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Robert Capa in Italia 1943 – 1944
L’esposizione, curata da Beatrix Lengyel, racconta lo sbarco degli Alleati in Italia attraverso gli occhi di colui che è considerato il padre del fotogiornalismo, uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi che ha saputo guardare da vicino gli eventi, affiancandosi al dolore: “se le tue fotografie non sono all’altezza, non eri abbastanza vicino” diceva Robert Capa
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo il successo di Roma, Firenze, Genova e Milano arriva anche in Sicilia la mostra
dedicata al grande fotoreporter di guerra Robert Capa, che racconta gli anni della
seconda guerra mondiale in Italia.
In collaborazione con la Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia e il
Museo Nazionale Ungherese di Budapest, il Comune di Troina ospiterà dal 5 luglio al
30 settembre 2015 la mostra “Robert Capa in Italia 1943-1944”
L’esposizione, curata da Beatrix Lengyel, racconta lo sbarco degli Alleati in Italia
attraverso gli occhi di colui che è considerato il padre del fotogiornalismo, uno dei più
grandi fotografi di tutti i tempi che ha saputo guardare da vicino gli eventi, affiancandosi
al dolore: "se le tue fotografie non sono all'altezza, non eri abbastanza vicino" diceva
Robert Capa.
Le 78 fotografie che saranno esposte mostrano una guerra fatta di gente comune, di
piccoli paesi ridotti in macerie, di soldati e di civili vittime di una stessa strage, tutto
trattato da Capa con la stessa solidarietà che gli permette di fermare la paura, l'attesa,
l'attimo prima dello sparo, il riposo, la speranza.
Un viaggio fotografico che dallo sbarco in Sicilia nel 1943 si spinge fino ad Anzio, per
arrivare al 1944 e rivelare le tante facce della guerra, abbandonando la retorica per
spingersi dentro il cuore del conflitto. Come spiega John Steinbeck "Capa sapeva cosa
cercare e cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la
guerra, perché è soprattutto un'emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell'emozione
conoscendola da vicino".
Pochi soldati hanno visto tante guerre quante Capa, nato Endre Friedmann, a
Budapest, nel 1913. E se non fosse stato per la macchina fotografica impugnata al
posto del fucile, non sarebbe stato facile distinguerlo tra i militari sbarcati in Normandia,
o tra gli uomini delle truppe americane arrivati in Sicilia per liberare l’Italia.
Fedele al suo stile Capa atterra in Sicilia, nel luglio del ‘43, col suo paracadute, è
appena stato licenziato dalla rivista «Collier’s Weekly», ma alla notizia dello sbarco
degli alleati si unisce alle truppe e con loro passa otto mesi, prima in Sicilia, poi a
Napoli, su fino ad Anzio, «embedded», quando ancora il termine (riferito ai giornalisti
che si muovono con i soldati) non esisteva.
A questi otto mesi di lavoro intenso, che gli varranno l’assunzione a «Life», è dedicata
la mostra «Robert Capa in Italia. 1943-1944»: 78 fotografie che raccontano una guerra
lontana dai luoghi comuni, una guerra fatta di persone, soldati in attesa, di quotidianità
semplice nella sua eccezionalità. Nel diario che Capa tiene e che verrà pubblicato nel
1947 col titolo «Slightly out of focus» («Leggermente fuori fuoco») a proposito della
battaglia di Troina, in Sicilia, scrive: «Era la prima volta che seguivo un attacco
dall’inizio alla fine, fu l’occasione per scattare ottime foto. Erano immagini molto
semplici. Mostravano quanto noiosa e poco spettacolare fosse in verità la guerra».
La scelta del Comune di Troina di ospitare l’importante evento culturale non è casuale.
Il servizio giornalistico di Capa dedicato alla famosa “Battaglia di Troina” venne
pubblicato nell’agosto 1943 sulla celebre rivista americana LIFE. Da lì inizia un proficuo
rapporto di collaborazione che farà diventare Capa uno dei più grandi fotoreporter di
tutti i tempi.
Una parte significativa degli scatti che verranno esposti nella mostra riprendono lo
sbarco alleato in Sicilia e in particolare i giorni cruenti della Battaglia di Troina. Il
visitatore avrà la possibilità, visitando la mostra, di poter visionare i luoghi in cui Capa
scatto le celebri immagini conosciute in tutto il mondo.
La selezione di fotografie in mostra provenie dalla serie Robert Capa Master Selection
III conservata a Budapest e acquisita dal Museo Nazionale Ungherese tra la fine del
2008 e l’inizio del 2009. La serie, composta da 937 fotografie scattate da Capa in 23
paesi di 4 continenti, è una delle tre Master Selection realizzate da Cornell, fratello di
Robert Capa, anch’egli fotografo, e da Richard Whelan, biografo di Capa, all’inizio degli
anni Novanta e oggi conservate a New York, Tokyo e Budapest. Le serie, identiche tra
loro e denominate Master Selection I, II e III, provengono dalla collezione
dell’International Center of Photography di New York, dove è conservata l’eredità di
Capa.
Accompagna la mostra un catalogo con testi di Beatrix Lengyel, Ilona Stemlerné Balog,
Éva Fisli e Luigi Tomassini, bilingue italiano/inglese, di 192 pagine e 80 fotografie. E’
una coedizione Museo Nazionale Ungherese di Budapest e Fratelli Alinari, Fondazione
per la Storia della Fotografia, prezzo di copertina 35 euro, prezzo speciale in mostra
30€.
dedicata al grande fotoreporter di guerra Robert Capa, che racconta gli anni della
seconda guerra mondiale in Italia.
In collaborazione con la Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia e il
Museo Nazionale Ungherese di Budapest, il Comune di Troina ospiterà dal 5 luglio al
30 settembre 2015 la mostra “Robert Capa in Italia 1943-1944”
L’esposizione, curata da Beatrix Lengyel, racconta lo sbarco degli Alleati in Italia
attraverso gli occhi di colui che è considerato il padre del fotogiornalismo, uno dei più
grandi fotografi di tutti i tempi che ha saputo guardare da vicino gli eventi, affiancandosi
al dolore: "se le tue fotografie non sono all'altezza, non eri abbastanza vicino" diceva
Robert Capa.
Le 78 fotografie che saranno esposte mostrano una guerra fatta di gente comune, di
piccoli paesi ridotti in macerie, di soldati e di civili vittime di una stessa strage, tutto
trattato da Capa con la stessa solidarietà che gli permette di fermare la paura, l'attesa,
l'attimo prima dello sparo, il riposo, la speranza.
Un viaggio fotografico che dallo sbarco in Sicilia nel 1943 si spinge fino ad Anzio, per
arrivare al 1944 e rivelare le tante facce della guerra, abbandonando la retorica per
spingersi dentro il cuore del conflitto. Come spiega John Steinbeck "Capa sapeva cosa
cercare e cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la
guerra, perché è soprattutto un'emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell'emozione
conoscendola da vicino".
Pochi soldati hanno visto tante guerre quante Capa, nato Endre Friedmann, a
Budapest, nel 1913. E se non fosse stato per la macchina fotografica impugnata al
posto del fucile, non sarebbe stato facile distinguerlo tra i militari sbarcati in Normandia,
o tra gli uomini delle truppe americane arrivati in Sicilia per liberare l’Italia.
Fedele al suo stile Capa atterra in Sicilia, nel luglio del ‘43, col suo paracadute, è
appena stato licenziato dalla rivista «Collier’s Weekly», ma alla notizia dello sbarco
degli alleati si unisce alle truppe e con loro passa otto mesi, prima in Sicilia, poi a
Napoli, su fino ad Anzio, «embedded», quando ancora il termine (riferito ai giornalisti
che si muovono con i soldati) non esisteva.
A questi otto mesi di lavoro intenso, che gli varranno l’assunzione a «Life», è dedicata
la mostra «Robert Capa in Italia. 1943-1944»: 78 fotografie che raccontano una guerra
lontana dai luoghi comuni, una guerra fatta di persone, soldati in attesa, di quotidianità
semplice nella sua eccezionalità. Nel diario che Capa tiene e che verrà pubblicato nel
1947 col titolo «Slightly out of focus» («Leggermente fuori fuoco») a proposito della
battaglia di Troina, in Sicilia, scrive: «Era la prima volta che seguivo un attacco
dall’inizio alla fine, fu l’occasione per scattare ottime foto. Erano immagini molto
semplici. Mostravano quanto noiosa e poco spettacolare fosse in verità la guerra».
La scelta del Comune di Troina di ospitare l’importante evento culturale non è casuale.
Il servizio giornalistico di Capa dedicato alla famosa “Battaglia di Troina” venne
pubblicato nell’agosto 1943 sulla celebre rivista americana LIFE. Da lì inizia un proficuo
rapporto di collaborazione che farà diventare Capa uno dei più grandi fotoreporter di
tutti i tempi.
Una parte significativa degli scatti che verranno esposti nella mostra riprendono lo
sbarco alleato in Sicilia e in particolare i giorni cruenti della Battaglia di Troina. Il
visitatore avrà la possibilità, visitando la mostra, di poter visionare i luoghi in cui Capa
scatto le celebri immagini conosciute in tutto il mondo.
La selezione di fotografie in mostra provenie dalla serie Robert Capa Master Selection
III conservata a Budapest e acquisita dal Museo Nazionale Ungherese tra la fine del
2008 e l’inizio del 2009. La serie, composta da 937 fotografie scattate da Capa in 23
paesi di 4 continenti, è una delle tre Master Selection realizzate da Cornell, fratello di
Robert Capa, anch’egli fotografo, e da Richard Whelan, biografo di Capa, all’inizio degli
anni Novanta e oggi conservate a New York, Tokyo e Budapest. Le serie, identiche tra
loro e denominate Master Selection I, II e III, provengono dalla collezione
dell’International Center of Photography di New York, dove è conservata l’eredità di
Capa.
Accompagna la mostra un catalogo con testi di Beatrix Lengyel, Ilona Stemlerné Balog,
Éva Fisli e Luigi Tomassini, bilingue italiano/inglese, di 192 pagine e 80 fotografie. E’
una coedizione Museo Nazionale Ungherese di Budapest e Fratelli Alinari, Fondazione
per la Storia della Fotografia, prezzo di copertina 35 euro, prezzo speciale in mostra
30€.
04
luglio 2015
Robert Capa in Italia 1943 – 1944
Dal 04 luglio al 30 settembre 2015
fotografia
Location
TORRE CAPITANIA
Troina, Via Conte Ruggero, 47, (Enna)
Troina, Via Conte Ruggero, 47, (Enna)
Biglietti
€ 5,00 intero € 3,00 ridotto
Orario di apertura
da lunedì a giovedì: 9.00-13.00, venerdì, sabato e domenica: 10.00-13.00 ; 18.00-22.0010-19.30
Vernissage
4 Luglio 2015, ore 18
Autore
Curatore