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Roberto Pietrosanti – Metope
In Metope le forme e i segni minimali alludono a piani e linee, masse e profili, stratificazioni e sovrapposizioni eterogenee, la cui genesi va rintracciata nelle costruzioni senza tempo, come le città partenopee coperte di cenere e magma o il romano Monte dei Cocci
Comunicato stampa
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Venerdi 11 aprile 2008 da Dina Caròla , via Orazio 29, Napoli, alle 19 si inaugura la mostra di Roberto Pietrosanti.
In occasione della sua prima personale a Napoli, Pietrosanti ha ideato espressamente per lo spazio della galleria un nuovo ciclo di lavori di grandi dimensioni, che trasformano e ridisegnano l’ambiente espositivo.
Metope, questo il titolo della mostra, è innanzi tutto un’idea di struttura, come del resto è consuetudine operativa dell’artista, che negli anni ha più volte sottolineato l’esigenza di elaborare progetti al confine tra arte e architettura.
L’attitudine costruttiva di Pietrosanti si esplica in una sequenza di bassorilievi. All’interno della galleria si srotola un’ampia superficie monocromatica nera. Un nastro continuo costituito da una decina di opere tutte della medesima altezza, ma di larghezza differente: accostate una all’altra, suscitano un ritmo serrato e mosso simile a un fregio scolpito.
In Metope le forme e i segni minimali alludono a piani e linee, masse e profili, stratificazioni e sovrapposizioni eterogenee, la cui genesi va rintracciata nelle costruzioni senza tempo, come le città partenopee coperte di cenere e magma o il romano Monte dei Cocci.
Una successione di lavori, che con il loro sommovimento di piani - ora avanzanti, ora sospinti verso il fondo - e con il loro andamento orizzontale assecondano e accompagnano lo sguardo dello spettatore, di fronte al quale si delinea un saldo architrave contemporaneo.
Roberto Pietrosanti (L’Aquila 1967) vive e lavora a Roma. Dalla fine degli anni Ottanta ha intrapreso una fitta attività espositiva in Italia e all’estero, a Roma, Parigi, New York, Verona, Bologna, Milano, Liegi, Londra, Madrid. Nel 1996 partecipa alla XII Quadriennale romana; nel 1999 ha inizio una seguitata serie di interventi in rilevanti progetti architettonici. Si segnala la realizzazione a Ravenna di una piazza nel quartiere ANIC, nella quale Pietrosanti ha lavorato a fianco degli architetti Francesco Moschini, Franco Purini e Carlo Maria Sadich. Si coglie immancabilmente nei suoi lavori uno spiccato “sentimento di abitabilità”, come nei rilievi monocromi proposti per la mostra “Arte Contemporanea Lavori in corso 10”, presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma (2000), nei quali “l’esperienza del quadro si annulla, va nella direzione dell’architettura” (Barbara Rose). Nel 2000 l’artista ha ottenuto con un gruppo di lavoro, il primo premio nel Concorso di Idee per la risistemazione di Piazza Augusto Imperatore a Roma. Da ultimo, si evidenziano l’intervento compiuto nello spazio dedicato all’arte contemporanea Volume! (Roma 2003), la partecipazione a Monocromos. Da Malevic al presente (Centro de Arte Contemporanea Reina Sofia, Madrid 2004) e alla X edizione della Biennale di Architettura di Venezia (2006). Presso la galleria A.A.M di Roma si è tenuta nel 2006 la personale Nel bianco, a cura di Ada Masoero, Francesco Moschini, Vincenzo Trione. E’ in corso di realizzazione a Roma il progetto vincitore del Concorso Menoèpiù, con l’architetto Efisio Pitzalis.
In occasione della sua prima personale a Napoli, Pietrosanti ha ideato espressamente per lo spazio della galleria un nuovo ciclo di lavori di grandi dimensioni, che trasformano e ridisegnano l’ambiente espositivo.
Metope, questo il titolo della mostra, è innanzi tutto un’idea di struttura, come del resto è consuetudine operativa dell’artista, che negli anni ha più volte sottolineato l’esigenza di elaborare progetti al confine tra arte e architettura.
L’attitudine costruttiva di Pietrosanti si esplica in una sequenza di bassorilievi. All’interno della galleria si srotola un’ampia superficie monocromatica nera. Un nastro continuo costituito da una decina di opere tutte della medesima altezza, ma di larghezza differente: accostate una all’altra, suscitano un ritmo serrato e mosso simile a un fregio scolpito.
In Metope le forme e i segni minimali alludono a piani e linee, masse e profili, stratificazioni e sovrapposizioni eterogenee, la cui genesi va rintracciata nelle costruzioni senza tempo, come le città partenopee coperte di cenere e magma o il romano Monte dei Cocci.
Una successione di lavori, che con il loro sommovimento di piani - ora avanzanti, ora sospinti verso il fondo - e con il loro andamento orizzontale assecondano e accompagnano lo sguardo dello spettatore, di fronte al quale si delinea un saldo architrave contemporaneo.
Roberto Pietrosanti (L’Aquila 1967) vive e lavora a Roma. Dalla fine degli anni Ottanta ha intrapreso una fitta attività espositiva in Italia e all’estero, a Roma, Parigi, New York, Verona, Bologna, Milano, Liegi, Londra, Madrid. Nel 1996 partecipa alla XII Quadriennale romana; nel 1999 ha inizio una seguitata serie di interventi in rilevanti progetti architettonici. Si segnala la realizzazione a Ravenna di una piazza nel quartiere ANIC, nella quale Pietrosanti ha lavorato a fianco degli architetti Francesco Moschini, Franco Purini e Carlo Maria Sadich. Si coglie immancabilmente nei suoi lavori uno spiccato “sentimento di abitabilità”, come nei rilievi monocromi proposti per la mostra “Arte Contemporanea Lavori in corso 10”, presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma (2000), nei quali “l’esperienza del quadro si annulla, va nella direzione dell’architettura” (Barbara Rose). Nel 2000 l’artista ha ottenuto con un gruppo di lavoro, il primo premio nel Concorso di Idee per la risistemazione di Piazza Augusto Imperatore a Roma. Da ultimo, si evidenziano l’intervento compiuto nello spazio dedicato all’arte contemporanea Volume! (Roma 2003), la partecipazione a Monocromos. Da Malevic al presente (Centro de Arte Contemporanea Reina Sofia, Madrid 2004) e alla X edizione della Biennale di Architettura di Venezia (2006). Presso la galleria A.A.M di Roma si è tenuta nel 2006 la personale Nel bianco, a cura di Ada Masoero, Francesco Moschini, Vincenzo Trione. E’ in corso di realizzazione a Roma il progetto vincitore del Concorso Menoèpiù, con l’architetto Efisio Pitzalis.
11
aprile 2008
Roberto Pietrosanti – Metope
Dall'undici aprile all'undici maggio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA DINA CAROLA
Napoli, Via Orazio, 29, (Napoli)
Napoli, Via Orazio, 29, (Napoli)
Vernissage
11 Aprile 2008, ore 19
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