Classe 1948. E classe nel rapporto con l'apparecchiatura di un mestiere e un'arte affrontati secondo le regole comunque severe dell'autodidattica, quand'essa è sospinta da una sincera passione. La propulsione forse nasce da precedenti esperienze nel campo della pittura e dell'installazione, non è un caso che la su cifra espressiva non si discosti poi molto, se non per il mezzo tecnico riadottato, da una rappresentazione figurativa elaborata tranmite un classico olio su tela. Oltre la ventina le pubblicazioni firmate dal goriziano Roberto Kusterle. Sconfinato poi l'elenco di personali e collettive, suddiviso tra il versante nordorientale italiano (Padova, Marghera, Trieste...) e quello oltre confine (Slovenia, Austria, Germania),

Connotazioni allegoriche e realtà fantastiche nelle trasfigurazioni di questo grande fotografo e “regista” giuliano.

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recensione di Norman Zoia