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Roberto Crippa
La Galleria Giraldi dedica la prima mostra dell’anno 2006 a Roberto Crippa, artista del quale sono esposte numerose opere che dagli anni cinquanta giungono al 1972, anno della sua tragica scomparsa, avvenuta precipitando durante un volo acrobatico con il suo aereo
Comunicato stampa
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La Galleria Giraldi dedica la prima mostra dell’anno 2006 a Roberto Crippa, artista del quale sono esposte numerose opere che dagli anni cinquanta giungono al 1972, anno della sua tragica scomparsa, avvenuta precipitando durante un volo acrobatico con il suo aereo.
La scomparsa prematura di Crippa (aveva solo cinquantun anni) ha bruscamente interrotto la sua creazione artistica che, nonostante i successi riscontrati già da più di venti anni, non si era certo esaurita; si può dire anzi che era in pieno fervore. Lo dimostrano le sue opere degli ultimi anni (che realizzava per l’amico gallerista Bruno Giraldi cui era legato anche da un contratto di esclusiva) che esprimevano un crescendo di originalità, di fantasia e di vitalità e che riscuotevano unanime riconoscimento da parte della critica più illuminata, che ebbe modo di contemplarle in grandiose mostre tenute, poco prima della sua scomparsa, nelle principali capitali europee (Madrid, Bruxelles, Parigi) ed a New York.
Questa mostra, che vuole essere un omaggio a Crippa, si tiene a trenta anni di distanza da quella, retrospettiva, che la Galleria Giraldi tenne nel 1976, dopo che già aveva tenuto due mostre personali nel 1968 e nel 1970. L’invito che è stato predisposto per l’inaugurazione della mostra riproduce una fotografia, che ritrae Roberto Crippa davanti ad un suo grande quadro, sulla quale egli scrisse questa dedica: “per il mio amico Bruno Giraldi quale ricordo del comune amico Lucio Fontana”. Il quadro che vi compare (una tela di cm 210x210) è intitolato “omaggio a Fontana” e fu realizzato a seguito della scomparsa del grande Maestro avvenuta nel settembre 1968; il soggetto scelto per l’occasione da Crippa, non poteva che essere riferito alla poetica spazialista (da lui magistralmente espressa con le famose spirali) che sin dalla fine degli anni quaranta lo aveva legato a Fontana.
L’”omaggio a Fontana” è esposto nella mostra insieme a molte altre opere, la maggior parte delle quali si riferiscono al periodo che va dagli anni sessanta al 1972, cioè al tempo durante il quale più stretta fu la collaborazione tra l’Artista e la galleria.
Nella vastissima bibliografia riguardante l’opera di Crippa (si contano più di cinquanta monografie e moltissimi volumi e cataloghi) troviamo saggi, tra gli altri, di Calas, Charpier, Giani, Cardazzo, Toniato, Jouffroy, Brauner, Waldberg, Lebel, Ballo, Valsecchi, Fuchs, Russoli, Alloway, De Grada, Sanesi, Caramel, De Mandiargues.
Cenni biografici.
Roberto Crippa nasce nel 1921 a Monza. Dopo il liceo frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera, ove si diploma nel 1947, avendo come maestri Carlo Carrà, Aldo Carpi, Achille Funi. Allo scoppio della seconda guerra mondiale era stato reclutato nell’aeronautica come allievo pilota.
Dal 1948 al 1958 partecipa a tutte le Biennali di Venezia, ove è presente anche nel 1964, 1966, 1968; espone alla Triennale di Milano nel 1948, nel 1954, nel 1957 e nel 1960. Innumerevoli le mostre cui Crippa ha partecipato in tutto il mondo; le principali personali tenute nelle più importanti città sono oltre cento; ci limitiamo a citare quelle di New York (dodici) tra il 1951 ed il 1971 e di Parigi (cinque) tra il 1956 ed il 1971.
Nel 1948 firma il “Manifesto del movimento spazialista” con Fontana, Dova, Peverelli, Milani, Guidi, Joppolo e Baj; sempre con Fontana, firma manifesti sullo spazialismo anche nel 1950 e nel 1951.
Dopo un periodo dedicato all’arte astratta e concreta, oltre alle pitture spaziali dipinge personaggi polimaterici di carattere mitologico e simbolico che realizza anche in molte sculture di bronzo, ferro, acciaio ed argento. Dal 1957 esegue i primi rilievi in sughero, corteccia e legno.
Nel 1962 in un primo incidente, precipitando con l’aereo, riporta la frattura di entrambe le gambe.
Nel 1967 la Repubblica della Rhodesia gli dedica un francobollo e nello stesso anno inizia una nuova originale poetica basata su incisioni e intagli di amiantiti.
Nel marzo 1972, a cinquantun anni non ancora compiuti, muore insieme ad un suo allievo all’aeroporto di Bresso, precipitando con il suo aereo durante un volo acrobatico.
La scomparsa prematura di Crippa (aveva solo cinquantun anni) ha bruscamente interrotto la sua creazione artistica che, nonostante i successi riscontrati già da più di venti anni, non si era certo esaurita; si può dire anzi che era in pieno fervore. Lo dimostrano le sue opere degli ultimi anni (che realizzava per l’amico gallerista Bruno Giraldi cui era legato anche da un contratto di esclusiva) che esprimevano un crescendo di originalità, di fantasia e di vitalità e che riscuotevano unanime riconoscimento da parte della critica più illuminata, che ebbe modo di contemplarle in grandiose mostre tenute, poco prima della sua scomparsa, nelle principali capitali europee (Madrid, Bruxelles, Parigi) ed a New York.
Questa mostra, che vuole essere un omaggio a Crippa, si tiene a trenta anni di distanza da quella, retrospettiva, che la Galleria Giraldi tenne nel 1976, dopo che già aveva tenuto due mostre personali nel 1968 e nel 1970. L’invito che è stato predisposto per l’inaugurazione della mostra riproduce una fotografia, che ritrae Roberto Crippa davanti ad un suo grande quadro, sulla quale egli scrisse questa dedica: “per il mio amico Bruno Giraldi quale ricordo del comune amico Lucio Fontana”. Il quadro che vi compare (una tela di cm 210x210) è intitolato “omaggio a Fontana” e fu realizzato a seguito della scomparsa del grande Maestro avvenuta nel settembre 1968; il soggetto scelto per l’occasione da Crippa, non poteva che essere riferito alla poetica spazialista (da lui magistralmente espressa con le famose spirali) che sin dalla fine degli anni quaranta lo aveva legato a Fontana.
L’”omaggio a Fontana” è esposto nella mostra insieme a molte altre opere, la maggior parte delle quali si riferiscono al periodo che va dagli anni sessanta al 1972, cioè al tempo durante il quale più stretta fu la collaborazione tra l’Artista e la galleria.
Nella vastissima bibliografia riguardante l’opera di Crippa (si contano più di cinquanta monografie e moltissimi volumi e cataloghi) troviamo saggi, tra gli altri, di Calas, Charpier, Giani, Cardazzo, Toniato, Jouffroy, Brauner, Waldberg, Lebel, Ballo, Valsecchi, Fuchs, Russoli, Alloway, De Grada, Sanesi, Caramel, De Mandiargues.
Cenni biografici.
Roberto Crippa nasce nel 1921 a Monza. Dopo il liceo frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera, ove si diploma nel 1947, avendo come maestri Carlo Carrà, Aldo Carpi, Achille Funi. Allo scoppio della seconda guerra mondiale era stato reclutato nell’aeronautica come allievo pilota.
Dal 1948 al 1958 partecipa a tutte le Biennali di Venezia, ove è presente anche nel 1964, 1966, 1968; espone alla Triennale di Milano nel 1948, nel 1954, nel 1957 e nel 1960. Innumerevoli le mostre cui Crippa ha partecipato in tutto il mondo; le principali personali tenute nelle più importanti città sono oltre cento; ci limitiamo a citare quelle di New York (dodici) tra il 1951 ed il 1971 e di Parigi (cinque) tra il 1956 ed il 1971.
Nel 1948 firma il “Manifesto del movimento spazialista” con Fontana, Dova, Peverelli, Milani, Guidi, Joppolo e Baj; sempre con Fontana, firma manifesti sullo spazialismo anche nel 1950 e nel 1951.
Dopo un periodo dedicato all’arte astratta e concreta, oltre alle pitture spaziali dipinge personaggi polimaterici di carattere mitologico e simbolico che realizza anche in molte sculture di bronzo, ferro, acciaio ed argento. Dal 1957 esegue i primi rilievi in sughero, corteccia e legno.
Nel 1962 in un primo incidente, precipitando con l’aereo, riporta la frattura di entrambe le gambe.
Nel 1967 la Repubblica della Rhodesia gli dedica un francobollo e nello stesso anno inizia una nuova originale poetica basata su incisioni e intagli di amiantiti.
Nel marzo 1972, a cinquantun anni non ancora compiuti, muore insieme ad un suo allievo all’aeroporto di Bresso, precipitando con il suo aereo durante un volo acrobatico.
14
gennaio 2006
Roberto Crippa
Dal 14 gennaio al 04 marzo 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA GIRALDI
Livorno, Piazza Della Repubblica, 59, (Livorno)
Livorno, Piazza Della Repubblica, 59, (Livorno)
Orario di apertura
feriali 10-13 e 17-20
Vernissage
14 Gennaio 2006, ore 17,30
Autore