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Roberto Codroico
Sono esposte oltre quaranta opere che ripercorrono, anche se non in modo completo, alcune tappe fondamentali della ricerca figurativa condotta dal Codroico
Comunicato stampa
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Nell’ambito delle manifestazioni organizzate dall’Associazione “Borgoantico”, sarà inaugurata nelle sale del Palazzo Madernini a Villalagarina.domenica 19 novembre alle ore 16.00, dopo la presentazione del “Quaderno del Borgoantico 7”, la Mostra d’arte dell’architetto Roberto Codroico.
Sono esposte oltre quaranta opere che ripercorrono, anche se non in modo completo, alcune tappe fondamentali della ricerca figurativa condotta dal Codroico in un ampio spazio di tempo che va dalla realizzazione di alcune “teste femminili” del 1968, alle “scatole” del 1970, ai “contenitori” del 1974, sino ai grandi quadri del 2004. Un percorso artistico rimasto per lungo tempo riservato a pochi amici ed estimatori, in considerazione del ruolo professionale svolto dall’artista, ed ora aperto al pubblico.
Codroico ha percorso le avanguardie storiche partendo da espressioni figurative, in cui sono presenti le esperienze dei grandi maestri quali Matisse e Picasso, per passare attraverso le sperimentazioni dadaiste, rivissute anche per l’amicizia che lo ha legato per anni a Hans Richter, uno dei firmatari del movimento Dada. Successivamente il contatto con le più spregiudicate avanguardie degli anni settanta, dialogando con Vlado Kristel, Kurt Kren, Otto Muel ed altri ancora, ma sempre fedele ad una personale visione estetica.
Una tappa fondamentale sono “le Scatole”, oggetti da tenere tra le mani e chiudere ed aprire a proprio piacere. Codroico, nel ricordare questa fase creativa dice: “inizialmente ho utilizzato delle semplici scatole di cartone, recuperate dall’uso quotidiano, nelle quali fissavo gli elementi ed i colori delle mie sperimentazioni; esternamente le rivestivo con carta di tonalità neutra e si potevano tenere tra le mani o riporre su uno scaffale e solo se aperte rivelavano, insospettabile, il contenuto…”
L’allestimento della Mostra nelle sale dello storico Palazzo Madernini è stato curato dall’architetto Fulvio Nardelli, noto non solo quale professionista ma anche per i molteplici allestimenti di grandi mostre trentine tra cui quelle del Palazzo delle Albere a Trento.
A Villalagarina non sono state svuotate le sale dai mobili antichi per appendere alle pareti le opere “moderne”, ma queste sono state inserite nel contesto esistente senza manometterlo. Si è così creato un dialogo-confronto tra il passato ed il presente, con il risultato del recupero alla contemporaneità di tutto il contesto.
Le opere del Codroico nella Mostra allestita a Villalagarina dialogano con l’ambiente e gli oggetti del passato trasformandosi ed assumendo una valenza a volte apparentemente nuova ma mai stridente; un armoniosa convivenza tra passato e presente.
Sono esposte oltre quaranta opere che ripercorrono, anche se non in modo completo, alcune tappe fondamentali della ricerca figurativa condotta dal Codroico in un ampio spazio di tempo che va dalla realizzazione di alcune “teste femminili” del 1968, alle “scatole” del 1970, ai “contenitori” del 1974, sino ai grandi quadri del 2004. Un percorso artistico rimasto per lungo tempo riservato a pochi amici ed estimatori, in considerazione del ruolo professionale svolto dall’artista, ed ora aperto al pubblico.
Codroico ha percorso le avanguardie storiche partendo da espressioni figurative, in cui sono presenti le esperienze dei grandi maestri quali Matisse e Picasso, per passare attraverso le sperimentazioni dadaiste, rivissute anche per l’amicizia che lo ha legato per anni a Hans Richter, uno dei firmatari del movimento Dada. Successivamente il contatto con le più spregiudicate avanguardie degli anni settanta, dialogando con Vlado Kristel, Kurt Kren, Otto Muel ed altri ancora, ma sempre fedele ad una personale visione estetica.
Una tappa fondamentale sono “le Scatole”, oggetti da tenere tra le mani e chiudere ed aprire a proprio piacere. Codroico, nel ricordare questa fase creativa dice: “inizialmente ho utilizzato delle semplici scatole di cartone, recuperate dall’uso quotidiano, nelle quali fissavo gli elementi ed i colori delle mie sperimentazioni; esternamente le rivestivo con carta di tonalità neutra e si potevano tenere tra le mani o riporre su uno scaffale e solo se aperte rivelavano, insospettabile, il contenuto…”
L’allestimento della Mostra nelle sale dello storico Palazzo Madernini è stato curato dall’architetto Fulvio Nardelli, noto non solo quale professionista ma anche per i molteplici allestimenti di grandi mostre trentine tra cui quelle del Palazzo delle Albere a Trento.
A Villalagarina non sono state svuotate le sale dai mobili antichi per appendere alle pareti le opere “moderne”, ma queste sono state inserite nel contesto esistente senza manometterlo. Si è così creato un dialogo-confronto tra il passato ed il presente, con il risultato del recupero alla contemporaneità di tutto il contesto.
Le opere del Codroico nella Mostra allestita a Villalagarina dialogano con l’ambiente e gli oggetti del passato trasformandosi ed assumendo una valenza a volte apparentemente nuova ma mai stridente; un armoniosa convivenza tra passato e presente.
19
novembre 2006
Roberto Codroico
Dal 19 al 26 novembre 2006
architettura
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PALAZZO MADERNINI
Villa Lagarina, Piazza G.B. Riolfatti, (TRENTO)
Villa Lagarina, Piazza G.B. Riolfatti, (TRENTO)
Orario di apertura
dalle ore 17.00 alle 19.30
Vernissage
19 Novembre 2006, ore 16
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