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Roberto Berrugi – Visioni
La mostra, personale dell’artista cecinese, vedrà protagoniste un numero copioso di nuove opere realizzate negli ultimi anni di ricerca, molte delle quali inedite e vere e proprie ‘Visioni’. Le nuove opere si uniranno ad un percorso espositivo nutrito da da un ciclo di lavori classici.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 27 luglio alle ore 18:00 inaugurerà presso le sale del CEC - Centro Espositivo Comunale di Cecina (LI) la mostra
‘Visioni’, personale dell’artista cecinese Roberto Berrugi. Saranno esposte numerose opere inedite e mai esposte fi no al 25
agosto, elaborate dalle ‘Visioni’ del maestro, e realizzate con materiali metallici di scarto provenienti dalla componentistica auto.
La mostra, organizzata dall’ATI composta da Coop Le Macchine Celibi, Associazione Aruspicina ETS APS e ACS Art
Center, è curata da Alessandro Schiavetti, Direttore del CEC, è sostenuta da Castagneto Banca 1910, realtà sempre molto
attenta al territorio e alla cultura, e vedrà in esposizione un grande corpus degli ultimi lavori di Berrugi, 85 anni, incentrati su
astratti, forme derivanti dal regno animale, strumenti musicali e opere celebrative, composte nelle forme più disparate e
incredibili, e che l’artista realizza raccogliendo rottami di automobili riassemblandoli con una straordinaria capacità compositiva.
Roberto Berrugi nasce a Cecina il nel 1939. Da subito, iniziando a sviluppare il mestiere che lo ha reso noto su tutto il territorio,
impara a dialogare con la materia, che scalda, dilata, raffredda, modella. Il ferro, l’alluminio e la lamiera divengono parte integrante
della sua vita in cui ogni giorno ama rimanere a stretto contatto con la manualità. Berrugi, dopo il periododi apprendistato,
decide di mettersi in proprio e fonda la sua prima carrozzeria, realtà che, seppur importante, gli va stretta; decide allora di riunire
parte dei suoi concorrenti e fonda una società, la carrozzeria Europa. Questa diventerà ben presto parte integrante della storia
cecinese, divenendo un vero e proprio punto di riferimento per tutte le automobili del paese e del territorio. Berrugi non si ferma,
e grazie alle sue capacità e al suo pensiero imprenditoriale, si inventa la Centrauto, 3600 metri quadrati di carrozzeria per
veicoli industriali. E’ un’azienda all’avanguardia, che vanta attrezzature acquistate nel 1973 in America selezionate dallo stesso
Berrugi e per questo già esclusiva nel suo genere. Sarà un poderoso successo, che terminerà con il tempo quando dall’azienda
uscirà proprio il suo ideatore. Dovrà però misurarsi ancora con essa, quando verrà richiamato per tentare di ripristnarne importanza
e valore. Il ritorno di Berrugi farà fare di nuovo un salto di qualità, e per lui sarà nuovamente un successo, consolidando
la sua rivincita e potendo così defi nire attualmente l’azienda stessa come ‘La mia più grande Opera d’Arte’. L’idea di poter
donare nuovamente vita a un qualcosa di abbandonato si sviluppa rapidamente; il fuori uso, il logorato dal tempo e il
dimentcato, vengono presto metabolizzati da Berrugi, che fonde il tutto smuovendo la materia con slancio e fantasia,
grazie ad esperienza e profonda conoscenza dei mezzi e dei materiali metalli.
Berrugi cerca, individua, trasforma, modella, armonizza pezzi meccanici e similari tra loro, donando un corpo nuovo a
qualcosa che non ne ha più, riportando in vita materiali desueti e ormai inutlizzabili. E’ il modo in cui muove la materia che
lo ispira, ma è soprattutto nel deterioramento della medesima e nelle potenzialità del suo sviluppo nello spazio che cerca e trova i nuovi signifi cati delle sue creazioni. In base ad intensità ed estensione dello spazio, curva e rigenera, donando nuove linee e forme ad oggetti che lascia nudi e puri, come ad esempio nella serie degli Astratti, oppure inserendoli in contesti complessi come parte integrante di una nuova creazione. “La materia risponde sempre in maniera diversa a seconda di come la tocchi e con che intensità. Il suono che produce il martello è sempre lo stesso, è l’istnto che ogni volta ti fa capire come muoverti”. Questo il corpus del pensiero creativo di Berrugi.
A chi gli domanda quando ha cominciato a realizzare opere d’arte, risponde che quelle aziende volute, innovative e sofferte,
ne facevano già parte. Roberto Berrugi ha installato un’opera dedicata all’Omino di ferro – simbolo della città di Cecina -
sulla rotatoria di piazza XX settembre a Cecina per volere dell’Amministrazione Comunale e ha esordito con la sua prima
personale ufficiale “In Fieri” ad aprile 2018 presso le sale espositve del CEC - Centro Espositvo Comunale. Ha esposto
in autunno 2019 gran parte dei suoi lavori in una grande mostra chiamata “L’anima del metallo” presso i locali storici di
Palazzo Orlando a Livorno e nella personale “Fe26” presso la sala espositva Carlo Azeglio Ciampi di Palazzo Pegaso, a
Firenze, sede della Regione Toscana. Ha esposto poi presso lo spazio espositvo Sopra Le Logge del Comune di Pisa per la
personale “Iterum - una seconda volta”. Nel 2023 la mostra personale “Meta-Morfosi” lo riporta dopo tanti anni all’Istituto
ISIS Mattei di Rosignano, mentre nel 2024 partecipa alla mostra collettiva “Espressioni Meccaniche” presso il Piccolo
Teatro Digitale di Pontedera.
Una sua opera è stata esposta ad ArtShopping, presso il Carrousel du Louvre a Parigi nel 2022. Molte delle sue opere
hanno ispirato copertine di romanzi, sono state esposte presso svariate attvità di livello e fanno parte di collezioni private,
pubbliche e di istituti bancari.
La mostra sarà corredata da un catalogo delle opere e sarà aperta dal martedì alla domenica dalle 18:00 alle 22:00 con
ingresso gratuito.
Il curatore della mostra, Alessandro Schiavetti, sottolinea: “Roberto Berrugi è un’artista che continua a stupire grazie a una
forza mentale incredibile che lo spinge a sperimentare e continuare a lavorare anche a questa età. Sembra impossibile che
questa sua enorme produzione sia tutta contenuta quasi esclusivamente negli ultimi dieci anni. La sua capacità impressionante
di avere ‘visioni’ future e finite provenienti da componentistiche auto sporche e ormai rottamate è unica, così come
nella fase realizzativa delle opere stesse, dove si supera nell’assemblaggio e per una delicatezza nel tocco che lo porta a
essere, nel campo della Metal Art contemporanea, un vero e proprio maestro. Soprattutto con la lavorazione dei fragilissimi
radiatori, che piega e modella in forme erotiche e sinuose uniche nel loro genere”.
‘Visioni’, personale dell’artista cecinese Roberto Berrugi. Saranno esposte numerose opere inedite e mai esposte fi no al 25
agosto, elaborate dalle ‘Visioni’ del maestro, e realizzate con materiali metallici di scarto provenienti dalla componentistica auto.
La mostra, organizzata dall’ATI composta da Coop Le Macchine Celibi, Associazione Aruspicina ETS APS e ACS Art
Center, è curata da Alessandro Schiavetti, Direttore del CEC, è sostenuta da Castagneto Banca 1910, realtà sempre molto
attenta al territorio e alla cultura, e vedrà in esposizione un grande corpus degli ultimi lavori di Berrugi, 85 anni, incentrati su
astratti, forme derivanti dal regno animale, strumenti musicali e opere celebrative, composte nelle forme più disparate e
incredibili, e che l’artista realizza raccogliendo rottami di automobili riassemblandoli con una straordinaria capacità compositiva.
Roberto Berrugi nasce a Cecina il nel 1939. Da subito, iniziando a sviluppare il mestiere che lo ha reso noto su tutto il territorio,
impara a dialogare con la materia, che scalda, dilata, raffredda, modella. Il ferro, l’alluminio e la lamiera divengono parte integrante
della sua vita in cui ogni giorno ama rimanere a stretto contatto con la manualità. Berrugi, dopo il periododi apprendistato,
decide di mettersi in proprio e fonda la sua prima carrozzeria, realtà che, seppur importante, gli va stretta; decide allora di riunire
parte dei suoi concorrenti e fonda una società, la carrozzeria Europa. Questa diventerà ben presto parte integrante della storia
cecinese, divenendo un vero e proprio punto di riferimento per tutte le automobili del paese e del territorio. Berrugi non si ferma,
e grazie alle sue capacità e al suo pensiero imprenditoriale, si inventa la Centrauto, 3600 metri quadrati di carrozzeria per
veicoli industriali. E’ un’azienda all’avanguardia, che vanta attrezzature acquistate nel 1973 in America selezionate dallo stesso
Berrugi e per questo già esclusiva nel suo genere. Sarà un poderoso successo, che terminerà con il tempo quando dall’azienda
uscirà proprio il suo ideatore. Dovrà però misurarsi ancora con essa, quando verrà richiamato per tentare di ripristnarne importanza
e valore. Il ritorno di Berrugi farà fare di nuovo un salto di qualità, e per lui sarà nuovamente un successo, consolidando
la sua rivincita e potendo così defi nire attualmente l’azienda stessa come ‘La mia più grande Opera d’Arte’. L’idea di poter
donare nuovamente vita a un qualcosa di abbandonato si sviluppa rapidamente; il fuori uso, il logorato dal tempo e il
dimentcato, vengono presto metabolizzati da Berrugi, che fonde il tutto smuovendo la materia con slancio e fantasia,
grazie ad esperienza e profonda conoscenza dei mezzi e dei materiali metalli.
Berrugi cerca, individua, trasforma, modella, armonizza pezzi meccanici e similari tra loro, donando un corpo nuovo a
qualcosa che non ne ha più, riportando in vita materiali desueti e ormai inutlizzabili. E’ il modo in cui muove la materia che
lo ispira, ma è soprattutto nel deterioramento della medesima e nelle potenzialità del suo sviluppo nello spazio che cerca e trova i nuovi signifi cati delle sue creazioni. In base ad intensità ed estensione dello spazio, curva e rigenera, donando nuove linee e forme ad oggetti che lascia nudi e puri, come ad esempio nella serie degli Astratti, oppure inserendoli in contesti complessi come parte integrante di una nuova creazione. “La materia risponde sempre in maniera diversa a seconda di come la tocchi e con che intensità. Il suono che produce il martello è sempre lo stesso, è l’istnto che ogni volta ti fa capire come muoverti”. Questo il corpus del pensiero creativo di Berrugi.
A chi gli domanda quando ha cominciato a realizzare opere d’arte, risponde che quelle aziende volute, innovative e sofferte,
ne facevano già parte. Roberto Berrugi ha installato un’opera dedicata all’Omino di ferro – simbolo della città di Cecina -
sulla rotatoria di piazza XX settembre a Cecina per volere dell’Amministrazione Comunale e ha esordito con la sua prima
personale ufficiale “In Fieri” ad aprile 2018 presso le sale espositve del CEC - Centro Espositvo Comunale. Ha esposto
in autunno 2019 gran parte dei suoi lavori in una grande mostra chiamata “L’anima del metallo” presso i locali storici di
Palazzo Orlando a Livorno e nella personale “Fe26” presso la sala espositva Carlo Azeglio Ciampi di Palazzo Pegaso, a
Firenze, sede della Regione Toscana. Ha esposto poi presso lo spazio espositvo Sopra Le Logge del Comune di Pisa per la
personale “Iterum - una seconda volta”. Nel 2023 la mostra personale “Meta-Morfosi” lo riporta dopo tanti anni all’Istituto
ISIS Mattei di Rosignano, mentre nel 2024 partecipa alla mostra collettiva “Espressioni Meccaniche” presso il Piccolo
Teatro Digitale di Pontedera.
Una sua opera è stata esposta ad ArtShopping, presso il Carrousel du Louvre a Parigi nel 2022. Molte delle sue opere
hanno ispirato copertine di romanzi, sono state esposte presso svariate attvità di livello e fanno parte di collezioni private,
pubbliche e di istituti bancari.
La mostra sarà corredata da un catalogo delle opere e sarà aperta dal martedì alla domenica dalle 18:00 alle 22:00 con
ingresso gratuito.
Il curatore della mostra, Alessandro Schiavetti, sottolinea: “Roberto Berrugi è un’artista che continua a stupire grazie a una
forza mentale incredibile che lo spinge a sperimentare e continuare a lavorare anche a questa età. Sembra impossibile che
questa sua enorme produzione sia tutta contenuta quasi esclusivamente negli ultimi dieci anni. La sua capacità impressionante
di avere ‘visioni’ future e finite provenienti da componentistiche auto sporche e ormai rottamate è unica, così come
nella fase realizzativa delle opere stesse, dove si supera nell’assemblaggio e per una delicatezza nel tocco che lo porta a
essere, nel campo della Metal Art contemporanea, un vero e proprio maestro. Soprattutto con la lavorazione dei fragilissimi
radiatori, che piega e modella in forme erotiche e sinuose uniche nel loro genere”.
27
luglio 2024
Roberto Berrugi – Visioni
Dal 27 luglio al 25 agosto 2024
arte contemporanea
Location
CEC – Centro Espositivo Comunale
Cecina, Piazza Francesco Domenico Guerrazzi, (LI)
Cecina, Piazza Francesco Domenico Guerrazzi, (LI)
Orario di apertura
Dal martedì alla domenica dalle 18:00 alle 22:00
Vernissage
27 Luglio 2024, Inaugurazione della mostra sabato 27 luglio alle ore 18:00
Editore
BombaBooks
Ufficio stampa
Acs Art Center
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico