Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Roberto Salbitani – Venezia. Circumnavigazioni e derive
Questa prima personale che la nostra galleria ospita riunirà le fotografie che Roberto Salbitani ha dedicato a Venezia, città in cui l’autore ha vissuto negli anni ’70 ed ’80 e in cui ha mosso i primi passi nella fotografia ed anche nell’insegnamento (Centro Fotografia Giudecca 1980 – 1985).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Questa prima personale che la nostra galleria ospita riunirà le fotografie che Roberto Salbitani ha dedicato a Venezia, città in cui l’autore ha vissuto negli anni ’70 ed ’80 e in cui ha mosso i primi passi nella fotografia ed anche nell’insegnamento (Centro Fotografia Giudecca 1980 – 1985).
È l’ultimo ed il più intenso lavoro di Salbitani - “libro in viaggio” di immagini decantate nell’arco di 37 anni – dove la fotografia diviene principalmente uno strumento di evocazione. Venezia luogo d’elezione assoluto in quanto immersa nel “tempo” senza tempo delle trasfigurazioni oniriche ma anche delle concrezioni materiche – tra pietra, acqua e cielo – che stimolano ad ogni istante i sensi del viaggiatore. Tutto a Venezia è respiro simbolico, il luogo in se stesso è un unicum di simboli.
Le fotografie in mostra sono acquistabili. L’elenco ed i relativi prezzi sono a disposizione dei visitatori.
Ho rivisitato oggi negativi risalenti al periodo durante il quale ho viaggiato a Venezia, fino poi a
risiedervi dal 1976 al 1985. Non avevo mai dato loro un assetto definitivo, in attesa che fosse una
loro forma ad imporsi al momento giusto. Lontano ora dalla città, ho cercato attraverso la
memoria di ricostruire delle evocazioni sensibili di quei percorsi.
Venezia per me è, nella sua vera sostanza, una specie di iceberg terrestre circolare. La parte che
emerge mostra nella sua evidenza lampante gli splendori del passato: residui di un’epoca che
svanisce nelle nebbie del presente. Questa punta dell’iceberg l’ho percorsa come un viaggiatore
consapevole del suo imminente sprofondare. Ma avendo vissuto molti anni in una delle parti
“sommerse” dell’iceberg, alla Giudecca, ho udito il ghiaccio crepitare ed emettere urla nel
frantumarsi. Giudecca, l’isola delle foche, come l’hanno denominata gli abitanti del centro storico:
lì sono in via di estinzione “esquimesi” a cui hanno sottratto il pesce e che vanno lentamente ma
inesorabilmente alla deriva.
Queste fotografie sono un primo tentativo di evocare la leggenda ed il dramma di un fondale
oscurato in cui la laguna ristagna pur nello splendore di vicende che sembrano non riguardarla.
Roberto Salbitani
È l’ultimo ed il più intenso lavoro di Salbitani - “libro in viaggio” di immagini decantate nell’arco di 37 anni – dove la fotografia diviene principalmente uno strumento di evocazione. Venezia luogo d’elezione assoluto in quanto immersa nel “tempo” senza tempo delle trasfigurazioni oniriche ma anche delle concrezioni materiche – tra pietra, acqua e cielo – che stimolano ad ogni istante i sensi del viaggiatore. Tutto a Venezia è respiro simbolico, il luogo in se stesso è un unicum di simboli.
Le fotografie in mostra sono acquistabili. L’elenco ed i relativi prezzi sono a disposizione dei visitatori.
Ho rivisitato oggi negativi risalenti al periodo durante il quale ho viaggiato a Venezia, fino poi a
risiedervi dal 1976 al 1985. Non avevo mai dato loro un assetto definitivo, in attesa che fosse una
loro forma ad imporsi al momento giusto. Lontano ora dalla città, ho cercato attraverso la
memoria di ricostruire delle evocazioni sensibili di quei percorsi.
Venezia per me è, nella sua vera sostanza, una specie di iceberg terrestre circolare. La parte che
emerge mostra nella sua evidenza lampante gli splendori del passato: residui di un’epoca che
svanisce nelle nebbie del presente. Questa punta dell’iceberg l’ho percorsa come un viaggiatore
consapevole del suo imminente sprofondare. Ma avendo vissuto molti anni in una delle parti
“sommerse” dell’iceberg, alla Giudecca, ho udito il ghiaccio crepitare ed emettere urla nel
frantumarsi. Giudecca, l’isola delle foche, come l’hanno denominata gli abitanti del centro storico:
lì sono in via di estinzione “esquimesi” a cui hanno sottratto il pesce e che vanno lentamente ma
inesorabilmente alla deriva.
Queste fotografie sono un primo tentativo di evocare la leggenda ed il dramma di un fondale
oscurato in cui la laguna ristagna pur nello splendore di vicende che sembrano non riguardarla.
Roberto Salbitani
01
giugno 2011
Roberto Salbitani – Venezia. Circumnavigazioni e derive
Dal primo giugno al 31 luglio 2011
fotografia
Location
STUDIO SQUARCINA&SONS
Venezia, Campo San Maurizio, 2671, (Venezia)
Venezia, Campo San Maurizio, 2671, (Venezia)
Orario di apertura
ore 10.30-13 e 16-19.30
Vernissage
1 Giugno 2011, ore 17,30
Autore