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Rob Sherwood – Totem
La mostra include lavori appartenenti a diverse serie alle quali l’artista sta lavorando da qualche anno, ad esempio The White Palm Trees, e introduce i Blow Ups, una nuova serie di lavori astratti. Altre opere sono invece ispirate da alcuni frammenti dell’archivio dell’artista.
Comunicato stampa
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La mostra include lavori appartenenti a diverse serie alle quali l’artista sta lavorando da qualche anno, ad esempio The White Palm Trees, e introduce i Blow Ups, una nuova serie di lavori astratti. Altre opere sono invece ispirate da alcuni frammenti dell'archivio dell'artista.
Tutti i lavori si riallacciano alla costante riflessione di Rob Sherwood sui valori della pittura tradizionale (gesto e materia) quando incontrano la cultura visiva schermo-centrica e commercializzata del mondo digitale. Ad esempio i Blow Ups sono realizzati ingrandendo e riproducendo meticolosamente alcune astrazioni dipinte precedentemente in piccola scala diventando così figurativi, ossia dipinti di dipinti.
In The Junksman’s Lament #2, una scritta realizzata con un rosa vibrante chiede agli spettatori "WHAT IS THIS VOICE?" (Che cos'è questa voce?), una frase che l'artista ha trovato in una delle tante email spam che raccoglie e archivia. In particolare, la frase è tratta da una serie di email scritte da una persona che cercava di contattare gli uffici governativi e istituzionali per esprimere la propria opinione sulla società. La ricerca di tracce umane, di esperienze realmente vissute, tra i mezzi di comunicazione contemporanea spesso impersonali, è quello che spinge Sherwood a collezionare informazioni e creare nuove immagini.
La serie The White Palm Trees è stata ispirata dai poster con immagini di isole tropicali che spesso l'artista ha visto attaccate ai muri degli uffici e rappresenta un delicato contrappunto ai Blow Ups:
"Quando si guarda ai dipinti in questione, c'è la sensazione che ogni immagine sia arricchita da un'aura sognante. Dopotutto, questi dipinti non rappresentano gli alberi di palma come oggetti ma piuttosto come idea, immagini di immagini il cui oggetto è stato perso […]. E' come se il pensiero di qualcosa di immateriale e puro come la luce venisse svilito, reso appiccicoso e abietto".
(Rye Dag Holmboe ‘Filthy Lucre – New Paintings by Rob Sherwood’ – The White Review, Feb 2015).
Tutti i lavori si riallacciano alla costante riflessione di Rob Sherwood sui valori della pittura tradizionale (gesto e materia) quando incontrano la cultura visiva schermo-centrica e commercializzata del mondo digitale. Ad esempio i Blow Ups sono realizzati ingrandendo e riproducendo meticolosamente alcune astrazioni dipinte precedentemente in piccola scala diventando così figurativi, ossia dipinti di dipinti.
In The Junksman’s Lament #2, una scritta realizzata con un rosa vibrante chiede agli spettatori "WHAT IS THIS VOICE?" (Che cos'è questa voce?), una frase che l'artista ha trovato in una delle tante email spam che raccoglie e archivia. In particolare, la frase è tratta da una serie di email scritte da una persona che cercava di contattare gli uffici governativi e istituzionali per esprimere la propria opinione sulla società. La ricerca di tracce umane, di esperienze realmente vissute, tra i mezzi di comunicazione contemporanea spesso impersonali, è quello che spinge Sherwood a collezionare informazioni e creare nuove immagini.
La serie The White Palm Trees è stata ispirata dai poster con immagini di isole tropicali che spesso l'artista ha visto attaccate ai muri degli uffici e rappresenta un delicato contrappunto ai Blow Ups:
"Quando si guarda ai dipinti in questione, c'è la sensazione che ogni immagine sia arricchita da un'aura sognante. Dopotutto, questi dipinti non rappresentano gli alberi di palma come oggetti ma piuttosto come idea, immagini di immagini il cui oggetto è stato perso […]. E' come se il pensiero di qualcosa di immateriale e puro come la luce venisse svilito, reso appiccicoso e abietto".
(Rye Dag Holmboe ‘Filthy Lucre – New Paintings by Rob Sherwood’ – The White Review, Feb 2015).
18
maggio 2016
Rob Sherwood – Totem
Dal 18 maggio al 15 luglio 2016
arte contemporanea
Location
FEDERICA SCHIAVO GALLERY
Roma, Piazza Di Montevecchio, 16, (Roma)
Roma, Piazza Di Montevecchio, 16, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 11 - 19
Vernissage
18 Maggio 2016, h 18.00-20.00
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