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Roberto Bertazzon – I sensi dell’arte
Continua, presso il Ristorante Gellius di Oderzo (TV), il circuito espositivo “I sensi dell’arte” con le opere di Roberto Bertazzon, pittore, scultore e conceptual designer.
Comunicato stampa
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Continua, presso il Ristorante Gellius di Oderzo (TV), il circuito espositivo “I sensi dell’arte” con le opere di Roberto Bertazzon, pittore, scultore e conceptual designer.
Un nuovo nome dell’arte veneta si unisce al ricco percorso inaugurato lo scorso aprile da Simon Benetton e proseguito, con successo, grazie alla presenza di Max Solinas e Vincenzo De Paoli.
Ora è il turno di Roberto Bertazzon, le cui opere si potranno ammirare a partire dal 19 settembre fino al 24 ottobre, in una nuova esposizione ricca di sorprese.
L’artista vanta personali italiane, europee a statunitensi, a partire dal 1995, ed è tuttora seguito con interesse dal mercato americano. Autore di scenografie ed opere teatrali, ha inoltre partecipato nel 2008 alla Biennale Europea di Arte Contemporanea “Manifesta 7” di Bolzano - Trento. Invitato dalla Planet Life Economy Fundation ad aderire al manifesto di Art.Co, si è distinto con le sue originali installazioni e performance, grazie alle quali ha promosso una campagna di sensibilizzazione per la difesa del territorio e dell’ambiente a favore delle rane.
E proprio le rane saranno presenti nella sua personale presso il suggestivo spazio espositivo del Ristorante Gellius. Ma non saranno gli unici animali ad accogliere i visitatori. Accanto alle rane, troveranno posto dei curiosi asini dipinti con smalti su base di vetro, dietro i quali l’artista cela ingegnosi messaggi nascosti, rivelati dal critico Carlo Sala:
“L’opera non è mai terminata, ma continua a mutarsi in divenire a seconda del cambiare dei luoghi in cui è posta. Noi stessi ci riflettiamo in quegli specchi, in questo gioco di relazionalità ed ironia che si viene a creare, vedendoci tutti un po’ con le sembianze dell’animale.”
Non è un caso dunque che la figura dell’asino assuma connotati quasi umani. Così le rane, in alcune opere, assumono dell’uomo gli atteggiamenti e le movenze. Movenze di danza, di preghiera, insomma “animali umanissimi, resi in sagome riassuntive, essenziali, prive di pentimento” come efficacemente descritto dal critico Fabio Girardello.
Ironia che vuole far riflettere, dunque, all’interno di una cornice di eccezionale splendore, in bilico tra antico e moderno: quella del salone espositivo del Ristorante Gellius. Questa sarà una rara occasione di vedere le opere armonizzare coi diversi livelli in cui si snoda il locale: dal seminterrato che accoglie gli importanti reperti dell’antica Opitergium all’ampia sala del primo piano, in cui creazioni diverse si fonderanno, per la prima volta, in un unico prezioso insieme.
Un’opportunità dunque per affinare, dopo la vista, un altro magico senso: quello del gusto. Gusto ricercato e studiato dalla maestria dello chef Alessandro Breda, a ragione riconosciuto con una stella da Michelin.
Questo appuntamento è sicuramente il modo migliore per “gustare” opere d’arte anche attraverso il cibo, osservando e riflettendo - tra una portata e l’altra - la magia del mondo fantasioso di Roberto Bertazzon, più vero di quanto si possa immaginare…
L’atmosfera fantastica creata dall’artista e quella reale del Ristorante Gellius lasceranno giudicare agli occhi e al palato dei visitatori, a partire dalla vernice, prevista per venerdì 18 settembre alle ore 18.00
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Un nuovo nome dell’arte veneta si unisce al ricco percorso inaugurato lo scorso aprile da Simon Benetton e proseguito, con successo, grazie alla presenza di Max Solinas e Vincenzo De Paoli.
Ora è il turno di Roberto Bertazzon, le cui opere si potranno ammirare a partire dal 19 settembre fino al 24 ottobre, in una nuova esposizione ricca di sorprese.
L’artista vanta personali italiane, europee a statunitensi, a partire dal 1995, ed è tuttora seguito con interesse dal mercato americano. Autore di scenografie ed opere teatrali, ha inoltre partecipato nel 2008 alla Biennale Europea di Arte Contemporanea “Manifesta 7” di Bolzano - Trento. Invitato dalla Planet Life Economy Fundation ad aderire al manifesto di Art.Co, si è distinto con le sue originali installazioni e performance, grazie alle quali ha promosso una campagna di sensibilizzazione per la difesa del territorio e dell’ambiente a favore delle rane.
E proprio le rane saranno presenti nella sua personale presso il suggestivo spazio espositivo del Ristorante Gellius. Ma non saranno gli unici animali ad accogliere i visitatori. Accanto alle rane, troveranno posto dei curiosi asini dipinti con smalti su base di vetro, dietro i quali l’artista cela ingegnosi messaggi nascosti, rivelati dal critico Carlo Sala:
“L’opera non è mai terminata, ma continua a mutarsi in divenire a seconda del cambiare dei luoghi in cui è posta. Noi stessi ci riflettiamo in quegli specchi, in questo gioco di relazionalità ed ironia che si viene a creare, vedendoci tutti un po’ con le sembianze dell’animale.”
Non è un caso dunque che la figura dell’asino assuma connotati quasi umani. Così le rane, in alcune opere, assumono dell’uomo gli atteggiamenti e le movenze. Movenze di danza, di preghiera, insomma “animali umanissimi, resi in sagome riassuntive, essenziali, prive di pentimento” come efficacemente descritto dal critico Fabio Girardello.
Ironia che vuole far riflettere, dunque, all’interno di una cornice di eccezionale splendore, in bilico tra antico e moderno: quella del salone espositivo del Ristorante Gellius. Questa sarà una rara occasione di vedere le opere armonizzare coi diversi livelli in cui si snoda il locale: dal seminterrato che accoglie gli importanti reperti dell’antica Opitergium all’ampia sala del primo piano, in cui creazioni diverse si fonderanno, per la prima volta, in un unico prezioso insieme.
Un’opportunità dunque per affinare, dopo la vista, un altro magico senso: quello del gusto. Gusto ricercato e studiato dalla maestria dello chef Alessandro Breda, a ragione riconosciuto con una stella da Michelin.
Questo appuntamento è sicuramente il modo migliore per “gustare” opere d’arte anche attraverso il cibo, osservando e riflettendo - tra una portata e l’altra - la magia del mondo fantasioso di Roberto Bertazzon, più vero di quanto si possa immaginare…
L’atmosfera fantastica creata dall’artista e quella reale del Ristorante Gellius lasceranno giudicare agli occhi e al palato dei visitatori, a partire dalla vernice, prevista per venerdì 18 settembre alle ore 18.00
I
18
settembre 2009
Roberto Bertazzon – I sensi dell’arte
Dal 18 settembre al 18 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
GELLIUS
Oderzo, Calle Pretoria, 6, (Treviso)
Oderzo, Calle Pretoria, 6, (Treviso)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10.30-21.30
Vernissage
18 Settembre 2009, ore 18
Autore