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Roberta Conigliaro – Due sponde un solo mare
Il 6 aprile si inaugura presso il Milan Art & Events Center Due sponde un solo mare, mostra itinerante della scultrice Roberta Conigliaro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 6 aprile si inaugura presso il Milan Art & Events Center Due sponde un solo mare, mostra itinerante della scultrice Roberta Conigliaro.
Dopo la prime due tappe nel 2016 - al Museo Regionale Pepoli di Trapani e a Siracusa nella sede di palazzo Montalto – il progetto è approdato a febbraio 2017 a Tunisi per il convegno internazionale di studi mediterranei (Università La Manouba e Istituto Italiano di Cultura di Tunisi) dedicato a “Sicilia, Insularità e Identità mediterranee”e la mostra riprende il suo viaggio, stavolta verso nord a Milano, nella sede della Galleria MA-EC.
Due continenti, l’Africa e l’Europa, uno di fronte all’altro, separati da una striscia di mare, il Mediterraneo, il “mare di mezzo”. Un mare sulle cui coste si affacciano diversi popoli, con differenti culture che nei secoli si sono scontrati ma anche mescolati lasciandoci un patrimonio artistico che risente di queste reciproche influenze.
“Ti basta andare su una costa, alzare lo sguardo e già l’immensa distesa del mare abbraccerà il tuo orizzonte. E’significativo che l’uomo quando si trova su una costa guardi spontaneamente verso il mare aperto e non, al contrario, dal mare verso la terra.” (C. Schmitt)
Due coste, quella nordafricana e quella siciliana che si guardano: porto di partenza, l’una; terreno di approdo di popolazioni in fuga da guerre e povertà, che sognano una nuova vita, un nuovo inizio, l’altra. La costa sud, così vicina eppure, a volte, irraggiungibile e il viaggio si interrompe a metà strada. Giorno dopo giorno, un tratto di mare che diventa la culla sempre più grande di sogni naufragati.
L’ispirazione nasce da lontano, da un sogno di bambina quando seduta sugli scogli di fronte a Siracusa, guardando il mare immaginava dall’altra parte la costa africana. Dallo sguardo puntato a lungo su questo orizzonte nasce il progetto di questa mostra della scultrice siracusana Roberta Conigliaro. Un insieme di “suggestioni ed immagini scolpite”, in pietra e terracotta, alle quali accostare alcuni testi – scritti durante la realizzazione delle opere - che accompagnino il percorso del visitatore. Una mostra che parla di speranze, di sogni infranti e, soprattutto, di … incontri.
L’arte, con il suo linguaggio universale, può essere un ponte che mette in comunicazione popoli sì diversi ma tutti legati da un filo rosso che è il loro essere Mediterranei.
Roberta Conigliaro, scultrice, siracusana, vive e lavora a Roma.
Sono cresciuta a Siracusa, una città del sud della Sicilia. Sin da piccola al mare, seduta sugli scogli, osservavo l’orizzonte ed immaginavo di poter andare oltre con lo sguardo per riuscire a vedere l’altra costa, quella africana. Ho sempre percepito la sua vicinanza, soprattutto nei giorni in cui soffiava il vento del deserto.
Nel 1989 mi sono spostata verso nord, a Roma ma il mio sguardo continua ad essere rivolto verso sud…oggi più che mai.
Principali mostre: “La scuola dei Generi”, galleria Cà d’Oro Roma; “Riparte 2002”, International Art Fair Roma; 2004 mostra personale, galleria “l’arco e la fonte”, Siracusa; “Profondo rosa” 2006 e 2007 (catalogo Giorgio Mondatori Editore); fiera Art Verona; fiera di Innsbruck 2008 “Periplo 2006”, Palazzo del Governo di Siracusa; Tour “euart 2009”, Miami, Boston, Dubai; fiera Berlinerliste 2009, Berlino; 2010 mostra personale, studio Vera, palazzo Doria Pamphilj, Roma; 2011 mostra personale “sud”, galleria quadrifoglio, Siracusa; fiera Affordable art fair 2012, Milano; 2013 mostra personale “un’esile scia di silenzio”, dialogo con la poesia di Antonia Pozzi, Antico Oratorio della Passione di Sant’Ambrogio, Milano; 2016 mostra personale “due sponde un solo mare”, due tappe: museo regionale Agostino Pepoli a Trapani e Palazzo Montalto a Siracusa.
Sito web: www.roberta-conigliaro.it
robertaconigliaro@virgilio.it
Pagina facebook: Roberta Conigliaro sculture
L’evento e’ inserito nel circuito del Fuorisalone
Dopo la prime due tappe nel 2016 - al Museo Regionale Pepoli di Trapani e a Siracusa nella sede di palazzo Montalto – il progetto è approdato a febbraio 2017 a Tunisi per il convegno internazionale di studi mediterranei (Università La Manouba e Istituto Italiano di Cultura di Tunisi) dedicato a “Sicilia, Insularità e Identità mediterranee”e la mostra riprende il suo viaggio, stavolta verso nord a Milano, nella sede della Galleria MA-EC.
Due continenti, l’Africa e l’Europa, uno di fronte all’altro, separati da una striscia di mare, il Mediterraneo, il “mare di mezzo”. Un mare sulle cui coste si affacciano diversi popoli, con differenti culture che nei secoli si sono scontrati ma anche mescolati lasciandoci un patrimonio artistico che risente di queste reciproche influenze.
“Ti basta andare su una costa, alzare lo sguardo e già l’immensa distesa del mare abbraccerà il tuo orizzonte. E’significativo che l’uomo quando si trova su una costa guardi spontaneamente verso il mare aperto e non, al contrario, dal mare verso la terra.” (C. Schmitt)
Due coste, quella nordafricana e quella siciliana che si guardano: porto di partenza, l’una; terreno di approdo di popolazioni in fuga da guerre e povertà, che sognano una nuova vita, un nuovo inizio, l’altra. La costa sud, così vicina eppure, a volte, irraggiungibile e il viaggio si interrompe a metà strada. Giorno dopo giorno, un tratto di mare che diventa la culla sempre più grande di sogni naufragati.
L’ispirazione nasce da lontano, da un sogno di bambina quando seduta sugli scogli di fronte a Siracusa, guardando il mare immaginava dall’altra parte la costa africana. Dallo sguardo puntato a lungo su questo orizzonte nasce il progetto di questa mostra della scultrice siracusana Roberta Conigliaro. Un insieme di “suggestioni ed immagini scolpite”, in pietra e terracotta, alle quali accostare alcuni testi – scritti durante la realizzazione delle opere - che accompagnino il percorso del visitatore. Una mostra che parla di speranze, di sogni infranti e, soprattutto, di … incontri.
L’arte, con il suo linguaggio universale, può essere un ponte che mette in comunicazione popoli sì diversi ma tutti legati da un filo rosso che è il loro essere Mediterranei.
Roberta Conigliaro, scultrice, siracusana, vive e lavora a Roma.
Sono cresciuta a Siracusa, una città del sud della Sicilia. Sin da piccola al mare, seduta sugli scogli, osservavo l’orizzonte ed immaginavo di poter andare oltre con lo sguardo per riuscire a vedere l’altra costa, quella africana. Ho sempre percepito la sua vicinanza, soprattutto nei giorni in cui soffiava il vento del deserto.
Nel 1989 mi sono spostata verso nord, a Roma ma il mio sguardo continua ad essere rivolto verso sud…oggi più che mai.
Principali mostre: “La scuola dei Generi”, galleria Cà d’Oro Roma; “Riparte 2002”, International Art Fair Roma; 2004 mostra personale, galleria “l’arco e la fonte”, Siracusa; “Profondo rosa” 2006 e 2007 (catalogo Giorgio Mondatori Editore); fiera Art Verona; fiera di Innsbruck 2008 “Periplo 2006”, Palazzo del Governo di Siracusa; Tour “euart 2009”, Miami, Boston, Dubai; fiera Berlinerliste 2009, Berlino; 2010 mostra personale, studio Vera, palazzo Doria Pamphilj, Roma; 2011 mostra personale “sud”, galleria quadrifoglio, Siracusa; fiera Affordable art fair 2012, Milano; 2013 mostra personale “un’esile scia di silenzio”, dialogo con la poesia di Antonia Pozzi, Antico Oratorio della Passione di Sant’Ambrogio, Milano; 2016 mostra personale “due sponde un solo mare”, due tappe: museo regionale Agostino Pepoli a Trapani e Palazzo Montalto a Siracusa.
Sito web: www.roberta-conigliaro.it
robertaconigliaro@virgilio.it
Pagina facebook: Roberta Conigliaro sculture
L’evento e’ inserito nel circuito del Fuorisalone
06
aprile 2017
Roberta Conigliaro – Due sponde un solo mare
Dal 06 al 22 aprile 2017
arte contemporanea
Location
MA-EC MILAN ART & EVENTS CENTER
Milano, via Santa Maria Valle, 2, (Milano)
Milano, via Santa Maria Valle, 2, (Milano)
Orario di apertura
da martedi a venerdi 10-13 e 15-19. Sabato 15-19
Vernissage
6 Aprile 2017, ore 18.30
Autore