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Roberto Baronti – Modern Ilaria. Il presente del passato
Le riflessioni sul tempo e la rivisitazione del celebre monumento funebre a Ilaria Del Carretto realizzato da Jacopo della Quercia. Sono questi i temi affrontati dall’artista lucchese Roberto Baronti nella sua personale dal titolo “Modern Ilaria. Il presente del passato”, a cura di Maurizio Vanni.
Comunicato stampa
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Le riflessioni sul tempo e la rivisitazione del celebre monumento funebre a Ilaria Del Carretto realizzato da Jacopo della Quercia. Sono questi i temi affrontati dall’artista lucchese Roberto Baronti nella sua personale dal titolo “Modern Ilaria. Il presente del passato”, a cura di Maurizio Vanni, esposta nel Lu.C.C.A Lounge & Underground (ingresso libero) dal 25 gennaio al 15 marzo 2020. L’inaugurazione ufficiale alla presenza dell’artista si terrà sabato 15 febbraio 2020 alle ore 18.
Quella di Baronti, da testimone del proprio tempo, è non solo narrazione, ma anche lucida provocazione . La serie di opere che propone – che sono immagini di sintesi – non sono citazioni, rivisitazioni, omaggi, rappresentazioni o decontestualizzazioni della figura di Ilaria, bensì una proposta originale che Sant’Agostino definirebbe “Il presente del passato”. Baronti fa riemergere dal suo archivio memoriale esperienze emotive, intellettive, sensoriali e a tutto questo aggiunge la sua visionarietà. “Connota la ‘Modern Ilaria’ – spiega il curatore Maurizio Vanni – in contesti implausibilmente possibili, improbabili, credibili, fantastici e, al tempo stesso, così prossimi all’interpretazione di un mondo digitale che cerca di non sopprimere la nostra identità”.
È come se l’artista ponesse un filtro sui ricordi e da lì partisse per riprogettare l’esistenza. “Baronti – prosegue Vanni – non vuole mettere in discussione il presente, anzi cerca di esaltarlo proprio partendo da un’immagine nota del passato. Le sue immagini ci propongono, in un tempo zero assolutamente originale, un impianto compositivo solo in apparenza classico violato da un elemento che, proprio nel passato, ha connotato la priorità percettiva dei più grandi capolavori della storia dell’arte: la luce. Lo spazio è quasi sempre determinante quanto le figure, non è mai ‘occupato’ casualmente e ritma le energie sprigionate dall’abbinamento delle forme”.
In tutto questo racconto Ilaria risulta essere un pretesto, una suggestione o un elemento iconografico comparativo che “ci sollecita a immaginare, a fidarci del non visibile provando a trasformare la ‘bellezza delle forme’ in strumento per deflagrare il velo di Maya che cripta tutte le cose del mondo”. Baronti ci ricorda che tutti noi abbiamo in dotazione naturale una speciale macchina per viaggiare nel tempo: i ricordi per andare nel passato, i sogni per muoversi verso il futuro.
Note biografiche Roberto Baronti
Nasce a Lucca e si forma al DAMS di Bologna specializzandosi in Arte negli anni ’80. Frequenta l’Académie de la Grande Chaumière di Parigi.
Negli anni ’90 è in Marocco sotto la guida dell’architetto Giulio Cappellini per produrre oggetti e complementi di arredo fino ai primi anni 2000. Sempre in Marocco continua la sua ricerca pittorica fino a fare la sua prima esposizione a Marrakesh nella galleria di Mustapha Blaoui nell’estate del 1993. Lasciato il Marocco continua a lavorare, fino a tutt’oggi, come libero professionista nel design e nella ristrutturazione e decoro di ville e abitazioni private di prestigio.
Nel 2009 intuisce l’uso dello scanner come nuova forma d’arte. Inizia una ricerca sperimentale adoperando vari tipi di scanner come macchina fotografica, usandoli direttamente sulle persone, sugli oggetti e sugli ambienti che va a ritrarre. Partecipa a varie mostre collettive.
Maggio 2010: Firenze, Galleria 64/rosso, personale Equilibri armonici curata da Marco Testa
Giugno 2011: Spagna, Almeria, personale alla AM Gallery di Ana Mercader
Settembre 2011: Spagna, Madrid, personale presso la Galleria Cristina Linares
Settembre 2012: Comune di Lorenzana, Pisa, mostra fotografica collettiva Shameless, a cura di Giorgia Madiai
Febbraio 2012: su richiesta di Galerie La Fayette Parigi realizza un progetto in 3D per le vetrine che verrà presentato a marzo del 2014
Gennaio 2013: inizia la sua prestigiosa collaborazione con Ferragamo che si ripete nel giugno 2013 con l’esclusiva realizzazione delle vetrine del negozio di Via Tornabuoni a Firenze in concomitanza con la settimana della moda Pitti Uomo.
Maggio-novembre 2013: è presente alla 55ª Biennale di Venezia a Palazzo Albrizzi con la grande istallazione Homo nell’ambito degli eventi collaterali della mostra Over Play a cura di Giancarlo Bonomo.
Giugno 2013: inizia una serie di ritratti di personaggi dello spettacolo, Giorgio Albertazzi, sua moglie, Sergio Rubini, Valerio Mastandrea, che sfocerà in una mostra itinerante all’apertura del Festival del Cinema di Venezia nel settembre 2014.
Luglio 2013: è selezionato dalla Galleria Carré Doré di Montecarlo (Principato di Monaco) come artista permanente ed è immediatamente fatto partecipe della mostra Summer Mix in galleria fino a settembre. Esporrà ancora a Montecarlo a novembre 2013 nell’ambito della rassegna dedicata alla New Technology Art con la mostra Face to Face.
È in stretto contatto con la Fondazione RFKennedy di Firenze per la realizzazione di una grande mostra su Robert e John Kennedy che dovrà prendere il via a Washington e andare poi a New York, principali sedi della Fondazione RFKennedy.
Quella di Baronti, da testimone del proprio tempo, è non solo narrazione, ma anche lucida provocazione . La serie di opere che propone – che sono immagini di sintesi – non sono citazioni, rivisitazioni, omaggi, rappresentazioni o decontestualizzazioni della figura di Ilaria, bensì una proposta originale che Sant’Agostino definirebbe “Il presente del passato”. Baronti fa riemergere dal suo archivio memoriale esperienze emotive, intellettive, sensoriali e a tutto questo aggiunge la sua visionarietà. “Connota la ‘Modern Ilaria’ – spiega il curatore Maurizio Vanni – in contesti implausibilmente possibili, improbabili, credibili, fantastici e, al tempo stesso, così prossimi all’interpretazione di un mondo digitale che cerca di non sopprimere la nostra identità”.
È come se l’artista ponesse un filtro sui ricordi e da lì partisse per riprogettare l’esistenza. “Baronti – prosegue Vanni – non vuole mettere in discussione il presente, anzi cerca di esaltarlo proprio partendo da un’immagine nota del passato. Le sue immagini ci propongono, in un tempo zero assolutamente originale, un impianto compositivo solo in apparenza classico violato da un elemento che, proprio nel passato, ha connotato la priorità percettiva dei più grandi capolavori della storia dell’arte: la luce. Lo spazio è quasi sempre determinante quanto le figure, non è mai ‘occupato’ casualmente e ritma le energie sprigionate dall’abbinamento delle forme”.
In tutto questo racconto Ilaria risulta essere un pretesto, una suggestione o un elemento iconografico comparativo che “ci sollecita a immaginare, a fidarci del non visibile provando a trasformare la ‘bellezza delle forme’ in strumento per deflagrare il velo di Maya che cripta tutte le cose del mondo”. Baronti ci ricorda che tutti noi abbiamo in dotazione naturale una speciale macchina per viaggiare nel tempo: i ricordi per andare nel passato, i sogni per muoversi verso il futuro.
Note biografiche Roberto Baronti
Nasce a Lucca e si forma al DAMS di Bologna specializzandosi in Arte negli anni ’80. Frequenta l’Académie de la Grande Chaumière di Parigi.
Negli anni ’90 è in Marocco sotto la guida dell’architetto Giulio Cappellini per produrre oggetti e complementi di arredo fino ai primi anni 2000. Sempre in Marocco continua la sua ricerca pittorica fino a fare la sua prima esposizione a Marrakesh nella galleria di Mustapha Blaoui nell’estate del 1993. Lasciato il Marocco continua a lavorare, fino a tutt’oggi, come libero professionista nel design e nella ristrutturazione e decoro di ville e abitazioni private di prestigio.
Nel 2009 intuisce l’uso dello scanner come nuova forma d’arte. Inizia una ricerca sperimentale adoperando vari tipi di scanner come macchina fotografica, usandoli direttamente sulle persone, sugli oggetti e sugli ambienti che va a ritrarre. Partecipa a varie mostre collettive.
Maggio 2010: Firenze, Galleria 64/rosso, personale Equilibri armonici curata da Marco Testa
Giugno 2011: Spagna, Almeria, personale alla AM Gallery di Ana Mercader
Settembre 2011: Spagna, Madrid, personale presso la Galleria Cristina Linares
Settembre 2012: Comune di Lorenzana, Pisa, mostra fotografica collettiva Shameless, a cura di Giorgia Madiai
Febbraio 2012: su richiesta di Galerie La Fayette Parigi realizza un progetto in 3D per le vetrine che verrà presentato a marzo del 2014
Gennaio 2013: inizia la sua prestigiosa collaborazione con Ferragamo che si ripete nel giugno 2013 con l’esclusiva realizzazione delle vetrine del negozio di Via Tornabuoni a Firenze in concomitanza con la settimana della moda Pitti Uomo.
Maggio-novembre 2013: è presente alla 55ª Biennale di Venezia a Palazzo Albrizzi con la grande istallazione Homo nell’ambito degli eventi collaterali della mostra Over Play a cura di Giancarlo Bonomo.
Giugno 2013: inizia una serie di ritratti di personaggi dello spettacolo, Giorgio Albertazzi, sua moglie, Sergio Rubini, Valerio Mastandrea, che sfocerà in una mostra itinerante all’apertura del Festival del Cinema di Venezia nel settembre 2014.
Luglio 2013: è selezionato dalla Galleria Carré Doré di Montecarlo (Principato di Monaco) come artista permanente ed è immediatamente fatto partecipe della mostra Summer Mix in galleria fino a settembre. Esporrà ancora a Montecarlo a novembre 2013 nell’ambito della rassegna dedicata alla New Technology Art con la mostra Face to Face.
È in stretto contatto con la Fondazione RFKennedy di Firenze per la realizzazione di una grande mostra su Robert e John Kennedy che dovrà prendere il via a Washington e andare poi a New York, principali sedi della Fondazione RFKennedy.
30
maggio 2020
Roberto Baronti – Modern Ilaria. Il presente del passato
Dal 30 al 31 maggio 2020
arte contemporanea
Location
LU.C.C.A. – LUCCA CENTER OF CONTEMPORARY ART
Lucca, Via Della Fratta, 36, (Lucca)
Lucca, Via Della Fratta, 36, (Lucca)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-19, chiuso lunedì
Vernissage
30 Maggio 2020, riapertura post Covid
Autore
Curatore