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Riverberi Mediterranei Caso C
Questa mostra vede insieme 8 opere recenti, cm. 80 x 80, di artisti e artiste di varie latitudini. Gli artisti quali “cercatori d’anima” si organizzano e si coordinano per offrire un contributo, un nuovo “focus” e così delineare un nuovo “status” dell’arte.
Comunicato stampa
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Breve scheda della mostra “Riverberi Mediterranei” a cura di Maurizio Vitiello
Questa mostra vede insieme 8 opere recenti, cm. 80 x 80, di artisti e artiste di varie latitudini.
Beatríz Cárdenas, Maria Pia Daidone, Natallia Gillo Piatrova, Emidio Mastrangioli, Mauro Molinari, Viviana Pallotta, Silia Pellegrino, Sandro Perelli formano una compagnia differenziata.
Dopo le problematiche pause pandemiche si ritorna alle esposizioni e a mettersi in discussione.
Gli artisti quali “cercatori d’anima” si organizzano e si coordinano per offrire un contributo, un nuovo “focus” e così delineare un nuovo “status” dell’arte.
I codici linguistici, ben diversi tra di loro, ci fanno riflettere e ci permettono di comprendere tutte le dinamiche che sostanziano la misura dell’”esprit” contemporaneo delle arti visive.
L’esposizione integra, non solo “riverberi di sensi mediterranei”, ma anche transiti, utopie, futuri.
Questa piccola, ma motivata, rassegna ci permette di verificare i fermenti in atto.
Questo “meeting” di ricalchi memoriali e di rilievi innovativi, raccolti sul “fil rouge” di vene mediterranee, evidenzia una legittima frontiera panoramica di profili e di impulsi.
Beatríz Cárdenas continua nel suo percorso geometrico-spaziale sino a rendere cromie in “farfalle di luce” e tagli in contrappunti di resilienze estetiche che connettono dispositivi bilanciati tra àncora e ala.
Maria Pia Daidone determina nelle opere trasparenze e motivazioni, d’impeccabile preziosità semantica, nonché filigrane emotive, d’indiscussa valenza, che agitano onde intime e incapsulano vertigini.
Natallia Gillo Piatrova vaglia l’esplosività potenziale di un territorio e illumina il suo percorso di scelte operative oro-geografiche e mantiene ben salda la sua pronuncia informale, rilevante e forte.
Emidio Mastrangioli nell’ambito di ritrovati motivi di “still life” continua a lavorare, intensamente, nel suo studio di Sulmona (AQ) e a perfezionare metafisiche disposizioni di eloquenti pause esistenziali.
Mauro Molinari dettaglia con singolari visioni figure deframmentate; coriandoli segnici tratteggiano la complessità della vita metropolitana, non sempre semplice, che si “finge” nelle trame della laboriosità.
Viviana Pallotta produce, in un flusso continuo di prove, da internauta, le sue osservazioni per cogliere, tra radici vissute e riporti iconici, molteplici identità che classificano le variegate presenze del mondo.
Silia Pellegrino è ritornata a produrre; con tocchi rapidi ha elaborato, in rapsodica sintesi, un urlo di dolore misto a rabbia, mosso dalla vita difficile, che ci stringe, da molto tempo.
Sandro Perelli vive di musica col suo inseparabile sax e trasferisce nelle sue elaborazioni visive ritmi e cadenze per poter arrivare ad associare a dimensioni sonore considerazioni estetiche.
Questa mostra vede insieme 8 opere recenti, cm. 80 x 80, di artisti e artiste di varie latitudini.
Beatríz Cárdenas, Maria Pia Daidone, Natallia Gillo Piatrova, Emidio Mastrangioli, Mauro Molinari, Viviana Pallotta, Silia Pellegrino, Sandro Perelli formano una compagnia differenziata.
Dopo le problematiche pause pandemiche si ritorna alle esposizioni e a mettersi in discussione.
Gli artisti quali “cercatori d’anima” si organizzano e si coordinano per offrire un contributo, un nuovo “focus” e così delineare un nuovo “status” dell’arte.
I codici linguistici, ben diversi tra di loro, ci fanno riflettere e ci permettono di comprendere tutte le dinamiche che sostanziano la misura dell’”esprit” contemporaneo delle arti visive.
L’esposizione integra, non solo “riverberi di sensi mediterranei”, ma anche transiti, utopie, futuri.
Questa piccola, ma motivata, rassegna ci permette di verificare i fermenti in atto.
Questo “meeting” di ricalchi memoriali e di rilievi innovativi, raccolti sul “fil rouge” di vene mediterranee, evidenzia una legittima frontiera panoramica di profili e di impulsi.
Beatríz Cárdenas continua nel suo percorso geometrico-spaziale sino a rendere cromie in “farfalle di luce” e tagli in contrappunti di resilienze estetiche che connettono dispositivi bilanciati tra àncora e ala.
Maria Pia Daidone determina nelle opere trasparenze e motivazioni, d’impeccabile preziosità semantica, nonché filigrane emotive, d’indiscussa valenza, che agitano onde intime e incapsulano vertigini.
Natallia Gillo Piatrova vaglia l’esplosività potenziale di un territorio e illumina il suo percorso di scelte operative oro-geografiche e mantiene ben salda la sua pronuncia informale, rilevante e forte.
Emidio Mastrangioli nell’ambito di ritrovati motivi di “still life” continua a lavorare, intensamente, nel suo studio di Sulmona (AQ) e a perfezionare metafisiche disposizioni di eloquenti pause esistenziali.
Mauro Molinari dettaglia con singolari visioni figure deframmentate; coriandoli segnici tratteggiano la complessità della vita metropolitana, non sempre semplice, che si “finge” nelle trame della laboriosità.
Viviana Pallotta produce, in un flusso continuo di prove, da internauta, le sue osservazioni per cogliere, tra radici vissute e riporti iconici, molteplici identità che classificano le variegate presenze del mondo.
Silia Pellegrino è ritornata a produrre; con tocchi rapidi ha elaborato, in rapsodica sintesi, un urlo di dolore misto a rabbia, mosso dalla vita difficile, che ci stringe, da molto tempo.
Sandro Perelli vive di musica col suo inseparabile sax e trasferisce nelle sue elaborazioni visive ritmi e cadenze per poter arrivare ad associare a dimensioni sonore considerazioni estetiche.
19
febbraio 2022
Riverberi Mediterranei Caso C
Dal 19 al 26 febbraio 2022
arte contemporanea
Location
Pocket Art Studio
Roma, Via della Reginella, 11, (RM)
Roma, Via della Reginella, 11, (RM)
Orario di apertura
Da martedì a domenica 11-13 e 16-19
Vernissage
19 Febbraio 2022, Ore 17. Alle 18 interventi di Giorgio Bertozzi, Pino Cotarelli, Maurizio Vitiello
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Autore testo critico