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Roberto Joppolo
Attraversando le Sale Storiche di Apollo, della Giustizia e della Biblioteca sarà possibile ammirare le migliori opere realizzate dal maestro viterbese
Comunicato stampa
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Nato a Siena nel 1939, Joppolo vive e lavora a Viterbo, dove inizia a dedicarsi all’arte negli anni ’60.
Nel 1983 modella in bronzo la statua di San Massimiliano M. Kolbe, che riproduce in quattro esemplari destinati in Polonia, in Giappone e in America, e nel 1984, con I Genitori di San Francesco, installati in Piazza della Chiesa Nuova ad Assisi, comincia il suo tributo alla cittadina umbra: dopo quattrocento anni, Joppolo è il primo artista ad entrare nella Basilica Patriarcale di Assisi, dove realizzerà una serie di arredi liturgici ed altre opere di carattere sacro per la Chiesa Inferiore.
Successivamente alla statua della Virgo Prudentissima collocata nel 1989 sull’Autostrada del Sole allo svincolo di Orte, la produzione “personale” di Joppolo si focalizza sempre più su un genere “profano” e sulla sperimentazione di nuovi materiali come la maiolica policroma e il legno, con cui realizza sculture di grandi dimensioni che espone nelle due personali allestite a Venezia nel 1998 e nel 1999, rispettivamente nel Chiostro di S. Nicola al Lido e nel Palazzo delle Prigioni Nuove.
Dalla frequentazione dei laboratori di Carrara nascono opere come Ballerina stanca, Amore materno, Busto di donna, Movimento musicale, che testimoniano la sua costante ricerca di un linguaggio plastico tradotto nelle forme astratte e fantasiose del suo intimo sentire.
Dal 1999 è tutto un susseguirsi di commissioni prestigiose: dalla Porta Maggiore del Duomo di Messina al busto di Amerigo Vespucci di Brasilia; da L’Albero dell’Umanità dei Giardini Vaticani a Il Seme che germoglia della F.A.O. di Roma, opere provenienti entrambe dalle fonderie veronesi. E a Verona Joppolo modella in bronzo la Porta della Pace per la Chiesa di Santa Caterina a Betlemme, che viene installata all’ingresso della Grotta della Natività nella notte di Natale del 2003.
Parallelamente a queste commissioni (sullo stesso filone realizza la Porta bronzea per il Tempietto di San Ansano a Siena, la Porta della Sofferenza per la Chiesa di Santa Maria Assunta a Vejano (VT) e la Porta della Luce per la Cattedrale di San Lorenzo a Viterbo che è ancora in fieri), Joppolo negli anni ha realizzato opere nelle quali si manifesta a pieno tutta la sua libertà creativa.
E sono proprio queste opere, nate dalla sua passione per l’arte, ad essere esposte nel Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo dal 25 agosto al 30 settembre p.v. nella personale curata dalla società Valorart-Organizzazione Eventi di Viterbo in collaborazione con il Soprintendente Speciale per il Polo Museale Romano Claudio Strinati.
Attraversando le Sale Storiche di Apollo, della Giustizia e della Biblioteca sarà possibile ammirare le migliori opere realizzate dal maestro viterbese e sconosciute alla maggior parte delle persone, spesso poco attente al lento e faticoso cammino di un umile artista che, quasi in punta di piedi, è riuscito a farsi apprezzare in tutto il mondo.
Se la mostra si concentra sul lavoro recente di Joppolo, il catalogo ad essa correlato, edito da De Luca e curato dalla Valorart-Organizzazione Eventi, ripercorre tutte le tappe più significative dell’artista, offrendo una esauriente immagine del suo stile e della sua personale ricerca nel mondo della figurazione. E sebbene la scultura rappresenti la massima espressione della suo spirito creativo, e probabilmente il mezzo a lui più congeniale, le opere esposte rivelano che per Joppolo le forme pittoriche sono legate inscindibilmente ad essa da un dialogo ininterrotto, come una eco che, con flebile voce o con toni più forti, riesce comunque a trovare, sempre, una sua perfetta “rispondenza”.
Nel 1983 modella in bronzo la statua di San Massimiliano M. Kolbe, che riproduce in quattro esemplari destinati in Polonia, in Giappone e in America, e nel 1984, con I Genitori di San Francesco, installati in Piazza della Chiesa Nuova ad Assisi, comincia il suo tributo alla cittadina umbra: dopo quattrocento anni, Joppolo è il primo artista ad entrare nella Basilica Patriarcale di Assisi, dove realizzerà una serie di arredi liturgici ed altre opere di carattere sacro per la Chiesa Inferiore.
Successivamente alla statua della Virgo Prudentissima collocata nel 1989 sull’Autostrada del Sole allo svincolo di Orte, la produzione “personale” di Joppolo si focalizza sempre più su un genere “profano” e sulla sperimentazione di nuovi materiali come la maiolica policroma e il legno, con cui realizza sculture di grandi dimensioni che espone nelle due personali allestite a Venezia nel 1998 e nel 1999, rispettivamente nel Chiostro di S. Nicola al Lido e nel Palazzo delle Prigioni Nuove.
Dalla frequentazione dei laboratori di Carrara nascono opere come Ballerina stanca, Amore materno, Busto di donna, Movimento musicale, che testimoniano la sua costante ricerca di un linguaggio plastico tradotto nelle forme astratte e fantasiose del suo intimo sentire.
Dal 1999 è tutto un susseguirsi di commissioni prestigiose: dalla Porta Maggiore del Duomo di Messina al busto di Amerigo Vespucci di Brasilia; da L’Albero dell’Umanità dei Giardini Vaticani a Il Seme che germoglia della F.A.O. di Roma, opere provenienti entrambe dalle fonderie veronesi. E a Verona Joppolo modella in bronzo la Porta della Pace per la Chiesa di Santa Caterina a Betlemme, che viene installata all’ingresso della Grotta della Natività nella notte di Natale del 2003.
Parallelamente a queste commissioni (sullo stesso filone realizza la Porta bronzea per il Tempietto di San Ansano a Siena, la Porta della Sofferenza per la Chiesa di Santa Maria Assunta a Vejano (VT) e la Porta della Luce per la Cattedrale di San Lorenzo a Viterbo che è ancora in fieri), Joppolo negli anni ha realizzato opere nelle quali si manifesta a pieno tutta la sua libertà creativa.
E sono proprio queste opere, nate dalla sua passione per l’arte, ad essere esposte nel Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo dal 25 agosto al 30 settembre p.v. nella personale curata dalla società Valorart-Organizzazione Eventi di Viterbo in collaborazione con il Soprintendente Speciale per il Polo Museale Romano Claudio Strinati.
Attraversando le Sale Storiche di Apollo, della Giustizia e della Biblioteca sarà possibile ammirare le migliori opere realizzate dal maestro viterbese e sconosciute alla maggior parte delle persone, spesso poco attente al lento e faticoso cammino di un umile artista che, quasi in punta di piedi, è riuscito a farsi apprezzare in tutto il mondo.
Se la mostra si concentra sul lavoro recente di Joppolo, il catalogo ad essa correlato, edito da De Luca e curato dalla Valorart-Organizzazione Eventi, ripercorre tutte le tappe più significative dell’artista, offrendo una esauriente immagine del suo stile e della sua personale ricerca nel mondo della figurazione. E sebbene la scultura rappresenti la massima espressione della suo spirito creativo, e probabilmente il mezzo a lui più congeniale, le opere esposte rivelano che per Joppolo le forme pittoriche sono legate inscindibilmente ad essa da un dialogo ininterrotto, come una eco che, con flebile voce o con toni più forti, riesce comunque a trovare, sempre, una sua perfetta “rispondenza”.
25
agosto 2005
Roberto Joppolo
Dal 25 agosto al 30 settembre 2005
arte contemporanea
Location
CASTEL SANT’ANGELO
Roma, Lungotevere Castello, 50, (Roma)
Roma, Lungotevere Castello, 50, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 9-19
Vernissage
25 Agosto 2005, ore 18
Editore
DE LUCA EDITORI D'ARTE
Autore