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Roberto Pestarino – Inside the shop
L’obbiettivo dell’autore preferisce concentrarsi su un soggetto inanimato, il manichino per poi “soffiargli” dentro la vita. Gli costruisce attorno una favola, una vera e propria alterazione concettuale. I manichini ci guardano. Ci spiano.
Comunicato stampa
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A partire dal 10 settembre 2016, con inizio alle ore 16,00, Spaziogmarte ospiterà la mostra dal titolo “Inside the shop” del fotografo Roberto Pestarino.
La prima impressione, che si prova guardando le fotografie che compongono il suo progetto, è quella di trovarsi davanti ad immagini che sembrano ispirate dalla pittura metafisica di Giorgio De Chirico, dalla quale, siano stati estrapolati e fotografati i soggetti più noti : i manichini. E’ sicuramente presente una delle idee ispiratrice, di quest’arte visionaria, che cerca di svelare misteriose verità nascoste dietro alle apparenze. Mancano, invece, altri aspetti come la prospettiva con più punti di fuga incongruenti fra loro, le campiture di colori piatti ed uniformi, le ombre smisurate e le scene composte da ampi spazi costruiti per sembrare fuori dal tempo e che caratterizzano l’intera composizione. Queste fotografie, per come sono state concepite, si avvicinano maggiormente a dei ready–made. L’obbiettivo dell’autore preferisce concentrarsi su un soggetto inanimato, il manichino per poi "soffiargli" dentro la vita.
Gli costruisce attorno una favola, una vera e propria alterazione concettuale. I manichini ci guardano. Ci spiano. Le loro sagome inanimate prendono vita e si confondono, si mescolano, attraverso i riflessi delle vetrine, con quelle dei passanti i cui volti, al contrario, appaiono distanti, inespressivi, con sguardi assenti come se i veri manichini fossero loro!
I profili della città sono guardati attraverso una lente concava, si contraggono per riflettersi sulle superfici lisce dei volti di quelle sagome delineandone l’espressione che, spesso, riflette la sensazione provata dall’autore nel guardarle. Uniche scenografie o cornici ammesse sono le vetrine, illuminate per distogliere gli occhi dei passanti dai propri pensieri, dalle proprie conversazioni, dai propri cellulari e accendere nuovi desideri. Questi scatti non sono, come si può comprendere, il risultato di casualità. L’idea del progetto nasce dalla sensazione provata da Roberto, una notte, durante il suo solito girovagare per le strade deserte della città. Lo sguardo distratto davanti ad una vetrina ed ecco l’inconsueta ed inquietante sensazione di aver colto, per un attimo, qualcosa, un segno sul volto di un anonimo manichino: un’espressione di profonda tristezza quasi di disperazione. Sono immagini che Pestarino ha realizzato sfruttando le luci della notte, quelle artificiali delle vetrine, dei lampioni e dei fari delle macchine ed un cavalletto per riprendere, con la sua macchina fotografica, le angolazioni più vicine al risultato che desiderava ottenere. In fase di stampa l’autore ha scelto d’intervenire sui contrasti, abbassare la luminosità, spostando i toni ma senza mai sovraesporli. Ogni fotografia è volutamente prodotta a colori che non servono solo per appagare l’estetica dell’immagine.
Sono colori che parlano di emozioni, quelle che abitano l’abisso più profondo del nostro inconscio.
Roberto Pestarino è nato ad Alessandria e vive, da alcuni anni, in un piccolo centro del Piemonte, Gavazzana, immerso nella natura, in compagnia di quattro gatti, senza televisione e lontano dal caotico fluire della città.
Come lui asserisce, questa scelta gli ha permesso di porsi ad una giusta distanza da quella realtà riuscendo, in questo modo, a coglierne solo gli aspetti più veri!
Ciò che caratterizza tutta la sua produzione fotografica è il rifiuto di aderire all’uso di un’unica tecnica o adi uno stile riconoscibile. La sua è, per scelta, una produzione “work in progress”.
Commentano gli scatti fotografici in esposizione i testi elaborati da Arianna Borgoglio, una giornalista freelance che collabora con numerose testate online della provincia di Alessandria e Milano e con dell’Associazione Libarna Arteventi che si occupa di tutelare e salvaguardare siti culturali dell’Italia settentrionale.
La mostra rimarrà aperta al pubblico, con ingresso libero, dal lunedì al sabato, a partire dalle ore 15,00 fino alle 19,00, in Via Settembrini 60/P e durerà fino al 26 settembre.
Roberto Pestarino ed Arianna Borgoglio saranno presenti il giorno dell’inaugurazione e saranno lieto di offrire un piccolo rinfresco, ed incontrare il pubblico per raccontare della propria esperienza.
La prima impressione, che si prova guardando le fotografie che compongono il suo progetto, è quella di trovarsi davanti ad immagini che sembrano ispirate dalla pittura metafisica di Giorgio De Chirico, dalla quale, siano stati estrapolati e fotografati i soggetti più noti : i manichini. E’ sicuramente presente una delle idee ispiratrice, di quest’arte visionaria, che cerca di svelare misteriose verità nascoste dietro alle apparenze. Mancano, invece, altri aspetti come la prospettiva con più punti di fuga incongruenti fra loro, le campiture di colori piatti ed uniformi, le ombre smisurate e le scene composte da ampi spazi costruiti per sembrare fuori dal tempo e che caratterizzano l’intera composizione. Queste fotografie, per come sono state concepite, si avvicinano maggiormente a dei ready–made. L’obbiettivo dell’autore preferisce concentrarsi su un soggetto inanimato, il manichino per poi "soffiargli" dentro la vita.
Gli costruisce attorno una favola, una vera e propria alterazione concettuale. I manichini ci guardano. Ci spiano. Le loro sagome inanimate prendono vita e si confondono, si mescolano, attraverso i riflessi delle vetrine, con quelle dei passanti i cui volti, al contrario, appaiono distanti, inespressivi, con sguardi assenti come se i veri manichini fossero loro!
I profili della città sono guardati attraverso una lente concava, si contraggono per riflettersi sulle superfici lisce dei volti di quelle sagome delineandone l’espressione che, spesso, riflette la sensazione provata dall’autore nel guardarle. Uniche scenografie o cornici ammesse sono le vetrine, illuminate per distogliere gli occhi dei passanti dai propri pensieri, dalle proprie conversazioni, dai propri cellulari e accendere nuovi desideri. Questi scatti non sono, come si può comprendere, il risultato di casualità. L’idea del progetto nasce dalla sensazione provata da Roberto, una notte, durante il suo solito girovagare per le strade deserte della città. Lo sguardo distratto davanti ad una vetrina ed ecco l’inconsueta ed inquietante sensazione di aver colto, per un attimo, qualcosa, un segno sul volto di un anonimo manichino: un’espressione di profonda tristezza quasi di disperazione. Sono immagini che Pestarino ha realizzato sfruttando le luci della notte, quelle artificiali delle vetrine, dei lampioni e dei fari delle macchine ed un cavalletto per riprendere, con la sua macchina fotografica, le angolazioni più vicine al risultato che desiderava ottenere. In fase di stampa l’autore ha scelto d’intervenire sui contrasti, abbassare la luminosità, spostando i toni ma senza mai sovraesporli. Ogni fotografia è volutamente prodotta a colori che non servono solo per appagare l’estetica dell’immagine.
Sono colori che parlano di emozioni, quelle che abitano l’abisso più profondo del nostro inconscio.
Roberto Pestarino è nato ad Alessandria e vive, da alcuni anni, in un piccolo centro del Piemonte, Gavazzana, immerso nella natura, in compagnia di quattro gatti, senza televisione e lontano dal caotico fluire della città.
Come lui asserisce, questa scelta gli ha permesso di porsi ad una giusta distanza da quella realtà riuscendo, in questo modo, a coglierne solo gli aspetti più veri!
Ciò che caratterizza tutta la sua produzione fotografica è il rifiuto di aderire all’uso di un’unica tecnica o adi uno stile riconoscibile. La sua è, per scelta, una produzione “work in progress”.
Commentano gli scatti fotografici in esposizione i testi elaborati da Arianna Borgoglio, una giornalista freelance che collabora con numerose testate online della provincia di Alessandria e Milano e con dell’Associazione Libarna Arteventi che si occupa di tutelare e salvaguardare siti culturali dell’Italia settentrionale.
La mostra rimarrà aperta al pubblico, con ingresso libero, dal lunedì al sabato, a partire dalle ore 15,00 fino alle 19,00, in Via Settembrini 60/P e durerà fino al 26 settembre.
Roberto Pestarino ed Arianna Borgoglio saranno presenti il giorno dell’inaugurazione e saranno lieto di offrire un piccolo rinfresco, ed incontrare il pubblico per raccontare della propria esperienza.
10
settembre 2016
Roberto Pestarino – Inside the shop
Dal 10 al 24 settembre 2016
fotografia
Location
SPAZIOGMARTE
Milano, Via Luigi Settembrini, 60/P, (Milano)
Milano, Via Luigi Settembrini, 60/P, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 15,00 alle 19,00
Vernissage
10 Settembre 2016, ore 16,00
Autore