Il 15 novembre 2008 si apre presso la galleria d'arte moderna Vanna Casati in Bergamo una esposizione di opere recenti di Roberto Giussani, artista monzese che da anni opera sperimentando e superando i limiti dell'informale.
E' una nuova serie di opere,"natura viva,natura morta", realistiche, che nascono come immagini fotografiche realizzate dall'autore e rielaborate al computer non con effetti dell'elaboratore ma con correttori fotografici e stampate al plotter su carta da lucido così da poter ottenere una trasparenza e una profondità allusiva non indifferente.
I lavori propongono una visione magniloquente e ravvicinata di una quotidianità che appare atipica grazie alla rielaborazione elettronica.
Un ricorso alla sacralità che potrebbe oscillare tra il sogno freudiano e il mito greco, affiorante attraverso la nebulosa dell'immagine "rubata" e che suggerisce, senza mai mostrare del tutto, questa o quella forma, questo o quel soggetto iconografico recuperato: in una parola, è in gioco lo spessore delle immagini che scaturiscono dall'incontro indicibile tra realtà e immaginazione, forma e vuoto: ciò che è vivo appare morto e viceversa.
Tra queste due polarità si muovono altri nodi cruciali, altri punti di riferimento, una costellazione estetica o filosofica che va oltre l'aspetto più tangibile e apparente.