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Roberto Tigelli – Sentieri
In esposizione ci saranno circa 25 opere di grande dimensione che rielaborano e propongono il tema “Sentieri”, filo rosso che conduce l’opera artistica di Tigelli e le sue esibizioni già dalla fine degli anni ’90 e rappresenta una filosofia ed un’indagine che egli svolge con determinazione e persistenza.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 25 settembre 2008 verrà inaugurata presso il Museo d'Arte Moderna "Ugo Carà" di Muggia (TS) “Sentieri”, la grande personale di Roberto Tigelli, la cui vicenda artistica nasce e si sviluppa tra Trieste e Milano vedendolo presente per tutto il corso degli anni Ottanta e Novanta in importanti rassegne artistiche internazionali. La mostra, a cura di Donatella Surian in collaborazione con Federica Luser – che preparerà anche il catalogo – è promossa da Juliet, nella persona di Rolan Marino, con l’apporto del Comune di Muggia, sotto l’egida della Scuola del Vedere-Accademia di Belle Arti di Trieste e con l’adesione della Casa dell’Arte di Trieste.
In esposizione ci saranno circa 25 opere di grande dimensione che rielaborano e propongono il tema "Sentieri", filo rosso che conduce l'opera artistica di Tigelli e le sue esibizioni già dalla fine degli anni '90 e rappresenta una filosofia ed un'indagine che egli svolge con determinazione e persistenza. L'intenzione dell'artista è rappresentare lo stato puro delle cose, dei sentimenti e delle persone scavando e pungolando attraverso i Sentieri che vengono aperti dopo ogni incontro ed ogni contatto. Specchio di un itinerario che è reale ed esistenziale insieme, che l’artista ha percorso e lungo il quale non cesserà mai di camminare, le opere in mostra raccontano storie di mondi reali ma intangibili, dipingono paesaggi esistenti ed astratti al contempo, nei quali l’uomo nella sua finitezza non può che perdersi. Se “partire è un po’ morire”, lo spettatore si dissolve in questo viaggio che va al di là dell’umano lungo i “Sentieri” di Tigelli, lungo queste strade che lo portano infine ad una rinascita, ad un ritrovarsi, in un’esperienza che è prima di tutto mentale e che ci guida alla contemplazione della natura. All’interno di essa, nel suo profondo e nella sua più intima e sublime essenza, l’artista vede – ed è ciò che intende mostrare – tutta la forza di ciò che unicamente può essere rifugio e seduzione dell’animo umano che, accostandosi ai quattro elementi, è soggetto ad una “sorta di rapimento multisensoriale”. Diventa allora immediato comprendere che, nonostante le apparenze, non è la Natura ad essere protagonista delle opere di Tigelli ma la stessa mente umana, che per mezzo di esse giunge ad un diverso e più profondo livello percettivo.
In perfetta armonia con tali intenti profondamente concettuali, la pittura di Tigelli si rivela, quasi inaspettatamente, ricca di tecnica e padronanza dell’arte, a dimostrazione del fatto che non sempre opere che celano un’insistente riflessione vanno di pari passo con una carenza o una minor cura della pratica artistica ma possono “vestire” la loro essenza anche con abiti all’apparenza più tradizionali.
In esposizione ci saranno circa 25 opere di grande dimensione che rielaborano e propongono il tema "Sentieri", filo rosso che conduce l'opera artistica di Tigelli e le sue esibizioni già dalla fine degli anni '90 e rappresenta una filosofia ed un'indagine che egli svolge con determinazione e persistenza. L'intenzione dell'artista è rappresentare lo stato puro delle cose, dei sentimenti e delle persone scavando e pungolando attraverso i Sentieri che vengono aperti dopo ogni incontro ed ogni contatto. Specchio di un itinerario che è reale ed esistenziale insieme, che l’artista ha percorso e lungo il quale non cesserà mai di camminare, le opere in mostra raccontano storie di mondi reali ma intangibili, dipingono paesaggi esistenti ed astratti al contempo, nei quali l’uomo nella sua finitezza non può che perdersi. Se “partire è un po’ morire”, lo spettatore si dissolve in questo viaggio che va al di là dell’umano lungo i “Sentieri” di Tigelli, lungo queste strade che lo portano infine ad una rinascita, ad un ritrovarsi, in un’esperienza che è prima di tutto mentale e che ci guida alla contemplazione della natura. All’interno di essa, nel suo profondo e nella sua più intima e sublime essenza, l’artista vede – ed è ciò che intende mostrare – tutta la forza di ciò che unicamente può essere rifugio e seduzione dell’animo umano che, accostandosi ai quattro elementi, è soggetto ad una “sorta di rapimento multisensoriale”. Diventa allora immediato comprendere che, nonostante le apparenze, non è la Natura ad essere protagonista delle opere di Tigelli ma la stessa mente umana, che per mezzo di esse giunge ad un diverso e più profondo livello percettivo.
In perfetta armonia con tali intenti profondamente concettuali, la pittura di Tigelli si rivela, quasi inaspettatamente, ricca di tecnica e padronanza dell’arte, a dimostrazione del fatto che non sempre opere che celano un’insistente riflessione vanno di pari passo con una carenza o una minor cura della pratica artistica ma possono “vestire” la loro essenza anche con abiti all’apparenza più tradizionali.
25
settembre 2008
Roberto Tigelli – Sentieri
Dal 25 settembre al 15 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE MODERNA UGO CARA’
Muggia, Via Roma, 9, (Trieste)
Muggia, Via Roma, 9, (Trieste)
Orario di apertura
da martedì a sabato: 17-19; giovedì e domenica 10-12; chiuso lunedì
Vernissage
25 Settembre 2008, ore 19
Editore
TRART
Ufficio stampa
CULTURALIA
Autore
Curatore