“Dieci anni è il momento più solare dell'infanzia. Nessun segno dell'adolescenza è ancora visibile all'orizzonte: solo un'infanzia matura, ricca di una già lunga esperienza, senza quel sentimento di perdita che ti assale ai primi annunci della pubertà. A dieci anni non si è per forza felici, ma per forza si è pieni di vita, più vivi di chiunque altro.” questa frase di A. Nothomb fa da contro canto all’espressione pittorica di Roberta Savelli messa in scena presso la Galleria Francesca Sensi Arte Contemporanea.
La terza mostra nella neo galleria di Siena che apre le porte ad una giovane e già promettente artista, segnalata tra le future promesse della Nuova Figurazione Italiana: in esposizione circa quindici tele di varia dimensione dove protagonista è il colore, lo sguardo, l’intensità emotiva. Artista attenta all’analisi psicologica e all’introspezione capace di creare in pochi segni atmosfere di magia e di colori. Ritrattista sapiente, abile nel cogliere dell’animo del fanciullo il suo sentimento più segreto senza mai negare l’originaria natura ludica e severa, tipica di quell’età di passaggio tra un mondo conscio ed un mondo consapevole. Primi piani esili e forti caratterizzate da un segno inquieto capace di trasmettere emotività primordiali: la malizia, l’orgoglio, la fierezza, il coraggio. La tecnica tutta personale dell’olio lavato su garza imprime una dimensione fiabesca ai bambini dipinti ora come fauni ora come piccole streghe buone. Il segno pittorico è nervoso e deciso, e vibra di un rosso “bozzetto”, suggerendoci la chiave contemporanea all’uso della sanguigna.
Roberta Savelli, classe 1969, di origine senese (Sinalunga) vive e lavora a Milano.