere di gusto neoclassico e particolarmente interessanti i coloratissimi campionari.
L’insieme offre un’occasione unica non solo per riscoprire settori importantissimi delle collezioni del museo , ma anche per riflettere sugli intrecci tra vicende umane e imprenditoriali in momenti di crisi e per riconoscere il ruolo dei personaggi cui spetta il merito di aver aperto la strada ai maestri che, nella seconda metà dell'800, otterranno finalmente il meritato successo internazionale, riportando Venezia e Murano all’eccellenza dei secoli passati.
IMMAGINI per la stampa disponibili su www.museiciviciveneziani.it
Fondazione Musei Civici di Venezia, Ufficio Marketing, Comunicazione e Ufficio Stampa: Monica da Cortà Fumei, Riccardo Bon, Piero Calore, Silvia Negretti, Alessandro Paolinelli, Sofia Rinaldi
tel. +39 0412747607/08/14/18 fax /04; mkt.musei@comune.venezia.it; pressmusei@comune.venezia.it www.museiciviciveneziani.it
RITROVARE IL MUSEO
Murano 1797-1859
dalle collezioni del Museo del Vetro
Murano, Museo del Vetro, dal 6 dicembre 2008
INFORMAZIONI GENERALI
Sede: Museo del Vetro, Fondamenta Giustinian, 8 – 30141 Murano (Venezia)
Apertura al pubblico: dal 6 dicembre 2008
Orario: 10/17 (biglietteria 10/16) - chiuso mercoledì, 25. 12.08 e 1.1.09
Biglietti: Ingresso con il biglietto del Museo
Intero: euro 5,50
Ridotto: euro 3,00
ragazzi U.E. da 6 a 14 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi; studenti* U.E dai 15 ai 29 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di studenti; cittadini U.E. ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice
Gratuito:
residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; capigruppo (gruppi di almeno 21 persone previa prenotazione); membri I.C.O.M
*è richiesto un documento
Informazioni
www.museiciviciveneziani.it
call center 0415209070
mkt.musei@comune.venezia.it
Prenotazioni
www.museiciviciveneziani.it
call center 0415209070
COME ARRIVARE
Se arrivi a Venezia in treno
nel piazzale antistante la stazione FS Venezia - S. Lucia trovi l’imbarcadero da cui prendere i vaporetti: Linea DM, Linea 41, Linea 42, fermata Murano- Museo
Se arrivi a Venezia in auto
...e parcheggi a Piazzale Roma
Vaporetti: Linea DM, Linea 41, Linea 42, fermata Murano- Museo
...e parcheggi al Tronchetto
Vaporetti: Linea 82 fino a Piazzale Roma, quindi cambio con Linea DM, oppure Linea 41, oppure Linea 42, fermata Murano- Museo
...e parcheggi a Punta Sabbioni
Vaporetti: Linea 1214 fino a fermata Murano- Faro, quindi cambio con Linea DM, oppure Linea 41, oppure Linea 42, fermata Murano- Museo
...e alloggi a Lido
Vaporetti: Linea 51 fino a fermata Fondamenta Nuove, quindi cambio con Linea 41, fermata Murano- Museo
Se arrivi a Venezia in aereo
... con il servizio Alilaguna
raggiungi direttamente il museo con la Linea Rossa Aeroporto-Zattere, fermata Murano Museo
…e dall’aereoporto raggiungi Venezia - Piazzale Roma con l'autobus
Linea 5 ACTV, o navetta Air Terminal ATVO, quindi vaporetti: Linea DM, Linea 41, Linea 42, fermata Murano- Museo
RITROVARE IL MUSEO
Murano 1797-1859
dalle collezioni del Museo del Vetro
Murano, Museo del Vetro, dal 6 dicembre 2008
I PROTAGONISTI
Benedetto Barbaria (1784 – 1875), realizza opere raffinate e preziose che vengono donate a Napoleone e all’imperatore d’Austria Francesco I
Pietro Bigaglia (1786 – 1876). Figlio di Lorenzo, padrone di fornace, comincia a lavorare a Murano nel 1807. Dal 1815 si occupa di canne e di perle. Nel 1826 riscopre il modo di fabbricare l’avventurina. Per primo la usa in canne sottili per decorare perle e, dal ’45, nei lavori in filigrana Dal 1846 realizza vetri a imitazione del granito. Inventa inoltre oggetti oggi “di culto” presso i collezionisti, i pressacarte con pezzi di filigrane e con murrine e il vetro patchwork. é l'unico a raggiungere il successo sia dal punto di vista artistico che economico.
Domenico Bussolin (ante 1838 – post 1888), perlaio, è specialista nella ripresa delle filigrane cinquecentesche (molti suoi pezzi sono tuttora ritenuti antichi). Nel 1842 pubblica una Guida alle fabbriche vetrarie di Murano con cenni storici
Giovanni Battista (1804 – 1873) e Jacopo (ante 1845 – 1897) Franchini, padre e figlio, perlai, inventano, primi al mondo, un modo di usare sottilissime cannette di vetro per realizzare murrine figurate, le prime con cifre e lettere, poi con disegni semplici, e infine con microscopici ritratti di personaggi dell’epoca (Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Cavour, Francesco Giuseppe, il Papa, ecc); al successo di critica non corrisponde un ritorno economico e devono svendere tutta la loro produzione a Pietro Bigaglia; Jacopo, addirittura, stremato per la fatica e frustrato dal risultato non sempre perfetto, impazzisce e per 30 anni vive recluso a San Servolo. Nel 1869, alla II Esposizione del vetro di murano,m tenuta negli spazi del Museo (fondato nel 1860), il padre riceverà un premio per “consolare un povero padre ….che alla stupenda invenzione dei ritratti in cannella deve la perdita quasi irreparabile d’un figlio…”
Giovanni Giacomuzzi (1818 – 1872) inventa nuovi tipi di perle e perfeziona il mosaico con foglia d’oro e d’argento
Lorenzo Graziati (1820 – 1900), nipote del vetraio Giovan Battista Santi, viene a Murano da Treviso e realizza intorno al 1845 una piccola produzione di vetri in filigrana molto raffinati. Malgrado l'alta qualità dei suoi lavori è accusato da un contemporaneo di aver lasciato lasciare andare in rovina la fornace ereditata dallo zio.
Lorenzo Radi senior (1803 – 1874), grande tecnico del vetro, pur costretto a lavorare anche come falegname e stradino, recupera le tecniche del passato e ne inventa di nuove per la preparazione delle tessere in vetro con foglia d'oro per mosaici: nel 1840 viene premiato per questo insieme a Francesco Torcellan. Nel 1856 recupera, primo nell'800, il segreto del vetro calcedonio e ne produce moltissimi pezzi ma ai riconoscimenti della critica non corrisponde alcun risultato commerciale. Deve quindi mettersi in società con Antonio Salviati che, secondo quanto lamenta il figlio Lorenzo junior, lo sfrutterà lo sfrutterà spacciandosi autore delle sue invenzioni .
RITROVARE IL MUSEO
Murano 1797-1859
dalle collezioni del Museo del Vetro
Murano, Museo del Vetro, dal 6 dicembre 2008
LE OPERE ESPOSTE
Nell’espositore centrale della prima sala, sono esposte opere dal 1806 al 1864 di manifatture diverse.
Da un lato campionari di canne e perle (1, 2, 4, 16) dall’altro opere di carattere celebrativo dei regnanti dell’epoca, talora realizzate in occasione di loro visite a Murano (8, 11, 15), dall’altro ancora opere di ispirazione neoclassica (10, 12, 14) e saggi di bravura e di pazienza in cui il vetro è solo un contenitore.
1. Due campionari di canne in filigrana a retortoli, di intarsi con avventurina e di conterie di vari colori, 1838
Domenico Bussolin (1805-1886)
dono dell’autore
2. Mazzette di perle lavorate a lume, 1840-1860
Manifatture non identificate
Probabilmente Giovanni Giacomuzzi, Giovanni Battista Franchini (1804-1873)
e Pietro Bigaglia (1786-1876)
3. Vascello costruito in un bottiglione chiuso con tappo “impossibile”, 1806
Capitano Francesco Biondo
4. Due campionari a libro con perle a lume, 1840-1860
Pietro Bigaglia (1786-1876)
dono di Alessandro Zecchin
5. Ripiano di tavolo in marmo con intarsio in smalti policromi (la piastrina centrale con gondola dei Franchini è probabilmente
un aggiunta successiva), 1851
Esposto a New York nel 1853 e donato al museo dagli autori nel 1863
Angelo e Giovanni Giacomuzzi (1818-1872)
6. Disegno originale del tavolo ad intarsi e smalti policromi donato a Napoleone Bonaparte nel 1811
Benedetto Barbaria (1784-1875)
7. Negozio di biade costruito in un bottiglione con tappo “impossibile”
Autore non identificato, probabilmente coevo al n. 3
8. Piastra in avventurina con ritratto del Papa Pio IX, 1846 (?)
Pietro Bigaglia (1786-1876)
9. Rosario con grani e crocefisso in avventurina, 1850 ca.
Pietro Bigaglia (1786-1876) (?)
10. Profilo virile (Antonio Canova?) in micromosaico monocromo
Manifattura non identificata, inizio XIX sec.
11. Piastra con ritratto monocromo in micromosaico di Napoleone
Manifattura non identificata, prima metà del XIX sec.
12. Copia in micromosaico del tondo con vasca e colombe della villa di Adriano a Tivoli
Manifattura non identificata, prima metà del XIX sec.
13. Ritratto su smalto di Lorenzo Radi (originariamente posta sul campionario di canne di smalti policromi qui esposto al n. 38), 1864
Giovanni Albertini (?)
14. Disco a mosaico su fondo turchese con figura danzante ripresa dalla Ebe di Antonio Canova
Manifattura non identificata, prima metà del XIX sec.
15. Progetto originale dell’arco di trionfo decorato con conterie, specchio ed elementi in vetro, allestito a Murano per festeggiare
nel 1838 l’ingresso dell’imperatore d’Austria Ferdinando I e di Marianna Pia di Savoia
Giuseppe Zanetti, 1838
16. Mazzette di conterie
Manifatture non identificate,
probabilmente prima metà del XIX
sec.
Nella seconda sala
Lavori in vetro calcedonio di Lorenzo Radi (1803-1874)
Doni dell’autore e del figlio Lorenzo Radi junior
Murano, 1850-1860
17. Boccia (probabilmente prova per verificare le combinazioni di colore)
cl. VI n. 3184
18. Vaso
cl. VI n. 3190
19. Tre piccole bottiglie
cl. VI nn. 871, 872, 3178
20. Due bicchieri
cl. VI nn. 3176, 3199
21. Pressacarte ottagonale
cl. VI n. 3198
22. Due calici
cl. VI nn. 3179, 3180
23/ 24/ 26. Grande vaso
cl. VI n. 1720, 3221, 3186
25. Tazza
cl. VI n. 3168
27. Piccolo piatto
cl. VI n. 3171
28. Brocca
cl. VI n. 3167
29. Vaso
cl. VI n. 3189
30. Vaso a forma di cornucopia
cl. VI n. 3157
31. Vaso con montatura in filigrana d’argento
cl. VI n. 3158
32/ 33/ 36. Boccia
cl. VI n. 3182, 3190, 3181
34. Bicchiere e due bottiglie
cl. VI nn. 1721, 3173, 3174
35. Piattino, vaso e piccola
caraffa
cl. VI nn. 3167, 3204, 3163
Opere eterogenee in cui i temi storici, politici e ricerca sperimentale
si intrecciano.
37. Due massi in avventurina il più grande di Pietro Bigaglia (presentato all’Esposizione di Murano del 1869), il più piccolo probabilmente
di Lorenzo Graziati, 1850 ca.
38. Campionario di piccole canne di smalti in gradazione per mosaico monumentale
Lorenzo Radi (1803-1874)
donato nel 1864
39. Scatola con piastrine policrome e manici di coltelli (uno attribuito a Pietro Bigaglia) con murrine,1843-1848 Giovan Battista (1804-1873) e Jacopo Franchini (1827-1863) donato dagli autori nel 1865
40. Piccolo vaso realizzato in occasione del Congresso degli Scienziati, datato 17 settembre 1847
Pietro Bigaglia (1786-1876)
41. Scatola con un campionario di cannette in smalti policromi usate dai Franchini per realizzare i microritratti e ritratto di Giuseppe Garibaldi, 1862
Giovan Battista Franchini (1804-1873)
donato dall’autore nel 1865
42. Scatola con collana e perle a lume con foglia d’oro sotto cristallo;
due perle con veduta di Piazza San Marco, 1838
Giovan Battista Franchini (1804-1873)
donato dall’autore nel 1865
43. Grande bicchiere decorato a smalti monocromi con motivi neoclassici
Manifattura non identificata, primo quarto del XIX sec.
cl. VI n. 1680
44. Bicchiere decorato a smalti con soggetti e cartigli relativi alle vicende veneziane dopo la caduta della Repubblica Manifattura non identificata, post 1806
45. Bottiglia decorata a smalti raffigurante un pittore
Probabilmente Murano, Manifattura non identificata, primo quarto del XIX sec.
46. Bottiglia in cristallo inciso alla mora con soggetto patriottico e cartiglio:
“Viva Venezia ed i suoi prodi Militi 27 ottobre 1848”
Probabilmente Fratelli Cozzato
cl. VI n. 3223
47. Piccola bottiglia in smalto bianco incamiciato di rubino, bicchiere in rubino incamiciato di smalto bianco, coppa su piede ad anello in smalto bianco, 1815
Benedetto Barbaria (1784-1875)
Lavori di Pietro Bigaglia (1786-1876), 1845-1848
Doni dell’autore e di Alessandro Zecchin
48. Parte di vaso in vetro granito policromo
cl. VI n. 3126
49. Parte di vaso in vetro granito verde
cl. VI n. 3128
50. Vaso in vetro granito policromo
cl. VI n. 3127
51. Grande vaso in vetro granito policromo
cl. VI n. 3125
52. Vaso in vetro granito verde
cl. VI n. 1690
53. Quattro piccoli bicchieri in vetro granito policromo
cl. VI nn. 3135, 3136, 3137, 3138
54. Tre vasi in vetro granito nei colori verde, rosso mattone e bianco
spruzzato di vari colori
cl. VI nn. 3124, 3123, 1688
55. Grande vaso in vetro granito rosso con interno blu
cl. VI n. 3131
56. Vaso sferico in vetro granito policromo
cl. VI n. 3130
57. Due vasi in vetro granito rosa
cl. VI nn. 3132, 1689
Lavori di Pietro Bigaglia (1786-1876), 1845-1848
Doni dell’autore e di Alessandro Zecchin
58. Coperchio e piccolo vaso con segmenti di canne in filigrana
policroma
cl. VI nn. 3208, 3092
59. Pomolo in avventurina molata e pressacarte con segmenti di canne in
filigrana policroma
cl. VI nn. 3147, 3145
60. Due pressacarte e un saggio di intarsio con smalti policromi e avventurina
cl. VI nn. 3220, 3150, 3151
61. Coppia di calici in filigrana a fili bianchi e acquamare,
cl. VI nn. 3121, 3122
62. Coppia di vasi in filigrana a fili bianchi
cl. VI nn. 3105, 3106
63. Cestino in filigrana a reticello rubino e avventurina
cl. VI n. 3064
64. Moretto portacandela con vestito in filigrana policroma
cl. VI n. 3142
65. Vaso in filigrana a fili bianchi
cl. VI n. 3107
66. Caffettiera in filigrana a reticello bianco e blu
cl. VI n. 3065
67. Piccolo calice in filigrana a fili bianchi e rubino, e calice in filigrana a reticello
cl. VI nn. 3119, 3097
68. Bugia in filigrana a ritortoli bianchi con avventurina
cl. VI n. 1337
69. Brocca in avventurina e coppa in avventurina incamiciata di blu
cl. VI nn. 3154, 3153
70. Vaso a canne policrome alternate con canne a retortoli
cl. VI n. 3079
71. Due bicchieri a canne policrome alternate con canne a retortoli
cl. VI nn. 1708, 3099
72. Due bottiglie a canne policrome alternate
cl. VI nn. 3077, 1697
73. Due brocche e una bottiglia a penne rubino su smalto bianco
cl. VI nn. 3081, 3084, 3076
74. Grande vaso in vetro blu con spezzoni di canne in filigrana policrome e murrine
cl. VI n. 3149
75. Due bottiglie e un vasetto a canne policrome alternate con canne a retortoli
cl. VI nn. 3074, 3005, 1711
Lavori di Pietro Bigaglia (1786-1876), 1845-1848
Doni dell’autore e di Alessandro Zecchin
76. Piastra in filigrana a reticello policromo
cl. VI n. 3055
77. Grande ruo da finestra in filigrana a reticello bianco, acquamare e rubino
cl. VI n. 3045
78. Piccolo vaso in filigrana a reticello rubino e cristallo
cl. VI n. 3062
79. Due vasi e una bottiglia in filigrana a reticello bianco e giallo
cl. VI nn. 3010, 3017, 3011
80. Catino in filigrana a reticello bianco, verde e rubino
cl. VI n. 3004
81. Alzata in filigrana a reticello bianco, giallo e rubino
cl. VI n. 1695
82. Grande coppa su piede in vetro acquamare e filigranan a reticello bianco e avventurina
cl. VI n. 3012
83. Otto rui da finestra in filigrana a reticello policromo,
cl. VI nn. 3032, 3023, 3031, 1702, 3035,
1709, 1701, 3046
84. Due bottiglie in filigrana a reticello bianco
cl. VI nn. 3069, 3070
85. Due grandi bicchieri in filigrana a reticello azzurro e bianco
cl. VI nn. 3015, 3016
86. Due bottiglie con tappo, una in filigrana a reticello bianco e giallo e
una in filigrana bianca e blu
cl. VI nn. 1691, 1704
87. Due bottiglie in filigrana a reticello bianco, giallo e rubino
cl. VI nn. 3013, 3018
88. Due vasi in filigrana a reticello bianco, uno su vetro turchese e uno su vetro giallo
cl. VI nn. 3009, 1696
89. Vaso in filigrana a reticello blu
cl. VI n. 3003
Lavori di di Lorenzo Graziati, 1850 ca.
Doni dell’autore
90. Urna con coperchio in filigrana a canne turchesi, bianche e rubino
cl. VI n. 3087
91. Piccolo vassoio in filigrana turchese
cl. VI n. 3022
92. Due tazzine e un piattino in filigrana a fili bianchi su turchese
cl. VI nn. 3103, 3104
93. Due tappi da bottiglia (?) in filigrana bianca e verde
cl. VI nn. 3143, 3144
94. Bottiglia in filigrana a reticello rosa, bianco e blu
cl. VI n. 1710
95. Vaso blu in filigrana a reticello bianco e blu
cl. VI n. 1692
96. Vassoio in filigrana bianca e verde
cl. VI n. 3103
97. Vaso giallo ambra in filigrana a reticello bianco
cl. VI n. 3001
98. Calice in filigrana turchese e bianca, e bicchiere in filigrana acquamare e bianca
cl. VI nn. 3115, 3072
99. Vaso in filigrana acquamare e bianca
cl. VI n. 3082
100. Bicchiere in filigrana turchese e bianca
cl. VI n. 3146
101. Bottiglia in filigrana a reticello bianco con retortoli acquamare
cl. VI n. 1714
Murano 1797-1859
dalle collezioni del Museo del Vetro
Murano, Museo del Vetro, dal 6 dicembre 2008
“Ritrovare il museo” : una serie di mostre dedicate alla riscoperta e alla valorizzazione di nuclei delle collezioni, normalmente non esposti al pubblico ma di particolare importanza e significato.
Il primo appuntamento , dal 6 dicembre 2008, riguarda gli straordinari e poco noti vetri del primo Ottocento, la cui completa catalogazione è stata possibile grazie al Comitato italiano dell’Association Internationale pour L’Histoire du Verre, con il contributo della Regione Veneto. Della produzione di questo periodo il Museo possiede la raccolta più importante al mondo.
Curatori del progetto sono Aldo Bova e Silvio Fuso; 135 le opere esposte, che documentano un momento delicatissimo nella storia del vetro muranese, dopo la caduta della Repubblica, in cui pochi maestri di particolare talento e coraggio, reagendo a una profonda crisi sia economica che artistica, cercano di conciliare il bisogno di innovazione e di cambiamento con un recupero delle tecniche e dei segreti del passato, e aprono la strada alla straordinaria rinascita della seconda metà del secolo. La mostra si svolge con il sostegno dell’Associazione VetroVetro , negli spazi del Museo recentemente rinnovati e riallestiti.
Protagonisti di questo periodo - il più oscuro che la storia del vetro muranese ricordi, durante le dominazioni straniere dopo la fine della Repubblica di San Marco (1797), - sono maestri e imprenditori che singolarmente, senza un coordinamento o una qualsiasi occasione di condivisione, cercano di reagire allo scoraggiamento e alla crisi, attuando diverse strategie. Da un lato continuano, malgrado le difficoltà nei commerci (dazi pesanti per le merci in uscita e per le materie prime in entrata), la tradizione gloriosa del vetro settecentesco (lampadari, specchi, servizi da tavola); dall’altro lavorano su ordinazione per gli antiquari che spacciano in tutto il mondo come antiche le riproduzioni eseguite in questi anni; da un altro ancora riescono a recuperare i segreti di alcuni tipi di vetri preziosi ma difficili e perciò caduti in disuso, come calcedonio, avventurina, filigrana; infine si sforzano di innovare, sia inventando qualcosa di nuovo nel campo delle perle, delle murrine, dei mosaici e delle filigrane sia modernizzando le forme degli oggetti per adeguarle al gusto biedermeier e neoclassico. E proprio in questa ricerca dell’innovazione gli esiti del loro lavoro raggiungono spesso livelli qualitativi mai più eguagliati: i calcedoni di Radi, le raffinate filigrane di Bigaglia e Graziati dalle soluzioni tecniche e formali del tutto inedite sono capolavori assoluti su cui la mostra si sofferma con particolare attenzione. Ma non sarà grazie ad essi che questi artisti imprenditori otterranno un riconoscimento e il successo economico (Graziati ad esempio fallisce, Jacopo Franchini impazzisce, Bigaglia si arricchisce con le perle e non con le filigrane, Radi ha successo con i mosaici e non con il calcedonio….). La complessa vicenda storica si intreccia con la loro vita e la loro produzione e anche di questo la mostra offre documenti straordinari, come la piastra con il ritratto monocromo di Napoleone I, realizzata in occasione della visita dell’imperatore a Murano il 3 dicembre 1808, esattamente 200 anni fa. Virtuosistiche anche le opere di gusto neoclassico e particolarmente interessanti i coloratissimi campionari.
L’insieme offre un’occasione unica non solo per riscoprire settori importantissimi delle collezioni del museo , ma anche per riflettere sugli intrecci tra vicende umane e imprenditoriali in momenti di crisi e per riconoscere il ruolo dei personaggi cui spetta il merito di aver aperto la strada ai maestri che, nella seconda metà dell'800, otterranno finalmente il meritato successo internazionale, riportando Venezia e Murano all’eccellenza dei secoli passati.
IMMAGINI per la stampa disponibili su www.museiciviciveneziani.it
Fondazione Musei Civici di Venezia, Ufficio Marketing, Comunicazione e Ufficio Stampa: Monica da Cortà Fumei, Riccardo Bon, Piero Calore, Silvia Negretti, Alessandro Paolinelli, Sofia Rinaldi
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RITROVARE IL MUSEO
Murano 1797-1859
dalle collezioni del Museo del Vetro
Murano, Museo del Vetro, dal 6 dicembre 2008
INFORMAZIONI GENERALI
Sede: Museo del Vetro, Fondamenta Giustinian, 8 – 30141 Murano (Venezia)
Apertura al pubblico: dal 6 dicembre 2008
Orario: 10/17 (biglietteria 10/16) - chiuso mercoledì, 25. 12.08 e 1.1.09
Biglietti: Ingresso con il biglietto del Museo
Intero: euro 5,50
Ridotto: euro 3,00
ragazzi U.E. da 6 a 14 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi; studenti* U.E dai 15 ai 29 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di studenti; cittadini U.E. ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice
Gratuito:
residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; capigruppo (gruppi di almeno 21 persone previa prenotazione); membri I.C.O.M
*è richiesto un documento
Informazioni
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call center 0415209070
mkt.musei@comune.venezia.it
Prenotazioni
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…e dall’aereoporto raggiungi Venezia - Piazzale Roma con l'autobus
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Murano, Museo del Vetro, dal 6 dicembre 2008
I PROTAGONISTI
Benedetto Barbaria (1784 – 1875), realizza opere raffinate e preziose che vengono donate a Napoleone e all’imperatore d’Austria Francesco I
Pietro Bigaglia (1786 – 1876). Figlio di Lorenzo, padrone di fornace, comincia a lavorare a Murano nel 1807. Dal 1815 si occupa di canne e di perle. Nel 1826 riscopre il modo di fabbricare l’avventurina. Per primo la usa in canne sottili per decorare perle e, dal ’45, nei lavori in filigrana Dal 1846 realizza vetri a imitazione del granito. Inventa inoltre oggetti oggi “di culto” presso i collezionisti, i pressacarte con pezzi di filigrane e con murrine e il vetro patchwork. é l'unico a raggiungere il successo sia dal punto di vista artistico che economico.
Domenico Bussolin (ante 1838 – post 1888), perlaio, è specialista nella ripresa delle filigrane cinquecentesche (molti suoi pezzi sono tuttora ritenuti antichi). Nel 1842 pubblica una Guida alle fabbriche vetrarie di Murano con cenni storici
Giovanni Battista (1804 – 1873) e Jacopo (ante 1845 – 1897) Franchini, padre e figlio, perlai, inventano, primi al mondo, un modo di usare sottilissime cannette di vetro per realizzare murrine figurate, le prime con cifre e lettere, poi con disegni semplici, e infine con microscopici ritratti di personaggi dell’epoca (Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Cavour, Francesco Giuseppe, il Papa, ecc); al successo di critica non corrisponde un ritorno economico e devono svendere tutta la loro produzione a Pietro Bigaglia; Jacopo, addirittura, stremato per la fatica e frustrato dal risultato non sempre perfetto, impazzisce e per 30 anni vive recluso a San Servolo. Nel 1869, alla II Esposizione del vetro di murano,m tenuta negli spazi del Museo (fondato nel 1860), il padre riceverà un premio per “consolare un povero padre ….che alla stupenda invenzione dei ritratti in cannella deve la perdita quasi irreparabile d’un figlio…”
Giovanni Giacomuzzi (1818 – 1872) inventa nuovi tipi di perle e perfeziona il mosaico con foglia d’oro e d’argento
Lorenzo Graziati (1820 – 1900), nipote del vetraio Giovan Battista Santi, viene a Murano da Treviso e realizza intorno al 1845 una piccola produzione di vetri in filigrana molto raffinati. Malgrado l'alta qualità dei suoi lavori è accusato da un contemporaneo di aver lasciato lasciare andare in rovina la fornace ereditata dallo zio.
Lorenzo Radi senior (1803 – 1874), grande tecnico del vetro, pur costretto a lavorare anche come falegname e stradino, recupera le tecniche del passato e ne inventa di nuove per la preparazione delle tessere in vetro con foglia d'oro per mosaici: nel 1840 viene premiato per questo insieme a Francesco Torcellan. Nel 1856 recupera, primo nell'800, il segreto del vetro calcedonio e ne produce moltissimi pezzi ma ai riconoscimenti della critica non corrisponde alcun risultato commerciale. Deve quindi mettersi in società con Antonio Salviati che, secondo quanto lamenta il figlio Lorenzo junior, lo sfrutterà lo sfrutterà spacciandosi autore delle sue invenzioni .
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Murano, Museo del Vetro, dal 6 dicembre 2008
LE OPERE ESPOSTE
Nell’espositore centrale della prima sala, sono esposte opere dal 1806 al 1864 di manifatture diverse.
Da un lato campionari di canne e perle (1, 2, 4, 16) dall’altro opere di carattere celebrativo dei regnanti dell’epoca, talora realizzate in occasione di loro visite a Murano (8, 11, 15), dall’altro ancora opere di ispirazione neoclassica (10, 12, 14) e saggi di bravura e di pazienza in cui il vetro è solo un contenitore.
1. Due campionari di canne in filigrana a retortoli, di intarsi con avventurina e di conterie di vari colori, 1838
Domenico Bussolin (1805-1886)
dono dell’autore
2. Mazzette di perle lavorate a lume, 1840-1860
Manifatture non identificate
Probabilmente Giovanni Giacomuzzi, Giovanni Battista Franchini (1804-1873)
e Pietro Bigaglia (1786-1876)
3. Vascello costruito in un bottiglione chiuso con tappo “impossibile”, 1806
Capitano Francesco Biondo
4. Due campionari a libro con perle a lume, 1840-1860
Pietro Bigaglia (1786-1876)
dono di Alessandro Zecchin
5. Ripiano di tavolo in marmo con intarsio in smalti policromi (la piastrina centrale con gondola dei Franchini è probabilmente
un aggiunta successiva), 1851
Esposto a New York nel 1853 e donato al museo dagli autori nel 1863
Angelo e Giovanni Giacomuzzi (1818-1872)
6. Disegno originale del tavolo ad intarsi e smalti policromi donato a Napoleone Bonaparte nel 1811
Benedetto Barbaria (1784-1875)
7. Negozio di biade costruito in un bottiglione con tappo “impossibile”
Autore non identificato, probabilmente coevo al n. 3
8. Piastra in avventurina con ritratto del Papa Pio IX, 1846 (?)
Pietro Bigaglia (1786-1876)
9. Rosario con grani e crocefisso in avventurina, 1850 ca.
Pietro Bigaglia (1786-1876) (?)
10. Profilo virile (Antonio Canova?) in micromosaico monocromo
Manifattura non identificata, inizio XIX sec.
11. Piastra con ritratto monocromo in micromosaico di Napoleone
Manifattura non identificata, prima metà del XIX sec.
12. Copia in micromosaico del tondo con vasca e colombe della villa di Adriano a Tivoli
Manifattura non identificata, prima metà del XIX sec.
13. Ritratto su smalto di Lorenzo Radi (originariamente posta sul campionario di canne di smalti policromi qui esposto al n. 38), 1864
Giovanni Albertini (?)
14. Disco a mosaico su fondo turchese con figura danzante ripresa dalla Ebe di Antonio Canova
Manifattura non identificata, prima metà del XIX sec.
15. Progetto originale dell’arco di trionfo decorato con conterie, specchio ed elementi in vetro, allestito a Murano per festeggiare
nel 1838 l’ingresso dell’imperatore d’Austria Ferdinando I e di Marianna Pia di Savoia
Giuseppe Zanetti, 1838
16. Mazzette di conterie
Manifatture non identificate,
probabilmente prima metà del XIX
sec.
Nella seconda sala
Lavori in vetro calcedonio di Lorenzo Radi (1803-1874)
Doni dell’autore e del figlio Lorenzo Radi junior
Murano, 1850-1860
17. Boccia (probabilmente prova per verificare le combinazioni di colore)
cl. VI n. 3184
18. Vaso
cl. VI n. 3190
19. Tre piccole bottiglie
cl. VI nn. 871, 872, 3178
20. Due bicchieri
cl. VI nn. 3176, 3199
21. Pressacarte ottagonale
cl. VI n. 3198
22. Due calici
cl. VI nn. 3179, 3180
23/ 24/ 26. Grande vaso
cl. VI n. 1720, 3221, 3186
25. Tazza
cl. VI n. 3168
27. Piccolo piatto
cl. VI n. 3171
28. Brocca
cl. VI n. 3167
29. Vaso
cl. VI n. 3189
30. Vaso a forma di cornucopia
cl. VI n. 3157
31. Vaso con montatura in filigrana d’argento
cl. VI n. 3158
32/ 33/ 36. Boccia
cl. VI n. 3182, 3190, 3181
34. Bicchiere e due bottiglie
cl. VI nn. 1721, 3173, 3174
35. Piattino, vaso e piccola
caraffa
cl. VI nn. 3167, 3204, 3163
Opere eterogenee in cui i temi storici, politici e ricerca sperimentale
si intrecciano.
37. Due massi in avventurina il più grande di Pietro Bigaglia (presentato all’Esposizione di Murano del 1869), il più piccolo probabilmente
di Lorenzo Graziati, 1850 ca.
38. Campionario di piccole canne di smalti in gradazione per mosaico monumentale
Lorenzo Radi (1803-1874)
donato nel 1864
39. Scatola con piastrine policrome e manici di coltelli (uno attribuito a Pietro Bigaglia) con murrine,1843-1848 Giovan Battista (1804-1873) e Jacopo Franchini (1827-1863) donato dagli autori nel 1865
40. Piccolo vaso realizzato in occasione del Congresso degli Scienziati, datato 17 settembre 1847
Pietro Bigaglia (1786-1876)
41. Scatola con un campionario di cannette in smalti policromi usate dai Franchini per realizzare i microritratti e ritratto di Giuseppe Garibaldi, 1862
Giovan Battista Franchini (1804-1873)
donato dall’autore nel 1865
42. Scatola con collana e perle a lume con foglia d’oro sotto cristallo;
due perle con veduta di Piazza San Marco, 1838
Giovan Battista Franchini (1804-1873)
donato dall’autore nel 1865
43. Grande bicchiere decorato a smalti monocromi con motivi neoclassici
Manifattura non identificata, primo quarto del XIX sec.
cl. VI n. 1680
44. Bicchiere decorato a smalti con soggetti e cartigli relativi alle vicende veneziane dopo la caduta della Repubblica Manifattura non identificata, post 1806
45. Bottiglia decorata a smalti raffigurante un pittore
Probabilmente Murano, Manifattura non identificata, primo quarto del XIX sec.
46. Bottiglia in cristallo inciso alla mora con soggetto patriottico e cartiglio:
“Viva Venezia ed i suoi prodi Militi 27 ottobre 1848”
Probabilmente Fratelli Cozzato
cl. VI n. 3223
47. Piccola bottiglia in smalto bianco incamiciato di rubino, bicchiere in rubino incamiciato di smalto bianco, coppa su piede ad anello in smalto bianco, 1815
Benedetto Barbaria (1784-1875)
Lavori di Pietro Bigaglia (1786-1876), 1845-1848
Doni dell’autore e di Alessandro Zecchin
48. Parte di vaso in vetro granito policromo
cl. VI n. 3126
49. Parte di vaso in vetro granito verde
cl. VI n. 3128
50. Vaso in vetro granito policromo
cl. VI n. 3127
51. Grande vaso in vetro granito policromo
cl. VI n. 3125
52. Vaso in vetro granito verde
cl. VI n. 1690
53. Quattro piccoli bicchieri in vetro granito policromo
cl. VI nn. 3135, 3136, 3137, 3138
54. Tre vasi in vetro granito nei colori verde, rosso mattone e bianco
spruzzato di vari colori
cl. VI nn. 3124, 3123, 1688
55. Grande vaso in vetro granito rosso con interno blu
cl. VI n. 3131
56. Vaso sferico in vetro granito policromo
cl. VI n. 3130
57. Due vasi in vetro granito rosa
cl. VI nn. 3132, 1689
Lavori di Pietro Bigaglia (1786-1876), 1845-1848
Doni dell’autore e di Alessandro Zecchin
58. Coperchio e piccolo vaso con segmenti di canne in filigrana
policroma
cl. VI nn. 3208, 3092
59. Pomolo in avventurina molata e pressacarte con segmenti di canne in
filigrana policroma
cl. VI nn. 3147, 3145
60. Due pressacarte e un saggio di intarsio con smalti policromi e avventurina
cl. VI nn. 3220, 3150, 3151
61. Coppia di calici in filigrana a fili bianchi e acquamare,
cl. VI nn. 3121, 3122
62. Coppia di vasi in filigrana a fili bianchi
cl. VI nn. 3105, 3106
63. Cestino in filigrana a reticello rubino e avventurina
cl. VI n. 3064
64. Moretto portacandela con vestito in filigrana policroma
cl. VI n. 3142
65. Vaso in filigrana a fili bianchi
cl. VI n. 3107
66. Caffettiera in filigrana a reticello bianco e blu
cl. VI n. 3065
67. Piccolo calice in filigrana a fili bianchi e rubino, e calice in filigrana a reticello
cl. VI nn. 3119, 3097
68. Bugia in filigrana a ritortoli bianchi con avventurina
cl. VI n. 1337
69. Brocca in avventurina e coppa in avventurina incamiciata di blu
cl. VI nn. 3154, 3153
70. Vaso a canne policrome alternate con canne a retortoli
cl. VI n. 3079
71. Due bicchieri a canne policrome alternate con canne a retortoli
cl. VI nn. 1708, 3099
72. Due bottiglie a canne policrome alternate
cl. VI nn. 3077, 1697
73. Due brocche e una bottiglia a penne rubino su smalto bianco
cl. VI nn. 3081, 3084, 3076
74. Grande vaso in vetro blu con spezzoni di canne in filigrana policrome e murrine
cl. VI n. 3149
75. Due bottiglie e un vasetto a canne policrome alternate con canne a retortoli
cl. VI nn. 3074, 3005, 1711
Lavori di Pietro Bigaglia (1786-1876), 1845-1848
Doni dell’autore e di Alessandro Zecchin
76. Piastra in filigrana a reticello policromo
cl. VI n. 3055
77. Grande ruo da finestra in filigrana a reticello bianco, acquamare e rubino
cl. VI n. 3045
78. Piccolo vaso in filigrana a reticello rubino e cristallo
cl. VI n. 3062
79. Due vasi e una bottiglia in filigrana a reticello bianco e giallo
cl. VI nn. 3010, 3017, 3011
80. Catino in filigrana a reticello bianco, verde e rubino
cl. VI n. 3004
81. Alzata in filigrana a reticello bianco, giallo e rubino
cl. VI n. 1695
82. Grande coppa su piede in vetro acquamare e filigranan a reticello bianco e avventurina
cl. VI n. 3012
83. Otto rui da finestra in filigrana a reticello policromo,
cl. VI nn. 3032, 3023, 3031, 1702, 3035,
1709, 1701, 3046
84. Due bottiglie in filigrana a reticello bianco
cl. VI nn. 3069, 3070
85. Due grandi bicchieri in filigrana a reticello azzurro e bianco
cl. VI nn. 3015, 3016
86. Due bottiglie con tappo, una in filigrana a reticello bianco e giallo e
una in filigrana bianca e blu
cl. VI nn. 1691, 1704
87. Due bottiglie in filigrana a reticello bianco, giallo e rubino
cl. VI nn. 3013, 3018
88. Due vasi in filigrana a reticello bianco, uno su vetro turchese e uno su vetro giallo
cl. VI nn. 3009, 1696
89. Vaso in filigrana a reticello blu
cl. VI n. 3003
Lavori di di Lorenzo Graziati, 1850 ca.
Doni dell’autore
90. Urna con coperchio in filigrana a canne turchesi, bianche e rubino
cl. VI n. 3087
91. Piccolo vassoio in filigrana turchese
cl. VI n. 3022
92. Due tazzine e un piattino in filigrana a fili bianchi su turchese
cl. VI nn. 3103, 3104
93. Due tappi da bottiglia (?) in filigrana bianca e verde
cl. VI nn. 3143, 3144
94. Bottiglia in filigrana a reticello rosa, bianco e blu
cl. VI n. 1710
95. Vaso blu in filigrana a reticello bianco e blu
cl. VI n. 1692
96. Vassoio in filigrana bianca e verde
cl. VI n. 3103
97. Vaso giallo ambra in filigrana a reticello bianco
cl. VI n. 3001
98. Calice in filigrana turchese e bianca, e bicchiere in filigrana acquamare e bianca
cl. VI nn. 3115, 3072
99. Vaso in filigrana acquamare e bianca
cl. VI n. 3082
100. Bicchiere in filigrana turchese e bianca
cl. VI n. 3146
101. Bottiglia in filigrana a reticello bianco con retortoli acquamare
cl. VI n. 1714
06
dicembre 2008
Ritrovare il museo. Murano 1797-1859 dalle collezioni del Museo del Vetro
Dal 06 dicembre 2008 al 06 gennaio 2009
arti decorative e industriali
Location
MUSEO DEL VETRO DI MURANO
Venezia, Fondamenta Giustinian, 8, (Venezia)
Venezia, Fondamenta Giustinian, 8, (Venezia)
Biglietti
Ingresso con il biglietto del Museo
Intero: euro 5,50
Ridotto: euro 3,00
ragazzi U.E. da 6 a 14 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi; studenti* U.E dai 15 ai 29 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di studenti; cittadini U.E. ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice
Gratuito: residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate;
Orario di apertura
ore 10-17 (biglietteria 10 - 16.30) chiuso mercoledì, 25 dicembre 2008, 1 gennaio e 1 maggio 2009
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