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Roberta Basile – Linea d’ombra
In questa nuova serie di lavori della Basile, la
caratteristica portante dei colori si giocherà su
opere aventi una lettura bilaterale data dal colore fluorescente, il quale al buio darà una diversa linfa
all’opera, che vivrà di luce propria. Inoltre l’opera giocherà proprio sull’altra faccia della vita, quella della possibile duplice visione/lettura della storia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Castel dell’Ovo
sala delle carceri
Personale d’arte contemporanea di
Roberta Basile
LINEA D’OMBRA
sull’utilità e il danno della storia
opening
venerdi 9 dicembre 2011
ore 17.00- 19.15
indirizzo di saluto Esther Basile
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
con il patrocinio del
Comune di Napoli e Assessorato alla Cultura
Fondazione Forum Universale delle Culture 2013
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Durante la serata inaugurale si assisterà alla
performance dell’attrice Claudia Pellegrini che
leggerà alcuni brani di Nietzsche e Conrad .
Artista pluridisciplinare
Roberta Basile, versatile intellettuale napoletana
laureata in filosofia, esprime la propria creatività in vari ambiti artistici, dalla poesia alla critica letteraria. Ha esposto le sue opere a Berlino, Ancona , Bruxelles, Roma, Brugge, New York, Palermo, Basilea, Napoli.
Il titolo della mostra che è appunto: linea d’ombra ispirato al grande Conrad mentre il sottotitolo sull’utilità e il danno della storia è di Nietzsche: (“ Allora l’uomo dice e invidia la bestia che dimentica subito e vede ogni attimo morire realmente”).
In questa nuova serie di lavori della Basile, la
caratteristica portante dei colori si giocherà su
opere aventi una lettura bilaterale data dal colore fluorescente, il quale al buio darà una diversa linfa all’opera, che vivrà di luce propria. Inoltre l’opera giocherà proprio sull’ altra faccia della vita, quella della possibile duplice visione/lettura della storia. Sono opere che raccontano emozioni e sentimenti: pace, rivoluzioni, misure e dismisure, Corsi e ricorsi. Roberta Basile esamina le coscienze della massa, come anche del singolo uomo, mediante una visione binaria globale dove ascesi e concretezza diventano i punti di unione e di forza della sua ricerca espressiva. Il progetto prevede un excursus tra i temi: filosofia, religione, Africa e ‘oltre’. Nella serie oltre, in particolare, si materializzano concetti e simbologie tramite la gestualità dei segni e delle tonalità cromatiche. Determinante ed esemplare è in tal modo l’equilibrio formale dei
segni sovrapposti sulla tela. Nulla passa sotto silenzio: dalla polemica socio-politica, ai più recenti riferimenti naturalistici e ambientalistici, fino all’invito a usare la ragione per rimanere a galla, sottraendosi al caos. Domande sull’evasione di un’arte che,
nell’insieme del suo essere, è principio commisto
di poesia, filosofia e religione che ricerca, dunque, di un archetipo (di stampo junghiano). Nella serie filosofia l’artista pone la domanda sull’essenza dell’essere degli Stati, sulla nuova era che si presenta e sulla necessità che si avverte nel mondo intero di un’unione reale e profonda che non può più basarsi meramente su un’etica economica a danno degli esseri o degli stati più deboli.
Le creazioni dell’artista napoletana vanno oltre,
facendo rivivere e diffondendo stralci significativi del pensiero di filosofi come Platone, Heiddeger, Jonas e poeti come Laing.
Nella serie religione si assiste alla ricerca del risveglio dell’ uomo nuovo, che richiama alla
memoria il bene comune della terra e delle
forze che bisogna lasciare emergere per
l’emancipazione (o evoluzione) a favore del bene.
Utopia che deve essere vista come modello cui
ispirarsi e non come qualcosa di irrealizzabile.
Lascia così allo spettatore porre la domanda sul
senso della storia e, dunque, sul dovere che ogni
essere vivente deve avere rispetto al mondo.
Cerchiamo di ri-creare per i posteri l’unione tra
individuo e ambiente attraverso il coraggio di una
nuova lotta spirituale: una rivoluzione umana.
Nella serie africa l’artista vuole analizzare l’essere di una civiltà che, nella sua mutazione, divenga simbolo di rinascita e terra dove noi “stati educati” dovremmo portare quel senso di civilizzazione tanto agognato.
La storia ha dimostrato e dimostra quanto
un singolo individuo possa tramutare le sorti
del mondo nel bene o nel male. Sarebbe
utile comprendere pienamente il termine
individualismo: esso, ottenuto dopo secoli di
dipendenza, da un lato restituì all’uomo il suo
centro, dall’altro lo condusse all’odierno puntino di egocentrismo.
Oggi assistiamo ad un nuovo passaggio epocale,
che mira a ricondurre l’uomo, oramai sicuro del
suo egocentrico potere, a baricentro dell’universo, o meglio risvegliarlo ad un Sé.
I filosofi di ultima generazione ci hanno avvisato
di ciò che sarebbe sopraggiunto se fosse stata
seguita la strada di uno sfrenato capitalismo e di
una velocità dei tempi:l’uomo non sarebbe riuscito
a seguire se stesso. Di lei Renata Caragliano ha scritto: viene da pensare all’uso delle tautologie, caustiche enunciazioni di “verità assolute”, del concettuale americano Joseph Kosuth. Non solo la sperimentazione verbale e visiva diventa protagonista di diversi movimenti artistici per tutto il novecento […] del “Gruppo63” nelle sperimentazioni New Dada, della Pop Art e del Nouveau Realismo […]. Sono tante pagine del sapere strappate e ricomposte in un palinsesto visivo che come tanti specchi rimandano a contenuti sociali politici e religiosi […]. E’ una pittura quasi mistica quella proposta dalla Basile che si serve della grafia per riscrivere il suo libro dedicato alla storia del mondo.
Rosi Ranieri ha scritto: Contemplative rinascite:”
La grafia segnico-espressiva di Roberta Basile
[…] viene da lei elevata verso una forma spirituale comunicativa. […] Linguaggi incisivi si stagliano così su nitidi e puliti sfondi tonali, per delinearsi nel movimento della stesura grafica, dove la potenza artistica della scrittura si equivale alla forza rappresentativa della pittura. Si manifestano contenuti sociali e riflessioni esistenziali, recuperando antichi valori e tradizioni. Sembrano realizzazioni di opere architettoniche realizzate dalla grafia stessa del linguaggio e dalla bellezza
estetica espressa dal carattere segnico.
Claudia Pellegrini
Artista pluridisciplinare, si divide equamente tra teatro e musica. Lavora come attrice (Dialoghi da una fotografia di S. Colombo, Non stiamo mica insieme di C. Pellegrini e P.Serra, A memoria do oceano di P.Serra, E’ morto Frank Sinatra di G. Tocci, La lezione di E.Ionesco,
Marathon di G. Sepe, Siddharta2000 di H. Yamanouchi, Trittico profano di M.Francia, e altri), come cantante jazz e bossanova, avanguardia e improvvisazione, come compositrice (musiche per il film“Normopatie, spettacolo teatrale “Non stiamo mica insieme”)
allestimento arch. Giancarmine Basile
fotografia Alice Serra
sala delle carceri
Personale d’arte contemporanea di
Roberta Basile
LINEA D’OMBRA
sull’utilità e il danno della storia
opening
venerdi 9 dicembre 2011
ore 17.00- 19.15
indirizzo di saluto Esther Basile
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
con il patrocinio del
Comune di Napoli e Assessorato alla Cultura
Fondazione Forum Universale delle Culture 2013
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Durante la serata inaugurale si assisterà alla
performance dell’attrice Claudia Pellegrini che
leggerà alcuni brani di Nietzsche e Conrad .
Artista pluridisciplinare
Roberta Basile, versatile intellettuale napoletana
laureata in filosofia, esprime la propria creatività in vari ambiti artistici, dalla poesia alla critica letteraria. Ha esposto le sue opere a Berlino, Ancona , Bruxelles, Roma, Brugge, New York, Palermo, Basilea, Napoli.
Il titolo della mostra che è appunto: linea d’ombra ispirato al grande Conrad mentre il sottotitolo sull’utilità e il danno della storia è di Nietzsche: (“ Allora l’uomo dice
In questa nuova serie di lavori della Basile, la
caratteristica portante dei colori si giocherà su
opere aventi una lettura bilaterale data dal colore fluorescente, il quale al buio darà una diversa linfa all’opera, che vivrà di luce propria. Inoltre l’opera giocherà proprio sull’ altra faccia della vita, quella della possibile duplice visione/lettura della storia. Sono opere che raccontano emozioni e sentimenti: pace, rivoluzioni, misure e dismisure, Corsi e ricorsi. Roberta Basile esamina le coscienze della massa, come anche del singolo uomo, mediante una visione binaria globale dove ascesi e concretezza diventano i punti di unione e di forza della sua ricerca espressiva. Il progetto prevede un excursus tra i temi: filosofia, religione, Africa e ‘oltre’. Nella serie oltre, in particolare, si materializzano concetti e simbologie tramite la gestualità dei segni e delle tonalità cromatiche. Determinante ed esemplare è in tal modo l’equilibrio formale dei
segni sovrapposti sulla tela. Nulla passa sotto silenzio: dalla polemica socio-politica, ai più recenti riferimenti naturalistici e ambientalistici, fino all’invito a usare la ragione per rimanere a galla, sottraendosi al caos. Domande sull’evasione di un’arte che,
nell’insieme del suo essere, è principio commisto
di poesia, filosofia e religione che ricerca, dunque, di un archetipo (di stampo junghiano). Nella serie filosofia l’artista pone la domanda sull’essenza dell’essere degli Stati, sulla nuova era che si presenta e sulla necessità che si avverte nel mondo intero di un’unione reale e profonda che non può più basarsi meramente su un’etica economica a danno degli esseri o degli stati più deboli.
Le creazioni dell’artista napoletana vanno oltre,
facendo rivivere e diffondendo stralci significativi del pensiero di filosofi come Platone, Heiddeger, Jonas e poeti come Laing.
Nella serie religione si assiste alla ricerca del risveglio dell’ uomo nuovo, che richiama alla
memoria il bene comune della terra e delle
forze che bisogna lasciare emergere per
l’emancipazione (o evoluzione) a favore del bene.
Utopia che deve essere vista come modello cui
ispirarsi e non come qualcosa di irrealizzabile.
Lascia così allo spettatore porre la domanda sul
senso della storia e, dunque, sul dovere che ogni
essere vivente deve avere rispetto al mondo.
Cerchiamo di ri-creare per i posteri l’unione tra
individuo e ambiente attraverso il coraggio di una
nuova lotta spirituale: una rivoluzione umana.
Nella serie africa l’artista vuole analizzare l’essere di una civiltà che, nella sua mutazione, divenga simbolo di rinascita e terra dove noi “stati educati” dovremmo portare quel senso di civilizzazione tanto agognato.
La storia ha dimostrato e dimostra quanto
un singolo individuo possa tramutare le sorti
del mondo nel bene o nel male. Sarebbe
utile comprendere pienamente il termine
individualismo: esso, ottenuto dopo secoli di
dipendenza, da un lato restituì all’uomo il suo
centro, dall’altro lo condusse all’odierno puntino di egocentrismo.
Oggi assistiamo ad un nuovo passaggio epocale,
che mira a ricondurre l’uomo, oramai sicuro del
suo egocentrico potere, a baricentro dell’universo, o meglio risvegliarlo ad un Sé.
I filosofi di ultima generazione ci hanno avvisato
di ciò che sarebbe sopraggiunto se fosse stata
seguita la strada di uno sfrenato capitalismo e di
una velocità dei tempi:l’uomo non sarebbe riuscito
a seguire se stesso. Di lei Renata Caragliano ha scritto: viene da pensare all’uso delle tautologie, caustiche enunciazioni di “verità assolute”, del concettuale americano Joseph Kosuth. Non solo la sperimentazione verbale e visiva diventa protagonista di diversi movimenti artistici per tutto il novecento […] del “Gruppo63” nelle sperimentazioni New Dada, della Pop Art e del Nouveau Realismo […]. Sono tante pagine del sapere strappate e ricomposte in un palinsesto visivo che come tanti specchi rimandano a contenuti sociali politici e religiosi […]. E’ una pittura quasi mistica quella proposta dalla Basile che si serve della grafia per riscrivere il suo libro dedicato alla storia del mondo.
Rosi Ranieri ha scritto: Contemplative rinascite:”
La grafia segnico-espressiva di Roberta Basile
[…] viene da lei elevata verso una forma spirituale comunicativa. […] Linguaggi incisivi si stagliano così su nitidi e puliti sfondi tonali, per delinearsi nel movimento della stesura grafica, dove la potenza artistica della scrittura si equivale alla forza rappresentativa della pittura. Si manifestano contenuti sociali e riflessioni esistenziali, recuperando antichi valori e tradizioni. Sembrano realizzazioni di opere architettoniche realizzate dalla grafia stessa del linguaggio e dalla bellezza
estetica espressa dal carattere segnico.
Claudia Pellegrini
Artista pluridisciplinare, si divide equamente tra teatro e musica. Lavora come attrice (Dialoghi da una fotografia di S. Colombo, Non stiamo mica insieme di C. Pellegrini e P.Serra, A memoria do oceano di P.Serra, E’ morto Frank Sinatra di G. Tocci, La lezione di E.Ionesco,
Marathon di G. Sepe, Siddharta2000 di H. Yamanouchi, Trittico profano di M.Francia, e altri), come cantante jazz e bossanova, avanguardia e improvvisazione, come compositrice (musiche per il film“Normopatie, spettacolo teatrale “Non stiamo mica insieme”)
allestimento arch. Giancarmine Basile
fotografia Alice Serra
09
dicembre 2011
Roberta Basile – Linea d’ombra
Dal 09 dicembre 2011 al 07 gennaio 2012
arte contemporanea
Location
CASTEL DELL’OVO
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 11.00- 16.30, festivi ore 11.00- 13.00
Vernissage
9 Dicembre 2011, ore 17
Sito web
www.robertabasile.com
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