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Roberto Marcello Baldessari
La mostra, composta di quaranta opere tra disegni, pastelli e dipinti ad olio, documenta dettagliatamente la multiforme produzione artistica di Baldessari, spaziando dalla prima fase di sperimentazione astratta, vicina agli studi boccioniani sul dinamismo e la simultaneità, degli anni 1914-16 (Dinamismo di forze, (Forme dinamiche 14°), 1915 ca.), alle opere dedicate agli studi sul paesaggio e sulla natura morta, dove il dato figurativo è sempre studiato attraverso le sue direttrici dinamiche, vicini anche a certi esperimenti di Ardengo Soffici (Paese in Romagna (Lugo), 1916-17, Città + Tipografia, 1917, La morte del fico, 1918 ca.), ai suggestivi dipinti dedicati alla raffigurazione degli interni, di caffè e osterie, tematica mediata probabilmente dalla frequentazione di Ottone Rosai (Blu Cafe, 1918-19, Fumatore al caffè, 1919, Cafe Flambet, 1919).
Arriva a Cortina la mostra monografica del
pittore futurista Roberto Marcello Baldessari
Dal 27 dicembre 2008 al 7 gennaio 2009 alla Galleria
d’Arte Frediano Farsetti
La Galleria d’Arte Frediano Farsetti inaugura la sua stagione invernale a Cortina d’Ampezzo con una mostra monografica su Roberto Marcello Baldessari, in arte “Iras”, proseguendo così il suo percorso di avvicinamento al centenario del Futurismo, iniziato con la mostra estiva dedicata a Fortunato Depero.
Artista nato a Innsbruk da genitori roveretani, formatosi prima presso la Scuola Elisabettiana di Rovereto, poi all’Accademia di Venezia e successivamente alla Scuola di Santa Croce di Firenze, conobbe lungo l’arco della sua vita tutti i maggiori esponenti della principale avanguardia artistica italiana.
Dopo una prima fase di aderenza ai modi pittorici boccioniani, Baldessari, stabilitosi a Firenze, sentirà l’influsso dell’ambiente futurista toscano, che gravitava intorno alle figure di Ardengo Soffici ed Ottone Rosai, spesso riuniti presso lo storico Caffè delle Giubbe Rosse. Gli anni Venti sono occasione di frequenti spostamenti per l’Europa, che lo porteranno a soggiornare ad Hannover, dove conoscerà i pittori Vorfemberge-Gildewart e Kurt Schwitters, che lo avvicineranno alla poetica Dada, mai però recepita dal pubblico italiano.
Durante gli anni Trenta, accanto ad esperimenti nel solco del Secondo futurismo e dell’areopittura, in sintonia con Gerardo Dottori e Enrico Prampolini, Baldessari si volgerà verso un recupero del figurativo, in linea con il clima del Ritorno all’ordine, che allora dominava la cultura artistica italiana ed europea.
La mostra, composta di quaranta opere tra disegni, pastelli e dipinti ad olio, documenta dettagliatamente la multiforme produzione artistica di Baldessari, spaziando dalla prima fase di sperimentazione astratta, vicina agli studi boccioniani sul dinamismo e la simultaneità, degli anni 1914-16 (Dinamismo di forze, (Forme dinamiche 14°), 1915 ca.), alle opere dedicate agli studi sul paesaggio e sulla natura morta, dove il dato figurativo è sempre studiato attraverso le sue direttrici dinamiche, vicini anche a certi esperimenti di Ardengo Soffici (Paese in Romagna (Lugo), 1916-17, Città + Tipografia, 1917, La morte del fico, 1918 ca.), ai suggestivi dipinti dedicati alla raffigurazione degli interni, di caffè e osterie, tematica mediata probabilmente dalla frequentazione di Ottone Rosai (Blu Cafe, 1918-19, Fumatore al caffè, 1919, Cafe Flambet, 1919). In queste opere, eseguite tra 1918 e 1922, come scrive Maurizio Scudiero nel catalogo della mostra, “giunge a piena maturazione quello che possiamo definire lo ‘stile Baldessari’, vale a dire l’affinamento delle tipologie delle sue figure (come ad esempio il lettore di giornale); la bilanciatura dei cromatismi, spesso dei ‘bagni’ di apparente monocromia; e infine l’inserimento di lettere e parole, non a collage ma dipinte”.
Una rassegna esemplare, dunque, che compie un nuovo, significativo passo verso la comprensione e la valorizzazione di un artista appartenente a quella generazione di pittori per molto tempo classificata sbrigativamente dalla critica come “Secondo futurismo”, che invece ha segnato una tappa fondamentale per l’avanguardia italiana.
La mostra resterà aperta a Cortina d’Ampezzo, presso la Galleria d’Arte Frediano Farsetti, Corso Italia 27, dal 27 dicembre 2008 al 7 gennaio 2009, tutti i giorni, festivi compresi, con orario 10-13 e 16-19,30, per spostarsi poi a Milano, presso la sede della Farsettiarte, Portichetto di Via Manzoni, dal 15 gennaio al 14 febbraio 2009.
Roberto Marcello Baldessari
Cortina D'Ampezzo, Corso Italia, 27, (Belluno)