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Riurbanizzazioni
A poco più di un anno di distanza da ‘La Collezione Urbana’ ecco una nuova mostra dedicata alla più o meno mentalmente sana relazione con i luoghi in cui la specie umana’ ha deciso di costruire e vivere, analizzati attraverso le opere di otto artisti internazionali, come sempre dalla Collezione OGA.
Comunicato stampa
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A poco più di un anno di distanza da ‘La Collezione Urbana’ ecco una nuova mostra dedicata alla più o meno mentalmente sana relazione con i luoghi in cui la specie umana’ ha deciso di costruire e vivere, analizzati attraverso le opere di otto artisti internazionali, come sempre provenienti dalla Collezione dell’OGA.
Neno Belchev (Varna, Bulgaria, 1971). Diplomato alla National Academy of Art di Sofia, in Bulgaria, Belchev lavora come videoartista e regista, ma anche con la performance, l’installazione, la scultura, i nuovi media ed è curatore indipendente. Ha partecipato a moltissime mostre collettive internazionali. Il suo approccio è sempre quello di cercare di guardare oltre la superficie delle cose, nella loro vera essenza, anche attraverso la provocazione, riflettendo su come il mondo sta cambiando sotto i nostri occhi. Usa molto spesso l'umorismo, ma prende molto sul serio la sua arte.
Homer Fives (Birmingham, GB, 1982). Artista visivo, autodidatta, ha partecipato a mostre negli USA e nel Regno Unito. Ecco cosa dice del suo lavoro “Ho l'obiettivo di coinvolgere, stimolare, sfidare e invitare il mio pubblico a fare domande, analizzare e analizzare, se lo desiderano. Il rapporto tra me e lo spettatore è simbiotico, non ho pochi dubbi, ma posso suggerire, anche le parole dell'artista stimato Sir Francis Bacon: "Il lavoro dell'artista è sempre quello di approfondire il mistero".
Werther Germondari (Rimini, 1963) Artista visivo, performer e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge dai primi anni ottanta una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali internazionali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.
Vincenzo Monticelli Cuggiò (Napoli, 1969). Artista visivo, alla Galleria Gallerati (Roma) esordisce nel 2006 con una ricerca di fotografia intimista, nelle successive edizioni della rassegna fotografica Fuori analizza il contesto metropolitano e nel 2016 espone Urbano, la sua prima personale, presentata anche al Castelnuovo Fotografia V Edizione (Castelnuovo di Porto, Roma). Dal 2010 le sue opere fotografiche sono in esemplare unico. Dal 2014 partecipa a diverse collettive dell’OGA e dal 2017 realizza anche opere tridimensionali. E’ nel 2018 che adotta lo pseudonimo Cuggiarte.
Uliyana Podkoritova (Bryansk, Russia, 1984) nel 2007 si è laureata presso l'Università statale di arti di stampa di Mosca ‘Ivan Fedorov’, facoltà di arti grafiche, e nella Scuola di fotografia e multimedia di Mosca in videoarte, laboratorio di Kirill Preobrazhensky; nel 2016 si è poi laureata presso il Laboratorio di "Voce" presso l'Istituto di Teatro, sotto la direzione di Natalia Pschenitschnikova, ed è cantante del teatro di voci "La Goal" sotto la guida della stessa Pschenitschnikova.
Mikio Saito (Sapporo, Giappone, 1978) è un artista visivo di Sapporo. Laureato presso l'Università di Waseda, Tokyo, Giappone (2000) e Städelschule, Francoforte, Germania (2007) e ha un Master in Fine Arts. Il suo interesse nel fare arte è quello di esplorare alcune idee comuni / simili in diverse culture. Le idee locali sono spesso correlate a una certa parte di universale, allo stesso tempo. È interessato ad evidenziare il contrasto o la poca differenza, e ciò che hanno in comune le diverse tradizioni.
David Anthony Sant (Sidney, 1968) Dopo aver lavorato per molti anni alla di creazione di immagini bidimensionali, i rapidi progressi della tecnologia digitale a prezzi accessibili lo hanno spinto a sperimentare la creazione di immagini in digitale e ha scelto di lavorare interamente in video, partecipando con i suoi lavori a molte mostre collettive internazionali. Ogni suo lavoro è un tentativo di esplorare il linguaggio visivo dell'immagine in movimento e una ricerca della posizione e dello spazio vissuti all'interno degli ambienti urbani.
Theo Sparks (Llansteffan, UK, 1996) è un animatore del Galles. Gli piace inseguire idee originali e renderle al meglio possibile. Lavora anche nel ‘mondo reale, cosa che la maggior parte degli animatori non ha il lusso di permettersi. Il suo lavoro in mostra è soprattutto un'esperienza audio/visiva, in cui si esplora un processo unico che combina adesivi e animazioni e collega il mondo reale al mondo digitale. L'astrattismo visivo-narrativo deriva direttamente dal suo stile personale di illustratore, che ha come obiettivo quello di ispirare curiosità e originalità.
Neno Belchev (Varna, Bulgaria, 1971). Diplomato alla National Academy of Art di Sofia, in Bulgaria, Belchev lavora come videoartista e regista, ma anche con la performance, l’installazione, la scultura, i nuovi media ed è curatore indipendente. Ha partecipato a moltissime mostre collettive internazionali. Il suo approccio è sempre quello di cercare di guardare oltre la superficie delle cose, nella loro vera essenza, anche attraverso la provocazione, riflettendo su come il mondo sta cambiando sotto i nostri occhi. Usa molto spesso l'umorismo, ma prende molto sul serio la sua arte.
Homer Fives (Birmingham, GB, 1982). Artista visivo, autodidatta, ha partecipato a mostre negli USA e nel Regno Unito. Ecco cosa dice del suo lavoro “Ho l'obiettivo di coinvolgere, stimolare, sfidare e invitare il mio pubblico a fare domande, analizzare e analizzare, se lo desiderano. Il rapporto tra me e lo spettatore è simbiotico, non ho pochi dubbi, ma posso suggerire, anche le parole dell'artista stimato Sir Francis Bacon: "Il lavoro dell'artista è sempre quello di approfondire il mistero".
Werther Germondari (Rimini, 1963) Artista visivo, performer e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge dai primi anni ottanta una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali internazionali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.
Vincenzo Monticelli Cuggiò (Napoli, 1969). Artista visivo, alla Galleria Gallerati (Roma) esordisce nel 2006 con una ricerca di fotografia intimista, nelle successive edizioni della rassegna fotografica Fuori analizza il contesto metropolitano e nel 2016 espone Urbano, la sua prima personale, presentata anche al Castelnuovo Fotografia V Edizione (Castelnuovo di Porto, Roma). Dal 2010 le sue opere fotografiche sono in esemplare unico. Dal 2014 partecipa a diverse collettive dell’OGA e dal 2017 realizza anche opere tridimensionali. E’ nel 2018 che adotta lo pseudonimo Cuggiarte.
Uliyana Podkoritova (Bryansk, Russia, 1984) nel 2007 si è laureata presso l'Università statale di arti di stampa di Mosca ‘Ivan Fedorov’, facoltà di arti grafiche, e nella Scuola di fotografia e multimedia di Mosca in videoarte, laboratorio di Kirill Preobrazhensky; nel 2016 si è poi laureata presso il Laboratorio di "Voce" presso l'Istituto di Teatro, sotto la direzione di Natalia Pschenitschnikova, ed è cantante del teatro di voci "La Goal" sotto la guida della stessa Pschenitschnikova.
Mikio Saito (Sapporo, Giappone, 1978) è un artista visivo di Sapporo. Laureato presso l'Università di Waseda, Tokyo, Giappone (2000) e Städelschule, Francoforte, Germania (2007) e ha un Master in Fine Arts. Il suo interesse nel fare arte è quello di esplorare alcune idee comuni / simili in diverse culture. Le idee locali sono spesso correlate a una certa parte di universale, allo stesso tempo. È interessato ad evidenziare il contrasto o la poca differenza, e ciò che hanno in comune le diverse tradizioni.
David Anthony Sant (Sidney, 1968) Dopo aver lavorato per molti anni alla di creazione di immagini bidimensionali, i rapidi progressi della tecnologia digitale a prezzi accessibili lo hanno spinto a sperimentare la creazione di immagini in digitale e ha scelto di lavorare interamente in video, partecipando con i suoi lavori a molte mostre collettive internazionali. Ogni suo lavoro è un tentativo di esplorare il linguaggio visivo dell'immagine in movimento e una ricerca della posizione e dello spazio vissuti all'interno degli ambienti urbani.
Theo Sparks (Llansteffan, UK, 1996) è un animatore del Galles. Gli piace inseguire idee originali e renderle al meglio possibile. Lavora anche nel ‘mondo reale, cosa che la maggior parte degli animatori non ha il lusso di permettersi. Il suo lavoro in mostra è soprattutto un'esperienza audio/visiva, in cui si esplora un processo unico che combina adesivi e animazioni e collega il mondo reale al mondo digitale. L'astrattismo visivo-narrativo deriva direttamente dal suo stile personale di illustratore, che ha come obiettivo quello di ispirare curiosità e originalità.
09
dicembre 2019
Riurbanizzazioni
Dal 09 al 20 dicembre 2019
architettura
arte contemporanea
disegno e grafica
arte contemporanea
disegno e grafica
Location
OSPIZIO GIOVANI ARTISTI
Roma, Via Cernaia, 15, (Roma)
Roma, Via Cernaia, 15, (Roma)
Orario di apertura
Solo su appuntamento, scrivendo a wgermondari@mac.com
Vernissage
9 Dicembre 2019, h 18 - 20.30
Autore