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Roberto Coda Zabetta – #FILMBOX01
#FILMBOX01 inaugura un nuovo progetto del museo di Villa Croce in cui vengono messi in discussione i limiti tra lo spazio espositivo, la sua aurea e lo spazio intimo dello studio. Roberto Coda Zabetta è stato, infatti, invitato a trasformare una sala nascosta al primo piano del museo, in un luogo in cui incontrare in maniera intima e prolungata un’installazione nata in dialogo con lo spazio. Per questo motivo il progetto non avrà una data d’inaugurazione ma verrà attivato con una serie di workshop, presentazioni, visite guidate e conferenze
Comunicato stampa
Segnala l'evento
museum studio/studio museum
Roberto Coda Zabetta
#FILMBOX01
3 maggio – 8 agosto, 2016
a cura di Ilaria Bonacossa
Credo nella tecnica, nella sua capacità di formalizzare l’emozioni sulla superficie
pittorica… Roberto Coda Zabetta
#FILMBOX01 inaugura un nuovo progetto del museo di Villa Croce in cui vengono
messi in discussione i limiti tra lo spazio espositivo, la sua aurea e lo spazio intimo dello
studio. Roberto Coda Zabetta è stato, infatti, invitato a trasformare una sala nascosta al
primo piano del museo, in un luogo in cui incontrare in maniera intima e prolungata
un’installazione nata in dialogo con lo spazio. Per questo motivo il progetto non avrà
una data d’inaugurazione ma verrà attivato con una serie di workshop, presentazioni,
visite guidate e conferenze.
La pittura è sempre stata, per Roberto Coda Zabetta, sia uno stato della mente, che
una necessità fisica, un metodo personale per dare forma al caos magmatico della
materia. Le sue opere, di solito di ampie dimensioni, mostrano come usare e ‘modellare’
i pigmenti in un impasto trasparente, arioso che rompe la bidimensionalità della tela. In
particolare #FILMBOX01 è un grande cubo di tele, lasciate grezzo sul lato esterno, con
quattro finestre e una porta, completamente dipinto all’interno, che permette al pubblico
di immergersi in un’esperienza pittorica tridimensionale, fatta di sottili strati pittorici,
“film” impalpabili di colore. L'opera evoca la natura analogica della pellicola rispetto alla
planarità dei media digitali, trasformandosi in una forma surreale di poesia visiva, in cui i
pigmenti stessi prendono forme fisiche stimolate da aria, forza e gravità, evocando i
processi geologici che creano il marmo, l’onice, la giada o l’alabastro. I nuovi lavori di
Roberto Coda Zabetta sembrano, infatti, giocare con l’astrazione contemporanea
attraverso un rapporto tattile con i materiali pittorici classici che vengono “forzati” in
futuristiche composizioni. Queste grandi superfici pittoriche sembrano riprodurre
immagini di spazi siderali a milioni di anni luce da noi ma al contempo, nelle loro
trasparenze, omaggiano una tradizione nipponica millenaria di opere a china e
acquarello su carta.
Passando del tempo da soli all'interno di #FILMBOX01, sperimentiamo la capacità
dell’astrazione di portarci in uno spazio intimo in cui “la razionalità” può abbandonarsi e
perdersi seguendo lo scivolare veloce dello sguardo lungo linee orizzontali, verticali e
concentriche, salendo in superficie e immergendosi in profondità. La qualità fluida e
trasparente della materia pittorica nasce grazie all'utilizzo dell'aria come strumento
pittorico. #FILMBOX01 nel suo insieme mette in discussione i limiti dell'astrazione
stabilendo una relazione viscerale con i materiali classici della pittura che vengono
“forzati” a trasformarsi in trame trasparenti.
Roberto Coda Zabetta (Biella, 1975) vive e lavora a Milano. Ha presentato i suoi lavori
in prestigiose istituzioni italiane e internazionali: Il museo della merda, Piacenza;
Cultural Centre Belgrade, Belgrade; il MAC Museo di Arte Contemporanea, Rio de
Janeiro; la Fondazione Antonio Ratti, Como; Palazzo Reale, Milano; The David Roberts
Foundation, Londra; National Portrait Gallery, Londra; Foundation Centre International
d'Accueil et d'Echanges des Récollets, Parigi; XIV Quadriennale. Promotrice delle Belle
Arti, Torino; Fondazione Pistoletto per l’Arte, Biella. Nel 2016 i suoi lavori verranno
presentati alla galleria Annette Gelink ad Amsterdam; è stato selezionato come artista
in Residence alla American Academy di Roma.
Roberto Coda Zabetta
#FILMBOX01
3 maggio – 8 agosto, 2016
a cura di Ilaria Bonacossa
Credo nella tecnica, nella sua capacità di formalizzare l’emozioni sulla superficie
pittorica… Roberto Coda Zabetta
#FILMBOX01 inaugura un nuovo progetto del museo di Villa Croce in cui vengono
messi in discussione i limiti tra lo spazio espositivo, la sua aurea e lo spazio intimo dello
studio. Roberto Coda Zabetta è stato, infatti, invitato a trasformare una sala nascosta al
primo piano del museo, in un luogo in cui incontrare in maniera intima e prolungata
un’installazione nata in dialogo con lo spazio. Per questo motivo il progetto non avrà
una data d’inaugurazione ma verrà attivato con una serie di workshop, presentazioni,
visite guidate e conferenze.
La pittura è sempre stata, per Roberto Coda Zabetta, sia uno stato della mente, che
una necessità fisica, un metodo personale per dare forma al caos magmatico della
materia. Le sue opere, di solito di ampie dimensioni, mostrano come usare e ‘modellare’
i pigmenti in un impasto trasparente, arioso che rompe la bidimensionalità della tela. In
particolare #FILMBOX01 è un grande cubo di tele, lasciate grezzo sul lato esterno, con
quattro finestre e una porta, completamente dipinto all’interno, che permette al pubblico
di immergersi in un’esperienza pittorica tridimensionale, fatta di sottili strati pittorici,
“film” impalpabili di colore. L'opera evoca la natura analogica della pellicola rispetto alla
planarità dei media digitali, trasformandosi in una forma surreale di poesia visiva, in cui i
pigmenti stessi prendono forme fisiche stimolate da aria, forza e gravità, evocando i
processi geologici che creano il marmo, l’onice, la giada o l’alabastro. I nuovi lavori di
Roberto Coda Zabetta sembrano, infatti, giocare con l’astrazione contemporanea
attraverso un rapporto tattile con i materiali pittorici classici che vengono “forzati” in
futuristiche composizioni. Queste grandi superfici pittoriche sembrano riprodurre
immagini di spazi siderali a milioni di anni luce da noi ma al contempo, nelle loro
trasparenze, omaggiano una tradizione nipponica millenaria di opere a china e
acquarello su carta.
Passando del tempo da soli all'interno di #FILMBOX01, sperimentiamo la capacità
dell’astrazione di portarci in uno spazio intimo in cui “la razionalità” può abbandonarsi e
perdersi seguendo lo scivolare veloce dello sguardo lungo linee orizzontali, verticali e
concentriche, salendo in superficie e immergendosi in profondità. La qualità fluida e
trasparente della materia pittorica nasce grazie all'utilizzo dell'aria come strumento
pittorico. #FILMBOX01 nel suo insieme mette in discussione i limiti dell'astrazione
stabilendo una relazione viscerale con i materiali classici della pittura che vengono
“forzati” a trasformarsi in trame trasparenti.
Roberto Coda Zabetta (Biella, 1975) vive e lavora a Milano. Ha presentato i suoi lavori
in prestigiose istituzioni italiane e internazionali: Il museo della merda, Piacenza;
Cultural Centre Belgrade, Belgrade; il MAC Museo di Arte Contemporanea, Rio de
Janeiro; la Fondazione Antonio Ratti, Como; Palazzo Reale, Milano; The David Roberts
Foundation, Londra; National Portrait Gallery, Londra; Foundation Centre International
d'Accueil et d'Echanges des Récollets, Parigi; XIV Quadriennale. Promotrice delle Belle
Arti, Torino; Fondazione Pistoletto per l’Arte, Biella. Nel 2016 i suoi lavori verranno
presentati alla galleria Annette Gelink ad Amsterdam; è stato selezionato come artista
in Residence alla American Academy di Roma.
03
maggio 2016
Roberto Coda Zabetta – #FILMBOX01
Dal 03 maggio all'otto agosto 2016
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA VILLA CROCE
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Ufficio stampa
NORA COMUNICAZIONE
Autore
Curatore