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Robert De Niro Sr. 1922-1993
Pittore noto ed apprezzato in America durante tutto il corso della sua lunga e appassionata carriera di artista e di insegnante, De Niro Sr. approda solo ora in Italia, a undici anni dalla sua morte avvenuta a New York nel 1993.
Comunicato stampa
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Si cerchi per un momento di dimenticare Robert De Niro Jr., l’attore americano di origini italiane ormai divenuto una icona del nostro immaginario cinematografico, e si focalizzi invece l’attenzione sulla figura del padre che porta il medesimo nome, Robert De Niro Sr., nato nello Stato di New York, Syracuse, nel 1922, da genitori italiani emigrati negli Stati Uniti dalla regione degli Abruzzi.
Pittore noto ed apprezzato in America durante tutto il corso della sua lunga e appassionata carriera di artista e di insegnante, De Niro Sr. approda solo ora in Italia, a undici anni dalla sua morte avvenuta a New York nel 1993. Gli spazi suggestivi del Museo Andersen – che fu dimora e atelier di un artista norvegese-americano a Roma dalla fine del XIX alla metà del secolo XX, e quindi per sua propria vocazione destinato ad ospitare mostre di artisti stranieri in rapporto diretto o indiretto con l’Italia - presentano dunque per la prima volta a Roma la produzione di un pittore nella quale può felicemente leggersi uno dei multiformi percorsi che hanno caratterizzato l’arte americana a partire dagli anni ’50 del Novecento.
Circa quarantacinque opere fra dipinti e disegni, tutte provenienti dalla Salander O’Reilly Galleries di New York grazie alla cui generosa disponibilità è stato possibile realizzare questa esposizione romana, documentano il lungo e meditato processo che sottende allo sguardo di De Niro sugli oggetti, sulle figure, sul paesaggio. Il lungo soggiorno in Francia, dal 1961 al 1964, segna indelebilmente la sua pittura nel senso di un marcato influsso della tradizione pittorica francese, cezanniana e matissiana, che si evidenzia nel segno, nella forma e nel colore. Alle linee sciolte e mobilissime dei suoi tanti disegni a carboncino fortemente contrastati corrispondono i segni forti e altrettanto fluidi nonchè le macchie accese di colore dei suoi olii su tela, a creare immagini in perenne dinamismo espressivo - si tratti di paesaggi, figure o nature morte – nelle quali si fondono l’occhio di un artista figurativo, la tecnica di un espressionista astratto e la disciplina di un pittore tradizionalista.
Pittore nel senso proprio della parola e personalità dai multiformi interessi, De Niro ha scritto egli stesso su alcuni artisti da lui prediletti (Boucher, Corot, Degas, Manet, Bonnard, Soutine, Munch) e altrettanta enfasi creativa ha manifestato nei suoi poemi ritmati in versi, poi raccolti nel volume A Fashionable Watering place (San Francisco, 1976). Una curiosità per il pubblico italiano : il grande artista Emilio Vedova, nel 1951, ha scritto su De Niro nella rivista « Art Digest » (n.25, 1 febbr. 1951, p.19).
Alcuni dipinti di De Niro, di grandi dimensioni, saranno esposti nei piu’ vasti spazi della Galleria Nazionale d’Arte Moderna a richiamare, per i visitatori di un grande museo, la piu’ esaustiva mostra monografica in corso al Museo Hendrik C.Andersen.
Pittore noto ed apprezzato in America durante tutto il corso della sua lunga e appassionata carriera di artista e di insegnante, De Niro Sr. approda solo ora in Italia, a undici anni dalla sua morte avvenuta a New York nel 1993. Gli spazi suggestivi del Museo Andersen – che fu dimora e atelier di un artista norvegese-americano a Roma dalla fine del XIX alla metà del secolo XX, e quindi per sua propria vocazione destinato ad ospitare mostre di artisti stranieri in rapporto diretto o indiretto con l’Italia - presentano dunque per la prima volta a Roma la produzione di un pittore nella quale può felicemente leggersi uno dei multiformi percorsi che hanno caratterizzato l’arte americana a partire dagli anni ’50 del Novecento.
Circa quarantacinque opere fra dipinti e disegni, tutte provenienti dalla Salander O’Reilly Galleries di New York grazie alla cui generosa disponibilità è stato possibile realizzare questa esposizione romana, documentano il lungo e meditato processo che sottende allo sguardo di De Niro sugli oggetti, sulle figure, sul paesaggio. Il lungo soggiorno in Francia, dal 1961 al 1964, segna indelebilmente la sua pittura nel senso di un marcato influsso della tradizione pittorica francese, cezanniana e matissiana, che si evidenzia nel segno, nella forma e nel colore. Alle linee sciolte e mobilissime dei suoi tanti disegni a carboncino fortemente contrastati corrispondono i segni forti e altrettanto fluidi nonchè le macchie accese di colore dei suoi olii su tela, a creare immagini in perenne dinamismo espressivo - si tratti di paesaggi, figure o nature morte – nelle quali si fondono l’occhio di un artista figurativo, la tecnica di un espressionista astratto e la disciplina di un pittore tradizionalista.
Pittore nel senso proprio della parola e personalità dai multiformi interessi, De Niro ha scritto egli stesso su alcuni artisti da lui prediletti (Boucher, Corot, Degas, Manet, Bonnard, Soutine, Munch) e altrettanta enfasi creativa ha manifestato nei suoi poemi ritmati in versi, poi raccolti nel volume A Fashionable Watering place (San Francisco, 1976). Una curiosità per il pubblico italiano : il grande artista Emilio Vedova, nel 1951, ha scritto su De Niro nella rivista « Art Digest » (n.25, 1 febbr. 1951, p.19).
Alcuni dipinti di De Niro, di grandi dimensioni, saranno esposti nei piu’ vasti spazi della Galleria Nazionale d’Arte Moderna a richiamare, per i visitatori di un grande museo, la piu’ esaustiva mostra monografica in corso al Museo Hendrik C.Andersen.
11
dicembre 2004
Robert De Niro Sr. 1922-1993
Dall'undici dicembre 2004 al 06 febbraio 2005
arte contemporanea
Location
MUSEO HENDRIK CHRISTIAN ANDERSEN
Roma, Via Pasquale Stanislao Mancini, 20, (Roma)
Roma, Via Pasquale Stanislao Mancini, 20, (Roma)
Orario di apertura
9.00 – 19.30 ; lunedì, chiuso; Caffè del Museo : 9.00 – 16.30
Vernissage
11 Dicembre 2004, ore 18
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