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Robert Morris
Una grande mostra dedicata ad uno dei massimi esponenti della Minimal Art, che tra l’altro ha lasciato nel territorio pratese e pistoiese opere significative.
Comunicato stampa
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Una grande mostra dedicata ad uno dei massimi esponenti della Minimal Art, che tra l’altro ha lasciato nel territorio pratese e pistoiese opere significative come il Labirinto della Fattoria di Celle, l’altare, l'ambone bronzeo a forma di manto ed il candeliere nel Duomo di Prato, la scultura Quattro per Donatello nel chiostro del Museo dell'Opera del Duomo. Attualmente un suo lavoro è esposto alla Galleria dell'Accademia di Firenze nella mostra Forme per il David.
La mostra di Prato sarà curata da Jean-Pierre Criqui, uno dei più noti esperti a livello internazionale dell'artista.
Per la prima volta in Italia saranno esposti insieme un numero considerevole di Blind Time Drawings: circa 80 disegni scelti tra le 6 serie che formano il corpus completo di questo lavoro a cui Morris si è dedicato per più di trent’anni. Dai primi disegni del 1973 fino ai più recenti Moral Drawings del 2000, con una particolare enfasi sulla quarta serie, un gruppo di opere ispirate dagli scritti del filosofo Donald Davidson (Drawing with Davidson, 1991), oltre ad alcuni disegni che non appartengono a nessuna delle sei serie, come i Crisis Drawings.
I Blind Time Drawings sono disegni realizzati dall'artista ad occhi chiusi o bendati, previa una breve stesura delle indicazioni che seguirà nell'esecuzione, per sottolineare lo scarto tra l’idea e la realizzazione, tra il proposito dell’artista e il limite del corpo. Gli scritti sono parte integrante dell’opera e spesso si trovano ai margini del disegno stesso.
Il fatto di non vedere il foglio mentre disegno mina tutte le idee di intenzionalità e rimette in questione lo statuto di errore come criterio limite. Per chi lavora ad occhi bendati la nozione di talento perde completamente di senso. Il processo in se non mi interessa, non è che un mezzo. (Robert Morris).
In mostra, inoltre, saranno presentati alcuni dei capolavori di Morris, opere seminali che hanno ispirato sia il minimalismo che l'arte concettuale, come il famoso Card File del 1962 ed ancora Box with the Sound of its Own Making (1961), Self-Portrait (EEG) (1963), i Mirrored Cubes (1965), i film Mirror Film e Finch College Project Film, entrambi del 1969, la grande installazione Threadwaste with Mirrors (1968/1998) e Portland Mirrors (1977).
In occasione della mostra di Prato sarà pubblicato un libro dedicato principalmente ai Blind Time Drawings, la pubblicazione più importante ed esaustiva dedicata a questi straordinari lavori. I testi saranno di Robert Morris, Donald Davidson e Jean-Pierre Criqui.
La mostra di Prato sarà curata da Jean-Pierre Criqui, uno dei più noti esperti a livello internazionale dell'artista.
Per la prima volta in Italia saranno esposti insieme un numero considerevole di Blind Time Drawings: circa 80 disegni scelti tra le 6 serie che formano il corpus completo di questo lavoro a cui Morris si è dedicato per più di trent’anni. Dai primi disegni del 1973 fino ai più recenti Moral Drawings del 2000, con una particolare enfasi sulla quarta serie, un gruppo di opere ispirate dagli scritti del filosofo Donald Davidson (Drawing with Davidson, 1991), oltre ad alcuni disegni che non appartengono a nessuna delle sei serie, come i Crisis Drawings.
I Blind Time Drawings sono disegni realizzati dall'artista ad occhi chiusi o bendati, previa una breve stesura delle indicazioni che seguirà nell'esecuzione, per sottolineare lo scarto tra l’idea e la realizzazione, tra il proposito dell’artista e il limite del corpo. Gli scritti sono parte integrante dell’opera e spesso si trovano ai margini del disegno stesso.
Il fatto di non vedere il foglio mentre disegno mina tutte le idee di intenzionalità e rimette in questione lo statuto di errore come criterio limite. Per chi lavora ad occhi bendati la nozione di talento perde completamente di senso. Il processo in se non mi interessa, non è che un mezzo. (Robert Morris).
In mostra, inoltre, saranno presentati alcuni dei capolavori di Morris, opere seminali che hanno ispirato sia il minimalismo che l'arte concettuale, come il famoso Card File del 1962 ed ancora Box with the Sound of its Own Making (1961), Self-Portrait (EEG) (1963), i Mirrored Cubes (1965), i film Mirror Film e Finch College Project Film, entrambi del 1969, la grande installazione Threadwaste with Mirrors (1968/1998) e Portland Mirrors (1977).
In occasione della mostra di Prato sarà pubblicato un libro dedicato principalmente ai Blind Time Drawings, la pubblicazione più importante ed esaustiva dedicata a questi straordinari lavori. I testi saranno di Robert Morris, Donald Davidson e Jean-Pierre Criqui.
26
febbraio 2005
Robert Morris
Dal 26 febbraio al 29 maggio 2005
arte contemporanea
Location
CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI
Prato, Viale Della Repubblica, 277, (Prato)
Prato, Viale Della Repubblica, 277, (Prato)
Biglietti
intero: € 5,00; ridotto: € 4,00
Orario di apertura
lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì 12-19; sabato, domenica e festivi 10-19
Vernissage
26 Febbraio 2005, ore 18
Ufficio stampa
ROSI FONTANA
Autore
Curatore