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Roberto Barni
Con inaugurazione sabato 26 agosto 2017 dalle ore 18.30, l’artista pistoiese Roberto Barni (1939) presenta il progetto Controversie appositamente pensato per gli spazi della Galleria Poggiali in via Garibaldi e per quelli in via Marconi nei suggestivi spazi dell’Ex Fonderia d’Arte Luigi Tommasi, sempre a Pietrasanta.
Comunicato stampa
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LE “CONTROVERSIE” DI BARNI A PIETRASANTA:
QUATTRO SCULTURE MONUMENTALI
PER LA PRIMA VOLTA IN GALLERIA
Con inaugurazione sabato 26 agosto 2017 dalle ore 18.30, l’artista pistoiese
Roberto Barni (1939) presenta il progetto Controversie appositamente pensato per
gli spazi della Galleria Poggiali in via Garibaldi e per quelli in via Marconi nei
suggestivi spazi dell’Ex Fonderia d’Arte Luigi Tommasi, sempre a Pietrasanta.
La mostra presenta per la prima volta in una galleria le quattro sculture monumentali in
bronzo: Atto Muto, Capogiri d’oro, Camminare in croce, Doppia controversia che erano
state esposte a Venezia in occasione della Biennale nel complesso della celebre Basilica
di Santa Maria Gloriosa dei Frari e che avevano segnato il ritorno in laguna dell’artista
pistoiese dopo le partecipazioni del 1980, 1984 e 1988, anno nel quale proprio all’ingresso
del Padiglione Centrale ai Giardini era stata collocata la prima versione di Atto Muto: tre
uomini silenti che sorreggono un piano circolare che adesso, in questa ultima apparizione,
verrà collocata proprio nello spazio antistante l’Ex Fonderia.
L’opera Capogiri d’oro verrà esposta nella Project Room di via Garibaldi 8.
In questa scultura tre pedoni sono capovolti in una gabbia semi-conica: viene
presentata quella che potremmo chiamare “drammaticità del quotidiano”, una drammaticità
che non è frutto di gesti epici in una situazione tragica, ma della drammatica incapacità di
governare la cultura materiale a cui abbiamo dato vita e di cui finiamo per essere vittime.
Il punto culminante di questo filone di ricerca è esposto in questa mostra e costituisce
un ulteriore momento di riflessione sulla condizione servile in cui si trovano gli uomini.
L’allusione del titolo al servomuto, mobile nato nel Settecento e ancora presente in diverse
versioni per sostenere, senza l’intervento della servitù, oggetti, abiti o vivande riesce, per
contrasto, a rendere palese la circostanza che, anche nell’era dei robot domestici, agli
uomini continuano ad essere assegnati i ruoli più umili e alienanti.
Oltre alle tre sculture Continuo, Ho buona memoria e Remar Contro, negli spazi
dell’ex-Fonderia troveranno posto opere particolarmente iconografiche della poetica
di Roberto Barni.
Quattro uomini, congiunti per i piedi, separati da uno spazio pari ad un angolo retto,
percorrono direzioni opposte: si tratta di Camminare in croce. Qui il principale riferimento
simbolico sembra essere, non tanto quello religioso della croce vessillo del Cristianesimo,
ma l’accentuarsi dello smarrimento di uomini che camminano a piccoli passi in quattro
direzioni diametralmente opposte, formando una croce, simbolo ormai secolarizzato di
sofferenza. Uomini che, come osserva acutamente Alberto Boatto “hanno cessato di
____
UFFICIO MEDIA
Marco Ferri
giornalismo e relazioni con i media
(Ord. Naz. Giornalisti, Elenco professionisti, tessera n. 064393)
cel. +39-335-7259518; @mail: marcoferri.press@gmail.com
possedere il privilegio di un’individualità, di una fisionomia riconducibile a una persona
singola, per presentarsi col profilo assottigliato di un emblema anonimo costantemente
affaccendato e in cammino”. Le diverse combinazioni di questi individui archetipici e la loro
collocazione in differenti contesti contribuiscono a rendere esplicito lo specifico messaggio
di ogni singola opera.
In Doppia controversia, una stele umana in cui la verticalità è accentuata dalla
posizione delle braccia aderenti al corpo, sembra di poter leggere il tentativo di
emanciparsi collettivamente, pur partendo da posizioni differenti (uomini con il capo
alternativamente rivolto verso l’alto e verso il basso). A ciò si oppongono però
“controversie” più radicali che “si mettono di traverso” al processo di emancipazione e
impediscono la condivisione, indispensabile a tale processo, di almeno qualche visione e
qualche obiettivo.
L’inaugurazione della personale di Roberto Barni è fissata per sabato 26 agosto,
alle 18.30, nello spazio di via Garibaldi 8, a Pietrasanta.
A seguire, nello spazio della “Project Room” di via Garibaldi 8 e nell’ex-Fonderia
Tommasi di via Marconi 48, sempre a Pietrasanta, è in programma le seguente mostra:
dal 16 settembre al 31 ottobre Marco Fantini (inaugurazione 16
settembre ore 18.30).
Galleria Poggiali
Via Garibaldi, 8
Pietrasanta (LU)
Dal martedì al venerdì dalle 18 alle 24;
sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.45 e dalle 18 alle 24;
ingresso libero.
Galleria Poggiali
Ex Fonderia d’Arte Luigi Tommasi
Via Marconi, 48
Pietrasanta (LU)
www.galleriapoggiali.com
info@galleriapoggiali.com
0039 055287748
0039 3349236625
QUATTRO SCULTURE MONUMENTALI
PER LA PRIMA VOLTA IN GALLERIA
Con inaugurazione sabato 26 agosto 2017 dalle ore 18.30, l’artista pistoiese
Roberto Barni (1939) presenta il progetto Controversie appositamente pensato per
gli spazi della Galleria Poggiali in via Garibaldi e per quelli in via Marconi nei
suggestivi spazi dell’Ex Fonderia d’Arte Luigi Tommasi, sempre a Pietrasanta.
La mostra presenta per la prima volta in una galleria le quattro sculture monumentali in
bronzo: Atto Muto, Capogiri d’oro, Camminare in croce, Doppia controversia che erano
state esposte a Venezia in occasione della Biennale nel complesso della celebre Basilica
di Santa Maria Gloriosa dei Frari e che avevano segnato il ritorno in laguna dell’artista
pistoiese dopo le partecipazioni del 1980, 1984 e 1988, anno nel quale proprio all’ingresso
del Padiglione Centrale ai Giardini era stata collocata la prima versione di Atto Muto: tre
uomini silenti che sorreggono un piano circolare che adesso, in questa ultima apparizione,
verrà collocata proprio nello spazio antistante l’Ex Fonderia.
L’opera Capogiri d’oro verrà esposta nella Project Room di via Garibaldi 8.
In questa scultura tre pedoni sono capovolti in una gabbia semi-conica: viene
presentata quella che potremmo chiamare “drammaticità del quotidiano”, una drammaticità
che non è frutto di gesti epici in una situazione tragica, ma della drammatica incapacità di
governare la cultura materiale a cui abbiamo dato vita e di cui finiamo per essere vittime.
Il punto culminante di questo filone di ricerca è esposto in questa mostra e costituisce
un ulteriore momento di riflessione sulla condizione servile in cui si trovano gli uomini.
L’allusione del titolo al servomuto, mobile nato nel Settecento e ancora presente in diverse
versioni per sostenere, senza l’intervento della servitù, oggetti, abiti o vivande riesce, per
contrasto, a rendere palese la circostanza che, anche nell’era dei robot domestici, agli
uomini continuano ad essere assegnati i ruoli più umili e alienanti.
Oltre alle tre sculture Continuo, Ho buona memoria e Remar Contro, negli spazi
dell’ex-Fonderia troveranno posto opere particolarmente iconografiche della poetica
di Roberto Barni.
Quattro uomini, congiunti per i piedi, separati da uno spazio pari ad un angolo retto,
percorrono direzioni opposte: si tratta di Camminare in croce. Qui il principale riferimento
simbolico sembra essere, non tanto quello religioso della croce vessillo del Cristianesimo,
ma l’accentuarsi dello smarrimento di uomini che camminano a piccoli passi in quattro
direzioni diametralmente opposte, formando una croce, simbolo ormai secolarizzato di
sofferenza. Uomini che, come osserva acutamente Alberto Boatto “hanno cessato di
____
UFFICIO MEDIA
Marco Ferri
giornalismo e relazioni con i media
(Ord. Naz. Giornalisti, Elenco professionisti, tessera n. 064393)
cel. +39-335-7259518; @mail: marcoferri.press@gmail.com
possedere il privilegio di un’individualità, di una fisionomia riconducibile a una persona
singola, per presentarsi col profilo assottigliato di un emblema anonimo costantemente
affaccendato e in cammino”. Le diverse combinazioni di questi individui archetipici e la loro
collocazione in differenti contesti contribuiscono a rendere esplicito lo specifico messaggio
di ogni singola opera.
In Doppia controversia, una stele umana in cui la verticalità è accentuata dalla
posizione delle braccia aderenti al corpo, sembra di poter leggere il tentativo di
emanciparsi collettivamente, pur partendo da posizioni differenti (uomini con il capo
alternativamente rivolto verso l’alto e verso il basso). A ciò si oppongono però
“controversie” più radicali che “si mettono di traverso” al processo di emancipazione e
impediscono la condivisione, indispensabile a tale processo, di almeno qualche visione e
qualche obiettivo.
L’inaugurazione della personale di Roberto Barni è fissata per sabato 26 agosto,
alle 18.30, nello spazio di via Garibaldi 8, a Pietrasanta.
A seguire, nello spazio della “Project Room” di via Garibaldi 8 e nell’ex-Fonderia
Tommasi di via Marconi 48, sempre a Pietrasanta, è in programma le seguente mostra:
dal 16 settembre al 31 ottobre Marco Fantini (inaugurazione 16
settembre ore 18.30).
Galleria Poggiali
Via Garibaldi, 8
Pietrasanta (LU)
Dal martedì al venerdì dalle 18 alle 24;
sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.45 e dalle 18 alle 24;
ingresso libero.
Galleria Poggiali
Ex Fonderia d’Arte Luigi Tommasi
Via Marconi, 48
Pietrasanta (LU)
www.galleriapoggiali.com
info@galleriapoggiali.com
0039 055287748
0039 3349236625
26
agosto 2017
Roberto Barni
Dal 26 agosto al 26 settembre 2017
arte contemporanea
Location
POGGIALI E FORCONI VIA GARIBALDI
Pietrasanta, Via Giuseppe Garibaldi, 8, (Lucca)
Pietrasanta, Via Giuseppe Garibaldi, 8, (Lucca)
Vernissage
26 Agosto 2017, h 18.30
Autore