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Roberto Fontana – This is the dead land
Questa serie di lavori di Roberto Fontana, che trae ispirazione da The hollow men di Thomas Stearns Eliot, presenta un’acuta e attenta riflessione sulla condizione esistenziale umana, attraverso la contestuale esplorazione delle potenzialità rappresentative ed espressive insite nella corporeità
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Questa serie di lavori di Roberto Fontana, che trae ispirazione da The hollow men
di Thomas Stearns Eliot, presenta un'acuta e attenta riflessione sulla condizione
esistenziale umana, attraverso la contestuale esplorazione delle potenzialità
rappresentative ed espressive insite nella corporeità.
L'angosciosa condizione e l'alienazione cui è soggetto l'uomo contemporaneo per
effetto di quelle ottundenti e pressanti meccaniche del sistema produttivo,
l'incomunicabilità (paradossale in una società che della velocità di comunicazione fa
il suo maggior vanto) e l'isolamento personale in un mondo dominato dai fenomeni
di massa, e quella difficoltà a reperire il senso profondo del proprio essere ed
esistere, hanno ridotto l'uomo ad un manichino di paglia, un uomo vuoto senza
identità e personalità...
Siamo gli uomini vuoti
Siamo gli uomini impagliati
Addossati l'un l'altro
Con la testa piena di paglia. Ahimè!
Le nostre aride voci, quando insieme mormoriamo
Sono quiete e senza senso
Come vento nell'erba secca
O come zampe di topo sopra vetri infranti
Nelle nostra arida cantina
Figura senza forma, ombra senza colore,
Forza paralizzata, gesto privo di moto;
...
Questa è la terra morta
Questa è la terra dei cactus
Qui le immagini di pietra
Sorgono, e qui ricevono
La supplica della mano di un morto
Sotto lo scintillio di una stella che si va spegnendo;
...
Eliot ritrae la vita contemporanea come un inferno sulla Terra, nel quale l’essere
umano vive una vita priva di relazioni autentiche. L’ “uomo vuoto” è descritto come
un essere interiormente vano, privo di qualsivoglia valore. Eliot cioè, paragona
l’uomo moderno ad una bambola di pezza, imbottita di “culturasegatura”,
preconfezionata, inserita a forza dalla società moderna e capitalista.
“The Hollow Men” descrive l’aridità, la sterilità emotiva e spirituale della vita
contemporanea, una vita priva di colore, di forma, di forza. Come ratti ci limitiamo a
fare quel tanto che basta alla nostra sopravvivenza: l’azione condotta nel nome di un
ideale non è più concepita, non esiste più volontà.
La mostra, curata da Valeria Sara Lo Bue, sarà visitabile sino al 22 febbraio, tutti i
giorni dalle 19.00 alle 24.00, escluso il martedì.
di Thomas Stearns Eliot, presenta un'acuta e attenta riflessione sulla condizione
esistenziale umana, attraverso la contestuale esplorazione delle potenzialità
rappresentative ed espressive insite nella corporeità.
L'angosciosa condizione e l'alienazione cui è soggetto l'uomo contemporaneo per
effetto di quelle ottundenti e pressanti meccaniche del sistema produttivo,
l'incomunicabilità (paradossale in una società che della velocità di comunicazione fa
il suo maggior vanto) e l'isolamento personale in un mondo dominato dai fenomeni
di massa, e quella difficoltà a reperire il senso profondo del proprio essere ed
esistere, hanno ridotto l'uomo ad un manichino di paglia, un uomo vuoto senza
identità e personalità...
Siamo gli uomini vuoti
Siamo gli uomini impagliati
Addossati l'un l'altro
Con la testa piena di paglia. Ahimè!
Le nostre aride voci, quando insieme mormoriamo
Sono quiete e senza senso
Come vento nell'erba secca
O come zampe di topo sopra vetri infranti
Nelle nostra arida cantina
Figura senza forma, ombra senza colore,
Forza paralizzata, gesto privo di moto;
...
Questa è la terra morta
Questa è la terra dei cactus
Qui le immagini di pietra
Sorgono, e qui ricevono
La supplica della mano di un morto
Sotto lo scintillio di una stella che si va spegnendo;
...
Eliot ritrae la vita contemporanea come un inferno sulla Terra, nel quale l’essere
umano vive una vita priva di relazioni autentiche. L’ “uomo vuoto” è descritto come
un essere interiormente vano, privo di qualsivoglia valore. Eliot cioè, paragona
l’uomo moderno ad una bambola di pezza, imbottita di “culturasegatura”,
preconfezionata, inserita a forza dalla società moderna e capitalista.
“The Hollow Men” descrive l’aridità, la sterilità emotiva e spirituale della vita
contemporanea, una vita priva di colore, di forma, di forza. Come ratti ci limitiamo a
fare quel tanto che basta alla nostra sopravvivenza: l’azione condotta nel nome di un
ideale non è più concepita, non esiste più volontà.
La mostra, curata da Valeria Sara Lo Bue, sarà visitabile sino al 22 febbraio, tutti i
giorni dalle 19.00 alle 24.00, escluso il martedì.
10
febbraio 2016
Roberto Fontana – This is the dead land
Dal 10 al 22 febbraio 2016
arte contemporanea
Location
FABBRICA 102
Palermo, Via Monteleone, 32/34/36, (Palermo)
Palermo, Via Monteleone, 32/34/36, (Palermo)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 19.00 alle 24.00, escluso il martedì
Vernissage
10 Febbraio 2016, ore 19
Autore
Curatore