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Roberto Perini – Habana
Trentadue tavole originali, fra acquarelli, pastelli e disegni di Roberto Perini, realizzati per l’ultimo carnet de voyage su Cuba edito dalla casa editrice “Nuages”. Con sguardo ironico e surrealista Roberto Perini racconta il suo viaggio a Cuba e la vita nelle strade dell’Avana.
Comunicato stampa
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Con la bella mostra HABANA, in programma dal 4 al 24 Maggio prossimo, la Galleria-Libreria d’Arte Babele si riconferma, ancora una volta, come importante punto di riferimento e d’avanguardia nel panorama editoriale-artistico nazionale.
Curata da Laura Accordi, la rassegna presenta in prima assoluta 32 tavole originali, fra acquarelli, pastelli e disegni, realizzate da Roberto Perini per il carnet de voyage dedicato a Cuba, edito da Nuages (Milano, 2011).
“Percorrendo le strade dell’Avana in lungo e in largo, con tutti i mezzi e tutti i giorni per più di quindici anni -racconta lo stesso Perini - ho capito la bellezza di questa città, le innumerevoli rappresentazioni di questo teatro a cielo aperto che è la capitale di Cuba: un cambio continuo di scenografie, formate dalle facciate delle case e passaggi angusti, proprio come quelli dietro le quinte del palcoscenico dei teatri, dove i personaggi entrano ed escono”.
Per Roberto Perini, il carnet de voyage “Habana” è stata dunque la bella occasione per fissare sulla carta le scene della vita a Cuba, descrivendole come in un copione improvvisato, fatto di suggestive immagini e della grande umanità che ci vive.
“Con sguardo ironico e surrealista - afferma Laura Accordi - Perini racconta il suo viaggio a Cuba e la vita nelle strade dell’Avana. Si cimenta on the road, con un taccuino in mano, che riempie di momenti della vita quotidiana, di scorci, di cose
semplici, di gente comune. La notte, poi, diventa magica a l’Avana, perché
tutta la città suona e balla: Cuba è la musica e nei disegni di Perini sembra di
percepire i ritmi latini della rumba, del bolero e del son. Sotto il lampione,
ecco riuniti i giocatori di domino che, grati della serale frescura, scherzano e bevono birra. Un reportage, realizzato con il pennello e il cuore, carico di sensualità ed esotismo, da un paese dove tutto propende agli eccessi: la luce, il colore, i profumi, i suoni”.
Ed ecco, che quartieri come il Vedado, il Miramar o il Marianao, nel loro brillante e multietnico caos edilizio, si animano di donne e bambini, d’impiegati o di nullafacenti, di vecchi raggrinziti fumatori di sigaro, di turisti o di poliziotti dall’incerta aria marziale.
Perini mette in scena anche improvvisati meccanici, alle prese con auto improbabili, parcheggiate ai bordi delle strade senza ruote o portiere, in officine a cielo aperto e ci mostra donne che parlano della loro azoteca: la terrazza vissuta in maniera totale,dove si stende il bucato,si mangia,si lavora,si festeggia.
“Perini è come il suo disegno: mai faticoso. - scrive Michele Serra nella prefazione del carnet de voyage - Qualcosa di delicato, di leggero allevia il peso dello sguardo, la responsabilità di scegliere le inquadrature, d’indovinare la figura umana nella quinta misteriosa dello skyline, delle strade, degli interni”.
“Nel mondo di Perini - prosegue Serra - gli interni, gli esterni, le cose, le case, le geometrie dei paesaggi hanno spesso la meglio sugli esseri umani, li rimettono a posto, li ridimensionano”.
A differenza dei potenti, i personaggi rappresentati non cercano di prendersi la scena, non si ribellano alla propria fragilità, non pretendono spazio, ma confidano in esso.
“Per questo sono dignitosi. - sostiene Serra - Per questo, soprattutto, non sono prigionieri delle circostanze. Dignitosi nei piccoli traffici quotidiani, nel rapporto con i vecchi motori dalla manutenzione eterna. Dignitosi anche davanti al mare, orizzonte di fuga e al tempo stesso statico sipario di ogni giorno”.
“La maniera sempre anti-retorica con la quale Roberto inquadra i suoi personaggi li lascia liberi - afferma Serra - e lascia libero lo spettatore d’interrogarsi sullo stato d’animo, le chance, le dannazioni e le speranze di quelle figure umane”.
Fra i maggiori protagonisti della satira italiana, illustratore e pittore di successo, Roberto Perini è stato tra i fondatori de Il Male, Il Clandestino e Boxer, redattore di Tango e Cuore. Ha disegnato per testate, come La Repubblica, L’Espresso, L’Unità, Alter e ha realizzato molte delle copertine dei romanzi di Daniel Pennac.
Con Roland Topor, nel 1986 ha fondato il movimento antifuturista Frou-frou contro la velocità della vita moderna. Scenografo teatrale, ha lavorato anche con Federico Fellini in Roma e con Carmelo Bene in Salomè.
Curata da Laura Accordi, la rassegna presenta in prima assoluta 32 tavole originali, fra acquarelli, pastelli e disegni, realizzate da Roberto Perini per il carnet de voyage dedicato a Cuba, edito da Nuages (Milano, 2011).
“Percorrendo le strade dell’Avana in lungo e in largo, con tutti i mezzi e tutti i giorni per più di quindici anni -racconta lo stesso Perini - ho capito la bellezza di questa città, le innumerevoli rappresentazioni di questo teatro a cielo aperto che è la capitale di Cuba: un cambio continuo di scenografie, formate dalle facciate delle case e passaggi angusti, proprio come quelli dietro le quinte del palcoscenico dei teatri, dove i personaggi entrano ed escono”.
Per Roberto Perini, il carnet de voyage “Habana” è stata dunque la bella occasione per fissare sulla carta le scene della vita a Cuba, descrivendole come in un copione improvvisato, fatto di suggestive immagini e della grande umanità che ci vive.
“Con sguardo ironico e surrealista - afferma Laura Accordi - Perini racconta il suo viaggio a Cuba e la vita nelle strade dell’Avana. Si cimenta on the road, con un taccuino in mano, che riempie di momenti della vita quotidiana, di scorci, di cose
semplici, di gente comune. La notte, poi, diventa magica a l’Avana, perché
tutta la città suona e balla: Cuba è la musica e nei disegni di Perini sembra di
percepire i ritmi latini della rumba, del bolero e del son. Sotto il lampione,
ecco riuniti i giocatori di domino che, grati della serale frescura, scherzano e bevono birra. Un reportage, realizzato con il pennello e il cuore, carico di sensualità ed esotismo, da un paese dove tutto propende agli eccessi: la luce, il colore, i profumi, i suoni”.
Ed ecco, che quartieri come il Vedado, il Miramar o il Marianao, nel loro brillante e multietnico caos edilizio, si animano di donne e bambini, d’impiegati o di nullafacenti, di vecchi raggrinziti fumatori di sigaro, di turisti o di poliziotti dall’incerta aria marziale.
Perini mette in scena anche improvvisati meccanici, alle prese con auto improbabili, parcheggiate ai bordi delle strade senza ruote o portiere, in officine a cielo aperto e ci mostra donne che parlano della loro azoteca: la terrazza vissuta in maniera totale,dove si stende il bucato,si mangia,si lavora,si festeggia.
“Perini è come il suo disegno: mai faticoso. - scrive Michele Serra nella prefazione del carnet de voyage - Qualcosa di delicato, di leggero allevia il peso dello sguardo, la responsabilità di scegliere le inquadrature, d’indovinare la figura umana nella quinta misteriosa dello skyline, delle strade, degli interni”.
“Nel mondo di Perini - prosegue Serra - gli interni, gli esterni, le cose, le case, le geometrie dei paesaggi hanno spesso la meglio sugli esseri umani, li rimettono a posto, li ridimensionano”.
A differenza dei potenti, i personaggi rappresentati non cercano di prendersi la scena, non si ribellano alla propria fragilità, non pretendono spazio, ma confidano in esso.
“Per questo sono dignitosi. - sostiene Serra - Per questo, soprattutto, non sono prigionieri delle circostanze. Dignitosi nei piccoli traffici quotidiani, nel rapporto con i vecchi motori dalla manutenzione eterna. Dignitosi anche davanti al mare, orizzonte di fuga e al tempo stesso statico sipario di ogni giorno”.
“La maniera sempre anti-retorica con la quale Roberto inquadra i suoi personaggi li lascia liberi - afferma Serra - e lascia libero lo spettatore d’interrogarsi sullo stato d’animo, le chance, le dannazioni e le speranze di quelle figure umane”.
Fra i maggiori protagonisti della satira italiana, illustratore e pittore di successo, Roberto Perini è stato tra i fondatori de Il Male, Il Clandestino e Boxer, redattore di Tango e Cuore. Ha disegnato per testate, come La Repubblica, L’Espresso, L’Unità, Alter e ha realizzato molte delle copertine dei romanzi di Daniel Pennac.
Con Roland Topor, nel 1986 ha fondato il movimento antifuturista Frou-frou contro la velocità della vita moderna. Scenografo teatrale, ha lavorato anche con Federico Fellini in Roma e con Carmelo Bene in Salomè.
04
maggio 2011
Roberto Perini – Habana
Dal 04 al 24 maggio 2011
arte contemporanea
Location
BABELE ARTE LIBRI EVENTI
Firenze, Via Delle Belle Donne, 41R, (Firenze)
Firenze, Via Delle Belle Donne, 41R, (Firenze)
Orario di apertura
da martedì a sabato, 10.30 - 19.30
Vernissage
4 Maggio 2011, ore 18.00. Sarà presente l'artista.
Autore
Curatore