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Roberta Lozzi – Different landscapes
In mostra i collage-pittura dell’artista assemblati con fotocopie di vecchi disegni e fotografie realizzate durante alcuni viaggi. E sono proprio queste ultime che, anche se nascoste e a volte poco visibili, conferiscono alla serie una atmosfera da “paesaggio diverso”.
Comunicato stampa
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Different landscapes
di Roberta Lozzi
Roberta Lozzi, in questa mostra vengono esposti per la prima volta i collage della serie "different landscapes" accompagnati da una grande tela realizzata con la medesima tecnica.
I lavori su carta sono quasi tutti di dimensione A4 e sono stati realizzati mescolando il collage e la pittura assemblati con fotocopie di vecchi disegni e fotografie realizzate durante alcuni viaggi. E sono proprio queste ultime che, anche se nascoste e a volte poco visibili, conferiscono alla serie una atmosfera da "paesaggio diverso".
inaugurazione: martedì 15 marzo ore 18
orario: da martedì a venerdì dalle 17,00 alle 19,00
Paola Noè
Different landscapes
Le opere di Roberta Lozzi sono colore. Colore prima che colori. Perché il colore è l’essenza prima della narrazione dei suoi lavori, siano essi pitture o collages.
Il colore è blu, rosa, grigio, rosso... ma soprattutto è colore piatto, bidimensionale, strumento unico e protagonista, capace di invadere lo spazio.
Il colore nelle opere di Roberta Lozzi si trasforma in narrazione e immagini attraverso la scelta dei titoli evocati dall’artista. Esemplare è clouds, collage nel quale l’azzurro si trasforma in nuvole, mentre il mare ci appare in frammenti di bianco e nero.
Davanti alle sue opere, ho voluto conversare sottovoce con Roberta. Per riflettere sugli elementi più forti della sua ricerca.
Cosa significa per te il collage? Perchè la scelta di questa tecnica, ellittica, frammentaria, mancante?
Per me il collage coincide con l'essere artista: spezzarsi, bloccarsi, rielaborare l'accumulato, ricomporsi, ripartire..
Frammenti. Ma cos’è per te l'idea del frammento?
Nei miei primissimi lavori, come Broken e Breakable, era sempre presente l'idea della fragilità, della rottura. Due anni fa, dal 2009 ho cominciato a lavorare all'idea di "collage digitali" dove alcune foto venivano tagliate e ricomposte in photoshop. La poetica del frammento si è trasformata da scelta tematica a tecnica. La mia tecnica.
Che importanza ha la narrazione nei tuoi lavori?
Non credo ci sia una vera e propria narrazione nei miei lavori. Al contrario penso che le mie opere vadano nella direzione opposta. Penso che ognuno può vederci, meglio intra-vederci, quello che vuole, quello che riesce a vedere. Sebbene si tratti sempre di lavori molto personali, loro non vogliono raccontare... tutt'altro.
Qual è la storia che invece vuoi raccontare?
Io direi che non voglio raccontare nulla: al contrario, nei miei collage c’è l'esigenza di trovare una soluzione al pensiero di non appartenere ad alcuna definizione. Il collage mi dà libertà e la possibilità di fare a modo mio.
Dove nascono i tuoi collage?
Sono molto ordinata ed ossessionata dall’idea di buttare quasi tutto. Negli ultimi anni ho cominciato a salvare il salvabile, quello che mi era rimasto: vecchi disegni, fotografie di viaggi, fotocopie. Ho scoperto tra l’altro di avere un numero enorme di fotocopie, troppe. Ho sempre avuto la mania di fotocopiare i miei schizzi.
Per te è più importante la forma o il colore?
Entrambi, ma la cosa più importante di un lavoro per me rimane il titolo.. come nei libri e nei film... nel titolo riesco a creare quella sintesi che in nessun altro modo potrei ottenere..
Roberta Lozzi
Roberta Lozzi è nata il 7 aprile 1972. Nel 2004 consegue una laurea di primo livello presso l'Accademia di Brera di Milano con una tesi su Ben Nicholson.
Tra il 2000 ed il 2004 segue diversi workshop di pittura, storia dell'arte e stampa d'arte presso alcune università di Londra tra cui la Camberwell College of Arts, il Central Saint Martins College of Art e Design e la Slade School of Fine Art. Le principali mostre a cui ha partecipato sono: "Incidere ad arte, Giorgio Upiglio ed il suo Atelier", Istituto Nazionale per la Grafica-Roma (curata da Serenita Papaldo, direttrice dell'Istituto e Letizia Tedeschi, direttrice dell'Archivio del Moderno), "Across the cross” (il Mysterium Crucis nell’arte contemporanea) a cura della Diocesi di Trapani e della Diart-Trapani, "Profilo d’Arte 2008” (Museo della Permanente-Milano), "Igualmente visualmente: fotógrafas del flamenco" (Galleria Studio Hache, Siviglia-Spagna) e "Leaves" wall painting realizzato presso la Galleria Rossella Colombari, via Maroncelli 10-Milano.
Tra le pubblicazioni: "Incidere ad Arte. Giorgio Upiglio Stampatore a Milano 1958-2007", Mendrisio Academy Press.
Vive e lavora a Milano.
di Roberta Lozzi
Roberta Lozzi, in questa mostra vengono esposti per la prima volta i collage della serie "different landscapes" accompagnati da una grande tela realizzata con la medesima tecnica.
I lavori su carta sono quasi tutti di dimensione A4 e sono stati realizzati mescolando il collage e la pittura assemblati con fotocopie di vecchi disegni e fotografie realizzate durante alcuni viaggi. E sono proprio queste ultime che, anche se nascoste e a volte poco visibili, conferiscono alla serie una atmosfera da "paesaggio diverso".
inaugurazione: martedì 15 marzo ore 18
orario: da martedì a venerdì dalle 17,00 alle 19,00
Paola Noè
Different landscapes
Le opere di Roberta Lozzi sono colore. Colore prima che colori. Perché il colore è l’essenza prima della narrazione dei suoi lavori, siano essi pitture o collages.
Il colore è blu, rosa, grigio, rosso... ma soprattutto è colore piatto, bidimensionale, strumento unico e protagonista, capace di invadere lo spazio.
Il colore nelle opere di Roberta Lozzi si trasforma in narrazione e immagini attraverso la scelta dei titoli evocati dall’artista. Esemplare è clouds, collage nel quale l’azzurro si trasforma in nuvole, mentre il mare ci appare in frammenti di bianco e nero.
Davanti alle sue opere, ho voluto conversare sottovoce con Roberta. Per riflettere sugli elementi più forti della sua ricerca.
Cosa significa per te il collage? Perchè la scelta di questa tecnica, ellittica, frammentaria, mancante?
Per me il collage coincide con l'essere artista: spezzarsi, bloccarsi, rielaborare l'accumulato, ricomporsi, ripartire..
Frammenti. Ma cos’è per te l'idea del frammento?
Nei miei primissimi lavori, come Broken e Breakable, era sempre presente l'idea della fragilità, della rottura. Due anni fa, dal 2009 ho cominciato a lavorare all'idea di "collage digitali" dove alcune foto venivano tagliate e ricomposte in photoshop. La poetica del frammento si è trasformata da scelta tematica a tecnica. La mia tecnica.
Che importanza ha la narrazione nei tuoi lavori?
Non credo ci sia una vera e propria narrazione nei miei lavori. Al contrario penso che le mie opere vadano nella direzione opposta. Penso che ognuno può vederci, meglio intra-vederci, quello che vuole, quello che riesce a vedere. Sebbene si tratti sempre di lavori molto personali, loro non vogliono raccontare... tutt'altro.
Qual è la storia che invece vuoi raccontare?
Io direi che non voglio raccontare nulla: al contrario, nei miei collage c’è l'esigenza di trovare una soluzione al pensiero di non appartenere ad alcuna definizione. Il collage mi dà libertà e la possibilità di fare a modo mio.
Dove nascono i tuoi collage?
Sono molto ordinata ed ossessionata dall’idea di buttare quasi tutto. Negli ultimi anni ho cominciato a salvare il salvabile, quello che mi era rimasto: vecchi disegni, fotografie di viaggi, fotocopie. Ho scoperto tra l’altro di avere un numero enorme di fotocopie, troppe. Ho sempre avuto la mania di fotocopiare i miei schizzi.
Per te è più importante la forma o il colore?
Entrambi, ma la cosa più importante di un lavoro per me rimane il titolo.. come nei libri e nei film... nel titolo riesco a creare quella sintesi che in nessun altro modo potrei ottenere..
Roberta Lozzi
Roberta Lozzi è nata il 7 aprile 1972. Nel 2004 consegue una laurea di primo livello presso l'Accademia di Brera di Milano con una tesi su Ben Nicholson.
Tra il 2000 ed il 2004 segue diversi workshop di pittura, storia dell'arte e stampa d'arte presso alcune università di Londra tra cui la Camberwell College of Arts, il Central Saint Martins College of Art e Design e la Slade School of Fine Art. Le principali mostre a cui ha partecipato sono: "Incidere ad arte, Giorgio Upiglio ed il suo Atelier", Istituto Nazionale per la Grafica-Roma (curata da Serenita Papaldo, direttrice dell'Istituto e Letizia Tedeschi, direttrice dell'Archivio del Moderno), "Across the cross” (il Mysterium Crucis nell’arte contemporanea) a cura della Diocesi di Trapani e della Diart-Trapani, "Profilo d’Arte 2008” (Museo della Permanente-Milano), "Igualmente visualmente: fotógrafas del flamenco" (Galleria Studio Hache, Siviglia-Spagna) e "Leaves" wall painting realizzato presso la Galleria Rossella Colombari, via Maroncelli 10-Milano.
Tra le pubblicazioni: "Incidere ad Arte. Giorgio Upiglio Stampatore a Milano 1958-2007", Mendrisio Academy Press.
Vive e lavora a Milano.
15
marzo 2011
Roberta Lozzi – Different landscapes
Dal 15 al 29 marzo 2011
arte contemporanea
Location
QUINTOCORTILE
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Orario di apertura
da martedì avenerdì dalle 17 alle 19
Vernissage
15 Marzo 2011, ore 18
Autore
Curatore