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Robert Marnika – Visite
Un progetto, in collaborazione con l’artista Rita Chessa, che l’autore porta avanti interrogandosi sui cambiamenti e le trasformazioni della terra in cui lui stesso è nato e che ha dovuto abbandonare
Comunicato stampa
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VISITE
Non si sa mai cosa aspettarsi entrando in una casa abbandonata.
Spesso rifugio per roditori, insetti o nidi di uccelli.
Oltrepassare la porta di un luogo disabitato è il primo passo di un’indagine visiva, un cercare risposte all’interrogativo sempre aperto e incalzante della memoria.
Dopo un grande flusso migratorio, una dittatura, una guerra, si tende a voler cambiare radicalmente il volto di un territorio e solo in poche aree si possono ritrovare le stratificazioni di questi passaggi storici.
L’isola di Sestrunj, nell’arcipelago che precede l’ingresso al porto di Zadar, è come un sito archeologico a cielo aperto, ancora da scoprire, da interrogare.
Visite nasce in una delle sue tante case abbandonate, una scatola di ricordi e intrecci di vite.
Un esercizio del ritorno diluito nel tempo della memoria, emblematico in una cultura di confine, dove l’essere costretti a lasciare la propria terra è un gesto che accompagna generazioni: quella di chi lascia la sponda per un’altra oltremare, e quella di chi approda nel pieno di una guerra e lì cerca rifugio.
Visite è una riflessione, un indovinare risposte per questo migrare, riportando dall’ombra ciò che per anni è rimasto chiuso, i gesti di un’intera vita, inseguendo in parallelo un senso di appartenenza a quella terra, di riconciliazione con le scelte imposte dagli eventi.
Non si sa mai cosa aspettarsi entrando in una casa abbandonata.
Spesso rifugio per roditori, insetti o nidi di uccelli.
Oltrepassare la porta di un luogo disabitato è il primo passo di un’indagine visiva, un cercare risposte all’interrogativo sempre aperto e incalzante della memoria.
Dopo un grande flusso migratorio, una dittatura, una guerra, si tende a voler cambiare radicalmente il volto di un territorio e solo in poche aree si possono ritrovare le stratificazioni di questi passaggi storici.
L’isola di Sestrunj, nell’arcipelago che precede l’ingresso al porto di Zadar, è come un sito archeologico a cielo aperto, ancora da scoprire, da interrogare.
Visite nasce in una delle sue tante case abbandonate, una scatola di ricordi e intrecci di vite.
Un esercizio del ritorno diluito nel tempo della memoria, emblematico in una cultura di confine, dove l’essere costretti a lasciare la propria terra è un gesto che accompagna generazioni: quella di chi lascia la sponda per un’altra oltremare, e quella di chi approda nel pieno di una guerra e lì cerca rifugio.
Visite è una riflessione, un indovinare risposte per questo migrare, riportando dall’ombra ciò che per anni è rimasto chiuso, i gesti di un’intera vita, inseguendo in parallelo un senso di appartenenza a quella terra, di riconciliazione con le scelte imposte dagli eventi.
10
gennaio 2009
Robert Marnika – Visite
Dal 10 al 24 gennaio 2009
fotografia
Location
OFFICINE FOTOGRAFICHE
Roma, Via Giuseppe Libetta, 1, (Roma)
Roma, Via Giuseppe Libetta, 1, (Roma)
Orario di apertura
Dal Lun al ven 16– 19:30, sabata 10–13
Vernissage
10 Gennaio 2009, ore 19
Sito web
www.robertmarnika.com
Autore
Curatore