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Roberto Bergamo – Art pocket
personale
Comunicato stampa
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Nota critica
Roberto Bergamo
Mi ha chiesto di osservare le sue piccole opere - e di dare un giudizio critico.
Su nove dei suoi lavori – del formato, inconsueto, di cm 8X12 che recano una rilevante firma- Taluni, nel retro, sono numerati – (575-560-576-496-580).
Queste realmente piccole immagini, fotografiche, oltre alla costruzione hanno delle figurazioni di volti femminili e … – in esse predomina un colore verde e più raramente striature rosa- in una è incollato un frammento di pellicola- sul quale è tracciata la firma e la data.
L’influenza è evidente di una tecnica che lo aveva colpito- riguardante una forma traslata- e fortemente intuita in un ambito espresso o mistico- Mentre sostiene un lirismo ancora inespresso che rispecchia una “poetica”che ricava dal suo temperamento e da un, ormai annoso, travaglio- nelle istituzioni che non amava.
Evidenzia un’ansia di ricerca nel fondo di un’idea naturale che si caratterizza in un formato che presume una timidezza- direi un pudore, proprio di coloro che vivono di immaginazione e non tanto di prassi.
L’idea creativa mi sembra sommersa in una interiorità che hanno coloro che per natura sono dediti all’arte- come patrimonio e legata all’ansia di “conoscenza”.
Certo inappagato, in un ambiente, spesso ostile e certamente estraneo ad ogni aspirazione che per ora, mi sembra racchiusa in una “crisalide” che non tarderà a diventare, per metamorfosi, farfalla.
Allorché, ad ogni possibile tecnica- espressiva, si troverà anche quel nesso poetico che l’introspezione ed il travaglio costante, tramuterà il sogno creativo da trasmettere, come messaggio- a coloro che sosterranno da fruitori- in quello scambio che ogni uomo, ed ancora di più l’artista, ha cercato, ma con quella delicata e sospesa funzione che noi definiamo come “poetica”.
Quella che l’uomo persegue ormai da millenni in un costante sogno di “sublimitia” – Quella sfera ideale della cultura- che resta, tutt’ora, la più aderente all’essenza della vera umanità
Giugno 2006 Vittorio Balsebre
Roberto Bergamo
Mi ha chiesto di osservare le sue piccole opere - e di dare un giudizio critico.
Su nove dei suoi lavori – del formato, inconsueto, di cm 8X12 che recano una rilevante firma- Taluni, nel retro, sono numerati – (575-560-576-496-580).
Queste realmente piccole immagini, fotografiche, oltre alla costruzione hanno delle figurazioni di volti femminili e … – in esse predomina un colore verde e più raramente striature rosa- in una è incollato un frammento di pellicola- sul quale è tracciata la firma e la data.
L’influenza è evidente di una tecnica che lo aveva colpito- riguardante una forma traslata- e fortemente intuita in un ambito espresso o mistico- Mentre sostiene un lirismo ancora inespresso che rispecchia una “poetica”che ricava dal suo temperamento e da un, ormai annoso, travaglio- nelle istituzioni che non amava.
Evidenzia un’ansia di ricerca nel fondo di un’idea naturale che si caratterizza in un formato che presume una timidezza- direi un pudore, proprio di coloro che vivono di immaginazione e non tanto di prassi.
L’idea creativa mi sembra sommersa in una interiorità che hanno coloro che per natura sono dediti all’arte- come patrimonio e legata all’ansia di “conoscenza”.
Certo inappagato, in un ambiente, spesso ostile e certamente estraneo ad ogni aspirazione che per ora, mi sembra racchiusa in una “crisalide” che non tarderà a diventare, per metamorfosi, farfalla.
Allorché, ad ogni possibile tecnica- espressiva, si troverà anche quel nesso poetico che l’introspezione ed il travaglio costante, tramuterà il sogno creativo da trasmettere, come messaggio- a coloro che sosterranno da fruitori- in quello scambio che ogni uomo, ed ancora di più l’artista, ha cercato, ma con quella delicata e sospesa funzione che noi definiamo come “poetica”.
Quella che l’uomo persegue ormai da millenni in un costante sogno di “sublimitia” – Quella sfera ideale della cultura- che resta, tutt’ora, la più aderente all’essenza della vera umanità
Giugno 2006 Vittorio Balsebre
09
giugno 2006
Roberto Bergamo – Art pocket
Dal 09 al 15 giugno 2006
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE IL RAGGIO VERDE
Lecce, Via Federico D'aragona, 14, (Lecce)
Lecce, Via Federico D'aragona, 14, (Lecce)
Vernissage
9 Giugno 2006, ore 19.30
Autore