Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Roberto Sambonet – I volti dell’alienazione
La mostra presenta i disegni di Roberto Sambonet, celebre pittore, designer e grafico italiano. Raccoglie 40 disegni e 70 studi realizzati dall’artista, tra il 1951 e il 1952, all’interno del manicomio brasiliano di Juqueri.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I volti dell’alienazione, presenta i disegni di Roberto Sambonet, celebre pittore, designer e grafico italiano (Vercelli, 1924 – Milano, 1995), realizzati tra il 1951 e il 1952, all’interno del manicomio brasiliano di Juqueri.
Questo viaggio nell’orrore smosse le coscienze e preparò il terreno per il lavoro di Franco Basaglia (che visitò quello stesso manicomio), mirato a far sì che non esistessero più “ergastoli bianchi”.
Attraverso i ritratti che l’artista eseguì nel manicomio di Juqueri, a cinquanta chilometri da San Paolo in Brasile, dove venne invitato dal direttore Edu Machado Gomes, la mostra racconta e indaga il complesso fenomeno del disagio mentale.
Sambonet trascorse sei mesi nei reparti dell’ospedale, conducendo una sua personale ricognizione, e ritraendo gli internati in una serie di opere di grande intensità, a china e a matita, tutte capaci di andare al di là del volto e mostrare pensieri, emozioni, sentimenti.
Si tratta di una sorta di viaggio di umana partecipazione, uno scavo nelle pieghe della malattia e della sofferenza, che nel 1977 è stato raccolto nel volume Della Pazzia (M'Arte Edizioni, Milano 1977).
Qui l’artista accosta ai ritratti dei malati di mente testi di autori che nei loro scritti hanno affrontato e raccontato il tema della pazzia, come Allen Ginsberg, Dino Campana, Gaetano Donizetti, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Edgar Lee Masters, William Shakespeare, Voltaire Friedrich Holderlin, Edgar Allan Poe.
Biografia
Roberto Sambonet, nato a Vercelli nel 1924 e morto a Milano nel 1995, è stato un importante pittore, designer e grafico. Si è formato all’Accademia di Brera e ha partecipato attivamente alla vita cittadina, frequentando l’ambiente delle avanguardie artistiche che avevano come punto di ritrovo il bar Giamaica.
Ha partecipato all’avventura del gruppo dei Picassiani con Cassinari, Morlotti e Treccani. Tra il 1948 e il 1953 si è trasferito in Brasile, dove il suo linguaggio artistico ha vissuto una maturazione molto importante, che lo ha condotto verso quell’essenzialità della linea che divenne tratto fondamentale della sua opera, nella pittura, nella grafica e nella produzione di celebri oggetti di industrial design.
La mostra è già stata ospitata alla Fabbrica del Vapore di Milano, al Teatro Chille de la balanza di Firenze, al Palazzo Municipale di Ferrara, al Museo in Trastevere di Roma, al Museo Ken Damy di Brescia, a Palazzo Lanfranchi di Matera, a Palazzo d’Accursio a Bologna e a Palazzo del Consiglio Regionale di Trieste.
Questo viaggio nell’orrore smosse le coscienze e preparò il terreno per il lavoro di Franco Basaglia (che visitò quello stesso manicomio), mirato a far sì che non esistessero più “ergastoli bianchi”.
Attraverso i ritratti che l’artista eseguì nel manicomio di Juqueri, a cinquanta chilometri da San Paolo in Brasile, dove venne invitato dal direttore Edu Machado Gomes, la mostra racconta e indaga il complesso fenomeno del disagio mentale.
Sambonet trascorse sei mesi nei reparti dell’ospedale, conducendo una sua personale ricognizione, e ritraendo gli internati in una serie di opere di grande intensità, a china e a matita, tutte capaci di andare al di là del volto e mostrare pensieri, emozioni, sentimenti.
Si tratta di una sorta di viaggio di umana partecipazione, uno scavo nelle pieghe della malattia e della sofferenza, che nel 1977 è stato raccolto nel volume Della Pazzia (M'Arte Edizioni, Milano 1977).
Qui l’artista accosta ai ritratti dei malati di mente testi di autori che nei loro scritti hanno affrontato e raccontato il tema della pazzia, come Allen Ginsberg, Dino Campana, Gaetano Donizetti, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Edgar Lee Masters, William Shakespeare, Voltaire Friedrich Holderlin, Edgar Allan Poe.
Biografia
Roberto Sambonet, nato a Vercelli nel 1924 e morto a Milano nel 1995, è stato un importante pittore, designer e grafico. Si è formato all’Accademia di Brera e ha partecipato attivamente alla vita cittadina, frequentando l’ambiente delle avanguardie artistiche che avevano come punto di ritrovo il bar Giamaica.
Ha partecipato all’avventura del gruppo dei Picassiani con Cassinari, Morlotti e Treccani. Tra il 1948 e il 1953 si è trasferito in Brasile, dove il suo linguaggio artistico ha vissuto una maturazione molto importante, che lo ha condotto verso quell’essenzialità della linea che divenne tratto fondamentale della sua opera, nella pittura, nella grafica e nella produzione di celebri oggetti di industrial design.
La mostra è già stata ospitata alla Fabbrica del Vapore di Milano, al Teatro Chille de la balanza di Firenze, al Palazzo Municipale di Ferrara, al Museo in Trastevere di Roma, al Museo Ken Damy di Brescia, a Palazzo Lanfranchi di Matera, a Palazzo d’Accursio a Bologna e a Palazzo del Consiglio Regionale di Trieste.
25
febbraio 2017
Roberto Sambonet – I volti dell’alienazione
Dal 25 febbraio al 12 marzo 2017
design
arte contemporanea
disegno e grafica
arte contemporanea
disegno e grafica
Location
EX CHIESA DI SANTA MARIA GUALTIERI
Pavia, Piazza Della Vittoria, 4, (Pavia)
Pavia, Piazza Della Vittoria, 4, (Pavia)
Orario di apertura
giovedì e venerdì ore 16-19, sabato e domenica 10.30-12.30 - 16-19
Vernissage
25 Febbraio 2017, ore 12
Autore
Curatore