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Roberto Pupi / Pietro Schillaci – Simulacra
Le opere esposte a parete, danno vita a sequenze di incassi e aggetti, poggiate a terra simulano piedistalli scultorei, sospese al soffitto tramite fili di nylon, prefigurano costellazioni impossibili, ma tutte inseguono ostinatamente un’idea ossessiva di sottovuoto che punta all’auto-conservazione.
Comunicato stampa
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Inaugura martedì 9 Gennaio 2024 alle ore 18.00 presso la Galleria Immaginaria di Firenze la mostra SIMULACRA di Roberto Pupi e Pietro Schillaci. In occasione della settimana di Pitti Immagine Uomo 2024, il progetto espositivo vuole con una serie di scatti fotografici di oggetti che appartengono al mondo della moda, evidenziare la loro condizione di simulacri: parvenze, immagini lontane dalla realtà effettiva. Secondo la Fashion-theory, espressione che concepisce la moda come un sistema di senso entro cui si producono le raffigurazioni culturali ed estetiche del corpo vestito si realizza la performance della nostra identità esteriore. In esso trovano modo di esprimersi tratti individuali e sociali che attingono a elementi quali il genere, il gusto, l’etnicità, la sessualità, il senso di appartenenza a un gruppo sociale o, viceversa, la trasgressione.
Gli oggetti che appartengono al fashion system, sono degli ibridi capaci di scivolare da un corpo all’altro senza soluzione di continuità, ma l’oggetto d’affezione, evoca sempre il suo zelo per colui che l’ha prodotto e colui che l’ha indossato.
Finalità del progetto non è quella di evidenziare specie o famiglie di oggetti, o istituire gerarchie valoriali, ma sottolineare la qualità trasformativa delle materie, l’ultra-made, il manufatto, come insieme di gesto e materia. La materia infatti, è capace di provocare il nostro immaginario se toccata nelle sue fibre ultime, la forma che gli oggetti assumono implica sempre una effrazione ed una trasmutazione.
Da qui la proposta di fotografie che si sforzano di assumere la fisicità di oggetti tridimensionali, di immagini colte nell’atto di una trasmutazione nella terza dimensione. Ribollenti in superficie, sottoposte a moti centrifughi e centripeti, gli oggetti fotografati sembrano risucchiati nella materialità del supporto, e sporgere come rilievi geografici.
Le opere esposte a parete, danno vita a sequenze di incassi e aggetti, poggiate a terra simulano piedistalli scultorei, sospese al soffitto tramite fili di nylon, prefigurano costellazioni impossibili, ma tutte inseguono ostinatamente un’idea ossessiva di sottovuoto che punta all’auto-conservazione. Sarà prodotto un video/catalogo con interventi critici, scaricabile con un QR code dai visitatori durante la mostra.
Gli oggetti che appartengono al fashion system, sono degli ibridi capaci di scivolare da un corpo all’altro senza soluzione di continuità, ma l’oggetto d’affezione, evoca sempre il suo zelo per colui che l’ha prodotto e colui che l’ha indossato.
Finalità del progetto non è quella di evidenziare specie o famiglie di oggetti, o istituire gerarchie valoriali, ma sottolineare la qualità trasformativa delle materie, l’ultra-made, il manufatto, come insieme di gesto e materia. La materia infatti, è capace di provocare il nostro immaginario se toccata nelle sue fibre ultime, la forma che gli oggetti assumono implica sempre una effrazione ed una trasmutazione.
Da qui la proposta di fotografie che si sforzano di assumere la fisicità di oggetti tridimensionali, di immagini colte nell’atto di una trasmutazione nella terza dimensione. Ribollenti in superficie, sottoposte a moti centrifughi e centripeti, gli oggetti fotografati sembrano risucchiati nella materialità del supporto, e sporgere come rilievi geografici.
Le opere esposte a parete, danno vita a sequenze di incassi e aggetti, poggiate a terra simulano piedistalli scultorei, sospese al soffitto tramite fili di nylon, prefigurano costellazioni impossibili, ma tutte inseguono ostinatamente un’idea ossessiva di sottovuoto che punta all’auto-conservazione. Sarà prodotto un video/catalogo con interventi critici, scaricabile con un QR code dai visitatori durante la mostra.
09
gennaio 2024
Roberto Pupi / Pietro Schillaci – Simulacra
Dal 09 al 24 gennaio 2024
arte contemporanea
design
doppia personale
moda
design
doppia personale
moda
Location
GALLERIA IMMAGINARIA
Firenze, Via Guelfa, 22/a, (Firenze)
Firenze, Via Guelfa, 22/a, (Firenze)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato, ore 10-13, 15-19,30
Vernissage
9 Gennaio 2024, ore 18.00
Sito web
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