Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Roberto Spadea / Felice Terrabuio – Passi Pendenti
Installazione artistica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
CASA 900 e streetartpiu
presentano
"PASSI PENDENTI"
Installazione artistica di Roberto Spadea e Felice Terrabuio
22 settembre - 16 ottobre 2016
CASA 900 via Aliprandi 3 MONZA
Passi pendenti di Vittorio Raschetti
Passi pendenti, destini assenti. Sentieri interrotti, passi sospesi, cammini appesi a destini ancora indecisi. Una moltitudine di passi incerti: spettri protesi sul vuoto. Deviazioni di direzioni. Mete immaginate, spezzate da troppe attese. Passi senza volto ma non invisibili. Onde di passi, risacche di scarpe naufragate approdate come relitti senza diritti. Senza testa né legge, mai arrese alle offese. Passi falsi su falsi piani. Passi anonimi, ombre perdenti private di diritti di passaggio.
In questa installazione sono essenzialmente due i dispositivi messi in azione: il primo è la proliferazione, la moltiplicazione di un oggetto come le calzatura dismessa, fattore insieme di identità nella sua connotazione vissuta, consumata, ma anche allo stesso tempo simbolo di reificazione della persona e generatore di anonimato in quanto non indossato o associato ad un individuo. In questa foresta di scarpe appese al soffitto si lascia manifestare un vuoto nel centro di una densità, viene evocata la drammatica scomparsa della dimensione personale semplicemente mostrando simulacri residuali come le scarpe che fungono da autentici vettori di vitalità esistenziale e mobilità spaziale. Il secondo dispositivo in gioco nell’installazione consiste nella sospensione: i passi restano appesi all’alto, senza arrivare a toccare il suolo. Come nella dottrina dei luoghi naturali, i corpi materiali tendono a precipitare verso la terra mentre l’anima di fuoco è pronta a levitare. Sono anime clandestine in fuga dai propri passi. Sono passi che si muovono surplace galleggiando a vuoto nell’aria, privi di peso, incapaci di lasciare orme durevoli, sapendo solo proiettare ombre sul suolo.
I passi evocati nell’installazione dell’artista sono disposti su un gioco di dislivelli che compone un ritmo visivo movimentato dalla disposizione degli oggetti a diverse altezze che mostra una moltitudine di forme distinte rese uniformi da una colata monocromatica di rosso che infiamma e drammatizza l’allestimento come una scenografia ad alta tensione. Forme sospese come toni diversi in un pentagramma scritto nello spazio, note musicali, accordi da armonizzare, come l’intreccio dei fili della trama delle storie individuali e dei destini collettivi.
Il colore insanguinato intinto nei sensi di colpa infiamma la cattiva coscienza collettiva. Sentieri roventi su carboni ardenti. Scarpe impiccate, colpevoli di innocenza.
presentano
"PASSI PENDENTI"
Installazione artistica di Roberto Spadea e Felice Terrabuio
22 settembre - 16 ottobre 2016
CASA 900 via Aliprandi 3 MONZA
Passi pendenti di Vittorio Raschetti
Passi pendenti, destini assenti. Sentieri interrotti, passi sospesi, cammini appesi a destini ancora indecisi. Una moltitudine di passi incerti: spettri protesi sul vuoto. Deviazioni di direzioni. Mete immaginate, spezzate da troppe attese. Passi senza volto ma non invisibili. Onde di passi, risacche di scarpe naufragate approdate come relitti senza diritti. Senza testa né legge, mai arrese alle offese. Passi falsi su falsi piani. Passi anonimi, ombre perdenti private di diritti di passaggio.
In questa installazione sono essenzialmente due i dispositivi messi in azione: il primo è la proliferazione, la moltiplicazione di un oggetto come le calzatura dismessa, fattore insieme di identità nella sua connotazione vissuta, consumata, ma anche allo stesso tempo simbolo di reificazione della persona e generatore di anonimato in quanto non indossato o associato ad un individuo. In questa foresta di scarpe appese al soffitto si lascia manifestare un vuoto nel centro di una densità, viene evocata la drammatica scomparsa della dimensione personale semplicemente mostrando simulacri residuali come le scarpe che fungono da autentici vettori di vitalità esistenziale e mobilità spaziale. Il secondo dispositivo in gioco nell’installazione consiste nella sospensione: i passi restano appesi all’alto, senza arrivare a toccare il suolo. Come nella dottrina dei luoghi naturali, i corpi materiali tendono a precipitare verso la terra mentre l’anima di fuoco è pronta a levitare. Sono anime clandestine in fuga dai propri passi. Sono passi che si muovono surplace galleggiando a vuoto nell’aria, privi di peso, incapaci di lasciare orme durevoli, sapendo solo proiettare ombre sul suolo.
I passi evocati nell’installazione dell’artista sono disposti su un gioco di dislivelli che compone un ritmo visivo movimentato dalla disposizione degli oggetti a diverse altezze che mostra una moltitudine di forme distinte rese uniformi da una colata monocromatica di rosso che infiamma e drammatizza l’allestimento come una scenografia ad alta tensione. Forme sospese come toni diversi in un pentagramma scritto nello spazio, note musicali, accordi da armonizzare, come l’intreccio dei fili della trama delle storie individuali e dei destini collettivi.
Il colore insanguinato intinto nei sensi di colpa infiamma la cattiva coscienza collettiva. Sentieri roventi su carboni ardenti. Scarpe impiccate, colpevoli di innocenza.
22
settembre 2016
Roberto Spadea / Felice Terrabuio – Passi Pendenti
Dal 22 settembre al 16 ottobre 2016
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
CASA NOVECENTO MONZA
Monza, Via Aliprandi Pinalla, 3, (Monza E Brianza)
Monza, Via Aliprandi Pinalla, 3, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
Visibile sulla strada a tutte le ore
Vernissage
22 Settembre 2016, ore 21.00
Autore
Curatore